Henri Marie Raymond de Toulouse-Lautrec-Monfa nacque ad Albi nel 1864.
Gran parte del suo patrimonio artistico è conservato ed esposto proprio nel cuore della città occitana, all'interno del Musée Toulouse-Lautrec, ospitato nella suggestiva cornice del Palais de la Berbie, parte della Cité Épiscopale di Albi, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
La storia di Henri de Toulouse-Lautrec
La sua vita fu segnata fin dall'infanzia da una malattia alle ossa dovuta alla consanguineità dei genitori, che ne ostacolò il normale sviluppo fisico.Da piccolo visse con la madre, figura di riferimento che negli anni ritornerà spesso nell'opera dell'artista. A otto anni si trasferì con lei a Parigi; appena due anni dopo, la sua salute iniziò a subire gli effetti della malattia che lo affliggeva e fu proprio questa situazione, con lunghi periodi di convalescenza, che spinsero il giovane verso la pittura.
Una volta terminati gli studi, Toulouse-Lautrec decise di intraprendere la carriera artistica frequentando per un breve periodo i corsi del pittore Léon Bonnat e successivamente quelli di Fernand Cormon.
L'atmosfera parigina e le influenze dei grandi maestri francesi con i quali era costantemente in contatto svilupparono in lui le doti che tutto il mondo gli riconosce: decise così di aprire un proprio studio nel popolare quartiere di Montmartre, famoso all'epoca per i cabaret, i caffè e le case chiuse.
Pur avendo a che fare con intellettuali ed artisti, Henri de Toulouse-Lautrec scelse di frequentare persone di ogni ceto sociale e, complice anche la sua deformità fisica, divenne un frequentatore di prostitute. Questo aspetto influì molto sia sulla vita che sull'opera del pittore: decise infatti di andare ad abitare in una casa di tolleranza, dove era costantemente in contatto con le ragazze, che dipinse con passione e rispetto, con uno sguardo intimo e mai volgare, ritraendole nei momenti della loro quotidianità.
Parallelamente, Toulouse-Lautrec iniziò a dipingere la vita dei cabaret, del “popolo della notte” di fine Ottocento con gli spettacoli illuminati dall'energia elettrica che stava conquistando l'Europa. Gli vennero commissionati i manifesti per i concerti di Aristide Bruant e di altre stelle dell'intrattenimento realizzando capolavori, ispiratori dei manifesti che diventeranno comuni nel XX secolo.
Il pittore morì nel 1901, quando ancora non aveva compiuto 37 anni.
Il Museo Toulouse-Lautrec
Nel 1922 la contessa Adéle, madre di Henri, donò le sue opere alla città di Albi. Il 3 luglio di quello stesso anno fu così istituito il Musée Toulouse-Lautrec, ospitato nel Palais de la Berbie, sulla piazza principale della città.Il museo è stato interessato da grossi lavori di ristrutturazione tra il 2001 e il 2012, i quali hanno permesso di rinnovare l'approccio delle collezioni e di creare gli spazi necessari per le diverse attività che vi si svolgono regolarmente.
Oggi, quindi, l'itinerario di visita si sviluppa su due piani che propongono una scoperta cronologica dell'opera di Toulouse-Lautrec, partendo dalla sua gioventù (al piano terra) fino ad arrivare alle opere della maturità: tra queste sicuramente quelle legate ai bordelli di Parigi per finire con i grandi manifesti dei cabaret, al piano superiore.
Durante il percorso si scandiscono quindi le tappe della formazione artistica e personale, che spazia dai disegni dei cavalli e dei paesaggi delle campagne che frequentava da piccolo, per poi passare ai ritratti – su tutti quelli della madre – fino ad arrivare alle opere che hanno come tematica le case chiuse e le ragazze che vi lavoravano.
Si giunge quindi al momento della vita notturna parigina, con le rappresentazioni delle ballerine e i cantanti di teatro e infine il lavoro sui manifesti pubblicitari degli spettacoli e delle serate di cabaret, dove sono presentate 31 opere e alcuni studi preparatori.
Il museo non racconta solo la vita e l'opera di Toulouse-Lautrec; all'interno del palazzo si trovano infatti anche altre collezioni a complemento della visita, che offrono una panoramica sulle correnti artistiche contemporanee di Lautrec: grandi nomi della pittura – come Gauguin o Matisse – e della scultura presentano l'Arte moderna sotto diversi punti di vista, mentre altre sale dell'edificio sono dedicate all'arte antica, alla storia di Albi e all'archeologia.
Durante il percorso museale, il Palais de la Berbie stesso è oggetto di scoperta da parte degli utenti: la ristrutturazione ha riportato alla luce e/o valorizzato dettagli e caratteristiche dell'edificio che oggi i visitatori possono apprezzare; pensiamo ad esempio al pavimento medievale con mosaici presentati in una sala della Tour Mage o agli affreschi nella cosiddetta Galerie d'Amboise.
Sono sempre di più i turisti che ogni giorno arrivano in città e scelgono di scoprire il lavoro dell'artista albigese. Ospitando in una simile location nel cuore del centro storico – che dal 2010 è parte del Patrimonio dell'Umanità UNESCO – la più grande collezione pubblica dedicata a Henri de Toulouse-Lautrec, Albi ha saputo rendere il giusto omaggio al suo figlio più illustre.
Informazioni utili per la visita
Musée Toulouse-LautrecPalais de la Berbie – Place Sainte-Cécile
81003 Albi
Orari
Gennaio, febbraio, marzo, novembre e dicembre: h.10-12 e 14-17:30. Chiuso il martedì.
Aprile e maggio: aperto tutti i giorni h.10-12 e 14-18.
Dall'1 al 20 giugno: aperto tutti i giorni h.9-12 e 14-18.
Dal 21 giugno al 30 settembre aperto tutti i giorni h.9-18.
Ottobre: h.10-12 e 14-18. Chiuso il martedì.
Prezzi
Adulti: 9 euro (collezione permanente + esposizioni temporanee).
Ragazzi fino a 13 anni: gratuito.
Esposizioni temporanee: 5 euro.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale: www.museetoulouselautrec.net
Come arrivare
Il Museo Toulouse-Lautrec si trova sulla piazza principale di Albi, accanto alla Cattedrale Sainte-Cécile e all'Office de Tourisme d'Albi. È comodamente raggiungibile a piedi praticamente da qualsiasi punto della città.
La stazione dei treni (Albi-ville) si trova a 10 minuti di distanza a piedi dal museo.
Albi è facilmente raggiungibile da Tolosa percorrendo l'autostrada A68, mentre in aereo si può scegliere di volare sull'aeroporto Toulouse-Blagnac (85 km) e da lì spostarsi con il treno o l'autobus.
Toulouse è collegata all'Italia da numerosi voli, sia diretti che con scalo. Tra i voli diretti, segnaliamo quelli operati dalla compagnia low cost Volotea da Venezia, Palermo, Napoli e Cagliari.
Per maggiori informazioni sulla regione Occitanie visitate il sito dell'ente turistico:
www.tourisme-occitanie.com
Per informazioni sulle destinazioni francesi potete visitare il sito ufficiale del turismo in Francia: www.france.fr