Il Torrione Saraceno, o della Coscia, ad Alassio

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Condividi Samuele Pasquino

Il passato dell’antico Burgus Alaxii – l’odierna Alassio, fra le cittadine turistiche di spicco della provincia di Savona nonché dell’intera fascia costiera ligure – è quello in buona parte condiviso da molti altri ex avamposti collocati lungo il litorale italiano, fortificati poiché esposti storicamente alle feroci incursioni piratesche che imperversavano nel Mediterraneo fino a non molti secoli fa.
A testimoniare quanto appena detto intercorre quello ormai ampiamente conosciuto e affermatosi come Torrione saraceno, situato nella cosiddetta “Alassio a Levante”, precisamente nel quartiere del Borgo Coscia che, parallelamente al Borgo Passo, divide l’abitato.

Il torrione è quanto resta della vecchia cortina di mura progettata ed eretta a partire dal 1535 dalla Repubblica di Genova per contrastare il fenomeno degli assalti dal mare: un presidio, dunque, utilizzato come torretta di avvistamento ma altresì come imponente elemento di difesa necessario per la protezione dei cantieri navali e la popolazione alassina. La struttura venne appositamente costruita affacciata sul mare, come successe d’altronde per tutte le altre torri, da quella di Laigueglia a quella di Andora, e così via fino a Ceriale o in direzione speculare.
Analizzando più nel dettaglio la costruzione, si nota immediatamente la specifica natura di bastione solido e possente, di evidente pianta circolare, in muratura contemplante pietra e mattone con scarpa molto alta e terrazzo munito di parapetto a sua volta dotato in origine di feritoie. I piani sono due, ovvero il piano terreno e il primo piano dallo spesso soffitto a volta a suggello di un ambiente architettonico che ha necessitato di un restauro nel corso degli anni Quaranta prima di divenire residenza privata ma, ancor più, monumento simbolo della cittadina.

La torre racchiude in sé una triplice valenza, vale a dire storica, estetica e turistica.

Ancora oggi riesce ad attrarre l’attenzione di qualche alassino ormai ampiamente abituato alla sua vista eppure sempre affascinato e colto da una sensazione di rapimento addotto a un contesto certamente poetico ed entusiasmante specialmente in estate.
Rimane indubbia, e lo abbiamo visto, la vetusta veste storica che comprende in vero il reale motivo dell’edificazione, e infine ecco la gloria della sua naturale esposizione ai visitatori del borgo in un punto strategico poiché di passaggio fra una porzione di spiaggia e l’altra, in un tratto ampiamente costellato di locali aperti tutto il giorno fino a sera inoltrata. Fra di essi è il ristorante pizzeria “La Lanterna” ad avvalersi più di tutti della vista del torrione che quasi lo adombra attirando così moltissimi clienti desiderosi di pranzare o cenare rimirando il mare ma protetti dal sole battente.

L’ubicazione del bastione sembra davvero aver precorso i tempi, tanto che oggi ogni lato di questo monumento fortificato viene sfruttato al massimo: a ovest si estende una spiaggia di sabbia finissima, a nord una sorta di prolungamento fatto di rocce levigate dove il turista è largamente propenso a catturare con lo sguardo gli scorci migliori che preludono a un panorama semplicemente pazzesco, a est un piccolo piazzale con tre panchine rivolte all’orizzonte azzurrissimo e sud il suddetto locale fiancheggiato da una villa a due piani a uso privato.

L’aspetto senza dubbio più romantico è caratterizzato da piante rampicanti e palme che sembra abbiano di propria iniziativa deciso di ammantare la parte mediana della torre saracena: per tale motivo nelle giornate di vento o di brezza soave è possibile avvertire il sensazionale profumo di questi germogli su pietra, che si spande fino a serpeggiare nell’entroterra e fra le case cinte nel budello del centro cittadino.
Non essendo una struttura pubblica, il torrione non è visitabile all’interno.

Come arrivare

Una volta ad Alassio, occorre prendere come riferimento la centrale Piazza Partigiani e procedere seguendo il lungomare contraddistinto dalla Passeggiata Francesco Baracca che si conclude proprio in prossimità del torrione, prima che la Piazzetta Frati Cappuccini dia inizio alla Passeggiata Cadorna.

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