In Austria i castelli da visitare non mancano, ognuno con precise caratteristiche, una storia e un bagaglio ricco di racconti e leggende capaci di accentuare la suggestione. I molteplici itinerari turistici toccano manieri che sembrano essere stati costruiti proprio in previsione di una visita turistica. Natura e fortilizi viaggiano all’unisono, riflettendo le meraviglie di un territorio che vive di eleganti sovrapposizioni, contrapposizioni e varietà orografiche: in poche altre nazioni è così vivo il rapporto fra le perle architettoniche, rilievi verdeggianti, cime roboanti, laghi cangianti, alpeggi, fattorie e aree boschive molto folte.
La storia
Una delle rocche più famose, il Burg Bernstein, risale molto probabilmente a prima dell’anno 1000 (anche se appare in diversi documenti solo a partire dal 1199) e la sua età da "grande vecchio" ne ha fatto un simbolo assoluto del Burgenland, entro i confini di un’ex figlia del Regno d’Ungheria passata su sponda austriaca, ovvero Bernstein. Si scelse di erigere il fortilizio su una collina a un’altitudine di 600 metri, così oggi da questo punto si può godere di un sensazionale panorama, fruibile dall’estremità delle sue mura in stile gotico-barocco. Mura irriducibili, che hanno resistito stoiche allo scorrere del tempo e. precedentemente, a numerosi assedi condotti con rara insistenza dagli ottomani di Solimano il Magnifico nel 1529 e da una coalizione formata da turchi, tatari e ungheresi sotto il comando del principe di Transilvania István Bocskai.Un castello hotel
L’aspetto tuttavia di maggior appeal per i turisti risiede nel fatto che il maniero è stato convertito dagli attuali proprietari, gli Almásy, in uno splendido hotel rimasto comunque immutato in quanto a impianto costruttivo, abbellito in talune ali per garantire un’esperienza di soggiorno unica e suggestiva. Qui il pericolo è soltanto quello di trovarsi troppo bene, accolti come personalità di corte da Alexander Almásy, ansioso di mostrare agli ospiti un vero museo di famiglia dal profumo cavalleresco e dagli acuti rimandi medievali che ne tessono la magica atmosfera. Il suo avo, il conte ungherese Láslo Almásy, è stato interpretato da Ralph Fiennes nel film del 1997 “Il paziente inglese”, premiato con ben 9 Oscar.Il sapore dell’antico pervade l’ambiente interno confezionato da appartamenti finemente arredati rispettando l’aderenza alla storia ed è perciò esclusiva e determinante la presenza di pezzi pregiati come i sontuosi specchi veneziani, i regali lampadari e opere provenienti da ogni parte del mondo, portati qui e offerti in dono da viaggiatori ed esploratori che si sono avvicendati nel corso dei mille anni di vita della struttura. Il mobilio non è da meno, ecco perchè qualunque sia la camera fra le dieci che si possono scegliere, si resta sorpresi dal coinvolgimento attrattivo esercitato da armadi vetusti e comodini Biedermeier. Ai momenti di privacy pretesi legittimamente dagli ospiti segue la parentesi condivisa, cioè la cena, basata sull’antico rituale dei cavalieri che si ritrovavano nella Sala Grande intorno a un lungo tavolo per consumare il pasto a lume di candela (l’elettricità, è risaputo, ancora non esisteva). Il visitatore entra in contatto con scampoli di quella ch'era la vita di allora, la vive energicamente ritrovando gli antichi valori nel grembo di un castello (e anche nello spazio esterno, uno scenografico giardino) che ancora parla e comunica il suo folto bagaglio esperienziale di navigatore del tempo.
Il fantasma della dama bianca
C’è però qualcos’altro che occorre sapere: dal 1859 aleggerebbe fra i corridoi e le stanze del maniero il fantasma di una dama bianca, identificata in seguito a diversi studi storiografici con Giovanna de’ Frescobaldi, moglie di Lorentz von Ujlak, signore del feudo durante il XV secolo. Ebbene, il suo amante venne pugnalato a morte dal consorte e il cadavere occultato in fondo a un pozzo, mentre ella sparì e non se ne seppe più nulla. Il suo spirito si manifesterebbe per avvertire gli Almásy di incombenti tragedie famigliari. Una bufala, penserebbero in molti, eppure pare esistano prove della sua spiritica esistenza, a cominciare da testimonianze reali di ospiti e una foto autenticata che la immortala coperta interamente da un velo.Informazioni utili per visitare il castello
Castello di BernsteinDove: Schloßweg 1, Bernstein – Austria
Quando: l’hotel è aperto tutti i giorni dell’anno
Sito ufficiale: www.burgbernstein.at
Contatti: tel. +43 (0) 3354 6382 o mail holiday@burgbernstein.at
Tariffe: a seconda dei giorni di soggiorno e della tipologia di servizi richiesti. Sulla pagina dedicata del sito ufficiale tutti i dettagli.
Come arrivare
Per gli spostamenti intorno e per Bernstein conviene utilizzare un’automobile o una motocicletta, ma si possono comunque utilizzare i mezzi pubblici; la stazione ferroviaria è ubicata a Oberwart e da qui partono autobus a cadenza oraria diretti a Bernstein e Lockenhaus; gli aeroporti di riferimento sono a Graz e Vienna.