Alle spalle di piazza Ducale, da Paganini a tal punto amata tanto da definirla sinfonia sui quattro lati, nelle sale poste sopra la seconda scuderia del magnifico complesso del Castello Sforzesco, trova posto una vera chicca per gli amanti della moda, il Museo Internazionale della Calzatura “Pietro Bertolini”.
Che sia nato a Vigevano non c’è da stupirsi, del resto la città è legata a filo doppio con quell’artigianalità che ha saputo produrre modelli d’eccellenza noti in tutto il mondo; e poi anche se non proprio tutti lo immaginano, il tacco a spillo è nato proprio qui.
La storia del tacco a spillo
È il lontano 1953 e per accompagnare gli abiti sofisticati che Christian Dior pensa per il suo “new look” servono scarpe con il tacco slanciato, che non si rompano – come le precedenti realizzate in legno –; in suo aiuto arrivano i maestri vigevanesi con un prototipo, esposto al museo, che prevede la metà superiore in legno e la base d’appoggio in alluminio, alto tra gli 8 ed i 10 centimetri con sopratacco da 8 millimetri. Da qui alla produzione su larga scala il passo è davvero breve, nel decennio tra gli anni ’50 e ’60 si realizzano in città fino a 21 milioni di paia di scarpe l’anno proiettando Vigevano nell’olimpo della moda e definendola come capitale mondiale della calzatura.Gli anni passano e così anche le mode, il tacco a spillo viene reinterpretato nelle altezze, raggiungendo fino a 15 centimetri, nelle fogge, materiali e colori; tutta l’ultima sezione del museo, completamente rinnovata nel 2016, ne racconta la storia e l’evoluzione esponendo dai primi pezzi agli esemplari più recenti realizzati dalle grandi firme della moda internazionale.
Cosa vedere nel museo
Ma il museo non si esaurisce certo qui intorno alla sua espressione più famosa, in mostra troverete modelli davvero curiosi come la gigantesca derby del cestista Shaquille O'Neal o la minuscola “Mosca”, o ancora le scarpe di papi come Benedetto XVI o quelle etniche come le babbucce alla Aladino.Vi potrete muovere lungo un percorso espositivo arricchito da sistemi multimediali e articolato in diverse sezioni; si parte con la Stanza della Duchessa e la storica pianella di Beatrice D’Este, moglie del duca Ludovico Maria Sforza, ricreata fedelmente all’originale e posta al centro di un racconto emozionale fatto di suoni e immagini. Si procede con la Sezione Storica che ripercorre l’evoluzione di questo accessorio partendo dal Settecento fino alle ardite sperimentazione dei designer contemporanei; seguono poi le sezioni dedicate agli stilisti e designer, etnica e wunderkammer, personaggi famosi, aziende storiche e bottiers parigini.
Infine si accede all’ampia galleria dove trovano posto alcuni calzature d’eccezione come una superba décolleté rossa fiammante decorata con perline, realizzata per Marilyn Monroe, il sandalo con fascia in raso fermata da una spilla swarovski di Christian Lacroix, o ancora modelli di Christian Louboutin e Manolo Blahnik.
Il Museo Internazionale della Calzatura è un museo pubblico di proprietà del Comune di Vigevano nato dalla raccolta di calzature storiche, documenti e cimeli del Cavalier Bertolini, donata alla città nel 1948. L’allestimento museale è tornato a nuova vita solo nel 2003 grazie a Progetto Agenda, un’associazione tra imprenditori e privati cittadini. Fiore all’occhiello è la mostra “Il tacco a spillo, fascino e seduzione” realizzata nel 2008.
Segnaliamo infine che accanto al museo è nato il Fab Lab della creatività calzaturiera, un laboratorio creativo dedicato a studenti di moda e design ma anche a semplici appassionati della calzatura.
Informazioni utili ed orari per visitare il museo
Informazioni sul sito ufficiale del museoOrari: martedì - venerdì, dalle ore 14 alle ore 17:30; sabato, domenica e giorni festivi, dalle ore 10 alle ore 18.
Prezzi: accesso gratuito