Lo Stabilimento termale delle Terme dei Papi a Viterbo

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Condividi Alessandro Benedetti

Terme dei Papi è lo stabilimento termale di Viterbo che riprende sin dal nome i fasti della lunga e prestigiosa frequentazione delle acque curative viterbesi da parte di numerosi pontefici nel corso della storia, che hanno fatto di questo complesso un vero e proprio punto di riferimento per il recupero della salute e del benessere non solo per quanti abitano nella Capitale ma per tutta Italia.

Terme dei Papi è infatti l’erede diretto dello sfarzoso complesso termale voluto soprattutto dal Papa Niccolò V ed è quindi certamente il sito termale più rinomato fra i moltissimi che sfruttano le numerose sorgenti termali del capoluogo della Tuscia. Rispetto ai molti bagni liberi presenti in zona e all’altro stabilimento Terme Salus, è anche la struttura più attrezzata e lussuosa, non solo per quanto riguarda gli impianti delle cure termali e la Spa ma anche grazie Hotel a quattro stelle.

Storia dello stabilimento termale

La storia termale dell’area viterbese è fra le più antiche di tutta Italia. La tradizione fa risalire il primo contatto con le fonti termali da parte degli antichi Romani addirittura al III secolo a.C., quando le truppe latine guidate dal console Quinto Fabio Rulliano, superate le vette dei Monti Cimini, trovarono nei pressi del centro etrusco di Surrena (attuale Viterbo) una strada che dalla collina su cui sorge l’attuale Duomo puntava diritta verso il Piano dei Bagni, presso cui le tantissime sorgenti termali erano già sfruttate da secoli dalle popolazioni della Tuscia. Per questo motivo, una volta impadronitisi dell’Etruria e distrutta la maggior parte dei villaggi pre-esistenti, i Romani chiamarono Terme Etrusche, fino all’epoca imperiale, i bagni della zona, ed anzi fecero propria per i secoli a venire della feconda e antichissima cultura termale etrusca.

Il duraturo sfruttamento delle acque calde della zona è attestato peraltro dalle imponenti vestigia delle terme romane che si trovano lungo l’antico tracciato della via consolare Cassia soprattutto presso le località di Paliano, Bullicame e Aquae Passeris, così come dall’ampia documentazione a riguardo rinvenibile nelle opere di importanti scrittori di epoca latina quali Strabone, Tibullo, Simmaco, Marziale e di Scribonio Largo, medico dell’imperatore Tiberio.

L’attuale stabilimento Terme dei Papi, in particolare, deve il suo nome alla preferenza accordata queste acque da numerosi pontefici: l’epoca dei fasti papali inizia nel 1235 con Gregorio IX e prosegue con Bonifacio IX che, nel 1404, curò i propri dolori alle ossa con le acque e i fanghi di Viterbo. La vera e imperitura fama è dovuta però all’intervento di un terzo papa, Niccolò V, il quale sperimentò tale beneficio dalla cura dei suoi mali con le acque di Viterbo che fece erigere nel 1450 un grandioso palazzo in loco, quale propria residenza in caso si fossero riacutizzati i dolori. La grande e imponente costruzione fu da allora chiamata il “Bagno del Papa”, in seguito ampliato e ammodernato dal pontefice Pio II.

Dalle imponenti vestigia delle antiche Terme Romane del Bacucco, a nord di Viterbo, rimase colpito addirittura Michelangelo che, passando da Viterbo mentre si recava a Roma, ebbe modo di ritrarle in due disegni a penna, attualmente conservati presso il Museo Wicar a Lille.

Acque e trattamenti termali

I fattori curativi utilizzati presso Terme dei Papi sono l’acqua termale della sorgente Bullicame ed il fango naturale estratto dal laghetto del Bagnaccio.

La prima viene impiegata principalmente per alimentare la vasca della Piscina Termale Monumentale, che offre un’estensione di oltre 2.000 mq, e per alimentare i vapori della Grotta Naturale, un bagno turco scavato nella viva roccia in cui le cascatelle di acqua sorgiva creano un ambiente con un’umidità pari al 100% e 48 gradi di temperatura. Mentre la piscina termale è utilizzata sia a scopo di relax che per la balneoterapia, la grotta termale viene impiegata per i trattamenti dell’antroterapia, benefici sulla pelle, sulle vie respiratorie, sull’apparato muscolo-scheletrico e sul metabolismo.

Le acque termali sono inoltre impiegate a scopo curativo per le irrigazioni vaginali contro le affezioni ginecologiche, per le cure inalatorie, per i percorsi vascolari idrotermali contro flebopatie ed affezioni del micro-circolo sanguigno. Il fango termale è di due tipi differenti: uno scuro utilizzato nella fangoterapia contro le malattie artroreumatiche, l’altro chiaro applicato nell’ambito dei trattamenti estetici.

Caratteristica peculiare di questo fango è quello di scaturire “vergine” dalle sorgenti sulfuree del Bagnaccio e, in quanto creato direttamente dalla natura, è un fango molto più efficace di quello maturato artificialmente e non viene mai rigenerato, dato che sgorga in continuazione. L’offerta di benessere di Terme dei Papi si completa con la gamma dei trattamenti proposti all’interno della Spa Termale, che comprende trattamenti estetici, trattamenti wellness ed interventi di medicina estetica.

Informazioni utili per visitare le terme

Indirizzo, telefono, sito ufficiale
Strada Bagni, 12, 01100 Viterbo VT
tel. 0761 3501

www.termedeipapi.it

Come arrivare
Chi viaggia con un mezzo proprio, può percorrere a scelta, sia da Firenze che da Roma, la Statale 2 Cassia o l’autostrada A1 (uscita Orte) fino a Viterbo, quindi imboccare la Strada dei Bagni in cui sorge la maggior parte degli stabilimenti termali della città.
Per chi si sposta coi mezzi pubblici, lo stabilimento mette a disposizione ad una cifra modica (8€ andata e ritorno) il viaggio di andata e ritorno da/per Roma, con partenza da Viale Washington alle 9.00 e rientro alle 16.00. Altrimenti è possibile prendere il treno dalla stazione Roma Ostiense per Viterbo – Porta Fiorentina o da Roma Termini per Orte e poi servizio navetta fino allo stabilimento termale.
 

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