Terme di Pejo (o Pejo Fonti) è uno dei principali stabilimenti termali del Trentino Alto Adige, e si trova in provincia di Trento a ottanta kilometri dal capoluogo. Famose a livello nazionale soprattutto per essere uno dei più prestigiosi marchi di acqua minerale da tavola imbottigliata in Italia, Terme di Pejo sono anche un’ambita meta di benessere e cura di alta quota focalizzata soprattutto nell’erogazione dei trattamenti idropinici.
Lo stabilimento sorge proprio all’interno del centro abitato di Pejo, esattamente alla base dell’impianto di risalita che conduce al comprensorio sciistico più importante della zona, quello cioè di Pejo 3000. Per questo e per la vicinanza di altri importanti impianti sciistici come Folgaria e Marilleva, Terme di Pejo è una delle mete termali preferite dagli appassionati di sci e vacanze sulla neve che sfruttano il periodo inernale per passare la classica Settimana Bianca sulle montagne della Val di Sole.
Questo comprensorio turistico è molto interessante anche per le vacanze estive, in quanto una villeggiatura nei dintorni di Pejo permette di abbinare in un sol colpo paesaggi montani di grande suggestione, aria buona, assenza di rumori e inquinamento e lunghe escursioni di trekking al benessere delle acque termali delle fonti termali locali. Il clima di tranquillità che si respira in questa località di alta quota e la moderata attività fisica delle passeggiate in montagna sono infatti il modo migliore per rafforzare gli effetti terapeutici esplicati dalle acque termali di Pejo.
Storia dello stabilimento termale
Le prime testimonianze scritte sull’efficacia delle acque del paese di hanno in documenti del XVI secolo che citano le proprietà curative dei “Bagni di Pej”. Nel secolo successivo, anno 1660, sarà invece lo scienziato Alessandro Colombo, medico dell’Arciduca d’Austria Ferdinando Carlo, a pubblicare una monografia in cui descrive le virtù curative dell’Antica Fonte di Pejo.Allo stesso modo, lo storico Michelangelo Mariani, cronista del Concilio di Trento, menziona nel 1673 fra le attrazioni della regione le acque ferruginose di Pejo. La fama della cittadina cresce nell’Ottocento, ma è nel periodo della Belle Epoque, fra le fine del XIX secolo e gli inizi del Novecento che si afferma definitivamente, allorchè Pejo si trasforma in una moderna stazione termale fornita di strutture ed impianti adatti ad accogliere i sempre più numerosi visitatori che arrivano da ogni parte d’Europa.
Nei primi anni del Novecento inizia anche l’attività di imbottigliamento delle acque minerali per il consumo quotidiano e, dopo i primi anni di distribuzione locale, viene avviata la distribuzione su larga scala che porta nel secondo Dopoguerra ad una vasta diffusione del marchio di acque minerali da tavola Fonte Alpina. A metà degli anni Novanta infine, la Provincia Autonoma di Trento, proprietaria delle Terme, avvia la costruzione della nuova struttura termale per rispondere al crescente numero di persone che, attratte anche dalle numerose attrazioni turistiche della Val di Sole, abbinano le terme alle proprie vacanze in montagna.
Acque e trattamenti termali
Le terme di Pejo sfruttano attualmente per i trattamenti erogati nello stabilimento le acque di tre diverse sorgenti. Quella dell’Antica Fonte, la prima ad essere scoperta, è un’acqua medio-minerale ipotermale che sgorga alla temperatura di 7,7 gradi. Ricca di bicarbonati e con un elevato tasso di gas carbonico, possiede un pH acidulo e, grazie all’anidride carbonica disciolta, gli oligominerali presenti, quali il ferro, sono disponibili nella forma più facilmente assorbibile per l’organismo umano. Essa è classificata come bicarbonata, ferruginosa e carbonica.Dalla sorgente Nuova Fonte sgorga un’acqua ad alta mineralizzazione che affiora alla temperatura di 6,5 gradi e si caratterizza per l’elevata concentrazione di bicarbonati e di ioni di calcio e magnesio. Viene classificata come minerale, effervescente naturale bicarbonato calcio-magnesiaca e ferruginosa. L’acqua della sorgente Fonte Alpina è la più leggera delle tre ed è infatti classificata come oligominerale. Sgorga alla temperatura di 7,2 gradi e si caratterizza per la bassissima concentrazione di sali ed un pH praticamente neutro.
Le fonti minerali di Pejo nascono nelle viscere del massiccio montuoso dell’Ortles-Cevedale e, poiché ognuna effettua un percorso diverso nella crosta terrestre, il risultato sono tre acque diverse l’una dall’altra e quindi la possibilità di offrire presso lo stabilimento fattori curativi adatti ad una vasta gamma di trattamenti differenti e principalmente per quelli terapeutici contro i disturbi della articolazioni, della circolazione venosa e linfatica, dell’apparato gastroenterico, delle vie respiratorie e dele vie urinarie.
La cura idropinica è naturalmente il trattamento più importante in questo centro le cui acque sono famose come bibita termale ed anche per l’uso quotidiano. In particolare, l’acqua Fonte Alpina facilita lo scioglimento delle scorie metaboliche e soprattutto degli acidi urici, pulendo le vie urinarie e favorendo l’eliminazione di calcoli e renella. L’acqua Antica Fonte regola invece l’azione degli acidi gastrici e della peristalsi intestinale, mentre quelle della Nuova Fonte viene impiegata prevalentemente contro l’osteoporosi e le forme di anemia grazie all’elevata quantità e biodisponibilità degli ioni calcio e ferro.
Oltre alla cura idropinica sono comunque proposti tutti i trattamenti curativi tradizionali, incluse inalazioni, fangoterapia, balneoterapia, percorso flebologico e riabilitativo con idrokinesiterapia e tutta una serie di percorsi benessere che comprendono trattamenti estetici, fitness, area wellness ed area piscine. L’area wellness comprende una zona calda con sauna finlandese, biosauna, bagno romano e bagno di vapore, mentre la zona umida comprende idromassaggio, cascata cervicale, percorso Kneipp, cascata di ghiaccio, docce emozionali e docce scozzesi, mentre il relax è assicurato da ambienti con diffusione salina, dalla tisaneria e dalle sale con cromoterapia.
Informazioni utili per visitare le terme
Indirizzo, telefono, sito ufficialeVia delle Acque Acidule 3, 38024 Peio Fonti (TN)
tel. 0565 853411
www.termepejo.it
Come arrivare
In auto, o con altro mezzo proprio, si percorre la Statale 42 del Tonale e della Mendola, sia arrivando dalla Lombardia (Sondrio, Bergamo, Brescia) che dal Trentino-Alto Adige (Trento e Bolzano) per poi deviare verso Pejo all’altezza di Cusiano. Da Trento si impiega circa un’ora e mezza di tempo, circa un quarto d’ora in più invece da Bolzano.
Coi mezzi pubblici, invece, il tragitto è possibile ma purtroppo abbastanza complesso e lungo: bisogna infatti cambiare treno a Trento, e prendere quindi il treno per Malé o Marilleva, quindi cambiare ancora e prendere i bus di linea della Trentino Trasporti fino a Pejo.