Nel più che tranquillo comune piemontese di San Ponso, adagiato nel silente territorio dell’Alto Canavese e famoso per la sua Sagra delle Rane, il centro focale intorno al quale ruota il paese si contraddistingue per la somma presenza dello storico Battistero, un monumento che ha in qualche modo fomentato l’insorgere della Parrocchiale di San Ponzio Martire.
Storia
Il Battistero venne fondato nel X secolo e il suo “medievalismo” può considerarsi a tutti gli effetti il tipico valore aggiunto capace di mandare i turisti letteralmente in brodo di giuggiole. Le desuete proporzioni, la mole e l’accertata eleganza d’antico imprinting ne fanno un punto saldo dell’architettura locale. Il basamento e il campanile che svetta ben oltre gli esili tetti del borgo compongono uno statuario inno alla bellezza e una decisa dimostrazione della predilezione umana per l’imponenza.Veniamo però a un’analisi più accurata e dettagliata di questo incredibile corpus architettonico dalle molteplici stranezze. Ci si avvicina con ragguardevole riverenza alla vetusta porta d’ingresso, sormontata da un portale sul quale si trova raffigurata un’enigmatica figura orizzontale brandente un piccolo specchio: si tratta di una defunta appartenente a una famiglia patrizia, tale Secondina Ebuzio (si evince dall’iscrizione SECVND/AEBV), che pone l’accento sugli importanti ritrovamenti archeologici avvenuti qui, in un’area cimiteriale foriera di numerose lapidi d’epoca romana. Appena entrati, del Battistero colpisce la curiosa pianta ottagonale dai lati inspiegabilmente irregolari (non si è mai riuscito a stabilire se tale irregolarità sia stata voluta o è semplicemente il frutto dell’umana imperfezione): quattro coincidono con altrettante absidi a sezione rettangolare, quattro con absidi a forma semicircolare. Le massicce mura dell’edificio contemplano un materiale di reimpiego, in prevalenza pietra e mattone, circoscrivendo in parte un tiburio che sostiene una cupola emisferica ricoperta esternamente da lose. Un po’ romanico e un po’ rustico, il battistero tiene fede alla propria austerità intervallando archetti binati, finestre strombate e strette feritoie.
La visita al Battistero
L’abside frontale all’ingresso riporta due antichi affreschi, ovvero il Battesimo di Gesù Bambino datato XIII secolo e Gesù battezzato da San Giovanni Battista nel Giordano ascrivibile al Seicento. Nei muri laterali compaiono alcune scritte ormai indecifrabili realizzate da un manipolo di soldati qui rifugiatisi per diversi giorni nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Il campanile sovrastante il battistero fu eretto nel ‘400 e i suoi fiori all’occhiello collimano con la meridiana bassa e, soprattutto, il grande orologio in numeri romani la cui lancetta segna soltanto le ore. Funziona per mezzo di un ingranaggio in metallo che ne ha sostituito un primigenio in legno.Nessuno si è mai chiesto da dove derivi il termine “battistero”? Ebbene, deriva da “Battista”: quello di San Ponso possiede infatti un fonte battesimale a immersione completa che i fedeli dovevano in passato utilizzare per purificarsi e poter assistere alla Santa Messa officiata nell’adiacente Parrocchiale di San Ponzio, un edificio modificato a più riprese dal Seicento ai giorni nostri, sul sito che doveva intorno al VII secolo d.C. ospitare un’antica pieve, fra le più vecchie dell’Alto Canavese. La Chiesa si divide in tre navate (in origine ne aveva una sola e il soffitto a volte a crociera si presentava più basso) con pilastri slanciati. All’interno s’incastonano gli altari dedicati rispettivamente a Sant’Ilario (che è il patrono di San Ponso), San Michele e San Giuseppe (il centrale) e alla Madonna.
Un piccolo ambiente è stato derivato sul lato destro fra la chiesa e il battistero per ospitare un’esposizione di lapidi sepolcrali risalenti all’epoca romana.
Informazioni utili per la visita
Battistero di San PonsoDove: Piazza della Parrocchia – San Ponso (Torino)
Orari di apertura: giorni festivi
Contatti: Comune di San Ponso tel. 0124/36522 o mail san.ponso@ruparpiemonte.it
Come arrivare
Arrivando da Torino, si entra in paese percorrendo la Statale, si supera il Municipio e dopo 200 metri ca. ci si trova il Battistero sulla sinistra.