A volerla descrivere in una parola, proprio non ci si riesce, Los Angeles Downtown, o più semplicemente DTLA, ha un carattere davvero mutevole. Per accorgersi di questa straordinaria varietà, basta passeggiare per le strade: 11 kmq, uno spazio davvero ristretto se si paragona all’intera estensione della città degli Angeli, dove si alternano tanti “district” come le anime che questa parte di Los Angeles ha da offrire. Cuore finanziario ed economico della città, il suo profilo si caratterizza per la verticalità dei grattacieli – sedi di importanti compagnie internazionali e di banche – e di prestigiosi hotel; ma non solo, vi basterà spostarvi di poco – a piedi muovendovi intorno alla zona più ristretta, da Grand Avenue al Financial e Fashion District, o con la metro rail (blu, purple e red line) – per sentire gli echi di musica mariachi a El Pueblo o calarvi nelle atmosfere orientali di Little Tokyo e Chinatown.
Oltre ai grandi alberghi, Downtown è un concentrato di locali alla moda come il DAMA, di ispirazione latino-americana, o il NoMAD che offre uno spettacolare rooftop su Los Angeles; aree verdi come Grand Park, di oltre 5 ettari, cinema, teatri e il famoso Staples Center che ospita le partite dell’NBA delle due squadre locali (Clippers e i Lakers), quelle di hockey dei Los Angeles Kings, incontri di wrestling e concerti.
Fashion District: svendite da campionario e fiori freschi
Disteso per oltre 100 isolati, tra il quartiere residenziale di South Park e l’area del Central Industrial District, il Fashion District è una vera mecca per gli shopping addicted. Affollato soprattutto il sabato, quando anche i grossisti decidono di aprire al pubblico, il quartiere è una vera infilata di negozi di tutti i tipi, dai grandi showroom ai piccoli negozietti vintage. Al California Market Center si svolgono le svendite di campionario, così come in alcuni showroom (principalmente Cooper Design Space e Gerry Building); mentre la via delle grandi occasioni resta Santee Alley, per acquisti che vanno da capi d’haute couture ad accessori kitsch.Oltre a diverse gallerie d’arte – ogni secondo giovedì del mese si assiste a un vero e proprio happening artistico grazie a Downtown Art Walks –, l’area ospita anche il Flower District, tra la settima e l'ottava strada, il più grande mercato di fiori degli Stati Uniti.
Sempre nel quartiere segnaliamo il teatro Orpheum, con un palinsesto che spazia dai concerti rock ai musical, e il Fashion Institute of Design and Merchandasing, un’università privata internazionale.
Historic Core e Bunker Hill: mercati storici e vecchie glorie del passato
Tra Central City East, il concentrato di preziosi del Jewelry District e i grattacieli del Financial District, si estende il cuore antico di Downtown. Qui ci si raduna per fare spesa e mangiare in compagnia, tra i tavoli del mercato coperto del Grand Central Market, una vera istituzione attiva dal 1917, in una full immersion totale di sapori e tradizioni culinarie che spaziano dal ramen alle faitas. Proprio di fianco al mercato si aprono gli spazi riqualificati di Pershing Square, dove architetture di design ardite si alternano ad aree gioco per bambini e tavoli da scacchi. A due passi dalla piazza, si incontrano due edifici storici di Los Angeles, la Public Library, con oltre 6 milioni di volumi e le fattezze di un tempio egizio con tanto piramide impreziosita da mosaici, e il Biltmore Hotel, con la sua eleganza old style immortalata nel film Ghostbusters.Proprio di fianco alla Public Library, si trova la scenografica scalinata che porta alla zona di Bunker Hill e sempre qui, l’OUE Skyspace, l’osservatorio più alto di tutta la città situato all’ultimo piano della US Bank Tower; se non soffrite di vertigini potete cimentarvi nella discesa dello Skyslide, uno scivolo trasparente di oltre 10 metri che collega esternamente la terrazza superiore a quella inferiore.
Di fianco al Grand Performances, uno spazio aperto dove si alternano concerti ed eventi open air, si scorge la stazione di Angels Flight, una funicolare lunga 91 metri, costruita nel 1901, che risulta essere la più corta al mondo!
Alle spalle del Grand Central Market, non va dimenticato il leggendario Bradbury Building (304 di S. Broadway) dove sono state girate alcune scene del primo Blade Runner.
Grand Avenue e Civic Center
Il quartiere di Bunker Hill si estende lungo Grand Avenue, con una teoria di poli museali dalle forme iconiche come il MOCA, il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles, edificio progettato da Arata Isozaki, preannunciato da una singolare scultura realizzata con pezzi di aeroplano; il museo ospita una collezione d’arte composta da opere a partire dagli anni ‘40.Quasi di fronte si affaccia un’altra istituzione, The Broad, oltre 2000 opere di proprietà del miliardario Eli Broad ospitate in un edificio capace di ipnotizzare con il pattern della facciata; il museo propone esposizioni temporanee e opere di artisti quotati come Keith Haring e Andy Warhol. Pochi metri più avanti, il gioco architettonico continua grazie alle geometrie ardite e destrutturate che Frank Gehry ha pensato per la Walt Disney Concert Hall; un’opera sinuosa dove si esibiscono le migliori orchestre mondiali, oggi sede della Los Angeles Philharmonic. Sempre continuando lungo Grand Avenue, all’incrocio con Temple Street, si staglia la Cattedrale Nostra Signora degli Angeli, in stile postmoderno, che nel piano sotterraneo ospita un mausoleo con 1270 cripte.
Siamo a buon diritto nel Civic Center, dove meritano una sosta altri due edifici storici, Los Angeles City Hall, costruito negli anni ‘20, che ha detenuto il primato del più alto edificio della città fino al 1966 – dalla terrazza panoramica si gode una bella vista su Downtown –, e il Los Angeles Times Building, in stile art déco. Se ci si allunga più a sud, si raggiunge infine la Union Station, aperta nel 1939 alle spalle di Olvera Street, con pavimenti in marmo e un soffitto a volta arricchito da scenografici lampadari giganti.
Un curioso melting pot: tra asian food e musica mariachi
Oltre Civic Center e la Union Station, Downtown si sfila nelle sue propaggini più esterne, dando vita a un crogiolo di tradizioni, culture e contaminazioni che vanno dall’America fino alla terra del sol levante. Tutta la zona di Chinatown, nata nella metà dell’Ottocento, si estende da Central Plaza, dove si erge il Gate of Filial Piety, in un susseguirsi di vie e case colorate che parlano cinese; non resta che perdersi tra vicoli come Chung King Road, particolarmente affollato il sabato e nelle ore notturne, antichi negozi – Phoenix Bakery, in 969 N Broadway 213, è il più antico panificio del quartiere –, templi decorati come il Thien Hau Temple, al 756 di Yale Street o la monumentale pagoda di Mei Ling Way. Nella parte più a sud di Chinatown si incontra il Chinese American Museum (425 N Los Angeles Street), allestito all’interno dell’ultima struttura originale della vecchia Chinatown.Siamo già nella zona di El Pueblo, dove si respira la cultura ispanico-messicana, tra colorati sombrero e palme che colorano questo angolo di città. Oltre a visitare la chiesa La Placita, del 1822, e l’Avila Adobe, la cosa migliore per calarsi nello spirito della zona è passeggiare tra le tante bancarelle messicane che si estendono tra Sepulveda House e Olvera Street. Proprio alle spalle de El Pueblo, si incontra la Pico House, un edificio storico sorto nel 1870, un tempo uno degli alberghi più lussuosi della costa ovest.
A sud di El Pueblo si apre Little Tokyo, un’area che copre circa cinque isolati, dichiarata distretto storico nel 1955. Oltre ai negozi e market dalle atmosfere fusion, da non perdere se siete di passaggio qui il Museo nazionale americano giapponese (JANM), il Geffen Contemporary, inaugurato nel 1983 come location satellite del MOCA, e il Go For Broke Monument, un suggestivo memoriale con incisi i nomi dei soldati americani giapponesi in servizio durante la seconda guerra mondiale.
Oltre i binari ferroviari e la Union Station si estende infine l’Art District con gallerie, tanti spazi culturali, ristoranti di tendenza e negozi al dettaglio allestiti in loft o ex fabbriche.
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Come arrivare a Downtown
Si può girare a piedi, pianificando una mezza giornata per le diverse aree descritte, oppure con la metro rail blu, purple e red line.Da inizio aprile a fine ottobre Los Angeles è raggiungibile voli diretti stagionali di Air Italy; dall’aeroporto di Milano Malpensa sono attivi quattro volte la settimana (mercoledì, venerdì, domenica, lunedì) e sono operati dal nuovo Airbus 330-200 di Air Italy che offre 24 posti in Business e 228 in classe Economy. Tutti i voli internazionali da e per Milano Malpensa, beneficiano di comode connessioni con voli nazionali serviti da Air Italy tra Milano e il centro e sud Italia, ovvero Roma, Napoli, Palermo, Catania, Lamezia Terme, Cagliari e Olbia.
Per chi sceglie la Business Class, che consente di volare su sedili completamente reclinabili, oltre a prevedere la disponibilità del Wi-Fi e un ampio servizio di intrattenimento, è attivo il servizio dine on-demand, ovvero la possibilità di ogni passeggero di scegliere non solo i piatti desiderati fra l’ampia scelta prevista nel menù, ma anche l’orario nel quale desidera essere servito.
Per tutte le informazioni: sito ufficiale Air Italy