Piazza del Mercato è da considerarsi il cuore palpitante della Città Vecchia, il centro miliare di Varsavia che, da martire polacca flagellata e distrutta dalla follia nazista, si è trasformata in un simbolo di rinascita europea con il suo splendido quartiere inserito a pieno diritto fra i massimi patrimoni UNESCO.
È una creazione maturata in epoca medievale, concepita e sviluppata a cavallo fra il Duecento e il Trecento per assurgere fino alla fine dell’Ottocento a epicentro della vita politica, commerciale e soprattutto culturale vigente in una delle più significative realtà urbane della Polonia. La Rynek Starego Miasta, come la chiamano normalmente gli autoctoni, in qualche modo funge da spazio ordinatore del reticolo viario perché in esso confluiscono le maggiori strade e vi si raccolgono gli edifici più pittoreschi e variopinti.
Rettangolare e di dimensioni non esagerate (90x73m), è in grado di far coesistere somme estetiche architettoniche appartenenti a stili diversi, ne deriva un perimetro di strutture che sprizzano concezioni barocche, punte gotiche, fisionomie rinascimentali, elementi manieristici e arie neoclassiche. Tutto è un gradevole mescolarsi di idee che si sono perfettamente materializzate in monumenti titanici e arredi outdoor di indubbio fascino, come la sinuosa Fontana della Sirena che sembra affrontare una minaccia dal cielo armata di spada e scudo rivolto al sole (leggenda vuole che la mitologica creatura sguazzasse fra le acque del fiume Vistola, finché non fu catturata dai pescatori infastiditi ma poi liberata per fare da sentinella per la città) il Castello e la Colonna di Sigismondo.
In passato le abitazioni che oggi si trovano ad agghindare e coronare la piazza erano di proprietà di ricchi mercanti, pronti a riversarsi in strada per esporre e vendere la propria merce. I quattro lati della Rynek Starego Miasta hanno assunto nel tempo i nomi di illustri esponenti del Parlamento Polacco in auge nel Settecento, si fa menzione dunque di Zakrzewski, Barss, Dekert e Kollatai.
La visita della Piazza
Sul lato corto di sud-est si dispongono otto caseggiati e fra questi spiccano dimore pregevoli come la Casa del Basilisco che sfoggia il prestigioso emblema dei banchieri e la Casa Dorata in cui risedette un sindaco del ‘600, Stanislaw Baryczka: la dimora è riconoscibile per le iniziali dell’ex Primo Cittadino che campeggiano sopra la porta d’ingresso. Belle anche Casa Majeran e la Casa del Leone, con la facciata contraddistinta dai due dipinti di Zofia Stryjenska che si interpongono tra le finestre del primo e del secondo piano. Sull’angolo si mostra una figura leonina in bassorilievo.Sul lato Barss, cioè il nordorientale, di case ve ne sono ben tredici. Le più importanti risultano certamente Casa Orlemus e Casa Balcer, entrambe d’impianto quattrocentesco eppur ricostruite successivamente al 1944, così da poter ospitare il Museo della Letteratura “Adam Mickiewicz”.
Il Museo Storico di Varsavia comprende invece otto case, l’una collegata all’altra lungo il lato Dekert. Di rinomata bellezza la Casa del Ragazzino Nero (il nome si deve a una testa scolpita nella parte bassa della facciata), Casa Kleinpoldt e Casa Falkiewicz, che sul parapetto di coronamento palesa una trionfante statua della Madonna interposta fra Sant’Elisabetta e San Stanislao.
Alquanto estroso per varietà di costruzioni il lato Kollatai. Vi si può scorgere innanzitutto un orologio incastonato in un angolo di Casa Simonetti, mentre tracce di vivo gotico si rilevano presso Casa Wilczek, in leggera contrapposizione con Casa Fukier che veste neoclassico dopo le modifiche introdotte dall’architetto Szymon Bogumil Zug nel 1782. Casa di Sant’Anna, ex ristorante francese, è attualmente sede dell’Accademia polacca delle Scienze e della Società Storica Polacca.
Piazza del Mercato, anticamente punto di ritrovo commerciale, coacervo di fiere, cerimonie pubbliche e purtroppo anche di esecuzioni, oggi richiama l’attenzione dei turisti per i graziosi bar, i ristoranti e in negozi che vi si affacciano.
Come arrivare
In centro città si arriva comodamente con gli autobus linea 175 e linea N32.