Il “regno più piccolo del mondo” è anche una splendida isola costituita da un’austera montagna calcarea e granitica alta 560 metri (tale quota si raggiunge con Punta Cannone, vetta ambita da coloro che si avventurano nelle escursioni nel percorso della via ferrata) e lunga 4 km, mitologicamente riconducibile alla nave dei Feaci che riportò Ulisse in patria e per questo motivo pietrificata da Poseidone. Tavolara pare emergere dal mare come una sirena di pietra, un paradisiaco lembo di terra che si costituisce in un armonioso incastro coriaceo di rocce impervie ricoperte delle verdi sfumature della natura sottoforma di ginepri, rosmarini e lentischi, una macchia mediterranea che si accorda silenziosamente con il cielo azzurro, il blu e il bianco delle onde, infine il verde smeraldo dell’acqua cristallina attorniante la Sardegna.
Tavolara si trova proprio nel centro dell’Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, incommensurabile comprensorio di limpidezze, sinuose insenature per un totale di 76 km di litorale e 15.000 ettari in cui riconoscerete località famose che si tengono per mano, Porto San Paolo (vi si trovano il Camping Tavolara e l’Hotel Castello di Tavolara), San Teodoro e Olbia, ma anche Capo Ceraso e Punta s’Isuledda. L’orizzonte si tinge di rosso porfido prestato da suggestivi luoghi quali Molara e Molarotto e un intero arcipelago che stimola la fantasia dei vacanzieri in cerca di avventura ed emozione, qualcosa da trovare in un’escursione in barca, nel diving o meglio nello snorkeling approfittando di fondali mozzafiato.
Ma perché Tavolara è il più piccolo regno del mondo? Il curioso epiteto si deve a una leggenda secondo la quale il re Carlo Alberto di Savoia, approdato sull’isola per cercare le mitiche capre dai denti d’oro, elesse sovrano del luogo tale Paolo Bertoleoni, i cui discendenti ancora oggi popolano la località a titolo esclusivo, sebbene la proprietà dell’isola sia detenuta dalla famiglia Marzano.
Da allora ogni angolo, scorcio e promontorio è rimasto intatto, incontaminato, logicamente selvaggio e puro, con un’eccezione caratterizzata da un barlume di tenue modernità, parliamo dunque di Spalmatore di Terra, minuscolo abitato che annovera un grazioso porticciolo, case che si contano sulle dita di una mano e qualche struttura ricettiva, nella fattispecie un B&B, il ristorante lounge bar La Corona e il ristorante Da Tonino Re di Tavolara. Da considerare inoltre una base NATO, una zona militare e il nuovo faro. È questa la cornice ideale di “Una Notte in Italia”, celeberrimo festival internazionale cinematografico ch’è oramai un appuntamento fisso del mese di luglio, un grande red carpet affacciato sul mare su cui sfilano importanti nomi del panorama in celluloide, attori, registi e illustri ospiti che soggiornano a Porto San Paolo e da qui s’imbarcano per raggiungere il palcoscenico isolano.
Le spiagge della Tavolara
Il mare presenta il proprio mosaico di incanti, indicando amene spiagge (e sono tantissime) dove prendere l’agognata tintarella e lasciarsi andare a freschi bagni da sogno. La Tahiti italiana, ovvero Cala Brandischi, inanella dune di sabbia finissima e bianca come farina, idem per Lu Impostu, lingua sabbiosa lunga oltre 1 km che prosegue su Cala Suaraccia, denominata “spiaggia delle farfalle”. A Cala Ghjlgolu gli scogli danno l'impressione di essere vivi nelle loro forme curiose e pittoresche, ma immediatamente torna la sabbia non appena s’intravede aprirsi La Cinta, tre chilometri di arenile il cui apice è rappresentato dal promontorio di Puntaldìa.L’hinterland di Tavolara riserva sorprese su sorprese, con la laguna di San Teodoro a far da padrona con l’oasi dei fenicotteri rosa e il suo mondo sommerso che traspare dal mare. Sempre intorno all’isola sguazzano pesci dai colori così sgargianti da non essere mai stati visti prima, e poi ecco i meravigliosi delfini e cetacei assopiti.