“Il museo dove non bastano i tuoi occhi”. È la tagline di Museodivino, nuovo polo espositivo permanente ch’è un piccolo gioiello incastonato nel centro storico di Napoli, città la cui perenne volontà di stupire è radicata nel proprio DNA.
Ebbene, Museodivino è un contenitore, una valigia dei sogni che si esplora impugnando uno dei più semplici strumenti inventati dall’uomo, la lente di ingrandimento (fornita dallo staff). Solo così si può accedere a un mondo in miniatura, a un microcosmo costellato di straordinarie opere d’arte le cui ridottissime dimensioni sembrano frutto di un genio creativo alieno, eppure è tutto squisitamente umano ciò che mostra la Collezione SAME.
Presepi nei gusci di noce ed altro ancora
La bellezza peculiare delle sue minuscole realtà immobili si deve ad Antonio Maria Esposito, curato di Castellamare di Stabia che fra il 1942 e il 1999 si impegnò anima e corpo nell’ideazione, elaborazione e lavorazione di 75 pezzi unici al mondo, miniature simbolo dell’arte italiana che rievocano tradizione, storia e letteratura ricreando all’interno di 42 gusci di noce scene della Divina Commedia di Dante Alighieri (30 relative all’Inferno, 11 al Purgatorio e 1 al Paradiso), cui si aggiungono a completamento della collezione 33 presepi inscritti in involucri naturali. Ecco che spuntano favolosi diorami paesaggistici all’interno di semi, noccioli e pistacchi, un sottobosco di minuti capolavori della natura delegati a ospitare le perle della creatività umana.Questo incredibile patrimonio artistico è rimasto avvolto nell’anonimato (don Antonio praticava l’arte come esercizio spirituale e senza procacciare lo stupore pubblico) fino al 24 giugno 2019, giorno dell’inaugurazione di Museodivino nell’ambito della serata “Dante nel guscio di una noce”. La tecnica dell’autore è stata studiata e illustrata ai fini di comprendere struttura e significato delle miniature, tanto più che si è scoperto il modus realizzativo dei personaggi ricreati, fatti con gocce di pittura a olio sottoposte per mesi a un lungo processo essiccativo e poi rimodellate con l’ausilio di strumenti di microchirurgia. Sono poi acclarati l’impiego di granelli di polpa di pera per la definizione delle teste dei characters e l’uso di gemme di pino, pistilli di fiore e muschio per la riproduzione dei paesaggi presepiali.
Don Antonio iniziò a miniaturizzare presepi nel lontano 1942 reagendo al dolore per la scomparsa di sua madre: il primo, assai simbolico, raccoglie i principi della Natività in una scatola di medicine appartenuta alla donna. Ad oggi il presepe più piccolo del mondo creato da un essere umano pare essere quello in seme di canapa esposto al museo, ancora al vaglio delle valutazioni della giuria del Guinness World Record. L’amore per gli studi classici e la cultura si tradusse invece nella riproposizione originale di scene e ambientazioni legate alla Divina Commedia.
Un museo a misura di bambini
Le teche contenenti le magnifiche opere d’arte sono state volontariamente posizionate in basso per favorire i bambini, in tal modo messi a proprio agio nell’ammirazione di questi eccezionali manufatti contestualmente a laboratori didattici mirati per le scuole elementari, medie e superiori. Il Museodivino è visitabile anche di sera, un’esperienza immersiva e molto suggestiva denominata “Museo di Notte”, occasione peraltro di degustare dell’ottimo caffè preparato ancora con la vecchia caffettiera napoletana il cui nostalgico sapore finirà con l’avvilupparvi calorosamente.Segue il laboratorio interattivo artistico e gastronomico “O’ Presepio e O’ Cafè” ispirato alla poliedrica figura di Eduardo de Filippo. Successiva alla visita una ricca performance teatrale focalizzata sui temi museali, alle visioni e alla poesia del masterpiece letterario di Dante (Dante ad alta voce nel guscio di una noce, laboratorio di lettura condotto da Beatrice Portinari), unitamente all’esplorazione del concetto di musa secondo Rimbaud, Blake e altri epocali scrittori (Il caffè col poeta + In viaggio con la Musa).
Le visite diurne e notturne si svolgono in molteplici lingue, italiano, inglese, francese, tedesco, russo e spagnolo. Ciò la dice lunga riguardo alla caratura internazionale di questo speciale progetto nel cuore della città partenopea.
Informazioni utili, date, orari e biglietti per visitare il museo
Nome: MuseodivinoDove: via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 1B – Napoli.
Date e orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 19.00; “Il caffè col poeta" + "In viaggio con la Musa” dal lunedì al venerdì ore 19.00 – 20.00 – 21.00; “Dante ad alta voce nel guscio di una noce” ogni domenica sera dalle ore 19.00; visite guidate (durata media 45 minuti) per gruppi classe fino a max. 30 studenti alla volta a orari precedentemente concordati.
Biglietto: € 4.00 adulti, € 10.00 degustazione + monologo + visita teatrale al museo, € 8.00 ridotto per i lettori de Ilturista.info.
Maggiori informazioni: sul sito ufficiale; per info, prenotazioni e prevendite chiamare il tel. 081/19708586 – cell. 339/4640080 o inviare una e-mail all’indirizzo info@museodivinonapoli.it; consultabile la pagina Facebook dedicata.