La Basilica Palladiana a Vicenza

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Condividi Sonja Vietto Ramus

E’ il simbolo di Vicenza, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1994 e Monumento Nazionale dal 2014. A progettarla come la si ammira oggi, fu, verso la metà del 1500, il grande architetto Andrea Palladio, a cui fu affidata la riprogettazione del Palazzo della Ragione costruito circa un secolo prima. Ricordiamo che al Palladio si devono anche Palazzo Chiericati, il Teatro Olimpico e numerose dimore storiche, le celebri “ville venete palladiane”, ispirate ai principi classico-romani. Persino Goethe la rese immortale nel suo “Viaggio in Italia” parlandone come di un monumento di cui non fosse possibile descriverne la bellezza.

Omaggio alle strutture della Roma antica, la Basilica Palladiana, nota anche come Palazzo della Ragione, s’innalza maestosa in Piazza dei Signori, cuore e salotto bene di Vicenza.

Restaurata con un sapiente intervento architettonico durato 6 anni, fra il 2007 e il 2012, che l’ha riportata allo splendore originale, la basilica ha visto anche assegnarsi il riconoscimento dell’Unione Europea per la conservazione del patrimonio culturale. Grazie ai fondi stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Ancona e Belluno (circa 15 milioni di euro), è stata inoltre resa agibile al pubblico la terrazza superiore.

Riaperta nell’ottobre 2012 in occasione della mostra intitolata “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”, la Basilica Palladiana è un’opera rinascimentale con bianche colonne in marmo, linee eleganti e un doppio ordine di logge che seducono con il loro gioco di chiaroscuri.

Storia

L’edificio che Palladio trasformò in capolavoro era l’antico Palazzo della Ragione, opera di tale Domenico da Venezia, che comprendeva due edifici già esistenti. Realizzato con forme gotiche, vantava una copertura a carena di nave rovesciata con lastre di rame (si ispirava al Palazzo della Ragione di Padova del 1306), facciata a rombi in marmo rosso e giallo di Verona. A partire dall’ultimo ventennio del 1400, alcuni fra i più celebri architetti veneti intervennero sulla struttura a cominciare da Tommaso Formenton che realizzò un doppio ordine di logge.

Fu però nel marzo del 1546 che il Consiglio cittadino decise di accettare il progetto di un giovane Andrea Palladio che propose di conservare gli aspetti della struttura quattrocentesca applicandovi elementi di architettura serliana. Il risultato fu un palazzo composto da un arco a luce costante affiancato da due aperture laterali rettangolari architravate con larghezza variabile. In ordine dorico, le logge del piano inferiore si differenziarono da quelle superiori in stile ionico.

Definita basilica dallo stesso Palladio come omaggio agli edifici della Roma antica dove si discuteva di affari e politica, il monumento è oggi conosciuto da tutti per essere una delle opere più suggestive dell’architetto nativo di Padova, in quella che all’epoca era la Repubblica Veneta.

Fulcro dell’attività politica e economica della città, subì purtroppo gravi danni nel marzo del 1945 durante la Seconda Guerra Mondiale a causa di una bomba incendiaria che ne distrusse la copertura originale, ricostruita però nel dopoguerra seguendo le forme autentiche.

Le dimensioni della Basilica Palladiana

L'edificio è decisamente imponente: la pianta possiede una base lunga 71 m e larga 38 m, mentre l'altezza complessiva dell'edificio si posiziona intorno ai 30 metri circa.
Il primo piano del vecchio Palazzo della Ragione ospita la Sala del Consiglio, sede di mostre e convegni d’arte e architettura che qui trovano una perfetta cornice: lunga 52 metri e alta 25 (nel punto più elevato), ha un suggestivo soffitto in legno; al secondo piano si trova invece la Domus Comestabilis che permette di accedere alla terrazza da cui si ammira l’immenso panorama sui colli vicentini e sui tetti di palazzi e dimore antiche. Di grande impatto è la balaustra con statue scolpite a cavallo fra XVI° e XVII° secolo.

Il piano terra infine è sede di botteghe e del Museo del Gioiello. Quest’ultimo si estende su 410 metri quadrati interamente dedicati a un oggetto elegante e raffinato ben radicato nell’antica cultura umana. Unico in Italia e fra i pochi al mondo, questo spazio museale è un progetto realizzato da Italian Exhibition Group Spa con la collaborazione del Comune di Vicenza.

L'edificio della Basilica Palladiana si affianca alla Torre Bissara, edificio medievale costruito quasi 4 secoli prima dell'intervento di Andrea Palladio. Alta 82 metri si può ammirare dalla Terrazza della Basilica. E' anche ricordata come Torre di Piazza.

Informazioni utili: orari e biglietti d’ingresso.

Visita al pubblico della Basilica Palladiana: terrazza, loggia e salone sono aperti da martedì a domenica dalle 10 sino alle 15 (in base al periodo anche sino alle 24; si consiglia di consultare gli orari esatti sul sito ufficiale del monumento).

Tariffe d’ingresso in orario diurno: residenti a Vicenza e provincia 2€; visitatori fuori territorio provinciale 4€; scolaresche 2€. Visita in orario serale a partire dalle ore 18 (solo loggia e terrazza): residenti 1€ e non residenti 2€. Gratuito per under 14 con un accompagnatore maggiorenne, giornalisti, guide turistiche, portatori di disabilità e accompagnatori, forze dell’ordine.

I sotterranei della Basilica Palladiana ospitano l’area archeologica di Corte dei Bissari dove sono stati riportati alla luce materiali e oggetti dell’epoca. Esteso su circa 150 metri quadrati, questo ambiente è dotato di una passerella da cui è possibile ammirare i reperti rinvenuti grazie al pavimento realizzato con inserti in vetro. La visita, della durata di 30 minuti, avviene esclusivamente su prenotazione con un minimo di 10 e un massimo di 25 persone. Per informazioni: associazione per la didattica museale Ardea - contatto mail ardeaarcheo@gmail.com Costo: 2€ adulti e 1€ under 18 e gruppi scolastici.

Terrazza, loggia, salone al piano nobile e sala Domus Comestabilis possono essere richieste da privati per manifestazioni, spettacoli e celebrazioni di matrimoni rivolgendosi al servizio Attività culturali e museali del Comune di Vicenza.

Sito ufficiale www.museicivicivicenza.it

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