La basilica di Saint-Etienne è già un edificio fatiscente quando diventa cattedrale di Parigi nel X° secolo. Ma, divenuta "parrocchia dei re" nel 1160, non è ritenuta all'altezza di questo ruolo e viene demolita. Le grandi chiese gotiche fioriscono a nord del paese e, quando nel 1163 il vescovo Maurice de Sully posa la prima pietra della nuova cattedrale, Nostra Signora di Parigi, il progetto prevede già una facciata a due torri.
La costruzione della facciata inizia solo verso il 1200 prima del completamento della navata centrale. Il cantiere assiste al succedersi di diversi architetti e sia la facciata che le torri ne sono perfetta testimonianza. Al quarto di essi, nel decennio 1210-1220, si devono il piano del rosone, inquadrato da due finestroni a bifore, e la costruzione dei saloni delle torri. Negli anni 1220-1230, il suo successore aggiunge la galleria a colonnine che si snoda tra le due torri, entrambe completate verso il 1245.
Durante la Rivoluzione, la statuaria monumentale ed ornamentale dei portali così come quella delle torri viene gravemente danneggiata. Agli inizi del XIX° secolo, queste ultime, al pari del resto della cattedrale, sono in pessime condizioni: i lavori di restauro, intrapresi dagli architetti Lassus e Viollet-Ie-Duc a partire dal 1845, ripristinano completamente le decorazioni scolpite.
La salita alle torri campanarie
Una volta salita la scala che parte dall'ingresso settentrionale, il visitatore giunge nella sala alta della torre nord, all'altezza della tribuna dell'organo. Questa sala, coperta da una volta ogivale ad otto spicchi con chiave di volta centrale alta ben 14 metri, ospita il banco del patrimonio. In un angolo si trova una pregevole scala a chiocciola posta all'interno di una torretta completamente traforata. Qui una mostra evoca la storia della costruzione e dei lavori di restauro dell'edificio, le funzioni della cattedrale e gli avvenimenti storici che vi si sono svolti. Continuando la visita oltre questo spazio, si accede alla galleria delle chimere posta a 46 metri dal suolo che deve il proprio nome alle statue che ornano gli angoli della balaustrata. Queste creature, disegnate da Viollet-le-Duc nel XIX° secolo, sono uccelli fantastici, animali ibridi, mostri favolosi appollaiati sulle torri di Notre-Dame. La più famosa di queste chimere è la strige che, con il suo atteggiamento pensoso, pare non stancarsi di contemplare le metamorfosi della capitale. L'attuale sagrato di Notre-Dame deve la propria configurazione ai lavori di risanamento ed urbanistica intrapresi dal barone Haussmann nel decennio 1860-1870.Guardando la piazza del sagrato, si distingue una pavimentazione diversa che traccia i contorni di una parte dell'antica cattedrale merovingia di Saint-Etienne. Grosse lastre delineano il tracciato di Rue Neuve-Notre-Dame. Alcune vestigia degli edifici che vi si trovavano sono visibili nella cripta archeologica di Notre-Dame, sotto il sagrato. Passeggiando nella galleria si può apprezzare la ricchezza della decorazione scolpita composta di fioroni, gargouille, volti contratti in smorfie e foglie ricurve rampicanti sulla superficie delle pareti. Si noteranno l'eleganza e la finezza della galleria a colonnine su cui poggia quella delle chimere.
Da qui si gode una vista privilegiata sia sul tetto della navata che sulla guglia della crociera del transetto costruita da Viollet-le-Duc per sostituire quella, più piccola, demolita durante la Rivoluzione. Una volta all'interno della cella campanaria della torre sud, una scala di legno permette di accedere alla più grossa campana della cattedrale: il campanone "Emmanuel, Ludovic, Marie-Thérèse", fuso nel XVII° secolo, del peso di oltre tredici tonnellate. A queste vanno aggiunti i 500 chili del battaglio e la tonnellata e mezzo del giogo contenente l'asse della cella campanaria, per un totale di quindici tonnellate.
Uscendo dalla cella campanaria, il visitatore ha la possibilità di salire in cima alla torre sud prendendo un'ancor più ripida ed angusta scala a chiocciola. Da qui, la vista panoramica è assicurata, in particolare sulla Senna e i suoi ponti che conferiscono a Notre-Dame il fascino raro di una cattedrale in riva all'acqua. Fare il giro completo della cima della torre equivale a percorrere, dall'alto e in tutte le direzioni, Parigi in pochi passi.
Il panorama dalle torri di Notre-Dame
Si possono ammirare numerosi monumenti parigini: ad ovest, sull'Ile de la Cité, si distinguono la Sainte-Chapelle, l'Hòtel Dieu, il Palazzo di Giustizia e, più lontano, il Louvre e l'Arco di Trionfo, che fa eco al Grande Arco della Défense. A nord e in linea retta emergono la torre San Giacomo e il Sacro Cuore sulla collina di Montmartre. Ad est si scorgono l'Ile Saint-Louis e la Biblioteca Nazionale di Francia. Sulla riva sinistra, si vedono, a sud, la complessa embricatura delle abitazioni più antiche del Quartiere latino attorno alla chiesa di San Giuliano il Povero ed il Pantheon che si erge sulla Montagna Sainte-Geneviève. Più ad ovest si stagliano le torri della chiesa di San Sulpicio e la cupola dorata degli Invalides. Lungo il tetto della cattedrale, è chiaramente visibile il sistema di scolo delle acque piovane, che attraversa una serie di grondaie e passa sugli enormi archi rampanti della navata centrale.Scendendo la scala della torre sud si torna sul sagrato. Dopo la visita delle torri, si possono scoprire i capolavori celati dalla cattedrale, in particolare la clausura del coro, il tesoro e i "Mays" di Notre-Dame, i più bei quadri di maggio offerti dagli orafi parigini nel XVII° secolo. Inoltre, la cripta archeologica sotto il sagrato permette di capire, con le sue vestigia architettoniche ed i suoi plastici, l'evoluzione del quartiere dall'epoca galloromana ai giorni nostri.
La visita di Notre-Dame
Notre-Dame, che si presenta con pianta a croce latina e transetto poco sporgente, ha 5 navate di cui le 4 laterali si congiungono attorno all’abside. La facciata principale è rivolta a ovest ed è inclinata seppur di poco verso sinistra per il cedimento delle fondamenta. Larga 43,5 metri e lunga 128, la cattedrale s’innalza per 45 metri (escluse le torri) ed è caratterizzata da tre portali che contribuiscono a renderla un capolavoro artistico e religioso. Quello centrale, il più recente, raffigura il Giudizio Universale con Cristo seduto in trono, in centro in alto, con ai suoi lati due angeli e, inginocchiati, la Madonna e Giovanni Evangelista. Sulla sinistra della facciata si trova il Portale della Vergine con scene che rappresentano l’Arca dell’Alleanza, la dormizione di Maria e l’incoronazione della Vergine mentre sulla destra vi è il più antico dei tre ingressi alla cattedrale, il Portale di Sant’Anna, in cui sono rappresentati il matrimonio fra Gioacchino e Anna, l’annunciazione a Maria e la Madonna in trono col Bambino. Sopra ai tre portali si può ammirare la Galleria dei Re, un loggiato che ospita 28 statue alte circa 3,5 metri: quelle visibili oggi risalgono ai restauri eseguiti nel corso dell’ottocento poiché le originali vennero gravemente danneggiate dalla rivoluzione francese. Ancora al di sopra s’innalza il rosone che porta luce alla navata centrale della cattedrale grazie alla vetrata realizzata nel 1220 e poi oggetto di restauri nel corso del XVI° secolo.La facciata nord dell'edificio religioso, affacciata su rue du Cloitre Notre-Dame, fu costruita originariamente in stile romanico e poi sostituita in arte gotica nel 1250; quella a sud, rivolta sulla Senna, è caratterizzata invece da un bel rosone e da un timpano triangolare decorato con due guglie ottagonali.
Di particolare pregio sono inoltre il portale detto “porta rossa” per via del colore dei suoi battenti (sul fianco sinistro del coro) creato come accesso per i religiosi durante le funzioni notturne; alcuni bassorilievi scolpiti nel 1320; l’abside, parte più antica della cattedrale con 14 archi rampanti; il tetto, tutt’oggi quello originario, con telaio di sostegno in legno di quercia (si calcola che furono necessarie 1300 piante per realizzarlo). Infine, da notare è anche la bella guglia alta 45 metri e pesante 750 tonnellate realizzata a partire dal 1860 dal falegname Bellu e affiancata da statue in rame che raffigurano i 12 apostoli.
L’interno di Notre-Dame merita sicuramente una visita attenta a cominciare dalla navata maggiore che raggiunge i 32 metri di altezza e i 12 di larghezza ed è composta da 5 campate, ognuna delle quali si presenta con volta a crociera a sei vele come copertura mentre le navate laterali di vele ne hanno solo 4. Addossato alla parete (campata della navata esterna di destra) vi è il Crocefisso in bronzo di Napoleone III° commissionato proprio da Napoleone III° di Francia; vi sono poi altri gioielli artistici che decorano le navate della cattedrale come il pulpito ligneo neogotico, la statua equestre di Filippo il Bello e la lapide con lo stemma del Regno Unito in ricordo dei soldati britannici morti nella Prima Guerra Mondiale.
Realizzate da Jacques Le Chevalier fra gli anni ’50 e ’60 del 1900, le vetrate astratte sono diverse l’una dall’altra e furono installate in sostituzione di quelle originarie che raffiguravano i santi: quelle attuali occupano un’area di circa 400 metri quadrati e trattano scene della Gerusalemme Celeste.
Proseguendo la visita della cattedrale si incontrano le cappelle laterali a cominciare dalla prima di sinistra, intitolata a San Leonardo, che accoglie il fonte battesimale in bronzo, per poi procedere con la seconda, quella di San Carlo Borromeo, con due preziosi dipinti e la statua marmorea del religioso; si susseguono quelle di Santa Genoveffa, con le reliquie di San Paolo Tchen, martire in Cina nel 1861, di San Vincenzo de’ Paoli, di Nostra Signora di Guadalupe, di San Landerico e di Santa Clotilde. Sulla destra si trovano invece quelle di Sant’Eligio di Noyon, San Francesco Saverio, Santa Genoveffa (adibita alle confessioni), San Giuseppe, San Pietro Apostolo, Sant’Anna e l’ultima quella dedicata al Sacro Cuore di Gesù.
Il transetto di Notre-Dame è composto da due bracci simmetrici e da una volta a crociera dove, sino ai primi anni del XXI° secolo, vi era appeso un lampadario noto come Grande Corona Luminosa, opera di Placide Poussielgue-Rusand. Il coro è composto da due campate e termina con un abside semicircolare; l’altare maggiore è stato realizzato in stile barocco in occasione dei restauri del settecento e le vetrate riportate a quelle originarie di epoca medievale. Di grande interesse anche il tappeto donato alla chiesa da Luigi Filippo di Francia nel 1841 per ricoprire il pavimento del coro, caratteristico per elementi floreali, religiosi e architettonici che si sviluppano sui suoi 200 metri quadrati.
Oltre al coro in legno, altrettanto prezioso è l’altare della Pietà, in stile neogotico, con la scultura in marmo di Carrara realizzata da Nicolas Coustou che raffigura Gesù deposto dalla croce e portato nel sepolcro. La sacrestia, a sinistra della cattedrale, risale al 1845 quando Eugene Viollet-le-Duc la fece costruire al posto di quella precedente andata distrutta durante alcune sommosse. Dal 2013 sul tetto della sacrestia c’è anche un alveare di api da cui viene prodotto miele dolcissimo.
Notre-Dame ospita inoltre il Museo del Tesoro che accoglie oggetti tradizionali di liturgia, paramenti e reliquie fra cui la punta di un chiodo della croce; vi sono poi il reliquiario della corona di spine in oro, argento e pietre preziose, l’ostensorio, il leggio in bronzo, la statua della Vergine con il Bambino e una collezione di 268 cammei dei Papi.
La cantoria ospita l’organo a canne principale della cattedrale, composto da 8000 canne alloggiate in una cassa in legno datata 1733 mentre quello del coro, in una cassa in stile neogotico, è a trasmissione mista e dispone di circa 30 registri e 2 mila canne.
Oggi Notre-Dame ha 11 campane (un tempo erano 20) che suonano prima delle celebrazioni religiose e ogni quarto d’ora fra le 8 e le 21.
Informazioni utili, orari e prezzi dei biglietti per la salita alle torri
Orari: la Cattedrale (accessibile alle persone con mobilità ridotta) è aperta dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 18.45 e il sabato e la domenica dalle 7.45 alle 19.15. La torre può essere visitata dal 1° aprile fino al 30 settembre, dalle 10 alle 18.30 e nei mesi di luglio e agosto il venerdì e il sabato sino alle 23. Dal 1° ottobre al 31 marzo dalle 10 alle 17.30. Ultimo accesso 45 minuti prima della chiusura. Chiusura il 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.Ingresso: gratuito l'accesso alla cattedrale. A pagamento la salita alle torri (vi si accede da rue du Cloitre Notre Dame): 10€ a persona; gratuito per under 18, under 26 appartenenti all'Unione Europea, per tutti la prima domenica di ogni mese da novembre a marzo e possessori dell'abbonamento Paris Musem Pass.
Disponibili audio guide in francese, inglese, tedesco, spagnolo, italiano, portoghese, giapponese e cinese all'ingresso della cattedrale.
Per raggiungere Notre-Dame con i mezzi pubblici: metro stazione Cité e Saint Michel (linea 4), stazione Pont Marie (linea 7) e Hotel de Ville (linee 1 e 11); RER: Saint Michel Notre-Dame (linee B e C) e Chatelet Les Halles (linee A e B).
Sito ufficiale: www.notredamedeparis.fr
Fonte: Monum