Festa medievale a Carcassonne: Cascarilh de Dame Carcas
C’è un momento dell’anno in cui Carcassonne, città medievale nella regione francese della Linguadoca-Rossiglione, si ripopola di dame, menestrelli e gentiluomini a cavallo, proprio come accadeva secoli fa. Tutti possono ammirare il centro storico così com’era in epoca medievale, e lasciarsi incantare dalle sue atmosfere epiche. Merito di una grande festa, conosciuta come “Cascarilh de Dame Carcas”, che si ripete ogni anno nel periodo autunnale: un mirabolante susseguirsi di spettacoli, combattimenti, danze e banchetti a tema che durano un intero weekend e riportano in vita la Carcassonne dell’anno Mille. È un’occasione in più per apprezzare questo gioiello fortificato, inserito dall’UNESCO tra i beni Patrimonio dell’Umanità nel 1997.
Il nome della festa si rifà a un’antica leggenda, la stessa che diede il nome alla città. Secondo la tradizione Carlo Magno l’assediò quando era in mano ai saraceni, e ne fece assassinare il re. A quel punto fu la regina, la vedova Dama Carcas, a prendere la guida dell’esercito e a ideare uno stratagemma dopo l’altro per far credere ai nemici che la città fosse ancora piena di ricchezze e di soldati. Quando gli uomini di Carlo Magno batterono in ritirata, convinti di non poter vincere, udirono i festeggiamenti della regina, che fece suonare tutte le trombe e le campane cittadine. “Carcas sonne!” (“Carcas suona!”) fu il loro commento… Ecco come nacque il toponimo Carcassonne, ed ecco chi era Dame Carcas. Se si aggiunge che “cascarilh”, in occitano, significa proprio “campane”, è del tutto spiegato il nome del festival.
Nei due giorni di festeggiamenti i cavalli tornano a calpestare i ciottoli del centro, lungo le strade marciano i cavalieri con le loro pesanti armature e non è raro sentire lo stridore metallico delle spade in combattimento. Ma l’atmosfera non è certo da “secoli bui”: le bancarelle traboccanti di delizie e prodotti artigianali, i canti tradizionali e i giochi dei saltimbanchi riempiono di allegria le vie e le piazze della città. Tutt’intorno, Carcassonne è così maestosa coi suoi ponti e le sue torri originali, che se non fosse per l’abbigliamento dei turisti si potrebbe davvero credere di aver viaggiato indietro nel tempo.
Niente è lasciato al caso. Ben 25 associazioni, editori locali, la Camera dell’Agricoltura dell’Aude e la Città di Carcassonne partecipano all’organizzazione della festa. Il risultato è un connubio magico di cultura e divertimento, senza dimenticare i piaceri del palato: non mancano i punti di ristoro a tema, gli intrattenimenti con armi, i tornei, le giostre, cacce al tesoro e favole per i più piccoli, ma anche il mercatino di libri medievali, le presentazioni di libri e le conferenze sul medioevo e la leggenda di Dame Carcas.
L’edizione 2013 si terrà sabato 19 ottobre a partire dalle 9.00 e domenica 20 ottobre dalle 9.00 alle 18.00. Segnaliamo un ghiotto banchetto in stile medievale che si terrà il sabato sera nel giardino del teatro Jean-Deschamps, accompagnato da musiche e danze. La cena è a pagamento e va prenotata entro mercoledì 16 ottobre.
Per prenotazioni, per consultare il ricco programma della festa e per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale.
Il nome della festa si rifà a un’antica leggenda, la stessa che diede il nome alla città. Secondo la tradizione Carlo Magno l’assediò quando era in mano ai saraceni, e ne fece assassinare il re. A quel punto fu la regina, la vedova Dama Carcas, a prendere la guida dell’esercito e a ideare uno stratagemma dopo l’altro per far credere ai nemici che la città fosse ancora piena di ricchezze e di soldati. Quando gli uomini di Carlo Magno batterono in ritirata, convinti di non poter vincere, udirono i festeggiamenti della regina, che fece suonare tutte le trombe e le campane cittadine. “Carcas sonne!” (“Carcas suona!”) fu il loro commento… Ecco come nacque il toponimo Carcassonne, ed ecco chi era Dame Carcas. Se si aggiunge che “cascarilh”, in occitano, significa proprio “campane”, è del tutto spiegato il nome del festival.
Nei due giorni di festeggiamenti i cavalli tornano a calpestare i ciottoli del centro, lungo le strade marciano i cavalieri con le loro pesanti armature e non è raro sentire lo stridore metallico delle spade in combattimento. Ma l’atmosfera non è certo da “secoli bui”: le bancarelle traboccanti di delizie e prodotti artigianali, i canti tradizionali e i giochi dei saltimbanchi riempiono di allegria le vie e le piazze della città. Tutt’intorno, Carcassonne è così maestosa coi suoi ponti e le sue torri originali, che se non fosse per l’abbigliamento dei turisti si potrebbe davvero credere di aver viaggiato indietro nel tempo.
Niente è lasciato al caso. Ben 25 associazioni, editori locali, la Camera dell’Agricoltura dell’Aude e la Città di Carcassonne partecipano all’organizzazione della festa. Il risultato è un connubio magico di cultura e divertimento, senza dimenticare i piaceri del palato: non mancano i punti di ristoro a tema, gli intrattenimenti con armi, i tornei, le giostre, cacce al tesoro e favole per i più piccoli, ma anche il mercatino di libri medievali, le presentazioni di libri e le conferenze sul medioevo e la leggenda di Dame Carcas.
L’edizione 2013 si terrà sabato 19 ottobre a partire dalle 9.00 e domenica 20 ottobre dalle 9.00 alle 18.00. Segnaliamo un ghiotto banchetto in stile medievale che si terrà il sabato sera nel giardino del teatro Jean-Deschamps, accompagnato da musiche e danze. La cena è a pagamento e va prenotata entro mercoledì 16 ottobre.
Per prenotazioni, per consultare il ricco programma della festa e per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale.
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