10 cose da vedere a Siviglia
Chiunque sia stato a Siviglia almeno una volta non può fare altro che confermare quella che è la sua fama: una città meravigliosa, ricca di punti d'interesse e al contempo caldissima, una delle più calde in assoluto in Europa.
In effetti, già all'arrivo in aereo sorvolando il capoluogo, o spostandosi via terra dal centro verso la periferia e le campagne circostanti, il paesaggio che si può apprezzare è fondamentalmente semi-desertico e con poca vegetazione, soprattutto a luglio e agosto, quando le temperature di giorno spesso superano i 40°C.
Se è vero che in certi periodi, con il caldo opprimente, può risultare difficile godersi la città, è altrettanto vero che nei restanti mesi dell'anno Sevilla offre il meglio di sé; le diverse culture che, storicamente, si sono incrociate, scontrate e alternate alla guida della città ha lasciato in eredità un patrimonio architettonico unico e un fascino del tutto particolare.
É così che si possono ammirare edifici dallo stile arabo, frutto della conquista dei Mori in età medievale, o lo sfarzo dei palazzi costruiti dal XVI secolo in poi, quando, dopo la cosiddetta “scoperta dell'America”, Siviglia divenne la città più ricca della Spagna.
Oggi una visita nel capoluogo dell'Andalusia non può prescindere da alcuni luoghi simbolo della città: ecco quali sono, secondo noi, le 10 cose da vedere a Siviglia.
Il Real Alcázar è un complesso di palazzi edificati a partire dall'VIII secolo d.C. dagli arabi che avevano conquistato Siviglia; era la residenza ufficiale degli uomini di potere, prima che la Reconquista lo portasse sotto il controllo della Corona di Spagna. Lo stile arabo dominante presenta aggiunte e ristrutturazioni gotiche e barocche, nonché dettagli rinascimentali.
Iscritto nella lista dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, l'Alcázar è famoso anche per i suoi straordinari giardini e cortili interni, il più famoso dei quali è il Patio de las Doncellas. Una sosta nel Jardín de los Poetas, dove si può trovare un po' di ombra e di fresco, è particolarmente piacevole durante le giornate più calde.
Anche questo complesso architettonico fa parte del Patrimonio dell'Umanità dichiarato dall'UNESCO: costruito a partire dal 1404 sui resti dell'antica Moschea di Aljama, è oggi una delle maggiori attrazioni di Siviglia, tant'è che per la visita (piuttosto costosa, peraltro) bisogna prenotare e attendere il proprio turno d'entrata.
La Giralda è un esempio dell'incontro tra l'architettura araba e quella cristiana: circa la metà dei suoi 101 metri di altezza appartengono infatti all'antico minareto di una moschea, mentre la parte superiore fu realizzata in un secondo momento per ospitare le campane della cattedrale. Sulla cima svetta il Giraldillo, una statua di bronzo che rappresenta una donna con una tunica, una foglia di palma in una mano e uno scudo nell'altra. L'adiacente Cattedrale di Santa Maria de la Sede vanta il primato di cattedrale gotica più grande del mondo; costruita a partire dal 1401, ospita un elegante cortile conosciuto con il nome di Patio de los Naranjos. All'interno dell'edificio riposano, ufficialmente, i resti di Cristoforo Colombo.
Si è detto come Siviglia, in seguito alle conquiste spagnole dal XV secolo in poi, fosse diventata la città più ricca della Spagna; era infatti la località nella quale approdavano le merci provenienti dalle Americhe (o le “Indie”, per come erano conosciute allora) e dalle altre colonie sparse per il mondo.
Nel 1785 venne creato l'Archivio Generale delle Indie per volere di Carlo III, con lo scopo di riunire la documentazione sulle colonie. L'edificio originario fu progettato dall'architetto Juan de Herrera per ospitare la Casa de Lonja de Mercaderes, ma accrebbe la sua importanza solo quando fu trasformato in archivio. Ancora oggi conserva decine di migliaia di documenti del Nuovo Mondo ed è considerato uno dei principali centri studio spagnoli. Tra gli oggetti più preziosi della collezione, vi è senza dubbio il diario originale di Colombo. Anche l'archivio è dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
Anticamente era il quartiere ebraico (judería) di Siviglia, dove viveva un'importante comunità ebraica, seconda per numero in Spagna solo a quella di Toledo.
Il nome Santa Cruz (Santa Croce) deriva dalla parrocchia che un tempo era situata nell'omonima piazza. I visitatori oggi amano perdersi nei suoi vicoli e respirare l'atmosfera più autentica della città: tra i punti d'interesse più conosciuti si ricordano l'Hospital de los Venerables, il convento delle Carmelitane fondato da Santa Teresa da Avila e la Casa-Museo di Murillo.
La sua costruzione nel 1221, in pieno periodo almohade (antica dinastia marocchina che governò anche in Spagna), ebbe inizialmente uno scopo difensivo: all'epoca serviva infatti a chiudere l'entrata del porto fluviale, mentre oggi è divenuta la sede del Museo Navale.
Sono diverse le teorie a proposito del nome della torre: alcuni sostengono che si debba ai suoi particolari riflessi dorati sull'acqua nelle giornate di sole, mentre altri, forse più concreti, ritengono che sia dovuto alla sua antica funzione di magazzino dal quale transitavano grandi quantità d'oro provenienti dalle colonie e dirette al Palazzo dell'Alcázar.
Il Barrio de Triana è un quartiere popolare, ricco di identità e tradizione, tanto da poter quasi essere considerato una città a sé stante.
Il Ponte di Isabella II (o Ponte di Triana) lo collega al resto della città; la sua storia è antica e qui affondano le radici le spedizioni di grandi navigatori come Magellano ed El Cano, poiché è proprio in queste vie che si formarono i loro equipaggi. In seguito, Triana divenne famosa anche per essere la culla del flamenco: qui sono nati infatti alcuni tra i più grandi “cantaores” e "tonadilleras". Nelle sue strade si trovano luoghi interessanti come la Parrocchia di Sant'Anna – la santa più adorata in questa zona – e la calle de la Inquisición, dove un tempo sorgeva il terribile tribunale dell'Inquisizione.
In effetti, già all'arrivo in aereo sorvolando il capoluogo, o spostandosi via terra dal centro verso la periferia e le campagne circostanti, il paesaggio che si può apprezzare è fondamentalmente semi-desertico e con poca vegetazione, soprattutto a luglio e agosto, quando le temperature di giorno spesso superano i 40°C.
Se è vero che in certi periodi, con il caldo opprimente, può risultare difficile godersi la città, è altrettanto vero che nei restanti mesi dell'anno Sevilla offre il meglio di sé; le diverse culture che, storicamente, si sono incrociate, scontrate e alternate alla guida della città ha lasciato in eredità un patrimonio architettonico unico e un fascino del tutto particolare.
É così che si possono ammirare edifici dallo stile arabo, frutto della conquista dei Mori in età medievale, o lo sfarzo dei palazzi costruiti dal XVI secolo in poi, quando, dopo la cosiddetta “scoperta dell'America”, Siviglia divenne la città più ricca della Spagna.
Oggi una visita nel capoluogo dell'Andalusia non può prescindere da alcuni luoghi simbolo della città: ecco quali sono, secondo noi, le 10 cose da vedere a Siviglia.
Real Alcázar
Il Real Alcázar è un complesso di palazzi edificati a partire dall'VIII secolo d.C. dagli arabi che avevano conquistato Siviglia; era la residenza ufficiale degli uomini di potere, prima che la Reconquista lo portasse sotto il controllo della Corona di Spagna. Lo stile arabo dominante presenta aggiunte e ristrutturazioni gotiche e barocche, nonché dettagli rinascimentali.
Iscritto nella lista dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, l'Alcázar è famoso anche per i suoi straordinari giardini e cortili interni, il più famoso dei quali è il Patio de las Doncellas. Una sosta nel Jardín de los Poetas, dove si può trovare un po' di ombra e di fresco, è particolarmente piacevole durante le giornate più calde.
La Giralda e la Cattedrale
Anche questo complesso architettonico fa parte del Patrimonio dell'Umanità dichiarato dall'UNESCO: costruito a partire dal 1404 sui resti dell'antica Moschea di Aljama, è oggi una delle maggiori attrazioni di Siviglia, tant'è che per la visita (piuttosto costosa, peraltro) bisogna prenotare e attendere il proprio turno d'entrata.
La Giralda è un esempio dell'incontro tra l'architettura araba e quella cristiana: circa la metà dei suoi 101 metri di altezza appartengono infatti all'antico minareto di una moschea, mentre la parte superiore fu realizzata in un secondo momento per ospitare le campane della cattedrale. Sulla cima svetta il Giraldillo, una statua di bronzo che rappresenta una donna con una tunica, una foglia di palma in una mano e uno scudo nell'altra. L'adiacente Cattedrale di Santa Maria de la Sede vanta il primato di cattedrale gotica più grande del mondo; costruita a partire dal 1401, ospita un elegante cortile conosciuto con il nome di Patio de los Naranjos. All'interno dell'edificio riposano, ufficialmente, i resti di Cristoforo Colombo.
Archivio delle Indie (Archivo de Indias)
Si è detto come Siviglia, in seguito alle conquiste spagnole dal XV secolo in poi, fosse diventata la città più ricca della Spagna; era infatti la località nella quale approdavano le merci provenienti dalle Americhe (o le “Indie”, per come erano conosciute allora) e dalle altre colonie sparse per il mondo.
Nel 1785 venne creato l'Archivio Generale delle Indie per volere di Carlo III, con lo scopo di riunire la documentazione sulle colonie. L'edificio originario fu progettato dall'architetto Juan de Herrera per ospitare la Casa de Lonja de Mercaderes, ma accrebbe la sua importanza solo quando fu trasformato in archivio. Ancora oggi conserva decine di migliaia di documenti del Nuovo Mondo ed è considerato uno dei principali centri studio spagnoli. Tra gli oggetti più preziosi della collezione, vi è senza dubbio il diario originale di Colombo. Anche l'archivio è dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
Quartiere di Santa Cruz
Anticamente era il quartiere ebraico (judería) di Siviglia, dove viveva un'importante comunità ebraica, seconda per numero in Spagna solo a quella di Toledo.
Il nome Santa Cruz (Santa Croce) deriva dalla parrocchia che un tempo era situata nell'omonima piazza. I visitatori oggi amano perdersi nei suoi vicoli e respirare l'atmosfera più autentica della città: tra i punti d'interesse più conosciuti si ricordano l'Hospital de los Venerables, il convento delle Carmelitane fondato da Santa Teresa da Avila e la Casa-Museo di Murillo.
Torre dell'Oro
La sua costruzione nel 1221, in pieno periodo almohade (antica dinastia marocchina che governò anche in Spagna), ebbe inizialmente uno scopo difensivo: all'epoca serviva infatti a chiudere l'entrata del porto fluviale, mentre oggi è divenuta la sede del Museo Navale.
Sono diverse le teorie a proposito del nome della torre: alcuni sostengono che si debba ai suoi particolari riflessi dorati sull'acqua nelle giornate di sole, mentre altri, forse più concreti, ritengono che sia dovuto alla sua antica funzione di magazzino dal quale transitavano grandi quantità d'oro provenienti dalle colonie e dirette al Palazzo dell'Alcázar.
Barrio de Triana
Il Barrio de Triana è un quartiere popolare, ricco di identità e tradizione, tanto da poter quasi essere considerato una città a sé stante.
Il Ponte di Isabella II (o Ponte di Triana) lo collega al resto della città; la sua storia è antica e qui affondano le radici le spedizioni di grandi navigatori come Magellano ed El Cano, poiché è proprio in queste vie che si formarono i loro equipaggi. In seguito, Triana divenne famosa anche per essere la culla del flamenco: qui sono nati infatti alcuni tra i più grandi “cantaores” e "tonadilleras". Nelle sue strade si trovano luoghi interessanti come la Parrocchia di Sant'Anna – la santa più adorata in questa zona – e la calle de la Inquisición, dove un tempo sorgeva il terribile tribunale dell'Inquisizione.
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Plaza de España è decisamente una delle più belle piazze del mondo, su questo non pare ci siano dubbi; costruita in occasione dell'Esposizione Iberoamericana nel 1929, si trova all'interno del Parque de Maria Luisa, un antico giardino di proprietà della duchessa che venne donato alla città sul finire del XIX secolo.
I portici e le torri degli edifici che circondano la piazza sono costruiti con mattoni a vista; un canale semicircolare attraversa la piazza, al centro della quale si trova una grande fontana. La piazza è liberamente accessibile durante il giorno, ma viene chiusa nelle ore notturne per evitare atti di vandalismo.
La costruzione dell'Ayuntamiento di Siviglia iniziò nel XV secolo con uno stile particolare – il plateresco, fusione del gotico spagnolo e del rinascimentale italiano – ma fu terminato con uno stile neoclassico. L'architetto responsabile della sua costruzione fu Diego de Riaño.
All'interno dell'edificio risaltano una bella scalinata e alcune belle sale finemente decorate; nelle sue pareti trovano spazio anche alcune opere di Velázquez e Zurbarán. Il municipio si trova tra Plaza Nueva e Plaza de San Francisco.
Qui si tenne l'Expo del '92, in concomitanza con il cinquecentenario della “Scoperta dell'America”. Sono trecento ettari di terreno circondati dal fiume Guadalquivir, i cui padiglioni sono oggi stati convertiti in un nuovo quartiere commerciale e di attrazioni.
La zona è collegata al resto della città da diversi ponti dalle forme avveniristiche, come quelli conosciuti con i nomi di Alamillo e Barqueta. Nel quartiere si trova anche il Monastero di Santa Maria de las Cuevas, la cui fondazione risale al 1400.
La Basilica de la Virgen de la Esperanza Macarena è una delle più frequentate di Siviglia; edificata in epoca recente, per la precisione nel 1949, su progetto dell'architetto Aurelio Gómez Millán, possiede ricchi interni finemente decorati in stile neobarocco.
Ospita alcune opere di carattere religioso di grande valore, realizzate da artisti e scultori sia barocchi che contemporanei, come Felipe de Morales o Juan Pérez Calvo.
Non sono ovviamente queste le uniche attrazioni di Siviglia (foto): stiamo infatti parlando di una città che è una vera opera d'arte, un museo a cielo aperto pervaso da un ambiente ricco di tradizione e cultura, le cui espressioni folkloristiche la rendono unica in tutto il mondo e vanno al di là degli stereotipi più inflazionati come le corride, il flamenco o le processioni.
Siviglia è prima di tutto una città viva, capace di reinventarsi pur rimanendo legata alla propria storia, le cui strade sono costantemente brulicanti di vita, nei bar tra i vicoli e nelle piazze dove i giovani vanno a tapear dal tardo pomeriggio fino a notte fonda. Il tempo da dedicare alla sua scoperta varia ovviamente a seconda della propria curiosità, ma lasciateci dire che potrebbe non bastare un weekend per cogliere a fondo la sua essenza.
Viaggi in Spagna? Per arrivare a Siviglia consigliamo un volo low cost Vueling.
Plaza de España
Plaza de España è decisamente una delle più belle piazze del mondo, su questo non pare ci siano dubbi; costruita in occasione dell'Esposizione Iberoamericana nel 1929, si trova all'interno del Parque de Maria Luisa, un antico giardino di proprietà della duchessa che venne donato alla città sul finire del XIX secolo.
I portici e le torri degli edifici che circondano la piazza sono costruiti con mattoni a vista; un canale semicircolare attraversa la piazza, al centro della quale si trova una grande fontana. La piazza è liberamente accessibile durante il giorno, ma viene chiusa nelle ore notturne per evitare atti di vandalismo.
Municipio
La costruzione dell'Ayuntamiento di Siviglia iniziò nel XV secolo con uno stile particolare – il plateresco, fusione del gotico spagnolo e del rinascimentale italiano – ma fu terminato con uno stile neoclassico. L'architetto responsabile della sua costruzione fu Diego de Riaño.
All'interno dell'edificio risaltano una bella scalinata e alcune belle sale finemente decorate; nelle sue pareti trovano spazio anche alcune opere di Velázquez e Zurbarán. Il municipio si trova tra Plaza Nueva e Plaza de San Francisco.
Isla de la Cartuja
Qui si tenne l'Expo del '92, in concomitanza con il cinquecentenario della “Scoperta dell'America”. Sono trecento ettari di terreno circondati dal fiume Guadalquivir, i cui padiglioni sono oggi stati convertiti in un nuovo quartiere commerciale e di attrazioni.
La zona è collegata al resto della città da diversi ponti dalle forme avveniristiche, come quelli conosciuti con i nomi di Alamillo e Barqueta. Nel quartiere si trova anche il Monastero di Santa Maria de las Cuevas, la cui fondazione risale al 1400.
Basílica de la Macarena
La Basilica de la Virgen de la Esperanza Macarena è una delle più frequentate di Siviglia; edificata in epoca recente, per la precisione nel 1949, su progetto dell'architetto Aurelio Gómez Millán, possiede ricchi interni finemente decorati in stile neobarocco.
Ospita alcune opere di carattere religioso di grande valore, realizzate da artisti e scultori sia barocchi che contemporanei, come Felipe de Morales o Juan Pérez Calvo.
Non sono ovviamente queste le uniche attrazioni di Siviglia (foto): stiamo infatti parlando di una città che è una vera opera d'arte, un museo a cielo aperto pervaso da un ambiente ricco di tradizione e cultura, le cui espressioni folkloristiche la rendono unica in tutto il mondo e vanno al di là degli stereotipi più inflazionati come le corride, il flamenco o le processioni.
Siviglia è prima di tutto una città viva, capace di reinventarsi pur rimanendo legata alla propria storia, le cui strade sono costantemente brulicanti di vita, nei bar tra i vicoli e nelle piazze dove i giovani vanno a tapear dal tardo pomeriggio fino a notte fonda. Il tempo da dedicare alla sua scoperta varia ovviamente a seconda della propria curiosità, ma lasciateci dire che potrebbe non bastare un weekend per cogliere a fondo la sua essenza.
Viaggi in Spagna? Per arrivare a Siviglia consigliamo un volo low cost Vueling.
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