Una funivia collegherą i comprensori sciistici del Monte Rosa e del Cervino?
Due dei più importanti comprensori sciistici italiani collegati con una vera icona dello sci svizzero? Il progetto ambizioso di unire storiche località come Zermatt e Cervinia, assieme alle piste del Monte Rosa (Gressoney e Alagna), e creare un super comprensorio di oltre 530 km di piste collegate, sembra essere molto di più che un semplice sogno di fine estate.
Un gruppo di tecnici sta infatti ultimando i dettagli della progettazione di un nuovo collegamento a fune, da eseguire lungo il vallone di Courtod, che con un costo complessivo di circa 65 milioni di euro potrebbe rendere possibile la salita dalla zona di Champlouc (più precisamente dai villaggi di Frachey e Saint-Jacques), posta a quota 1650 circa, fino ai 3.000 metri del Colle Superiore di Cime Bianche, già servitò dagli impianti di Cervinia e Valtournenche.
Non sappiamo se si tratterà di un'unica, lunghissima funivia, circa 8 km previsti, piuttosto che un percorso a due tronconi successivi, di un modello di cabinovia a tre funi, con vetture da 35 posti, che ci pare la soluzione tecnicamente più semplice, ma in ogni caso l'enorme Ski Area che si verrebbe a creare potrebbe entrare di diritto tra le 3 più grandi del mondo, superata unicamente da due mega comprensori del nordamerica, uno canadese (Whistler-Blackcomb Peak 2 Peak) e l'altro attualmente in ampliamento in Colorado
Il nuovo impianto, che potrebbe ricevere un finanziamento europeo, offrirà notevoli possibilità di scelta a tutti gli sciatori dei 3 comprensori, che godrebbero della possibilità di trovare sempre delle piste con un innevamento perfetto, e con le più adeguate condizioni meteorologiche, che cambiano sempre passando da un versante all'altro dello spartiacque alpino. Se dal lato Svizzero attrae la possibilità di rilassarsi sulle grande distese assolate del versante italiano, e perchè no, soffermarsi sulle specialità culinarie del Bel Paese, per gli sciatori del Monte Rosa la possibilità di poter raggiungere facilmente il versante nord del Cervino, lo spettacolo più bello di tutte le Alpi, risulterebbe un grande valore aggiunto.
Il condizionale è ancora d'obbligo, siamo in una fase assolutamente preliminare, e siamo sicuri che non mancheranno certo le polemiche di tipo ambientalista, dato che sia gli impianti che le piste apporterebbero delle modifiche evidentialla vallata in questione, e alcune voci importanti si sono mosse a difesa della montagna e i suoi paesaggi. La decisione finale sarà comunque demandata ad un referendum che sancirà o meno la creazione di una delle ski aree più grandi del pianeta, tra le cime più alte di tutte le Alpi.
Un gruppo di tecnici sta infatti ultimando i dettagli della progettazione di un nuovo collegamento a fune, da eseguire lungo il vallone di Courtod, che con un costo complessivo di circa 65 milioni di euro potrebbe rendere possibile la salita dalla zona di Champlouc (più precisamente dai villaggi di Frachey e Saint-Jacques), posta a quota 1650 circa, fino ai 3.000 metri del Colle Superiore di Cime Bianche, già servitò dagli impianti di Cervinia e Valtournenche.
Non sappiamo se si tratterà di un'unica, lunghissima funivia, circa 8 km previsti, piuttosto che un percorso a due tronconi successivi, di un modello di cabinovia a tre funi, con vetture da 35 posti, che ci pare la soluzione tecnicamente più semplice, ma in ogni caso l'enorme Ski Area che si verrebbe a creare potrebbe entrare di diritto tra le 3 più grandi del mondo, superata unicamente da due mega comprensori del nordamerica, uno canadese (Whistler-Blackcomb Peak 2 Peak) e l'altro attualmente in ampliamento in Colorado
Il nuovo impianto, che potrebbe ricevere un finanziamento europeo, offrirà notevoli possibilità di scelta a tutti gli sciatori dei 3 comprensori, che godrebbero della possibilità di trovare sempre delle piste con un innevamento perfetto, e con le più adeguate condizioni meteorologiche, che cambiano sempre passando da un versante all'altro dello spartiacque alpino. Se dal lato Svizzero attrae la possibilità di rilassarsi sulle grande distese assolate del versante italiano, e perchè no, soffermarsi sulle specialità culinarie del Bel Paese, per gli sciatori del Monte Rosa la possibilità di poter raggiungere facilmente il versante nord del Cervino, lo spettacolo più bello di tutte le Alpi, risulterebbe un grande valore aggiunto.
Il condizionale è ancora d'obbligo, siamo in una fase assolutamente preliminare, e siamo sicuri che non mancheranno certo le polemiche di tipo ambientalista, dato che sia gli impianti che le piste apporterebbero delle modifiche evidentialla vallata in questione, e alcune voci importanti si sono mosse a difesa della montagna e i suoi paesaggi. La decisione finale sarà comunque demandata ad un referendum che sancirà o meno la creazione di una delle ski aree più grandi del pianeta, tra le cime più alte di tutte le Alpi.
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