La Tate Modern di Londra riapre a giugno pił bella e pił grande
Dal 2000, anno in cui ha aperto i battenti, la Tate Modern di Londra accoglie ogni anno migliaia di visitatori da ogni parte del mondo.
Il prossimo 17 giugno 2016 la celebre galleria d’arte apre al pubblico i nuovi spazi, dopo i recenti lavori di ristrutturazione che ne amplieranno significativamente la superifice espositiva. A subire un restyling completo non sararanno solo gli edifici, ma anche le collezioni.
A dare la notizia della prossima inaugurazione è Chris Dercon, il direttore della Tate Modern: nella galleria troveranno spazio opere provenienti dalla sua collezione privata ma anche nuove acquisizioni. A essere esposte saranno opere di più di 250 artisti provenienti da 50 paesi. Sarà un’occasione per allargare gli orizzonti e fornire al visitatore un’esperienza ancora più multiculturale, con la possibilità di esplorare movimenti ed evoluzioni artistiche appartenenti a città e contesti diversi: Parigi, New York e Berlino ma anche Tokyo e San Paolo.
La Tate Gallery ospiterà quindi ogni tipo di opera: dai quadri alle installazioni, dalle fotografie alle più variegate performance, passando per l’arte digitale. Nella sua nuova veste, la galleria avrà numerosi spazi dedicati al confronto e al dibattito.
Per quanto riguarda i nomi degli artisti esposti, questi sono davvero tanti: si va dai protagonisti del secolo scorso, come Picasso e Rothko, a personalità contemporanee che sono arrivate alla fama proprio grazie alle esposizioni passate della Tate Modern. Solo per citarne alcune: Saloua Raouda Choucoir, Cildo Meireles, Meshac Gaba.
L’ampliamento e il rinnovo dell’edificio saranno l’occasione per permettere al pubblico di conoscere ulteriori opere di tipo sperimentale, per esempio un film su multi schermo di Apichatpong Weerasethakul, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes, o un’installazione di Sheela Gowda costruita utilizzando due elementi talmente diversi come capelli e paraurti, in un mix tutto da scoprire.
La Tate Gallery, già molto attiva sul fronte didattico, proseguirà anche dopo la riapertura con le iniziative rivolte alla scuola e ai bambini. Basti pensare che gli studenti del Regno Unito avranno accesso a un’apertura in anteprima riservata esclusivamente a loro il 16 giugno, il giorno prima dell’inaugurazione.
Ma andiamo all’edificio: l’opera di ristrutturazione, costata 216 milioni di sterline, è stata effettuata dopo una grande opera di crowdfunding, ma ai fondi ottenuti si sono sommati anche quelli delle donazioni private, i contributi del governo e di alcune fondazioni.
Il progetto è stato affidato al team di architetti dello studio Herzog & de Meuron, che ha ampliato gli spazi del museo e apportato modifiche significative.
Il centro della nuova Tate Modern sarà la Turbine Hall con, la Boiler House da sei piani da una parte e la Switch House da dieci piani dall’altra. La Boiler House esisteva già, mentre la Switch House è stata costruita per l’occasione e quasi completata.
La Tate diventerà dunque uno spazio aperto, offrendo anche una vista a 360° su Londra dalla sua imponente terrazza. Varrà la pena, dunque, visitarla per vivere un’esperienza nuova, all’interno dell’edificio culturale più importante degli ultimi 20 anni della storia d’Inghilterra.
Il prossimo 17 giugno 2016 la celebre galleria d’arte apre al pubblico i nuovi spazi, dopo i recenti lavori di ristrutturazione che ne amplieranno significativamente la superifice espositiva. A subire un restyling completo non sararanno solo gli edifici, ma anche le collezioni.
A dare la notizia della prossima inaugurazione è Chris Dercon, il direttore della Tate Modern: nella galleria troveranno spazio opere provenienti dalla sua collezione privata ma anche nuove acquisizioni. A essere esposte saranno opere di più di 250 artisti provenienti da 50 paesi. Sarà un’occasione per allargare gli orizzonti e fornire al visitatore un’esperienza ancora più multiculturale, con la possibilità di esplorare movimenti ed evoluzioni artistiche appartenenti a città e contesti diversi: Parigi, New York e Berlino ma anche Tokyo e San Paolo.
La Tate Gallery ospiterà quindi ogni tipo di opera: dai quadri alle installazioni, dalle fotografie alle più variegate performance, passando per l’arte digitale. Nella sua nuova veste, la galleria avrà numerosi spazi dedicati al confronto e al dibattito.
Per quanto riguarda i nomi degli artisti esposti, questi sono davvero tanti: si va dai protagonisti del secolo scorso, come Picasso e Rothko, a personalità contemporanee che sono arrivate alla fama proprio grazie alle esposizioni passate della Tate Modern. Solo per citarne alcune: Saloua Raouda Choucoir, Cildo Meireles, Meshac Gaba.
L’ampliamento e il rinnovo dell’edificio saranno l’occasione per permettere al pubblico di conoscere ulteriori opere di tipo sperimentale, per esempio un film su multi schermo di Apichatpong Weerasethakul, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes, o un’installazione di Sheela Gowda costruita utilizzando due elementi talmente diversi come capelli e paraurti, in un mix tutto da scoprire.
La Tate Gallery, già molto attiva sul fronte didattico, proseguirà anche dopo la riapertura con le iniziative rivolte alla scuola e ai bambini. Basti pensare che gli studenti del Regno Unito avranno accesso a un’apertura in anteprima riservata esclusivamente a loro il 16 giugno, il giorno prima dell’inaugurazione.
Ma andiamo all’edificio: l’opera di ristrutturazione, costata 216 milioni di sterline, è stata effettuata dopo una grande opera di crowdfunding, ma ai fondi ottenuti si sono sommati anche quelli delle donazioni private, i contributi del governo e di alcune fondazioni.
Il progetto è stato affidato al team di architetti dello studio Herzog & de Meuron, che ha ampliato gli spazi del museo e apportato modifiche significative.
Il centro della nuova Tate Modern sarà la Turbine Hall con, la Boiler House da sei piani da una parte e la Switch House da dieci piani dall’altra. La Boiler House esisteva già, mentre la Switch House è stata costruita per l’occasione e quasi completata.
La Tate diventerà dunque uno spazio aperto, offrendo anche una vista a 360° su Londra dalla sua imponente terrazza. Varrà la pena, dunque, visitarla per vivere un’esperienza nuova, all’interno dell’edificio culturale più importante degli ultimi 20 anni della storia d’Inghilterra.
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