Twilight: i luoghi dove è stato girato in Italia il film New Moon
Quando Edward, l'eterno vampiro diciassettenne, crede che Bella si sia tolta la vita, decide che la cosa migliore da fare sia quella di cercare a sua volta la morte per mano dei Volturi, stirpe di vampiri molto potenti, radicata secondo l'autrice della Twilight Saga, nella città di Volterra. E' questa una delle fasi più delicate e avvincenti della trama di New Moon, secondo capitolo di una delle storie sentimentali più lette e soprattutto viste al cinema, nata dalla penna di Stephanie Meyer.
L'ambientazione, in parte canadese ed in parte italiana, ha saputo valorizzare una delle città più belle del nostro paese, Montepulciano in provincia di Siena trainando l'attenzione anche su Volterra, protagonista nel libro ma non nel film girato nel 2009 dal regista Chris Weitz. I motivi sono da ricercare nella resa fotografica e simmetrica offerta da Montepulciano, ritenuta migliore, per la pellicola, di quella che la pisana Volterra avrebbe saputo garantire.
Piazza Grande ed i palazzi che le si affacciano, in particolare il palazzo comunale, sono stati scelti come scenografia per le scene d'effetto più inquietanti legate alla presenza dei Volturi. E tutt'ora sono le mete privilegiate dei flussi turistici scaturiti dalla visione della trilogia che al cinema è risultata campione di incassi. Montepulciano ha vissuto il suo massimo splendore durante il periodo in cui a reggere le sorti del territorio era la famiglia dei Medici.
Al suo centro, circondato da mura in pieno stile medievale, si accede attraverso due porte, Porta al Prato e Porta delle Farine. Per entrare in Piazza Grande basta seguire il Corso, la strada principale da cui parte una rete di stradine strette e di vicoli. Ad accompagnare il percorso verso i luoghi di New Moon c'è la Colonna del Marzocco, una possente colonna in marmo contraddistinta dallo stemma del leone araldico di Firenze e una strana costruzione che, al di là della strada, unisce le fattezze della casa a quelle di una torre dominata dalla figura di Pulcinella che batte le ore dell'orologio. Una particolarità che rende ancora più affascinanti e misteriosi gli angoli di questa città. Piazza Grande, dicevamo, è al centro delle vicende che vedono impegnati i protagonisti. Edward riesce a sopravvivere ai Volturi grazie all'intervento di Bella.
La scena è stata girata proprio in quella che viene considerata una delle piazze più belle d'Italia dove, per l'occasione, venne creata in legno e cartapesta, la fontana di 7 metri che l'autrice della saga descrive nel suo libro. Progettata dai migliori architetti del Rinascimento fra cui Antonio da Sangallo il Vecchio, Michelozzo Michelozzi e Ippolito Scalza, Piazza Grande è il vero cuore pulsante di Montepulciano, sul quale gravitano i maestosi Palazzi, antiche residenze nobiliari ora trasformati in sedi di istituzioni pubbliche o enti. E' il caso del palazzo del Comune (foto), sede della municipalità, trasformato per esigenze di copione, nel "quartier generale" dei Volturi che accolgono Edward. Cosimo I dei Medici volle renderlo simile al Palazzo della Signoria di Firenze.
E l'operazione gli riuscì perfettamente. La somiglianza fra le due strutture è effettivamente notevole. La sua nascita è rintracciabile nel XIII secolo quando venne edificato rispettando le proporzioni dello stile gotico. Nel XV secolo venne ristrutturato da Michelozzo Michelozzi, uno degli architetti più famosi e noti di quel periodo. Dalla sua torre è possibile ammirare un panorama mozzafiato, esteso nelle varie direzioni, che include, oltre alla città, la Val di Chiana, le cime pre-appenniniche, Perugia, il Lago Trasimeno con le sue isole, il Monte Amiata, la Val d'Orcia, Montalcino, le torri di Siena e tanto altro.
Altre scene importanti, legate alla presenza dei Volturi e alla permanenza al loro cospetto di Edward sono state girate nella Cantina del Redi (foto) collocate all'interno di Palazzo Ricci, scelto qualche anno fa come sede dell'accademia musicale europea, prima istituzione musicale tedesca collocata in Italia. Il Palazzo, definito anche "palazzo della musica" si trova in via Ricci, non molto lontano da Piazza Grande. La cantina risale all'inizio del '400 quando venne aperta e dedicata a Francesco Redi, noto per aver celebrato il vino di Montepulciano e la sua bontà in una poesia. Al suo interno si possono ancora sfiorare le botti di rovere e le barrique impiegate per l'affinamento del vino Nobile e ammirare antiche bottiglie, custodi di annate pregiate, collocate nelle nicchie. La visita alla cantina è gratuita. Per coloro che desiderano approfondirne la storia ed anche la conoscenza dei vicoli di origine etrusca sono disponibili percorsi guidati. Il suo indiscutibile fascino l'ha resa estremamente adatta ad ospitare trame di vampiri e ritagliare un posto d'onore nella classifica dedicata alle cantine più belle d'Europa.
A fare da sfondo alle scene sono gli antichi palazzi del centro, da Palazzo Contucci, che porta la firma di Antonio da Sangallo il Vecchio e di Baldassarre Peruzzi a Palazzo Nobili Tarugi, progettato da Sangallo il Vecchio, fino al Palazzo del Capitano del Popolo, le cui origini, antichissime, risalgono probabilmente al 1200 almeno. Il nome ricorda il magistrato che reggeva la municipalità nel basso medioevo, il Capitano del Popolo e forse, anche il Capitano di Giustizia, giudice della città, figura che dal XV secolo, su mandato di Firenze, resse le sorti del centro. Appena pochi metri più avanti, su Via Ricci, si possono ammirare altre costruzioni nobiliari, da Palazzo Neri Orselli, sede del Museo Civico, a Palazzo Benincasa, contraddistinto dal volto di Gian Gastone dei Medici scolpito sul fronte. Restano, su via Voltaia, Palazzo Cervini, sede della Banca dell'Etruria e Palazzo Gagnoni Grugni.
Anche le stradine di campagna attorno a Montepulciano unitamente al Tempio di San Biagio (foto), collocato alle pendici del colle, sono parte integrante della sceneggiatura. L' origine del Tempio ha del miracoloso. Sembra infatti che la scelta del luogo nel quale edificarlo sia legato ad una apparizione che sorprese, il 23 aprile del 1518 due donne ed un pastore. I tre videro muoversi gli occhi della Madonna dipinta in un affresco che la ritraeva con in braccio Gesù Bambino ed accanto a San Francesco. Ad organizzare il progetto fu Antonio da Sangallo il Vecchio che costruì la chiesa in perfetto stile rinascimentale toscano del quale è esempio, fra il 1518 ed il 1545. Le meraviglie di Montepulciano non rendono certamente meno attrattiva Volterra. Ad esercitare un forte richiamo sui turisti sono i suggestivi scorci che l'autrice della saga di Twilight aveva scelto per ambientare una parte così importante della storia che vede protagonisti Bella ed Edward.
Dal Teatro Romano all’Acropoli Etrusca, dalla lavorazione artigianale dell'alabastro alla corsa dei caci, al trekking praticato sull'antica via del Sale, alle storiche porte: l'atmosfera di Volterra è coinvolgente. La Porta dell'Arco, ad esempio, è di origine etrusca anche se gli elementi che la compongono si legano ad epoche diverse. E' il caso delle teste usate come elementi decorativi, ispirate al periodo in cui si usava affiggere alle porte le teste tagliate dei nemici vinti. Porta Selci offre il suo arco a tutto sesto, Porta Marcoli facilita l'accesso al monastero, oggi seminario, di S. Andrea, Porta Docciola lega la città alla campagna, Porta Fiorentina tra dalla vicinanza alla chiesa dell'Arcangelo l'altro nome per cui era nota, S. Agnolo, Porta S. Francesco, ancora affrescata, è conosciuta come Pisana perchè rivolta in direzione di Pisa. L'elenco termina con Porta San Felice e Porta Diana la cui origine è scritta nella funzione di collegamento con la necropoli risalente al periodo etrusco.
L'ambientazione, in parte canadese ed in parte italiana, ha saputo valorizzare una delle città più belle del nostro paese, Montepulciano in provincia di Siena trainando l'attenzione anche su Volterra, protagonista nel libro ma non nel film girato nel 2009 dal regista Chris Weitz. I motivi sono da ricercare nella resa fotografica e simmetrica offerta da Montepulciano, ritenuta migliore, per la pellicola, di quella che la pisana Volterra avrebbe saputo garantire.
Piazza Grande ed i palazzi che le si affacciano, in particolare il palazzo comunale, sono stati scelti come scenografia per le scene d'effetto più inquietanti legate alla presenza dei Volturi. E tutt'ora sono le mete privilegiate dei flussi turistici scaturiti dalla visione della trilogia che al cinema è risultata campione di incassi. Montepulciano ha vissuto il suo massimo splendore durante il periodo in cui a reggere le sorti del territorio era la famiglia dei Medici.
Al suo centro, circondato da mura in pieno stile medievale, si accede attraverso due porte, Porta al Prato e Porta delle Farine. Per entrare in Piazza Grande basta seguire il Corso, la strada principale da cui parte una rete di stradine strette e di vicoli. Ad accompagnare il percorso verso i luoghi di New Moon c'è la Colonna del Marzocco, una possente colonna in marmo contraddistinta dallo stemma del leone araldico di Firenze e una strana costruzione che, al di là della strada, unisce le fattezze della casa a quelle di una torre dominata dalla figura di Pulcinella che batte le ore dell'orologio. Una particolarità che rende ancora più affascinanti e misteriosi gli angoli di questa città. Piazza Grande, dicevamo, è al centro delle vicende che vedono impegnati i protagonisti. Edward riesce a sopravvivere ai Volturi grazie all'intervento di Bella.
La scena è stata girata proprio in quella che viene considerata una delle piazze più belle d'Italia dove, per l'occasione, venne creata in legno e cartapesta, la fontana di 7 metri che l'autrice della saga descrive nel suo libro. Progettata dai migliori architetti del Rinascimento fra cui Antonio da Sangallo il Vecchio, Michelozzo Michelozzi e Ippolito Scalza, Piazza Grande è il vero cuore pulsante di Montepulciano, sul quale gravitano i maestosi Palazzi, antiche residenze nobiliari ora trasformati in sedi di istituzioni pubbliche o enti. E' il caso del palazzo del Comune (foto), sede della municipalità, trasformato per esigenze di copione, nel "quartier generale" dei Volturi che accolgono Edward. Cosimo I dei Medici volle renderlo simile al Palazzo della Signoria di Firenze.
E l'operazione gli riuscì perfettamente. La somiglianza fra le due strutture è effettivamente notevole. La sua nascita è rintracciabile nel XIII secolo quando venne edificato rispettando le proporzioni dello stile gotico. Nel XV secolo venne ristrutturato da Michelozzo Michelozzi, uno degli architetti più famosi e noti di quel periodo. Dalla sua torre è possibile ammirare un panorama mozzafiato, esteso nelle varie direzioni, che include, oltre alla città, la Val di Chiana, le cime pre-appenniniche, Perugia, il Lago Trasimeno con le sue isole, il Monte Amiata, la Val d'Orcia, Montalcino, le torri di Siena e tanto altro.
Altre scene importanti, legate alla presenza dei Volturi e alla permanenza al loro cospetto di Edward sono state girate nella Cantina del Redi (foto) collocate all'interno di Palazzo Ricci, scelto qualche anno fa come sede dell'accademia musicale europea, prima istituzione musicale tedesca collocata in Italia. Il Palazzo, definito anche "palazzo della musica" si trova in via Ricci, non molto lontano da Piazza Grande. La cantina risale all'inizio del '400 quando venne aperta e dedicata a Francesco Redi, noto per aver celebrato il vino di Montepulciano e la sua bontà in una poesia. Al suo interno si possono ancora sfiorare le botti di rovere e le barrique impiegate per l'affinamento del vino Nobile e ammirare antiche bottiglie, custodi di annate pregiate, collocate nelle nicchie. La visita alla cantina è gratuita. Per coloro che desiderano approfondirne la storia ed anche la conoscenza dei vicoli di origine etrusca sono disponibili percorsi guidati. Il suo indiscutibile fascino l'ha resa estremamente adatta ad ospitare trame di vampiri e ritagliare un posto d'onore nella classifica dedicata alle cantine più belle d'Europa.
A fare da sfondo alle scene sono gli antichi palazzi del centro, da Palazzo Contucci, che porta la firma di Antonio da Sangallo il Vecchio e di Baldassarre Peruzzi a Palazzo Nobili Tarugi, progettato da Sangallo il Vecchio, fino al Palazzo del Capitano del Popolo, le cui origini, antichissime, risalgono probabilmente al 1200 almeno. Il nome ricorda il magistrato che reggeva la municipalità nel basso medioevo, il Capitano del Popolo e forse, anche il Capitano di Giustizia, giudice della città, figura che dal XV secolo, su mandato di Firenze, resse le sorti del centro. Appena pochi metri più avanti, su Via Ricci, si possono ammirare altre costruzioni nobiliari, da Palazzo Neri Orselli, sede del Museo Civico, a Palazzo Benincasa, contraddistinto dal volto di Gian Gastone dei Medici scolpito sul fronte. Restano, su via Voltaia, Palazzo Cervini, sede della Banca dell'Etruria e Palazzo Gagnoni Grugni.
Anche le stradine di campagna attorno a Montepulciano unitamente al Tempio di San Biagio (foto), collocato alle pendici del colle, sono parte integrante della sceneggiatura. L' origine del Tempio ha del miracoloso. Sembra infatti che la scelta del luogo nel quale edificarlo sia legato ad una apparizione che sorprese, il 23 aprile del 1518 due donne ed un pastore. I tre videro muoversi gli occhi della Madonna dipinta in un affresco che la ritraeva con in braccio Gesù Bambino ed accanto a San Francesco. Ad organizzare il progetto fu Antonio da Sangallo il Vecchio che costruì la chiesa in perfetto stile rinascimentale toscano del quale è esempio, fra il 1518 ed il 1545. Le meraviglie di Montepulciano non rendono certamente meno attrattiva Volterra. Ad esercitare un forte richiamo sui turisti sono i suggestivi scorci che l'autrice della saga di Twilight aveva scelto per ambientare una parte così importante della storia che vede protagonisti Bella ed Edward.
Dal Teatro Romano all’Acropoli Etrusca, dalla lavorazione artigianale dell'alabastro alla corsa dei caci, al trekking praticato sull'antica via del Sale, alle storiche porte: l'atmosfera di Volterra è coinvolgente. La Porta dell'Arco, ad esempio, è di origine etrusca anche se gli elementi che la compongono si legano ad epoche diverse. E' il caso delle teste usate come elementi decorativi, ispirate al periodo in cui si usava affiggere alle porte le teste tagliate dei nemici vinti. Porta Selci offre il suo arco a tutto sesto, Porta Marcoli facilita l'accesso al monastero, oggi seminario, di S. Andrea, Porta Docciola lega la città alla campagna, Porta Fiorentina tra dalla vicinanza alla chiesa dell'Arcangelo l'altro nome per cui era nota, S. Agnolo, Porta S. Francesco, ancora affrescata, è conosciuta come Pisana perchè rivolta in direzione di Pisa. L'elenco termina con Porta San Felice e Porta Diana la cui origine è scritta nella funzione di collegamento con la necropoli risalente al periodo etrusco.
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