Il Lago di Lases in Trentino
Il Trentino-Alto Adige è terra di montagna per eccellenza. Questo significa che c’è anche molta acqua e, in inverno, molta neve e ghiaccio. In estate i laghi, i fiumi e le cascate del Trentino diventano meta di escursioni e di gite domenicali fuori porta per cercare un po’ di fresco.
Uno dei posti migliori per farlo si trova appena fuori dal paesino di Lases, in Val di Cembra, in prossimità del punto in cui questa si collega all’Altopiano di Pinè. Qui il territorio è caratterizzato dalla presenza di un lago naturale – il lago di Lases – e dalle cave di porfido, i cui scarti di lavorazione hanno sommerso negli anni buona parte della vallata.
Lases sorge a un’altitudine media di 639 metri s.l.m. e il suo lago è oggi una meta frequentata soprattutto nei mesi più caldi, visto che le sue acque sono balneabili e offrono un piacevolissimo refrigerio dal solleone: le sponde sono accessibili nel versante settentrionale e dispongono di alcune spiagge d’erba dove stendersi al sole e trascorrere la giornata. A dire il vero, non solo i bagnanti, ma anche i pescatori amano questo lago particolarmente ricco di pesce, dove si può pescare solo con regolare licenza. Il lago misura 110.000 m² e ha una profondità massima di 30 metri, ed è ideale sia per chi vuole fare una nuotata, che per chi ama le immersioni (facendo attenzione, ovviamente).
Siamo a pochi passi dalle case del borgo di Lases, che conservano ancora l’antica forma detta cormèl: le abitazioni, costruite in porfido, sono addossate una sull’altra.
Con la bella stagione si può fare un giro da queste parti, magari con un percorso ad anello da Trento al lago di Lases in bicicletta e, una volta arrivati, godersi finalmente un bagno nelle sue acque pulite e tranquille (non sono presenti stabilimenti, ma talvolta c’è anche un bagnino a controllare che tutto fili liscio), fare un tuffo dalle rocce, oppure limitarsi a fare una passeggiata lungo il sentiero che lo circonda. Il paesaggio è suggestivo e molto fotogenico, ma il sentiero non è adatto ai passeggini.
L’industria estrattiva ha modificato molto sia la vallata che il bacino stesso, circondato da montagne ormai completamente perforate per ricavarne porfido. Nel tempo gli scavi hanno creato squarci e discariche di roccia che ricoprono le montagne e incombono sulla strada e sul lago stesso.
L'originale valle del lago è stata irrimediabilmente distrutta, sommersa letteralmente da cumuli di porfido; rimane intatta solo la parte più elevata, detta Valfredda, che accoglie le cosiddette buche di ghiaccio. Dalla riva orientale del lago, infatti, un tempo cominciava una valletta famosa proprio per le buche di ghiaccio, usate dagli abitanti come frigoriferi naturali per la conservazione di alimenti come carne e pesce.
Oggi il territorio, seppure compromesso nella sua forma primitiva, è giustamente salvaguardato nell’ambito della Riserva Naturale Provinciale di Lona-Lases, dove vivono numerose specie animali e vegetali: il lago è infatti l’habitat di anfibi, pesci, anatroccoli, piccoli animali e insetti tipici delle zone umide – tra cui molte libellule – e diverse piante rare. Pare inoltre che qui viva ancora anche qualche rarissimo gambero di fiume italiano.
La Valfredda, il Palù degli Sfrondoni (unico tratto di costa che ancora si conserva in uno stato naturale) e la Val dei Paludi con il Palù Redont (una piccola torbiera dalla forma rotonda, da cui il nome) sono le tre porzioni in cui si sviluppa l’area protetta, ultimi lembi di una situazione ambientale che un tempo circondava completamente il lago.
Trento dista circa 20 km da Lases. Dall’autostrada A22 del Brennero si può prendere l’uscita Trento Sud o Trento Nord a seconda della provenienza, per poi proseguire sulla SS47 della Valsugana per Pergine Valsugana/Padova fino al bivio della Mochena per Altopiano di Piné. Da qui continuare sulla SP71 in direzione Lona-Lases fino a quando si raggiunge il lago.
La SP71 corre proprio accanto al lago e lungo la strada sono disponibili i parcheggi (a pagamento con tariffa oraria, oppure 7 euro per tutta la giornata).
Proprio di fronte al parcheggio, attraversando la strada, percorrendo pochi passi si scende alla prima spiaggia, oppure si può proseguire per qualche decina di metri fino alle altre spiaggette.
Se ti interessa l'argomento leggi anche il nostro articolo dedicato ai laghi balneabili più belli del Trentino-Alto Adige.
Uno dei posti migliori per farlo si trova appena fuori dal paesino di Lases, in Val di Cembra, in prossimità del punto in cui questa si collega all’Altopiano di Pinè. Qui il territorio è caratterizzato dalla presenza di un lago naturale – il lago di Lases – e dalle cave di porfido, i cui scarti di lavorazione hanno sommerso negli anni buona parte della vallata.
Le spiagge del lago di Lases
Lases sorge a un’altitudine media di 639 metri s.l.m. e il suo lago è oggi una meta frequentata soprattutto nei mesi più caldi, visto che le sue acque sono balneabili e offrono un piacevolissimo refrigerio dal solleone: le sponde sono accessibili nel versante settentrionale e dispongono di alcune spiagge d’erba dove stendersi al sole e trascorrere la giornata. A dire il vero, non solo i bagnanti, ma anche i pescatori amano questo lago particolarmente ricco di pesce, dove si può pescare solo con regolare licenza. Il lago misura 110.000 m² e ha una profondità massima di 30 metri, ed è ideale sia per chi vuole fare una nuotata, che per chi ama le immersioni (facendo attenzione, ovviamente).
Siamo a pochi passi dalle case del borgo di Lases, che conservano ancora l’antica forma detta cormèl: le abitazioni, costruite in porfido, sono addossate una sull’altra.
Con la bella stagione si può fare un giro da queste parti, magari con un percorso ad anello da Trento al lago di Lases in bicicletta e, una volta arrivati, godersi finalmente un bagno nelle sue acque pulite e tranquille (non sono presenti stabilimenti, ma talvolta c’è anche un bagnino a controllare che tutto fili liscio), fare un tuffo dalle rocce, oppure limitarsi a fare una passeggiata lungo il sentiero che lo circonda. Il paesaggio è suggestivo e molto fotogenico, ma il sentiero non è adatto ai passeggini.
La Riserva Naturale Provinciale di Lona-Lases
L’industria estrattiva ha modificato molto sia la vallata che il bacino stesso, circondato da montagne ormai completamente perforate per ricavarne porfido. Nel tempo gli scavi hanno creato squarci e discariche di roccia che ricoprono le montagne e incombono sulla strada e sul lago stesso.
L'originale valle del lago è stata irrimediabilmente distrutta, sommersa letteralmente da cumuli di porfido; rimane intatta solo la parte più elevata, detta Valfredda, che accoglie le cosiddette buche di ghiaccio. Dalla riva orientale del lago, infatti, un tempo cominciava una valletta famosa proprio per le buche di ghiaccio, usate dagli abitanti come frigoriferi naturali per la conservazione di alimenti come carne e pesce.
Oggi il territorio, seppure compromesso nella sua forma primitiva, è giustamente salvaguardato nell’ambito della Riserva Naturale Provinciale di Lona-Lases, dove vivono numerose specie animali e vegetali: il lago è infatti l’habitat di anfibi, pesci, anatroccoli, piccoli animali e insetti tipici delle zone umide – tra cui molte libellule – e diverse piante rare. Pare inoltre che qui viva ancora anche qualche rarissimo gambero di fiume italiano.
La Valfredda, il Palù degli Sfrondoni (unico tratto di costa che ancora si conserva in uno stato naturale) e la Val dei Paludi con il Palù Redont (una piccola torbiera dalla forma rotonda, da cui il nome) sono le tre porzioni in cui si sviluppa l’area protetta, ultimi lembi di una situazione ambientale che un tempo circondava completamente il lago.
Come arrivare al lago di Lases
Trento dista circa 20 km da Lases. Dall’autostrada A22 del Brennero si può prendere l’uscita Trento Sud o Trento Nord a seconda della provenienza, per poi proseguire sulla SS47 della Valsugana per Pergine Valsugana/Padova fino al bivio della Mochena per Altopiano di Piné. Da qui continuare sulla SP71 in direzione Lona-Lases fino a quando si raggiunge il lago.
La SP71 corre proprio accanto al lago e lungo la strada sono disponibili i parcheggi (a pagamento con tariffa oraria, oppure 7 euro per tutta la giornata).
Proprio di fronte al parcheggio, attraversando la strada, percorrendo pochi passi si scende alla prima spiaggia, oppure si può proseguire per qualche decina di metri fino alle altre spiaggette.
Se ti interessa l'argomento leggi anche il nostro articolo dedicato ai laghi balneabili più belli del Trentino-Alto Adige.
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