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Il Cammino di Oropa in 3 giorni: le tappe e i suggerimenti

Il Cammino di Oropa è uno dei percorsi di trekking più famosi in Italia e questo principalmente per due motivi: la sua bellezza, in quanto consente ai camminatori di muoversi dalla parte alta della Pianura Padana fino ad arrivare nel cuore delle Alpi piemontesi con cambi di paesaggi e scenografie ad ogni chilometro, e poi la sua brevità.

Questo cammino consta di quattro tappe ufficiali ma, volendo, e questo è stato anche il nostro caso, può essere percorso in sole tre tappe, facilitando la scelta per coloro che magari hanno solo un long weekend a disposizione, e quindi desiderano completare il cammino nelle sole giornate di venerdì sabato e domenica.

Fermo restando di lasciare immutata l'ultima tappa, che prevede la salita finale al Santuario ed è quindi già impegnativa, si può optare o per un accorpamento delle prime due tappe, e quindi percorrere una Santhia - Magnano e una Magnano - Graglia, oppure, come abbiamo fatto noi, prolungare leggermente la prima spostandola da Roppolo a Viverone ed accorpare la seconda e la terza, arrivando direttamente al Santuario di Graglia.

Si tratta di un cammino sufficientemente semplice, adatto alla maggior parte dei camminatori, anche se un minimo di allenamento fisico è richiesto. Un percorso quindi ideale per coloro che si avvicinano al trekking per la prima volta e che possono scoprire paesaggi di montagna, senza per questo essere dei veri trekker d'alta quota.

Anche la segnaletica chiara e ben distribuita è un motivo che lo rendono ideale per coloro che sono alle prime armi.

Noi abbiamo percorso questo cammino nella stagione autunnale ma il percorso del Cammino di Oropa si presta ad essere intrapreso anche in tutte le stagioni. Certamente abbiamo apprezzato i mesi del foliage autunnale, che hanno invaso di colori i boschi e la Serra di Ivrea, ma sappiamo che si creano momenti magici anche in primavera, quando le risaie del Vercellese creano una sorta di continuità tra paesaggio e cielo, che si rispecchia In modo magico tra i bacini colmi d'acqua. Ma i suoi sentieri sono perfetti anche nella stagione estiva quando i numerosi tratti in Bosco offrono un ombra fresca, e il paesaggio si tinge di svariate tonalità di verde, e così pure in inverno quando la chiostra delle Alpi si erge Maestosa alle spalle,avvolta dal suo Candido manto bianco.

Vediamo allora come intraprendere il cammino di Oropa in tre tappe da Santhià al monastero di Oropa in Piemonte!

Prima Tappa: da Santhia a Viverone, 18 km


La partenza è posta davanti alla stazione di Santhia, da qui ci si muove verso il centro della città percorrendo Corso Nuova Italia dove troviamo l'Ostello di Santhia e Mario che fornisce tutte le info aggiornate sul percorso, oltre qualche aiuto cartografico. Si lascia Santhià e si inizia ad attraversare i paesaggi del vercellese, caratterizzato dalla presenza delle risaie: noi però abbiamo effettuato il cammino in autunno e quindi non abbiamo avuto possibilità di vedere i riflessi ed i colori tipici delle risaie, anche se il paesaggio è stato comunque spettacolare per il foliage, e le cime alpine innevate sullo sfondo. Arrivati a Cavaglia, dopo utile sosta all'infopoint” il percorso inizia a salire sulla Serra di Ivrea, grande deposito morenico creato durante l'ultima glaciazione. I suoi boschi ricchi di castagni e lecci ci accompagnano fino a Roppolo, dal cui castello si gode di una bella vista sulle Alpi e il sottostante Lago di Viverone. Da qui si scende e fopo circa 6,5 ore di cammino si giunge a Viverone, meta della nostra tappa, conquistata dopo 18 km di cammino.

Dati in breve della 1a tappa


Lunghezza: 18 km
Dislivello: +350 -150 circa
Fondo: 60% sterrato
Durata senza soste: 6 ore
Difficoltà: facile
Punti acqua: si
Dove dormire all'arrivo: B&B la Locanda di S. Antonio, Piazza Roberto Zerbola 2, Viverone tel. 349-4161428
Dove mangiare: ViverOne, Restaurant & Pizza strada provinciale 228 n°22, Viverone tel. 0161-987161
Periodo migliore: da marzo a giugno, da settembre a novembre

Seconda tappa: da Viverone al Santuario di Graglia, 31 km


Al mattino partenza in ripida salita per raggiungere il Ricetto di Viverone, antico magazzino fortificato, da cui abbiamo ammirato un panorama straordinario, con il lago avvolto in parte dalla nebbia, i colori dell'autunno e in lontananza l'inconfondibile profilo del Monviso e le Alpi imbiancate.
Il Sentiero contina tra i boschi della Serra, superando i borghi di Rolle, Zimone dove si trova un'interessante ecomuseo, e prosegue fino al Monastero di Bose dove aoltre ad un punto acqua è bene fare una sosta che da sollievo allo spirito. Una breve deviazione, fortemente raccomandata, vi conduce alla Chiesa di san Secondo, gioiello medievale che merita uno sguardo incantato anche nel caso non fosse aperta.

Una ripida salita conduce poi a Magnano e il suo storico Ricetto, ma la tappa è lunga, si procede per Torrazzo e i suoi muri dipinti, e ancora sulle ultime propaggini della serra, tra castagni ed una splendida pineta fino al Santuario di Graglia che si raggiunge poco dopo avere superato un'insolita casa piena di giocattoli di plastica, di tutte le dimensioni. Notevole il tramonto dal Santuario di Graglia con vista panoramica sulla pianura, la Serra, il Monviso e le Alpi.

Dati in breve della 2a tappa


Lunghezza: 31 km
Dislivello: +650 m -300 circa
Fondo: 75% sterrato
Durata senza soste: 11 ore
Difficoltà: media-difficile
Punti acqua: si
Dove dormire e mangiare all'arrivo: Santuario di Graglia, via Campiglie 1, Graglia tel. 015-443300
Periodo migliore: da marzo a dicembre

Terza tappa: da Graglia alla Madonna di Oropa, 15 km


Dal Santuario di Graglia il cammino si dirige verso Sordevolo, magari dopo una breve sosta presso il divertente Eco endecasillabo. La discesa è spettacolare e lunga fino al Ponte Ambrosetti sullea cque cristalline del fiume Elvo, punto di inizio della Ferrata dell'Infernone che lasciamo alle nostre spalle. Sordevolo è un borgo conosciuto per la sua Passione, un evento che coinvolge i cittadini in una rappresentazione spettacolare della Crocifissione di Cristo.
Da Sordevolo il percorso inizia a salire in modo più ripido fino ad arrivare a Chiavolino. Qui si hanno due possibilità: proseguire per la direttissima D1, sentiero spettacolare ma che comporta un paio di guadi che possono risultare complicati dopo piogge abbondanti, oppure risalire seguendo la linea della antica tramvia, che presenta pendenze leggermente più facili.
La salita del sentiero D1 è la nostra scelta ed è un percorso molto spettacolare, anche se raramente concede respiro. Gli scorci sono magnifici e i boschi nella stagione del foliage sono di una bellezza che commuove. Il Santuario di Oropa ci appare quasi all'improvviso, una vista che cancella ogni fatica dalle nostre gambe. Se il tempo ve lo consente, una volta registrati alla reception e presa la vostra stanza, potete dedicarvi alla visita del Santuario e del vicino Sacro Monte, che custodisce 12 cappelle spettacolari, Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.

Dati in breve della 3a tappa


Lunghezza: 15 km
Dislivello: +800 m -250 circa
Fondo: 75% sterrato
Durata senza soste: 7 ore
Difficoltà: media-difficile
Punti acqua: si
Dove dormire all'arrivo: Santuario di Oropa, Biella tel. 015-25551200
Dove mangiare: Ristorante Croce Bianca, Santuario d'Oropa tel. 015-2455923
Periodo migliore: da aprile a novembre

Consigli utili per chi vuole intraprendere il Cammino di Oropa


Il Cammino di Oropa è un percorso tecnicamente facile e se si considera il fatto che ha una lunghezza complessiva modesta, di circa 65 km, è ideale per coloro che si avvicinano al trekking per la prima volta.
Anche gli escursionisti più esperti troveranno comunque piacevole il percorso grazie ai molteplici cambi di paesaggio e la scoperta dei ricetti fortificati e due storici Santuari come quello di Graglia ed Oropa.

Una volta giunti ad Oropa è possibile scendere fino a Biella con l'autobus, e poi dalla stazione di Biella prendere un treno diretto fino a Santhià, se avetel asciato l'auto al punto di partenza. In alternativa si può noleggiare una bicicletta e scendere sequendo il percorso della Ciclovia di Oropa, che si può compiere in giornata, se siete buoni pedalatori, oppure più comodamente in due tappe.

Importante è la scelta delle calzature che devono essere adatte al trekking e con buon fondo idoneo a camminare su fondo sterrato che può essere scivoloso per alcune zone fangose, se lo percorrete dopo un periodo di piogge. In questo caso le ghette sono raccomandabili come anche i bastoncini da camminata che riducono il rischio di scivolare nelle discese, specialmente in quelle più scoscese nei castagneti. Cercate di limitare il peso dello zaino intorno agli 8 kg, considerante il fatto che avrete con voi, ogni giorno, anche circa 1,5 kg di acqua.

Il Cammino è piuttosto famoso e se s'aggiunge il fatto che le strutture che accolgono non sono molte, specie in alta stagione è consigliabile prenotare con almeno 4 settimane d'anticipo.

Per ulteriori informazioni potete consultare la pagina facebook ufficiale.
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