Queensland: dopo le inondazioni, in arrivo il ciclone tropicale Yasi
Non c'è pace per il Queensland: dopo le gravi inondazioni di circa 3 settimane fa ecco all'orizzonte prepararsi l'arrivo di una altra “tegola” meteorologica per lo stato australiano della Grande Barriera corallina: il Queensland infatti dovrà affrontare quella che potrebbe essere una delle peggiori tempeste nella sua storia, poco più di una quindicina di giorni dopo la devastante alluvione che ha causato la morte di oltre 30 persone.
La minaccia è costituita dal Ciclone tropicale Yasi che dovrebbe colpire la costa nord dello Stato del Sole domani, mercoledì sera. I meteorologi prevedono che la tempesta potrebbe portare venti di 160 miglia all'ora (256 km/h) - mettendolo alla pari come intensità con l'uragano Katrina che devastò New Orleans nel 2005. I Resorts sulle popolari isole Whitsunday sono stati evacuati, così come quelli su Hamilton Island, se vi ricordate proprio l'isola del “lavoro più bello del mondo”. Tutti i porti da Cairns a Mackay verranno chiusi al traffico nautico da oggi pomeriggio.
Il Premier del Queensland Anna Bligh ha dichiarato che il ciclone, che si trova attualmente a nord-ovest di Vanuatu, potrebbe diventare il la tempesta meteorologica più significativa della storia australiana, per lo meno dell'Australia di nord-est. I resort su Hamilton Island hanno dichiarato che in 25 anni di storia non è mai successo nulla di simile, e gli ospiti dei resort sono stati fatti evacuare per via aerea, per evitare inutili rischi.
Le autorità hanno anche avvertito gli abitanti delle coste del Quennsland di fare scorta di cibo, acqua e altri elementi essenziali nel caso siano tagliati fuori per un certo numero di giorni. Si teme infatti che le piogge torrenziali del ciclone potrebbero provocare inondazioni nelle zone basse che ancora stentano a riprendersi dagli allegamenti di inizio gennaio.
Anche per colpa della Nina il Queensland è nel bel mezzo della stagione dei cicloni, ed ha appena visto un altro ciclone (uragano è il termine americano), di nome Anthony , sfiorare la costa nei giorni scorsi. La tempesta più distruttiva della storia australiana è stato però il ciclone Tracy nel 1974, che uccise 65 persone nel Nortern Territory e lasciò solamente circa 400 case intatte su 11.200 nella città di Darwin.
Fonte: www.breakingtravelnews.com
La minaccia è costituita dal Ciclone tropicale Yasi che dovrebbe colpire la costa nord dello Stato del Sole domani, mercoledì sera. I meteorologi prevedono che la tempesta potrebbe portare venti di 160 miglia all'ora (256 km/h) - mettendolo alla pari come intensità con l'uragano Katrina che devastò New Orleans nel 2005. I Resorts sulle popolari isole Whitsunday sono stati evacuati, così come quelli su Hamilton Island, se vi ricordate proprio l'isola del “lavoro più bello del mondo”. Tutti i porti da Cairns a Mackay verranno chiusi al traffico nautico da oggi pomeriggio.
Il Premier del Queensland Anna Bligh ha dichiarato che il ciclone, che si trova attualmente a nord-ovest di Vanuatu, potrebbe diventare il la tempesta meteorologica più significativa della storia australiana, per lo meno dell'Australia di nord-est. I resort su Hamilton Island hanno dichiarato che in 25 anni di storia non è mai successo nulla di simile, e gli ospiti dei resort sono stati fatti evacuare per via aerea, per evitare inutili rischi.
Le autorità hanno anche avvertito gli abitanti delle coste del Quennsland di fare scorta di cibo, acqua e altri elementi essenziali nel caso siano tagliati fuori per un certo numero di giorni. Si teme infatti che le piogge torrenziali del ciclone potrebbero provocare inondazioni nelle zone basse che ancora stentano a riprendersi dagli allegamenti di inizio gennaio.
Anche per colpa della Nina il Queensland è nel bel mezzo della stagione dei cicloni, ed ha appena visto un altro ciclone (uragano è il termine americano), di nome Anthony , sfiorare la costa nei giorni scorsi. La tempesta più distruttiva della storia australiana è stato però il ciclone Tracy nel 1974, che uccise 65 persone nel Nortern Territory e lasciò solamente circa 400 case intatte su 11.200 nella città di Darwin.
Fonte: www.breakingtravelnews.com