Arabia Saudita: viaggio nel paese e nella sua storia millenaria
Arabia Saudita, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Arabia Saudita dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Nel punto di congiunzione tra l’Africa, l’Europa e l’Asia, nella parte sud-occidentale di quest’ultima, si estende l’Arabia Saudita, che occupa i quattro quinti della Penisola Arabica dal Mar Rosso al Golfo Arabico. Abbracciata da un puzzle di paesi dal fascino magico d’oriente – la Giordania, l’Iraq e il Kuwait a nord; lo Yemen o l’Oman a sud; gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar e il Bahrain a sud-est – l’Arabia si nutre di una storia millenaria, fatta di rotte di carovanieri e commerci di ricche civiltà.
Tra il 200 a.C. e il 400 d.C. l’Arabia Saudita era lo scenario e la culla di una civiltà in pieno sviluppo, e nella parte occidentale i Nabatei controllarono per molto tempo la penisola, solcandola lungo la via dell’Incenso nel trasportare il prezioso prodotto verso l’Impero Romano. Palcoscenico dei drammi e delle vittorie che videro protagoniste le genti della Mesopotamia, dell’Egitto, della Grecia, dell’India, di Bisanzio, della Persia e della Cina, oggi l’Arabia è un regno fertile di cultura e ricordi ancora vividi, suggestiva per chi viene da lontano e desidera conoscerne l’anima più intima.
Il clima è di tipo continentale, perlopiù secco nella parte interna; lungo il litorale del Mar Rosso e del Golfo Arabico, al contrario, il tasso di umidità è elevato. Dalla fine di aprile a metà di ottobre le temperature sono molto alte, con picchi che superano i 50 gradi nei mesi di luglio e agosto, mentre nel periodo restante il caldo si fa meno torrido e il clima diventa l’ideale per i soggiorni balneari e il turismo, sia naturale che storico-culturale. L’escursione termica tra il giorno e la notte è molto elevata, infatti tra il tramonto e l’alba successiva si può scendere anche al di sotto dei 10°C. Le precipitazioni si manifestano occasionalmente, specialmente in novembre e dicembre e in generale solo sulla costa.
L’Arabia Saudita è un paese vasto, giovane come meta turistica ma forte di una millenaria esperienza in materia di ospitalità: chi vi si addentra ha l’impressione di solcare una terra anziana, saggia, che docilmente si lascia esplorare ma fa sentire fortemente la sua personalità. Una terra segnata dagli errori del passato, dalle ricchezze di alcuni periodi, dalla serenità di altri, come una testimone antica del tempo che fu. Generosissima di attrattive, l’Arabia offre un paesaggio incontaminato, dove le dune dorate si tuffano in un mare blu intenso e le montagne si ergono verso il cielo nella loro maestosità. Dai siti archeologici alle città più moderne, poi, non mancano le mete per gli amanti della storia e dell’arte.
Da visitare è certamente Riyadh, capitale e sede del Governo, gioiello incastonato nel cuore della Penisola Arabica. Già dal nome, che significa “giardino”, ci si immagina l’oasi di splendore che effettivamente la città è: immersa nella vegetazione e bagnata da numerose sorgenti, con un centro fatto di viuzze ombreggiate e antiche case in argilla, adagiate l’una sull’altra come in una suggestiva, disordinata scultura. Bellissima è la fortezza di Musmak, costruita nel 1865 nella parte della città che si chiama Diyrah. Moderno e interessante è invece l’aeroporto King Khaled, un vero e proprio capolavoro architettonico. Nella vicina Jenadriyah si svolge annualmente un festival da non perdere, inaugurato ogni volta dalla caratteristica corsa di cammelli e animato da momenti musicali e artistici di alto livello.
Si affaccia sul Mar Rosso la “porta dell’Arabia Saudita”, punto di partenza per magnifiche escursioni nei dintorni, nonché punto d’arrivo per i pellegrini che nei secoli si sono diretti a La Mecca e Medina: si tratta di Jeddah, un’evoluta metropoli densamente popolata, centro principale del Mar Rosso. La capitale religiosa del mondo islamico è invece La Mecca, Makkah in arabo, incastonata tra le colline brulle dell’Hijaz, nella parte occidentale del paese. Per raggiungere la sacra città natale del profeta Maometto milioni di pellegrini solcano ogni anno la circostante vallata. La Grande Moschea costituisce il fulcro di Makkah, nella quale è custodita la famosa pietra nera, la Ka’ba.
Seconda città santa dopo Makkah è Medina, ovvero Madinah, che significa “città del profeta”: qui infatti, dopo aver lasciato La Mecca, trovò asilo Maometto, di cui si possono osservare ancora la casa e la tomba. Abbracciata da una fertile pianura verdeggiante di coltivazioni e rinomata per i suoi squisiti datteri, Madinah è accessibile, come anche Makkah, ai soli fedeli musulmani. Gli appassionati della natura e della vita a stretto contatto col paesaggio non resteranno delusi dalle bellezze che l’Arabia Saudita ha da offrire: se da un lato queste zone vengono ricordate specialmente per l’estrazione del petrolio e quindi lo sfruttamento delle risorse, dall’altro non bisogna dimenticare che il paese sta investendo tempo, denaro e energie nella salvaguardia dell’ambiente e nella valorizzazione del patrimonio naturale.
Oltre alle riserve e ai parchi, anche i fondali del Mar Rosso lasciano senza fiato: quasi due chilometri di costa impreziosita dalla barriera corallina, raggiungibile in appena un’ora di navigazione dai porti principali. Nell’acqua cristallina guizzano pesci di ogni specie, dalle tinte splendenti che luccicano al sole come pennellate fugaci di colore; sul fondo scuro di roccia lavica, invece, spiccano i viola intensi delle gorgonie. Dopo aver provato la sensazione magica dell’immersione ci si può trasferire al di sopra del pelo dell’acqua, per buttarsi nella pesca, lo sci d’acqua o il windsurf.
Le festività principali dell’Arabia Saudita, legate alla religione islamica, sono Eid Al-Fitr che celebra la fine del digiuno nel mese del Ramadan, e Eid Al-Adha, che ricorda il pellegrinaggio a La Mecca.
Il paese è agevolmente raggiungibile con voli di linea che partono da Milano o Roma, garantiti dalla Saudi Arabian Airlines. Prima di partire è necessario richiedere il visto d’ingresso alla Sezione Consolare dell’Ambasciata dell’Arabia Saudita. Una volta arrivati, chi volesse noleggiare un’auto deve ricordarsi che è necessaria la Patente di guida Internazionale.
Fonte foto, cortesia: wikipedia
Autori:Ali_Imran, Wars
Tra il 200 a.C. e il 400 d.C. l’Arabia Saudita era lo scenario e la culla di una civiltà in pieno sviluppo, e nella parte occidentale i Nabatei controllarono per molto tempo la penisola, solcandola lungo la via dell’Incenso nel trasportare il prezioso prodotto verso l’Impero Romano. Palcoscenico dei drammi e delle vittorie che videro protagoniste le genti della Mesopotamia, dell’Egitto, della Grecia, dell’India, di Bisanzio, della Persia e della Cina, oggi l’Arabia è un regno fertile di cultura e ricordi ancora vividi, suggestiva per chi viene da lontano e desidera conoscerne l’anima più intima.
Il clima è di tipo continentale, perlopiù secco nella parte interna; lungo il litorale del Mar Rosso e del Golfo Arabico, al contrario, il tasso di umidità è elevato. Dalla fine di aprile a metà di ottobre le temperature sono molto alte, con picchi che superano i 50 gradi nei mesi di luglio e agosto, mentre nel periodo restante il caldo si fa meno torrido e il clima diventa l’ideale per i soggiorni balneari e il turismo, sia naturale che storico-culturale. L’escursione termica tra il giorno e la notte è molto elevata, infatti tra il tramonto e l’alba successiva si può scendere anche al di sotto dei 10°C. Le precipitazioni si manifestano occasionalmente, specialmente in novembre e dicembre e in generale solo sulla costa.
L’Arabia Saudita è un paese vasto, giovane come meta turistica ma forte di una millenaria esperienza in materia di ospitalità: chi vi si addentra ha l’impressione di solcare una terra anziana, saggia, che docilmente si lascia esplorare ma fa sentire fortemente la sua personalità. Una terra segnata dagli errori del passato, dalle ricchezze di alcuni periodi, dalla serenità di altri, come una testimone antica del tempo che fu. Generosissima di attrattive, l’Arabia offre un paesaggio incontaminato, dove le dune dorate si tuffano in un mare blu intenso e le montagne si ergono verso il cielo nella loro maestosità. Dai siti archeologici alle città più moderne, poi, non mancano le mete per gli amanti della storia e dell’arte.
Da visitare è certamente Riyadh, capitale e sede del Governo, gioiello incastonato nel cuore della Penisola Arabica. Già dal nome, che significa “giardino”, ci si immagina l’oasi di splendore che effettivamente la città è: immersa nella vegetazione e bagnata da numerose sorgenti, con un centro fatto di viuzze ombreggiate e antiche case in argilla, adagiate l’una sull’altra come in una suggestiva, disordinata scultura. Bellissima è la fortezza di Musmak, costruita nel 1865 nella parte della città che si chiama Diyrah. Moderno e interessante è invece l’aeroporto King Khaled, un vero e proprio capolavoro architettonico. Nella vicina Jenadriyah si svolge annualmente un festival da non perdere, inaugurato ogni volta dalla caratteristica corsa di cammelli e animato da momenti musicali e artistici di alto livello.
Si affaccia sul Mar Rosso la “porta dell’Arabia Saudita”, punto di partenza per magnifiche escursioni nei dintorni, nonché punto d’arrivo per i pellegrini che nei secoli si sono diretti a La Mecca e Medina: si tratta di Jeddah, un’evoluta metropoli densamente popolata, centro principale del Mar Rosso. La capitale religiosa del mondo islamico è invece La Mecca, Makkah in arabo, incastonata tra le colline brulle dell’Hijaz, nella parte occidentale del paese. Per raggiungere la sacra città natale del profeta Maometto milioni di pellegrini solcano ogni anno la circostante vallata. La Grande Moschea costituisce il fulcro di Makkah, nella quale è custodita la famosa pietra nera, la Ka’ba.
Seconda città santa dopo Makkah è Medina, ovvero Madinah, che significa “città del profeta”: qui infatti, dopo aver lasciato La Mecca, trovò asilo Maometto, di cui si possono osservare ancora la casa e la tomba. Abbracciata da una fertile pianura verdeggiante di coltivazioni e rinomata per i suoi squisiti datteri, Madinah è accessibile, come anche Makkah, ai soli fedeli musulmani. Gli appassionati della natura e della vita a stretto contatto col paesaggio non resteranno delusi dalle bellezze che l’Arabia Saudita ha da offrire: se da un lato queste zone vengono ricordate specialmente per l’estrazione del petrolio e quindi lo sfruttamento delle risorse, dall’altro non bisogna dimenticare che il paese sta investendo tempo, denaro e energie nella salvaguardia dell’ambiente e nella valorizzazione del patrimonio naturale.
Oltre alle riserve e ai parchi, anche i fondali del Mar Rosso lasciano senza fiato: quasi due chilometri di costa impreziosita dalla barriera corallina, raggiungibile in appena un’ora di navigazione dai porti principali. Nell’acqua cristallina guizzano pesci di ogni specie, dalle tinte splendenti che luccicano al sole come pennellate fugaci di colore; sul fondo scuro di roccia lavica, invece, spiccano i viola intensi delle gorgonie. Dopo aver provato la sensazione magica dell’immersione ci si può trasferire al di sopra del pelo dell’acqua, per buttarsi nella pesca, lo sci d’acqua o il windsurf.
Le festività principali dell’Arabia Saudita, legate alla religione islamica, sono Eid Al-Fitr che celebra la fine del digiuno nel mese del Ramadan, e Eid Al-Adha, che ricorda il pellegrinaggio a La Mecca.
Il paese è agevolmente raggiungibile con voli di linea che partono da Milano o Roma, garantiti dalla Saudi Arabian Airlines. Prima di partire è necessario richiedere il visto d’ingresso alla Sezione Consolare dell’Ambasciata dell’Arabia Saudita. Una volta arrivati, chi volesse noleggiare un’auto deve ricordarsi che è necessaria la Patente di guida Internazionale.
Fonte foto, cortesia: wikipedia
Autori:Ali_Imran, Wars
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