Kampong Glam, tour nel quartiere multietnico di Singapore
Centrato su Arab street il quartiere multietnico di Kampong Glam č una delle visite imperdibili a Singapore. E' il luogo migliore per trovare ristoranti e locali alla moda nella cittā stato del sud-est asiatico.
Malesi, mediorientali, cinesi e italiani: una vera e propria miriade di sapori deliziosi. Tutto questo, e molto altro, vi attende a Kampong Glam, a volte chiamata anche Arab Street, un’affascinante mix di cultura islamica e di nuove tendenze moderne nella città stato di Singapore. Un’area dove moschee fiabesche, boutique e caffè all’ultima moda sorgono fianco a fianco in strade variopinte.
In Muscat Street, al civico numero 3, si trova Sultan Mosque (www.sultanmosque.org.sg): progettata in stile saraceno e con una grande cupola dorata, questa moschea, la più grande di Singapore, fu costruita originariamente nel 1825 grazie anche al contributo economico di Sir Stamford Raffles e della Compagnia delle Indie Orientali. Nel 1928, la costruzione venne sostituita da quella attuale su progetto di un architetto irlandese. Aperta dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16, da sabato a giovedì, e dalle 14.30 alle 16 il venerdì, l’ingresso alla sala preghiera di questo edificio è riservato ai fedeli musulmani mentre ai visitatori, che possono ammirare le restanti aree della moschea, è richiesto un abbigliamento appropriato.
Rivestito di piastrelle azzurre e con una cupola ricoperta di fogli d’oro, la Malabar Muslim Jama-Ath Mosque è l’unico luogo di culto dei musulmani del Malabar originari dello stato del Kerala, dell’India del Sud. Sorge al 471 di Victoria Street. Avviati nel 1956, i lavori di costruzione di questo edificio furono completati solo nel 1963, anno dell’inaugurazione ufficiale, a causa di difficoltà economiche. La bella decorazione esterna è stata terminata solo nel 1995. Orari di apertura: 14.30/16 e 17/18.30. Sito di riferimento www.malabar.org.sg
Anche all’estero cercate un angolo d’Italia? Al 4001 di Beach Road si trova la “torre di Pisa” della città stato asiatica: Hajjah Fatimah Mosque ha infatti un minareto che pende di circa sei gradi a causa del cedimento del terreno, sabbioso, su cui è stata costruita. Questa curiosa costruzione coniuga lo stile architettonico mediorientale e quello inglese: a risaltare è soprattutto la cupola con vetrate a disegni policromi. Venne edificata nel 1846 e porta il nome di Hajjah Fatimah, filantropo originario del Malacca, la cui residenza un tempo occupava il sito.
Sempre a Kampong Glam si può visitare il celebre Malay Heritage Centre, in Sultan Gate 85. Questa zona di Singapore è la storica sede della famiglia reale malese e il palazzo che ospita è quello edificato per l’ultimo sultano della città, tale Ali Iskander Shah, fra il 1836 e il 1843. Il Malay Centre accoglie oggi un museo e gallerie recentemente rinnovate dove ammirare la cultura e conoscere la storia della comunità malese. Le visite guidate si svolgono dal martedì al venerdì (alle ore 11). Sul sito www.malayheritage.org.sg si possono trovare informazioni sugli eventi e le attività organizzate in questo centro fra cui interessanti proiezioni di film malesi. Aperto da martedì a sabato, dalle 10 alle 18. Biglietto d’ingresso: 4S$ interi/gratuito sino ai 6 anni.
Una sosta gastronomica? Non avete che l’imbarazzo della scelta. In attività dal 1908, Zam Zam è un locale che serve delle ottime “murtabak”, una specie di pancake salato con carne di montone, manzo, pollo, cervo e sardine come ripieno. Per assaporare questa specialità della gastronomia malese si spendono circa 5 S$. Il ristorante si trova al 699 di North Bridge Road. Da non perdere neppure il Warong Nasi Pariaman, un chiosco che prepara “belado” (sgombro fritto con salsa a base di peperoncino, cipolla e aceto), “rendang” (curry piccante al cocco) e “ayam bakar” (pollo alla griglia con cocco). Aperto dalle 7.30 alle 14.30, dal lunedì al sabato, si trova al 738 di North Bridge Road. I piatti costano dai 2,6 ai 5 S$.
Se volete provare una zuppa cinese di testa di pesce il posto migliore è Nan Hwa Chong Fish-Head Steambot Corner, un locale chiassoso molto simile a una bancarella gastronomica: si trova al civico 812/816 sempre di North Bridge Road. E se anche all’estero non sapete rinunciare ai piatti italiani non perdete le prelibatezze di Cicheti (www.cicheti.com) dove gustare pizze cotte nel forno a legna, pasta fatta in casa e polpette con Grana Padano. E, per finire, creme brulée con pancetta candita.
Al Simmetry (9 Jalan Kubor), in un ambiente di lampade stravaganti e melodie indie, si può gustare buon cibo con caffè e birra (da provare soprattutto l’aroma alla nocciola). Se volete iniziare la serata con un “margarita” andate al Piedra Negra, situato nella vivace Haji Lane: questo locale messicano prepara coktail con ghiaccio o shekerati. Provateli con tacos e burritos.
Quando si tratta di bere e di vita notturna, il quartiere Kampong Glam batte alla lunga Little India: qui troverete infatti locali alla moda e bar che suonano musica dal vivo. Se volete spendere meno, potete comunque prendere una birra in una delle bancarelle gastronomiche.
Musica live al Blujaz Café, pub in stile bohémien, dove ascoltare jazz, blues e rock. Oppure al Bian’s Café (ingresso 10 S$) per “arie” tratte dall’opera cinese. Al piano superiore, in Jln Sultan numero 100, si trova il Singapore Chinese Opera Museum che illustra la storia di questa forma d’arte nella città asiatica.
Prima di concludere la visita di Kampong Glam non perdetevi neppure una visita a alcuni dei suoi negozi più caratteristici a iniziare da Sifr Aromatics, un suggestivo laboratorio di profumi in stile zen dove acquistare fragranze fra cui quella chiamata “East”, una miscela di oli essenziali di ambra e rosa con una resina indiana pregiata. Un flacone da 50 ml si aggira sui 140 S$. Oppure andate da Little Shophouse, pittoresco negozio laboratorio dove vengono realizzati i tradizionali ricami a perline peranakan. I prezzi sono un po’ cari (per un paio di pantofole il costo si aggira sui 300 S$) ma avrete un oggetto d’artigianato di grande pregio.
E se siete appassionati di tatuaggi non mancate di andare da Hounds of the Baskervilles: questo barbiere di Bali Lane realizza tagli di capelli e barba ma se volete un tatoo qui troverete un giovane giavanese che ne realizza con motivi batik.
Parallela a Arab Street si trova Haji Lane, una bella via su cui si affacciano edifici dalle facciate a tinta pastello: è una delle mete da non perdere per chi desidera fare un tour fra boutique di nuove tendenze e caffè.
Per raggiungere Kampong Glam con i mezzi pubblici si può prendere la metropolitana dalla stazione Bugis oppure il bus numero 7 da Orchard Road sino a Victoria Street e poi scendere all’altezza di Stamford Primary School appena passata Arab Street.
In Muscat Street, al civico numero 3, si trova Sultan Mosque (www.sultanmosque.org.sg): progettata in stile saraceno e con una grande cupola dorata, questa moschea, la più grande di Singapore, fu costruita originariamente nel 1825 grazie anche al contributo economico di Sir Stamford Raffles e della Compagnia delle Indie Orientali. Nel 1928, la costruzione venne sostituita da quella attuale su progetto di un architetto irlandese. Aperta dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16, da sabato a giovedì, e dalle 14.30 alle 16 il venerdì, l’ingresso alla sala preghiera di questo edificio è riservato ai fedeli musulmani mentre ai visitatori, che possono ammirare le restanti aree della moschea, è richiesto un abbigliamento appropriato.
Rivestito di piastrelle azzurre e con una cupola ricoperta di fogli d’oro, la Malabar Muslim Jama-Ath Mosque è l’unico luogo di culto dei musulmani del Malabar originari dello stato del Kerala, dell’India del Sud. Sorge al 471 di Victoria Street. Avviati nel 1956, i lavori di costruzione di questo edificio furono completati solo nel 1963, anno dell’inaugurazione ufficiale, a causa di difficoltà economiche. La bella decorazione esterna è stata terminata solo nel 1995. Orari di apertura: 14.30/16 e 17/18.30. Sito di riferimento www.malabar.org.sg
Anche all’estero cercate un angolo d’Italia? Al 4001 di Beach Road si trova la “torre di Pisa” della città stato asiatica: Hajjah Fatimah Mosque ha infatti un minareto che pende di circa sei gradi a causa del cedimento del terreno, sabbioso, su cui è stata costruita. Questa curiosa costruzione coniuga lo stile architettonico mediorientale e quello inglese: a risaltare è soprattutto la cupola con vetrate a disegni policromi. Venne edificata nel 1846 e porta il nome di Hajjah Fatimah, filantropo originario del Malacca, la cui residenza un tempo occupava il sito.
Sempre a Kampong Glam si può visitare il celebre Malay Heritage Centre, in Sultan Gate 85. Questa zona di Singapore è la storica sede della famiglia reale malese e il palazzo che ospita è quello edificato per l’ultimo sultano della città, tale Ali Iskander Shah, fra il 1836 e il 1843. Il Malay Centre accoglie oggi un museo e gallerie recentemente rinnovate dove ammirare la cultura e conoscere la storia della comunità malese. Le visite guidate si svolgono dal martedì al venerdì (alle ore 11). Sul sito www.malayheritage.org.sg si possono trovare informazioni sugli eventi e le attività organizzate in questo centro fra cui interessanti proiezioni di film malesi. Aperto da martedì a sabato, dalle 10 alle 18. Biglietto d’ingresso: 4S$ interi/gratuito sino ai 6 anni.
Una sosta gastronomica? Non avete che l’imbarazzo della scelta. In attività dal 1908, Zam Zam è un locale che serve delle ottime “murtabak”, una specie di pancake salato con carne di montone, manzo, pollo, cervo e sardine come ripieno. Per assaporare questa specialità della gastronomia malese si spendono circa 5 S$. Il ristorante si trova al 699 di North Bridge Road. Da non perdere neppure il Warong Nasi Pariaman, un chiosco che prepara “belado” (sgombro fritto con salsa a base di peperoncino, cipolla e aceto), “rendang” (curry piccante al cocco) e “ayam bakar” (pollo alla griglia con cocco). Aperto dalle 7.30 alle 14.30, dal lunedì al sabato, si trova al 738 di North Bridge Road. I piatti costano dai 2,6 ai 5 S$.
Se volete provare una zuppa cinese di testa di pesce il posto migliore è Nan Hwa Chong Fish-Head Steambot Corner, un locale chiassoso molto simile a una bancarella gastronomica: si trova al civico 812/816 sempre di North Bridge Road. E se anche all’estero non sapete rinunciare ai piatti italiani non perdete le prelibatezze di Cicheti (www.cicheti.com) dove gustare pizze cotte nel forno a legna, pasta fatta in casa e polpette con Grana Padano. E, per finire, creme brulée con pancetta candita.
Al Simmetry (9 Jalan Kubor), in un ambiente di lampade stravaganti e melodie indie, si può gustare buon cibo con caffè e birra (da provare soprattutto l’aroma alla nocciola). Se volete iniziare la serata con un “margarita” andate al Piedra Negra, situato nella vivace Haji Lane: questo locale messicano prepara coktail con ghiaccio o shekerati. Provateli con tacos e burritos.
Quando si tratta di bere e di vita notturna, il quartiere Kampong Glam batte alla lunga Little India: qui troverete infatti locali alla moda e bar che suonano musica dal vivo. Se volete spendere meno, potete comunque prendere una birra in una delle bancarelle gastronomiche.
Musica live al Blujaz Café, pub in stile bohémien, dove ascoltare jazz, blues e rock. Oppure al Bian’s Café (ingresso 10 S$) per “arie” tratte dall’opera cinese. Al piano superiore, in Jln Sultan numero 100, si trova il Singapore Chinese Opera Museum che illustra la storia di questa forma d’arte nella città asiatica.
Prima di concludere la visita di Kampong Glam non perdetevi neppure una visita a alcuni dei suoi negozi più caratteristici a iniziare da Sifr Aromatics, un suggestivo laboratorio di profumi in stile zen dove acquistare fragranze fra cui quella chiamata “East”, una miscela di oli essenziali di ambra e rosa con una resina indiana pregiata. Un flacone da 50 ml si aggira sui 140 S$. Oppure andate da Little Shophouse, pittoresco negozio laboratorio dove vengono realizzati i tradizionali ricami a perline peranakan. I prezzi sono un po’ cari (per un paio di pantofole il costo si aggira sui 300 S$) ma avrete un oggetto d’artigianato di grande pregio.
E se siete appassionati di tatuaggi non mancate di andare da Hounds of the Baskervilles: questo barbiere di Bali Lane realizza tagli di capelli e barba ma se volete un tatoo qui troverete un giovane giavanese che ne realizza con motivi batik.
Parallela a Arab Street si trova Haji Lane, una bella via su cui si affacciano edifici dalle facciate a tinta pastello: è una delle mete da non perdere per chi desidera fare un tour fra boutique di nuove tendenze e caffè.
Per raggiungere Kampong Glam con i mezzi pubblici si può prendere la metropolitana dalla stazione Bugis oppure il bus numero 7 da Orchard Road sino a Victoria Street e poi scendere all’altezza di Stamford Primary School appena passata Arab Street.