Il Palazzo Reale di Budapest: Castello, Galleria Nazionale e Labirinto
Il Castello di Bupapest è il Palazzo Reale della capitale dell'Ungheria. Ospita il Museo Storico di Budapest, la Galleria Nazionale Ungherese e il Labirinto del Castello di Buda.
Completamente cinta da bastioni, la fortezza di Buda si eleva per una cinquantina di metri al di sopra del fiume Danubio e di sera soprattutto, grazie a una suggestiva illuminazione, offre un’atmosfera inattesa. La chiesa di San Mattia con i tetti verniciati, i bastioni dei Pescatori e il Palazzo Reale risplendono allora di mille luci. Senza dubbio una delle attrazioni più belle di Budapest.
Fra il XVIII° e il XIX° secolo gli Asburgo ne vollero fare una residenza degna del loro rango: Maria Teresa d’Austria fece erigere le imponenti costruzioni barocche, in seguito Francesco Giuseppe nel 1890 affidò a Alajos Hauszmann e Miklos Ybl l’incarico di rimodellare la costruzione con fattezze neobarocche. In realtà l’imperatore soggiornò in questa fortezza solo per brevi periodi nonostante lo avesse voluto così sontuoso e imponente.
Una delle attrazioni principali ospitate all’esterno del palazzo è la fontana di re Mattia, un gruppo scultoreo in bronzo opera di Alajos Strobl (risale al 1904) che rappresenta il sovrano durante la caccia. Il soggetto si ispira a una ballata di Mihaly Vorosmarty, poeta romantico del XIX° secolo nella quale Mattia incontra una bella fanciulla, Ilonka, in occasione di una partita di caccia.
Proseguendo a sinistra, dopo la fontana si accede al cortile interno attraverso la porta dei Leoni, così chiamata per le raffigurazioni in pietra di questi felini, che sorvegliano l’entrata. Sempre qui si trova la biblioteca nazionale Szechenyi (Nemzeti Szechenyi Konyvtar) fondata dal conte Ferenc Szechenyi nel 1802: si tratta della più importante biblioteca del paese con sala di lettura aperta a tutti. Ospitata al Budavari Palota dal 1985 accoglie oggi circa 8 milioni di pezzi fra cui libri, giornali e periodici, manoscritti, mappe, incisioni, poster e piccole stampe. Fra le opere più antiche e preziose vi sono 35 codici Corvini provenienti dalla biblioteca di re Mattia, 1700 incunaboli, il primo libro stampato in Ungheria (Chronica Hungarorum del 1473) e il più antico testo esistente in lingua ungherese, l’Orazione Funebre del XII° secolo. E’ aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20. Chiusa il lunedì e la domenica. Sito ufficiale
In fondo al cortile dopo aver attraversato il salone del Museo di Storia di Budapest si scende la scala che porta verso i bastioni sud e la torre della Mazza (Buzogany torony), dal tetto conico, interessante elemento superstite delle antiche fortificazioni medievali. Uscendo infine dalla fortezza tramite una porta vicina aperta nel bastione, la Porta Ferdinando, si può ammirare il barbacane, un’opera difensiva semicircolare edificata fra il XIV° e il XV° secolo. Al di là dei giardini comincia il quartiere di Taban (il nome taban deriva dal turco e significa conceria) che si estende dai piedi del monte Gellert sino alla collina della fortezza.
Storia
Fu re Bela IV°, che governò questo territorio dal 1235 al 1270, a volere la costruzione di una fortezza in caso di invasione da parte dei Mongoli; sotto il regno di Sigismondo di Lussemburgo, oltre cento anni più tardi, il castello fu ampliato. Ma il massimo splendore Budavari Palota lo raggiunse all’epoca di Mattia Corvino (1458-1490), brillante sovrano, letterato e umanista che ne fece una vera e propria culla delle arti e delle scienze apportando all’edificio anche alcune modifiche in stile rinascimentale. L’assedio del 1686 contro l’occupante turco non risparmiò il palazzo reale che fu gravemente danneggiato.Fra il XVIII° e il XIX° secolo gli Asburgo ne vollero fare una residenza degna del loro rango: Maria Teresa d’Austria fece erigere le imponenti costruzioni barocche, in seguito Francesco Giuseppe nel 1890 affidò a Alajos Hauszmann e Miklos Ybl l’incarico di rimodellare la costruzione con fattezze neobarocche. In realtà l’imperatore soggiornò in questa fortezza solo per brevi periodi nonostante lo avesse voluto così sontuoso e imponente.
Visita al Castello di Budapest
La facciata del Palazzo Reale si estende per 300 metri lungo il corso del Danubio. Un rapace gigantesco con le ali spiegate e una spada fra gli artigli sembra spiccare il volo da un pilastro della cancellata in ferro che circonda la fortezza: è il turul, il mitico uccello emblema delle tribù magiare. Al centro del palazzo una cupola poggia su un insieme di colonne gemine mentre sulla grande terrazza panoramica s’innalza la statua equestre di Eugenio di Savoia, uno dei liberatori dai turchi. Sul piedistallo sono rappresentate due scene della battaglia di Zenta del 1697 avvenuta durante la guerra ottomano-austriaca. Continuando lungo questa passeggiata sino alla sporgenza che domina il fiume si raggiunge un punto suggestivo con vista su Budapest. Da sinistra e destra si riconoscono perfettamente l’Isola Margherita, il Parlamento, il ponte delle Catene, la basilica di Santo Stefano e, da lontano, la collina di Gellert, la cittadella e il monumento della Liberazione.Una delle attrazioni principali ospitate all’esterno del palazzo è la fontana di re Mattia, un gruppo scultoreo in bronzo opera di Alajos Strobl (risale al 1904) che rappresenta il sovrano durante la caccia. Il soggetto si ispira a una ballata di Mihaly Vorosmarty, poeta romantico del XIX° secolo nella quale Mattia incontra una bella fanciulla, Ilonka, in occasione di una partita di caccia.
Proseguendo a sinistra, dopo la fontana si accede al cortile interno attraverso la porta dei Leoni, così chiamata per le raffigurazioni in pietra di questi felini, che sorvegliano l’entrata. Sempre qui si trova la biblioteca nazionale Szechenyi (Nemzeti Szechenyi Konyvtar) fondata dal conte Ferenc Szechenyi nel 1802: si tratta della più importante biblioteca del paese con sala di lettura aperta a tutti. Ospitata al Budavari Palota dal 1985 accoglie oggi circa 8 milioni di pezzi fra cui libri, giornali e periodici, manoscritti, mappe, incisioni, poster e piccole stampe. Fra le opere più antiche e preziose vi sono 35 codici Corvini provenienti dalla biblioteca di re Mattia, 1700 incunaboli, il primo libro stampato in Ungheria (Chronica Hungarorum del 1473) e il più antico testo esistente in lingua ungherese, l’Orazione Funebre del XII° secolo. E’ aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20. Chiusa il lunedì e la domenica. Sito ufficiale
In fondo al cortile dopo aver attraversato il salone del Museo di Storia di Budapest si scende la scala che porta verso i bastioni sud e la torre della Mazza (Buzogany torony), dal tetto conico, interessante elemento superstite delle antiche fortificazioni medievali. Uscendo infine dalla fortezza tramite una porta vicina aperta nel bastione, la Porta Ferdinando, si può ammirare il barbacane, un’opera difensiva semicircolare edificata fra il XIV° e il XV° secolo. Al di là dei giardini comincia il quartiere di Taban (il nome taban deriva dal turco e significa conceria) che si estende dai piedi del monte Gellert sino alla collina della fortezza.