Andrassy Ut, il viale dello shopping a Budapest
Andrassy Ut è un viale rettilineo di Budapest lungo 2,5 km. La strada è considerata senza dubbio la più elegante della capitale ungherese, ispirata agli Champs-Elysées parigini..
Con una lunghezza di 2,5 km, Andrassy Ut, lungo viale rettilineo di Budapest, è anche la strada più elegante della capitale tanto da essere conosciuta come gli Champs-Elysées ungheresi.
All’epoca della monarchia austro-ungarica, Budapest conobbe un fiorente periodo caratterizzato da grandi opere di urbanizzazione: dopo un viaggio a Parigi nel 1858, il conte Gyula Andrassy, capo del governo d’Ungheria, ebbe l’idea di aprire un grande arteria di comunicazione fra il Piccolo Viale (Kiskorut) e il Parco Comunale (Varosliget). Il tracciato fu progettato nel 1872 e i lavori si protrassero per una ventina d’anni; le celebrazioni del Millenario videro la nascita di un bel viale costeggiato da edifici e palazzi signorili. Gli eventi storici portarono numerosi cambiamenti al nome della strada: Sugar Ut (viale radiale), Andrassy ut (nel 1890 alla morte del conte), Stalin (nel 1947), Nepkoztarsasag (della Repubblica Popolare) dal 1957 al 1990 sino a ritrovare l’attuale Andrassy Ut.
Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 2002, il viale fu realizzato in base alle indicazioni di diversi studi fra cui Frigyes Feszl, Lajos Lechner e Klein & Fraser e i palazzi costruiti da famosi architetti guidati da Miklos Ybl e finanziati grazie a banche e famiglie aristocratiche dell’epoca.
Di fronte, sull’altro lato del viale, al 29, si trova una delle migliori pasticcerie e sale da tè di tutta la capitale, il Caffè Muvesz che ha conservato l’incantevole aspetto di primo ‘900. Nelle sale, dove si possono assaporare ottimi dolci e un buon caffè, vi sono specchi antichi, statue e dipinti, il tutto con un sottofondo di musica classica. Da non perdere anche la terrazza che si affaccia sul Teatro dell’Opera. Poco più avanti, un’altra pasticceria, Lukacs, fondata nel 1912, propone pasticcini tradizionali e musica dal vivo.
Al 60 un palazzo neo rinascimentale, un tempo quartiere generale della polizia politica nazista e comunista, ospita la Casa del Terrore (Terror Haza) dove sono testimoniati gli effetti del regime sulla popolazione ungherese all’epoca della Seconda Guerra Mondiale. Tariffe: intero 2000 HUF (circa 6,40€); ridotto 1000 HUF (3,20€). Orari: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 18.
Proseguendo la passeggiata su Andrassy Ut si raggiungono due piazzette frequentate soprattutto d’estate: Liszt Ferenc Ter, con la statua del poeta Endre Ady, e dall’altra parte del viale, Jokai Ter con la scultura in memoria dello scrittore romantico Mor Jokai.
Fra il 1877 e il 1879 Andrassy Ut ha ospitato in un bel palazzo neo rinascimentale a tre piani, opera di Adolf Lang, l’Accademia di Musica Franz Liszt che oggi si trova al 52 di Wesselenyi Ut, nelle vicinanze di questo viale. La sede originaria della Liszt Ferenc Zenemuveszeti Foiskola è decorata sulla facciata da una statua in bronzo del compositore; da vedere assolutamente è il foyer (vi si accede da Karoly Utca) splendidamente decorato.
Poco più avanti Andrassy Ut attraversa l’Oktogon, un importante crocevia di forma ottagonale che incrocia il Grande Viale: qui si trova anche la stazione della linea 1 (Millennium Underground) della metropolitana cittadina che percorre il viale sino a Piazza degli Eroi.
In Vorosmarty Utca 35, una traversa degli Champs Elysées di Budapest, si trova l’appartamento che occupò Liszt negli ultimi 5 anni della sua vita quando nella capitale ungherese era solito trascorrere l’inverno. Sul muro di fronte alla porta d’ingresso è stata affissa una targa che indica gli orari in cui il musicista riceveva la gente. Le tre sale che compongono l’abitazione ospitano lo scrittoio su cui sono esposti oggetti personali (diapason, lettere, occhiali…), l’armadio con cappello e guanti, un tavolino con lo stampo in bronzo della mano destra (realizzato da Alajos Strobl) del musicista. Nel salone si trova invece il pianoforte Bosendorfer, lo strumento preferito da Liszt. Aperto da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 17. Chiuso la domenica e durante le vacanze. Biglietti: intero 1500 HUF (circa 4,80€); studenti e pensionati 750 HUF (2,40€); permesso per foto 1100 HUF (3,50€); permesso per video 2200 HUF (7€); visita guidata in inglese, tedesco, francese, italiano e russo 12 mila HUF (massimo 25 persone – 38€); audioguide 700 HUF (2,20€). Info www.lisztmuseum.hu.
Ai civici 89-91 di Boulevard Andrassy sorge invece il Kodaly Zoltan Emlekmuzeum, casa-museo di questo compositore ungherese del XX° secolo. L’appartamento occupato dall’artista negli anni dal 1924 al 1967 contiene pianoforti, biblioteca, scrittoio, spartiti musicali e una interessante collezione di caraffe e vasi realizzati dal musicista stesso (si possono ammirare nella sala da pranzo). Orari: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16.30. Info su kodaly.hu/museum.
Su Kodaly Korond, graziosa piazzetta che non manca di eleganza, si affacciano quattro edifici simmetrici sistemati ad arco; le aiuole sono ornate da quattro statue di personaggi famosi che combatterono nella lotta contro i Turchi. Oltrepassata questa piazza, Andrassy Ut cambia aspetto attraversando un elegante quartiere residenziale: ai vecchi fabbricati ornati da sculture si sostituiscono ville e alberghi eleganti oltre a palazzi che ospitano le sedi di varie ambasciate.
Gli appassionati di arte dell’Estremo Oriente non perderanno il museo situato al 103 di Andrassy Ut dove si trova l’Hopp Ferenc Kelet-Azsiai Muzeum che espone oggetti raccolti durante i viaggi in Asia da Ferenc Hopp, ottico e ricco mercante, che li donò in seguito al suo paese d’origine. Il giardino della villa, abitazione di questo primo grande viaggiatore ungherese, accoglie grandi sculture e frammenti di architetture. Apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 18; chiuso il lunedì. Tariffe: intero 1000 HUF (3,20€); studenti (dai 6 ai 26 anni) e pensionati (62-70 anni) 500 HUF (1,60€); family ticket (2 adulti e bambini) 2300 HUF (7,30€); gratuito under 6, over 70, disabili con accompagnatore, Budapest Card, giornalisti. Informazioni su hoppmuseum.hu.
Fondato nel 1890, il Museo Postale di Budapest è stato sino al 2012 al primo piano della tenuta Saxlehner, dove a indicarne l’ingresso erano due vecchie cassette delle lettere. Nel cortile interno da cui si accedeva all’area museale del Postamuzeum vi erano belle gallerie decorate. Gli oggetti esposti – fra cui cabine telefoniche, uniformi e veicoli – si trovano ora nella nuova sede di strada Benczur 27.
Spostandosi dal viale Andrassy sino a Varosliget Fasor (civico 12) si raggiunge una bella villa che accoglie un museo dedicato all’arte indiana e dell’Estremo Oriente. Al Rath Gyorgy Muzeum si possono osservare statuette, gioielli, tappezzerie e sculture, pettini in avorio e lacca dorata, pipe, astucci e utensili per la cerimonia del tè. Il museo è al momento chiuso per ristrutturazione: consultare il sito www.imm.hu per informazioni inerenti l’apertura. Alcuni oggetti sono temporaneamente visibili al Museum of Applied Arts in Ulloi Ut 33-37.
Alla fine di Andrassy Ut, nei pressi del parco municipale Varosliget, si trova una delle più importanti piazze di Budapest, Hosok Tere, un’area urbana immensa fiancheggiata a sinistra dal Museo di Belle Arti e a destra dalla Galleria delle Arti. Piazza degli Eroi ospita al centro una colonna e, dietro due colonnati ad arco di cerchio ornati con statue e sculture, il monumento del Millenario. Opera dell’architetto Albert Schickedanz, Hosok Tere è diventata nel corso degli anni un importante luogo di raduno per eventi e manifestazioni.
Simbolo di questa piazza è il Milleneumi Emlekmu che commemora i mille anni di conquista magiara. Inaugurato nel 1896, si presenta con una colonna alta 36 metri che sostiene la statua dell’arcangelo Gabriele in piedi su un globo. Sul piedistallo una scultura ritrae il principe Arpad a cavallo accompagnato da sei capi di tribù ungheresi; il carro della guerra e della pace sono uno di fronte all’altro mentre fra una colonna e l’altra si vedono le statue di personaggi (fra cui Stefano I°, Bela IV°, Mattia Corvino, i principi di Transilvania…) che hanno caratterizzato la storia del paese.
Al 37 di Dozsa Gyorgy Ut ha sede la galleria d’arte Mucsarnok: l’edificio che sorge sulla Piazza degli Eroi ha l’aspetto di un tempio greco con un ampio portico a sei colonne ed è celebre per i mosaici che ne abbelliscono la facciata. Si tratta di uno spazio espositivo per mostre temporanee di arte contemporanea. Aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (il giovesì sino alle 20), chiuso il lunedì. Ingresso: adulti, studenti e pensionati 400 HUF (1,30€); gratis under 7 e disabili. Info www.mucsarnok.hu/.
Proprio di fronte, al 41, sorge invece il Museo delle Belle Arti di Budapest – Szepmuveszeti Muzeum – ospitato in un imponente edificio neoclassico con portico a otto colonne. Da notare il frontone, replica di quello del tempio di Zeus a Olimpia. Aperto al pubblico nel 1906, il museo accoglie al suo interno grandi capolavori artistici fra cui pittura italiana, olandese, spagnola, tedesca, inglese, francese e fiamminga. La Galleria degli Antichi Maestri al primo piano concentra i pezzi più pregevoli che riflettono le grandi scuole europee dal XIII° al XVIII° secolo. Da non perdere fra gli altri il Ritratto di Pietro Bembo di Raffaello, La Maddalena di El Greco, il Ritratto di Giovane del Durer e la Predica di San Giovanni Battista di Bruegel il Vecchio. Attualmente sono in corso interventi di ammodernamento all’edificio che ospita il museo, chiuso dunque temporaneamente al pubblico. Per qualsiasi informazione si consiglia di visitare il sito ufficiale www.szepmuveszeti.hu.
Da qui si può infine accedere all’ingresso del Varosliget, nel XV° secolo riserva di caccia reale e palude. Fu l’imperatrice Maria Teresa che alla metà del XVIII° secolo fece prosciugare le zone paludose per piantarvi nuove specie di alberi e trasformarlo in un luogo di passeggio pubblico. Oggi il parco è molto frequentato soprattutto nella bella stagione perché offre riparo dal caldo oltre che la possibilità di praticarvi canottaggio (d’inverno il lago prosciugato diventa invece una pista di pattinaggio).
Come i parigini Champs Elysées anche Andrassy Ut è sede di ristoranti in stile Belle Epoque, boutique di lusso e eleganti negozi che richiamano ogni giorno turisti provenienti da ogni parte del mondo.
All’epoca della monarchia austro-ungarica, Budapest conobbe un fiorente periodo caratterizzato da grandi opere di urbanizzazione: dopo un viaggio a Parigi nel 1858, il conte Gyula Andrassy, capo del governo d’Ungheria, ebbe l’idea di aprire un grande arteria di comunicazione fra il Piccolo Viale (Kiskorut) e il Parco Comunale (Varosliget). Il tracciato fu progettato nel 1872 e i lavori si protrassero per una ventina d’anni; le celebrazioni del Millenario videro la nascita di un bel viale costeggiato da edifici e palazzi signorili. Gli eventi storici portarono numerosi cambiamenti al nome della strada: Sugar Ut (viale radiale), Andrassy ut (nel 1890 alla morte del conte), Stalin (nel 1947), Nepkoztarsasag (della Repubblica Popolare) dal 1957 al 1990 sino a ritrovare l’attuale Andrassy Ut.
Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 2002, il viale fu realizzato in base alle indicazioni di diversi studi fra cui Frigyes Feszl, Lajos Lechner e Klein & Fraser e i palazzi costruiti da famosi architetti guidati da Miklos Ybl e finanziati grazie a banche e famiglie aristocratiche dell’epoca.
Cosa vedere in Andrassy Ut
Lungo il percorso di Andrassy Ut, definito uno dei dieci boulevard più belli del mondo, si possono ammirare alcune delle principali attrazioni cittadine. Al civico 22 s’innalza maestoso il Teatro dell’Opera, Magyar Allami Operahaz, costruito fra il 1875 e il 1884 in stile rinascimentale da Miklos Ybl. La facciata si apre con un portico che sorregge un balcone delimitato da una balaustra mentre alloggiate in nicchie laterali si vedono le statue di due grandi compositori ungheresi: Franz Liszt a destra e Ferenc Erkel a sinistra. A quest’ultimo, pianista e direttore d’orchestra, gli ungheresi devono anche l’inno nazionale e varie opere liriche. Il concerto eseguito in occasione dell’inaugurazione dell’Opera avvenuta il 27 settembre 1884 fu diretto proprio dalla bacchetta di Erkel. L’interno del teatro è sontuoso: lo scalone d’onore, il foyer, la sala, il salone del protocollo e la scalinata reale sono impreziositi da dorature, rivestimenti in legno, affreschi e marmi pregiati.Di fronte, sull’altro lato del viale, al 29, si trova una delle migliori pasticcerie e sale da tè di tutta la capitale, il Caffè Muvesz che ha conservato l’incantevole aspetto di primo ‘900. Nelle sale, dove si possono assaporare ottimi dolci e un buon caffè, vi sono specchi antichi, statue e dipinti, il tutto con un sottofondo di musica classica. Da non perdere anche la terrazza che si affaccia sul Teatro dell’Opera. Poco più avanti, un’altra pasticceria, Lukacs, fondata nel 1912, propone pasticcini tradizionali e musica dal vivo.
Al 60 un palazzo neo rinascimentale, un tempo quartiere generale della polizia politica nazista e comunista, ospita la Casa del Terrore (Terror Haza) dove sono testimoniati gli effetti del regime sulla popolazione ungherese all’epoca della Seconda Guerra Mondiale. Tariffe: intero 2000 HUF (circa 6,40€); ridotto 1000 HUF (3,20€). Orari: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 18.
Proseguendo la passeggiata su Andrassy Ut si raggiungono due piazzette frequentate soprattutto d’estate: Liszt Ferenc Ter, con la statua del poeta Endre Ady, e dall’altra parte del viale, Jokai Ter con la scultura in memoria dello scrittore romantico Mor Jokai.
Fra il 1877 e il 1879 Andrassy Ut ha ospitato in un bel palazzo neo rinascimentale a tre piani, opera di Adolf Lang, l’Accademia di Musica Franz Liszt che oggi si trova al 52 di Wesselenyi Ut, nelle vicinanze di questo viale. La sede originaria della Liszt Ferenc Zenemuveszeti Foiskola è decorata sulla facciata da una statua in bronzo del compositore; da vedere assolutamente è il foyer (vi si accede da Karoly Utca) splendidamente decorato.
Poco più avanti Andrassy Ut attraversa l’Oktogon, un importante crocevia di forma ottagonale che incrocia il Grande Viale: qui si trova anche la stazione della linea 1 (Millennium Underground) della metropolitana cittadina che percorre il viale sino a Piazza degli Eroi.
In Vorosmarty Utca 35, una traversa degli Champs Elysées di Budapest, si trova l’appartamento che occupò Liszt negli ultimi 5 anni della sua vita quando nella capitale ungherese era solito trascorrere l’inverno. Sul muro di fronte alla porta d’ingresso è stata affissa una targa che indica gli orari in cui il musicista riceveva la gente. Le tre sale che compongono l’abitazione ospitano lo scrittoio su cui sono esposti oggetti personali (diapason, lettere, occhiali…), l’armadio con cappello e guanti, un tavolino con lo stampo in bronzo della mano destra (realizzato da Alajos Strobl) del musicista. Nel salone si trova invece il pianoforte Bosendorfer, lo strumento preferito da Liszt. Aperto da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 17. Chiuso la domenica e durante le vacanze. Biglietti: intero 1500 HUF (circa 4,80€); studenti e pensionati 750 HUF (2,40€); permesso per foto 1100 HUF (3,50€); permesso per video 2200 HUF (7€); visita guidata in inglese, tedesco, francese, italiano e russo 12 mila HUF (massimo 25 persone – 38€); audioguide 700 HUF (2,20€). Info www.lisztmuseum.hu.
Ai civici 89-91 di Boulevard Andrassy sorge invece il Kodaly Zoltan Emlekmuzeum, casa-museo di questo compositore ungherese del XX° secolo. L’appartamento occupato dall’artista negli anni dal 1924 al 1967 contiene pianoforti, biblioteca, scrittoio, spartiti musicali e una interessante collezione di caraffe e vasi realizzati dal musicista stesso (si possono ammirare nella sala da pranzo). Orari: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16.30. Info su kodaly.hu/museum.
Su Kodaly Korond, graziosa piazzetta che non manca di eleganza, si affacciano quattro edifici simmetrici sistemati ad arco; le aiuole sono ornate da quattro statue di personaggi famosi che combatterono nella lotta contro i Turchi. Oltrepassata questa piazza, Andrassy Ut cambia aspetto attraversando un elegante quartiere residenziale: ai vecchi fabbricati ornati da sculture si sostituiscono ville e alberghi eleganti oltre a palazzi che ospitano le sedi di varie ambasciate.
Gli appassionati di arte dell’Estremo Oriente non perderanno il museo situato al 103 di Andrassy Ut dove si trova l’Hopp Ferenc Kelet-Azsiai Muzeum che espone oggetti raccolti durante i viaggi in Asia da Ferenc Hopp, ottico e ricco mercante, che li donò in seguito al suo paese d’origine. Il giardino della villa, abitazione di questo primo grande viaggiatore ungherese, accoglie grandi sculture e frammenti di architetture. Apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 18; chiuso il lunedì. Tariffe: intero 1000 HUF (3,20€); studenti (dai 6 ai 26 anni) e pensionati (62-70 anni) 500 HUF (1,60€); family ticket (2 adulti e bambini) 2300 HUF (7,30€); gratuito under 6, over 70, disabili con accompagnatore, Budapest Card, giornalisti. Informazioni su hoppmuseum.hu.
Fondato nel 1890, il Museo Postale di Budapest è stato sino al 2012 al primo piano della tenuta Saxlehner, dove a indicarne l’ingresso erano due vecchie cassette delle lettere. Nel cortile interno da cui si accedeva all’area museale del Postamuzeum vi erano belle gallerie decorate. Gli oggetti esposti – fra cui cabine telefoniche, uniformi e veicoli – si trovano ora nella nuova sede di strada Benczur 27.
Spostandosi dal viale Andrassy sino a Varosliget Fasor (civico 12) si raggiunge una bella villa che accoglie un museo dedicato all’arte indiana e dell’Estremo Oriente. Al Rath Gyorgy Muzeum si possono osservare statuette, gioielli, tappezzerie e sculture, pettini in avorio e lacca dorata, pipe, astucci e utensili per la cerimonia del tè. Il museo è al momento chiuso per ristrutturazione: consultare il sito www.imm.hu per informazioni inerenti l’apertura. Alcuni oggetti sono temporaneamente visibili al Museum of Applied Arts in Ulloi Ut 33-37.
Alla fine di Andrassy Ut, nei pressi del parco municipale Varosliget, si trova una delle più importanti piazze di Budapest, Hosok Tere, un’area urbana immensa fiancheggiata a sinistra dal Museo di Belle Arti e a destra dalla Galleria delle Arti. Piazza degli Eroi ospita al centro una colonna e, dietro due colonnati ad arco di cerchio ornati con statue e sculture, il monumento del Millenario. Opera dell’architetto Albert Schickedanz, Hosok Tere è diventata nel corso degli anni un importante luogo di raduno per eventi e manifestazioni.
Simbolo di questa piazza è il Milleneumi Emlekmu che commemora i mille anni di conquista magiara. Inaugurato nel 1896, si presenta con una colonna alta 36 metri che sostiene la statua dell’arcangelo Gabriele in piedi su un globo. Sul piedistallo una scultura ritrae il principe Arpad a cavallo accompagnato da sei capi di tribù ungheresi; il carro della guerra e della pace sono uno di fronte all’altro mentre fra una colonna e l’altra si vedono le statue di personaggi (fra cui Stefano I°, Bela IV°, Mattia Corvino, i principi di Transilvania…) che hanno caratterizzato la storia del paese.
Al 37 di Dozsa Gyorgy Ut ha sede la galleria d’arte Mucsarnok: l’edificio che sorge sulla Piazza degli Eroi ha l’aspetto di un tempio greco con un ampio portico a sei colonne ed è celebre per i mosaici che ne abbelliscono la facciata. Si tratta di uno spazio espositivo per mostre temporanee di arte contemporanea. Aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (il giovesì sino alle 20), chiuso il lunedì. Ingresso: adulti, studenti e pensionati 400 HUF (1,30€); gratis under 7 e disabili. Info www.mucsarnok.hu/.
Proprio di fronte, al 41, sorge invece il Museo delle Belle Arti di Budapest – Szepmuveszeti Muzeum – ospitato in un imponente edificio neoclassico con portico a otto colonne. Da notare il frontone, replica di quello del tempio di Zeus a Olimpia. Aperto al pubblico nel 1906, il museo accoglie al suo interno grandi capolavori artistici fra cui pittura italiana, olandese, spagnola, tedesca, inglese, francese e fiamminga. La Galleria degli Antichi Maestri al primo piano concentra i pezzi più pregevoli che riflettono le grandi scuole europee dal XIII° al XVIII° secolo. Da non perdere fra gli altri il Ritratto di Pietro Bembo di Raffaello, La Maddalena di El Greco, il Ritratto di Giovane del Durer e la Predica di San Giovanni Battista di Bruegel il Vecchio. Attualmente sono in corso interventi di ammodernamento all’edificio che ospita il museo, chiuso dunque temporaneamente al pubblico. Per qualsiasi informazione si consiglia di visitare il sito ufficiale www.szepmuveszeti.hu.
Da qui si può infine accedere all’ingresso del Varosliget, nel XV° secolo riserva di caccia reale e palude. Fu l’imperatrice Maria Teresa che alla metà del XVIII° secolo fece prosciugare le zone paludose per piantarvi nuove specie di alberi e trasformarlo in un luogo di passeggio pubblico. Oggi il parco è molto frequentato soprattutto nella bella stagione perché offre riparo dal caldo oltre che la possibilità di praticarvi canottaggio (d’inverno il lago prosciugato diventa invece una pista di pattinaggio).
Come i parigini Champs Elysées anche Andrassy Ut è sede di ristoranti in stile Belle Epoque, boutique di lusso e eleganti negozi che richiamano ogni giorno turisti provenienti da ogni parte del mondo.