Il Beffroi di Bruges, visita alla torre civica medievale
Chiamatela Belfort o Beffroi, o semplicemente la Torre CIvica di Bruges: si tratta di uno dei Patrimoni UNESCO del Belgio ed uno dei simboli della cittą delle Fiandre.
Per arrivare in cima bisogna salire 366 gradini che diventano sempre più piccoli. Dai suoi 83 metri di altezza, la torre campanaria di Bruges, nella regione belga delle Fiandre, offre un panorama pittoresco su tutta la città. Costruito fra il XIII° e il XV° secolo, il Beffroi (Belfort) è il simbolo cittadino anche per la sua particolarità: da quattro secoli pende infatti di un metro (per esattezza 1,19 metri) verso est. Ma non solo. Le sue campane in bronzo (47) suonano ogni 15 minuti grazie a un carillon che le aziona.
Patrimonio Unesco dal 1999, il Belfort di Bruges, in gotico brabantino, sorge nel cuore del centro storico, nella piazza del vecchio mercato, e rappresenta la ricchezza e l’indipendenza di Bruges. Di fronte si trovano il palazzo del Consiglio Provinciale, costruito in stile neo gotico, un museo su Salvador Dalì, graziosi ristoranti e caffè e nella Grote Marckt non mancano mai le tradizionali carrozze su cui salire per andare alla scoperta della città.
Edificio più alto di Bruges, ha ospitato in passato anche l’archivio storico ed è tutt’oggi visitabile attraverso una ripida scalinata che permette di raggiungerne la cima; ad ogni piano sono inoltre presenti pannelli informativi sulla sua storia.
Azionate manualmente sino al XVI° secolo, le campane del Belfort scandivano la vita cittadina, in particolare l’inizio e la fine del lavoro (all’epoca non si poteva infatti lavorare con scarsa luminosità), le festività e il permesso di girare in strada senza l’uso di torce. Nel 1523 le campane delle ore vennero invece azionate da un carillon che permise di realizzare anche alcune melodie religiose e profane. Dal 1604 ci fu un suonatore di carillon, assunto dall’amministrazione cittadina, per realizzare le sonorità dei giorni festivi e quelle di mercato; 70 anni dopo, il carillon, costruito da Melchior de Haze, era costituito da 35 campane. Nel 1741 si passò alle attuali 47, fuse da Joris Dumery, per un peso di quasi 28 tonnellate.
Innalzata per la prima volta nel 1240 ma distrutta 4 decenni più tardi da un incendio, la torre civica venne ricostruita fra il 1282 e il 1296 con due corpi degradanti e una guglia in legno; solo 200 anni più tardi venne aggiunta la parte superiore. In pietra bianca e affiancato da 4 pinnacoli, il Beffroi aveva una nuova guglia con la statua di San Michele. La sorte della neo costruzione non fu tuttavia migliore della precedente: un fulmine causò un incendio pochi anni dopo rendendo così necessario un nuovo intervento di costruzione. A completare la guglia fu in quell’occasione il leone rampante delle Fiandre. Restaurata ancora nel 1753, sempre a causa di danni provocati dal fuoco, ha assunto solo nel 1822 l’aspetto neo gotico con cui la si può ammirare oggi nella piazza del mercato.
Tariffe biglietto: 12€ adulti; 10€ over 65, ragazzi sino ai 25 anni; gratuito bambini sino ai 5 anni, soci “Amici dei Musei di Bruges” e possessori di Musea Brugge Card.
Orari di apertura: da lunedì a domenica 9.30/18. Aperture straordinarie: 24 e 31 dicembre 2019 9.30/16; 21 maggio 2020 9.30/13; 24 e 31 dicembre 2020, 9.30/16. Maggiori informazioni e contatti: musea@brugge.be o +32 50 44 87 11
Sito di riferimento www.museabrugge.be
Patrimonio Unesco dal 1999, il Belfort di Bruges, in gotico brabantino, sorge nel cuore del centro storico, nella piazza del vecchio mercato, e rappresenta la ricchezza e l’indipendenza di Bruges. Di fronte si trovano il palazzo del Consiglio Provinciale, costruito in stile neo gotico, un museo su Salvador Dalì, graziosi ristoranti e caffè e nella Grote Marckt non mancano mai le tradizionali carrozze su cui salire per andare alla scoperta della città.
Edificio più alto di Bruges, ha ospitato in passato anche l’archivio storico ed è tutt’oggi visitabile attraverso una ripida scalinata che permette di raggiungerne la cima; ad ogni piano sono inoltre presenti pannelli informativi sulla sua storia.
Azionate manualmente sino al XVI° secolo, le campane del Belfort scandivano la vita cittadina, in particolare l’inizio e la fine del lavoro (all’epoca non si poteva infatti lavorare con scarsa luminosità), le festività e il permesso di girare in strada senza l’uso di torce. Nel 1523 le campane delle ore vennero invece azionate da un carillon che permise di realizzare anche alcune melodie religiose e profane. Dal 1604 ci fu un suonatore di carillon, assunto dall’amministrazione cittadina, per realizzare le sonorità dei giorni festivi e quelle di mercato; 70 anni dopo, il carillon, costruito da Melchior de Haze, era costituito da 35 campane. Nel 1741 si passò alle attuali 47, fuse da Joris Dumery, per un peso di quasi 28 tonnellate.
Innalzata per la prima volta nel 1240 ma distrutta 4 decenni più tardi da un incendio, la torre civica venne ricostruita fra il 1282 e il 1296 con due corpi degradanti e una guglia in legno; solo 200 anni più tardi venne aggiunta la parte superiore. In pietra bianca e affiancato da 4 pinnacoli, il Beffroi aveva una nuova guglia con la statua di San Michele. La sorte della neo costruzione non fu tuttavia migliore della precedente: un fulmine causò un incendio pochi anni dopo rendendo così necessario un nuovo intervento di costruzione. A completare la guglia fu in quell’occasione il leone rampante delle Fiandre. Restaurata ancora nel 1753, sempre a causa di danni provocati dal fuoco, ha assunto solo nel 1822 l’aspetto neo gotico con cui la si può ammirare oggi nella piazza del mercato.
Informazioni utili, orari e prezzo dei biglietti della Torre Civica di Bruges
Tariffe biglietto: 12€ adulti; 10€ over 65, ragazzi sino ai 25 anni; gratuito bambini sino ai 5 anni, soci “Amici dei Musei di Bruges” e possessori di Musea Brugge Card.Orari di apertura: da lunedì a domenica 9.30/18. Aperture straordinarie: 24 e 31 dicembre 2019 9.30/16; 21 maggio 2020 9.30/13; 24 e 31 dicembre 2020, 9.30/16. Maggiori informazioni e contatti: musea@brugge.be o +32 50 44 87 11
Sito di riferimento www.museabrugge.be