Piazza Garibaldi, la storia della Piazza Grande di Parma
Piazza Garibaldi è famosa per i suoi bar e caffè ed è il centro vitale di Parma. Si tratta della ex Piazza Grande che venne dedicata a Giuseppe Garibaldi nel 1893. Da vedere il Palazzo del Comune, Il palazzo del Governatore e la chiesa di S. Pietro.
1893: una statua dedicata all'eroe dei due mondi sostituisce il precedente monumento borbonico dell’Ara Amicitiae, che dal secolo precedente (1769) svettava sul lato nord della piazza. E' il momento preciso in cui nasce Piazza Garibaldi, fulcro centrale della città di Parma , che con la posa del nuovo monumento assume la sua connotazione attuale, raggiunta dopo oltre 2.000 anni di gloriosa storia.
Un po' di storia
In effetti la nascita di una piazza in questo preciso punto della città nasce come conseguenza naturale della fondazione della città, avvenuta per conto del console Emilio Lepido, mentre tracciava il percorso di quell'arteria fondamentale della pianura padana, ai piedi dell'Appennino: la via Emilia.
All'incrocio del decumano massimo (la stessa via Emilia) con la sua perpendicolare principale, ovvero il cardo massimo, si era formato, naturalmente il cuore cittadino, il Foro. La successiva caduta dell'Impero Romano, con l'arrivo di Goti e Longobardi, non aveva portato grandi variazioni nel tessuto urbano parmense, e naturalmente l'area del vecchio foro si era trasformato nell'embrione di Piazza Grande, simbolo della stessa città di Parma e luogo di aggregazione dei cittadini dell'importante città emiliana. Alcuni frammenti
Qui sorse il centro civico cittadino, quasi in contrapposizione al "potere religioso" centrato qualche centinaio di metri più a nord-ovest, presso la monumentale Piazza Duomo, dove si ergono la Cattedrale e il Battistero di Parma. Piazza Grande vide sorgere i suoi monumenti insigni già a partire dal 13°secolo come ad esempio con il Palazzo del Comune, datato 1221 e posto nel lato sud, ed il Palazzo del Governatore, che cominciò a dominare il lato nord della piazza nel 1285, anche se allora il suo nome era quello di Palazzo dei Mercanti.
La connotazione più moderna di piazza Garibaldi si deve all'opera di un architetto francese, Alexandre Ennemond Petitot, che chiamato a Parma dal Duca Filippo I di Borbone nel 1753, impostò il volto moderno di Parma, interessandosi anche di Piazza Grande, che modificò nel suo assetto proponendo una modifica strutturale alla chiesa di San Pietro, che ore vede la sua facciata rivolta sulla piazza, anziché il suo abside, uniformando colori e geometrie dei suoi palazzi, e creando il monumento dell'Ara dell'Amicizia, che verrà poi sostituito da quello di Garibaldi, circa una secolo dopo.
Da vedere in Piazza Garibaldi
Oggi Piazza Garibaldi è senza dubbio il centro pulsante della città, visto come luogo di ritrovo preferito dai parmigiani, che convergono qui per gli aperitivi serali, prima di tuffarsi nei numerosi ristoranti che si trovano tutt'intorno alla piazza. Qui si trovano bar, caffè e osterie brulicanti di clienti sia d'estate, nei tavolini esterni sulla piazza che nelle sale interne, prese d'assalto nei mesi invernali. C'è comunque possibilità di pranzare e cenare sulla piazza, come si può fare al Caffè Garibaldi, al n.19/g, al Ristroante Bistro al 19/b e all'Antica Trattoria del Governatore oppure gustare un pizza a La Duchessa e ai "da chi ragas".
Il Palazzo del Comune, si trova sul lato sud-orientale della piazza, all'incrocio tra la via Mazzini e la via Farini: le sue precedenti linee medievali vennero in gran parte trasformate in stile rinascimentale, quando una ristrutturazione si fece necessaria per riparare i gravi danni inferti dal crollo della contigua Torre Civica. I lavori, completati in circa mezzo secolo, tra il 1623 e il 1673, videro l'aggiunta di un ampio portico. Parte della struttura medievale è visibile nella porzione sud del palazzo, dove sono ancora presenti delle merlature tipiche medievali. All'interno del palazzo sono esposte opere di Antonio Carracci, Bernardino Gatti e Ilario Spolverini.
Il lato nord della piazza è dominato dal Palazzo del Governatore, esistente già nel 13 ° secolo, diviso in due distinti edifici, ma visibile oggi nella visione dell'architetto francese Petitot, che lo trasformò nella seconda metà del 18° secolo (1760). Al centro della struttura si erge una torre barocca, che ospita all'interno la campana della ex Torre Civica, che rollò nel 1606. Notevole è la meridiana posta nel suo centro, composta da due distinti orologi solari: venne realizzata nel 1829 da don Luigi Pazzoni e Lorenzo Ferrari. Dal 2010 è divenuto lo spazio espositivo più importante del Comune di Parma.
Il lato ovest della piazza ospita la facciata della Chiesa di S. Pietro, che vediamo nella versione ideata dal Petitot, e completata nel 1760. La chiesa in effetti aveva origini antiche: secondo le cronache esisteva prima dell'anno 1000 anche se verso Piazza Grande era rivolto il suo abside. Alexandre Ennemond Petitot volle ribaltare la struttura, per creare un effetto architettonico migliore, e l'abside fu trasformato nella nuova facciata in stile neoclassico. L'interno a navata unica merita una visita.
Un po' di storia
In effetti la nascita di una piazza in questo preciso punto della città nasce come conseguenza naturale della fondazione della città, avvenuta per conto del console Emilio Lepido, mentre tracciava il percorso di quell'arteria fondamentale della pianura padana, ai piedi dell'Appennino: la via Emilia.
All'incrocio del decumano massimo (la stessa via Emilia) con la sua perpendicolare principale, ovvero il cardo massimo, si era formato, naturalmente il cuore cittadino, il Foro. La successiva caduta dell'Impero Romano, con l'arrivo di Goti e Longobardi, non aveva portato grandi variazioni nel tessuto urbano parmense, e naturalmente l'area del vecchio foro si era trasformato nell'embrione di Piazza Grande, simbolo della stessa città di Parma e luogo di aggregazione dei cittadini dell'importante città emiliana. Alcuni frammenti
Qui sorse il centro civico cittadino, quasi in contrapposizione al "potere religioso" centrato qualche centinaio di metri più a nord-ovest, presso la monumentale Piazza Duomo, dove si ergono la Cattedrale e il Battistero di Parma. Piazza Grande vide sorgere i suoi monumenti insigni già a partire dal 13°secolo come ad esempio con il Palazzo del Comune, datato 1221 e posto nel lato sud, ed il Palazzo del Governatore, che cominciò a dominare il lato nord della piazza nel 1285, anche se allora il suo nome era quello di Palazzo dei Mercanti.
La connotazione più moderna di piazza Garibaldi si deve all'opera di un architetto francese, Alexandre Ennemond Petitot, che chiamato a Parma dal Duca Filippo I di Borbone nel 1753, impostò il volto moderno di Parma, interessandosi anche di Piazza Grande, che modificò nel suo assetto proponendo una modifica strutturale alla chiesa di San Pietro, che ore vede la sua facciata rivolta sulla piazza, anziché il suo abside, uniformando colori e geometrie dei suoi palazzi, e creando il monumento dell'Ara dell'Amicizia, che verrà poi sostituito da quello di Garibaldi, circa una secolo dopo.
Da vedere in Piazza Garibaldi
Oggi Piazza Garibaldi è senza dubbio il centro pulsante della città, visto come luogo di ritrovo preferito dai parmigiani, che convergono qui per gli aperitivi serali, prima di tuffarsi nei numerosi ristoranti che si trovano tutt'intorno alla piazza. Qui si trovano bar, caffè e osterie brulicanti di clienti sia d'estate, nei tavolini esterni sulla piazza che nelle sale interne, prese d'assalto nei mesi invernali. C'è comunque possibilità di pranzare e cenare sulla piazza, come si può fare al Caffè Garibaldi, al n.19/g, al Ristroante Bistro al 19/b e all'Antica Trattoria del Governatore oppure gustare un pizza a La Duchessa e ai "da chi ragas".
Il Palazzo del Comune, si trova sul lato sud-orientale della piazza, all'incrocio tra la via Mazzini e la via Farini: le sue precedenti linee medievali vennero in gran parte trasformate in stile rinascimentale, quando una ristrutturazione si fece necessaria per riparare i gravi danni inferti dal crollo della contigua Torre Civica. I lavori, completati in circa mezzo secolo, tra il 1623 e il 1673, videro l'aggiunta di un ampio portico. Parte della struttura medievale è visibile nella porzione sud del palazzo, dove sono ancora presenti delle merlature tipiche medievali. All'interno del palazzo sono esposte opere di Antonio Carracci, Bernardino Gatti e Ilario Spolverini.
Il lato nord della piazza è dominato dal Palazzo del Governatore, esistente già nel 13 ° secolo, diviso in due distinti edifici, ma visibile oggi nella visione dell'architetto francese Petitot, che lo trasformò nella seconda metà del 18° secolo (1760). Al centro della struttura si erge una torre barocca, che ospita all'interno la campana della ex Torre Civica, che rollò nel 1606. Notevole è la meridiana posta nel suo centro, composta da due distinti orologi solari: venne realizzata nel 1829 da don Luigi Pazzoni e Lorenzo Ferrari. Dal 2010 è divenuto lo spazio espositivo più importante del Comune di Parma.
Il lato ovest della piazza ospita la facciata della Chiesa di S. Pietro, che vediamo nella versione ideata dal Petitot, e completata nel 1760. La chiesa in effetti aveva origini antiche: secondo le cronache esisteva prima dell'anno 1000 anche se verso Piazza Grande era rivolto il suo abside. Alexandre Ennemond Petitot volle ribaltare la struttura, per creare un effetto architettonico migliore, e l'abside fu trasformato nella nuova facciata in stile neoclassico. L'interno a navata unica merita una visita.