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Montopoli in Val d'Arno (Toscana): cosa vedere nella cittą in provincia di Pisa

Montopoli in Val d'Arno, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Montopoli in Val d'Arno dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Posta nel bel mezzo di un ameno territorio collinare tappezzante parte della provincia di Pisa, il “Castello Insigne” di Montopoli in Val d’Arno (fu Boccaccio a conferirgli il virgolettato soprannome per via delle imponenti fortificazioni) è una cittadina che gode del favore di un hinterland toscano incontaminato e culla di transiti effettuati da grandi civiltà, Etruschi e Romani in particolar modo come testimoniato da numerosi reperti archeologici risalenti al III secolo a.C.

Storia

La località appare ufficialmente sulle carte soltanto nel 1017 nella forma del castello purtroppo oggi non più esistente, eppure tanto utile nel Medioevo per la difesa dalle scorribande armate di Ungari e Avari, feroci ma non tanto da poter valicare le mura della possente rocca. Proprio il prezioso e strategico avamposto fu conteso dalle città di Lucca e Pisa, cui si aggiunse la rivale Firenze che la spuntò aggiudicandosi non senza lottare aspramente una Montopoli volontariamente sottomessasi al capoluogo toscano.

Venne il turno della dominazione della Diocesi di San Miniato, cui seguì il prospero controllo dei Lorena prima della calata delle truppe napoleoniche e del subentro del Granducato di Toscana. L’ascesa economica si verificò tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento: l’attività agricola accrebbe la propria importanza, iniziò a svilupparsi il comparto artigiano e anche il settore industriale, e tutto questo superando le gravi difficoltà date dall’avvento della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale il castello andò distrutto.

Cosa vedere a Montopoli in Val d’Arno

Il borgo pare non abbia risentito di questa perdita, nel XIX secolo era già una località di villeggiatura molto in voga e il prestigio è andato incrementando anno dopo anno, sostenuto da un patrimonio architettonico da prima della classe. La bellezza è il tratto distintivo delle chiese sparse fra Montopoli e le sue frazioni, eppure risalta più che altro una semplicità di base che forse risulta una caratteristica di maggior apprezzamento presso w avventori. Ne è un esempio lampante la Chiesa della Madonna del Soccorso e San Marco, che dispone di un’unica navata centrale rettangolare e soprattutto di un portico a cinque arcate che meravigliosamente introduce alla visione degli interni, nei quali si custodiscono l’altare maggiore e l’affresco cinquecentesco della Madonna col Bambino tra i santi Sebastiano e Verdiana.

La Pieve dei Santi Stefano e Giovanni Evangelista si fa riconoscere per la trecentesca torre campanaria in mattoni a vista che enfatizza una facciata di certo eccessivamente afona. Fra le opere conservate va elogiata l’arte sprigionata dalla tavola con lunetta raffigurante Dio Padre fra gli Angeli, la Visitazione, l’Annunciazione e San Giuseppe, opera realizzata nel 1526 da Giovanni di Lorenzo Larciani. Poliedrico si presenta l’Oratorio di San Sebastiano, luogo di culto cattolico, cappella dei caduti di guerra e centro adibito all’accoglienza di svariate manifestazioni a carattere culturale.

Il Conservatorio di Santa Marta mostra una palese dicotomia fra l’esterno e l’interno, di fiacca presenza il primo, di maestosa postura il secondo, dove prendono posto tre altari in pietra serena tra i quali il maggiore scolpito nel 1677 e sovrastato dalla Resurrezione di Lazzaro, dipinto a tema biblico eseguito dal pittore Ludovico Cardi. In frazione San Romano merita di essere visitato il Santuario della Maria Madre della Divina Grazia, un magnifico complesso cristiano che annovera un arioso convento, l’annesso chiostro a pianta classica, un antiquarium e un presepio artistico esposto nel periodo natalizio su una superficie complessiva di 300 metri quadrati ottenuti dal chiostro stesso. La Chiesa rappresenta il cuore della struttura, reca infatti un presbiterio ospitante dal 1702 la salma di San Clemente, più sei eleganti cappelle che si fronteggiano guidate dalla maestà della Cappella di San Paolo. La trecentesca Pieve di Santa Maria Novella è stata edificata completamente in mattoni, mentre la Chiesa di San Bruno è del 1783.

Montopoli in Val d’Arno si configura altresì come cittadina ricca di palazzi e tenute nobiliari, e fra questi sono noti il duecentesco Palazzo del Vescovo e del Podestà (orfano del grande loggiato che un tempo lo caratterizzava), il Palazzo dell’Antica Cancelleria e Villa Capponi Piaggio, sorta nel ‘500. Acquistata nel 1953 dall’imprenditore Enrico Piaggio, funse da location per il matrimonio della di lui figlia Antonella e di Umberto Agnelli. La villa beneficia dell’abbraccio del parco della Tenuta di Verramista, il cui immenso bosco si compone di querce, castagni e abeti bianchi assai rari.

La storia a Montopoli ha lasciato un’eredità cospicua incarnata da monumenti di evidente matrice medievale, su tutti la Torre di San Matteo datata 1431 e l’Arco di Castruccio Castracani, così denominato perché proprio lì si dice che l’agguerrito condottiero sia stato ferito durante l’assedio della città.

Eventi, sagre e manifestazioni

Questo e altri episodi cruciali dell’epoca vengono annualmente raccontati dalla Rievocazione Storica e Disfida con l’Arco, una manifestazione che ritorna puntualmente da 45 anni ormai nel secondo weekend di settembre. Nello stesso mese sono di scena Martinfiera e la Fiera degli Uccelli.

Da segnalare infine il Museo Civico situato all’interno di Palazzo Guicciardini per riunire un tesoro fatto di beni archeologici, storici, artistici e naturalistici, compresa una vasta collezione di terrecotte prodotte quando l’arte manifatturiera a Montopoli era preminente.

Come arrivare a Montopoli in Val d’Arno

Da Firenze, Pisa o Livorno imboccare la SGC Firenze – Pisa – Livorno, uscire a Montopoli in Val d’Arno e procedere sulla SS 67 che arriva in città; la stazione ferroviaria di San Romano-Montopoli-Santa Croce si trova sulla linea Firenze – Livorno ed è collegata dagli autobus della linea extraurbana CPT; l’aeroporto di Pisa si trova a soli 35 km dalla località.

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