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I dintorni del Cairo, il deserto, il Nilo e il fascino dell'Antico Egitto

Il Cairo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Il Cairo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La capitale dell'Egitto, il Cairo, si trova in una area cruciale della geografia egiziana. Qui iniza il punto dove i sacro fiume, il Nilo, si apre a ventaglio per andare a formare le fertili terre del suo delta. Qui si incontrano gli ambienti così diversi e contrastanti del paesaggio egiziano, le fertili terre limose del fiume e le aride sabbie del deserto, ed il tutto è disseminato di reperti sotrici che testimoniano del grande sviluppo culturale che i popoli di queste terre mostrarono al mondo già diversi millenni fa.

Come arrivare al Cairo?
L'aeroporto internazionale del Cairo si trova a nord est del centro cittadino ad una quindicina di km circa. E' l'aeroporto più trafficato dell'intero Egitto ed è costituito di 3 terminal di cui l'ultimo ultimato nel 2008. C'è il progetto per i prossimi anni di collegare via metro l'aereoporto del Cairo con Giza.
Molte località turistiche come Sahrm el Sheik. Luxor e Hurghada organizzano voli charter con escursioni alle piramidi. I pacchetti vengono proposti direttamente negli hotel, o dai tour operator.

Il perido migliore per visitare la regione intorno al Cairo è si curamente il semestre compreso tra novembre fino a metà maggio. In questi mesi le temperature sono particolarmente adatte per chi vuole visitare i siti archeologici senza soffrire del caldo estremo che invece diventa molto intenso durante l'estate. Nei mesi invernali è sempre possibilie la possibilità (a dire il verso omunque remota) di imncappare in qualche giornata nuvolosa o con qualche goccia di pioggia.

Un viaggio nei dintorni del Cairo non può che inizare ad ovest, presso la piana di Giza (Gizeh) dove la magnificenza delle piramidi continua ad esercitare, dopo oltre 4.500 anni, il suo fascino estremo. Nonostante l'incessante flusso turistico, la folla sparisce come d'incanto di fronte ai profili semplici ma intensi delle tre piramidi, con il vento che cancella i rumori della città in lontananza e il deserto a finaco che sembra vasto quanto la voragine di tempo trascorsa dalla loro creazione. La Sfinge, le pirmaidi di Cheope, Chefren e Micerino sono i siti archeologici più conosciuti d'Egitto, e da soli valgono il viaggio.

Spostandoci a sud della capitale troviamo altri interessanti siti archeologici: nell'ordine Abu Sir, Saqqara, Menfi e Dahshur. Presso Abi Sir è da visitare il fruppo delle tre piramidi, più piccole e rovinate rispetto a quelle di Giza, ma di indubbio fascino come la bella piramide di Sahura. Altre piramidi, le più antiche, le troviamo presso il sito di Saqqara, dove si trova anche un importante necropoli. Tra i vari edifici spicca per importanza il Serapeo, un luogo di sepoltura dei Tori sacri, i cosidetti buoi Api. Animali sacri avevano una esistenza abbastanza agiata e alla loro morte venivano onorati con sepolture degne di principi, con tanto di imbalsamatura e maschere funerarie.

A Menfi occhi puntati sul Colosso di Ramses II, la gigantesca statua di cui rimane la sola parte superiore, e che un tempo dove dominare impressionante nella sua posizione eretta grazie ed un altezza di circa 15 metri. Ora è visibile in posizione supina ma l'impressione per le sue dimensioni è ancora coinvolgente. Da vedere anche una sfinge in alabastro dal peso sbalorditivo di 80 tonnellate.

Dahshur offre paesaggi desertici e privi dell'affollamento dei turisti e sette pèiramidi di cui due particolarmente interessanti: la più antica è la piramide romboidale, chiamata così perchè possiede una doppia pendenza, più ripida alla base e meno cinclinata nella seconda metà. La sua caratteristica principale è la presenza, in parte, del rivestimento in marmo, che tutte le altre piramidi d'Egitto hanno perso durante il corso della storia. La seconda piramide è detta la Piramide Rossa (o Piramide Nord).
Sempre a sud del Cairo, ma spostato verso ovest in direzione del Sahara, si trova il Wadi Faiyum, una oasi molto importante che ospita interessanti vestigia archeologiche come il tempio di Qsar Qarum e le rovine di Karanis vecchie di circa 2300 anni. L'oasi è anche conosciuta per gli appassionati di bird watching. Più ad ovest nel bel mezzo del deserto si trova l'interessantissimo sito di Wadi al-Hitan, la valle delle balene, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO per la presenza di fossili relativi ai grandi mammiferi marini.

A nord del Cairo si snoda l'area verde del Delta del Nilo, un miracolo di vegetazione che si apre a ventagli in mezzo al deserto, grazie al patrimonio idrico trasportato continuamente dal grande fiume. Sul margine occidentale del delta si trova l'interessante serie di laghetti della depressione del Wadi Natrun. il cui nome indica la presenza di giacimenti di sodio (Natrum in latino). L'attrazione turistica di questa aera sono gli antichissimi monasteri cristiani, rispettivamente i quattro monasteri di San Macario, San Baramus, San Bishoi (Deir Amba Bishoi) e Santa Maria (Deir es Suriani, monastero dei siriani). Quest'ultimi sono i più famosi e più visitati, sopratutto San Bishoi dove risiede la maggiore autorità religiosa Copta.

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