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Le Terme libere a Bagni di Craveggia in Piemonte

Pur non essendo gradevoli al palato le acque semi-termali dei Bagni di Craveggia sono ideali per il sistema circolatorio e la tonifica della pelle. Il sito offre due diverse sorgenti termali.

I Bagni di Craveggia rappresentano l’unica località termale libera di tutto il Piemonte e, assieme alle Pozze di Leonardo a Bormio, l’unica altra in tutto il nord Italia. Sono famose da un lato per essere una località termale di alta quota, con i suoi quasi 1000 metri di altitudine e per il meraviglioso e scenografico ambiente naturale d’alta montagna, ma dall’altro anche per due curiose peculiarità legate alla sua storia: la prima è che, pur appartenendo al territorio italiano, l’unica via d’accesso carrozzabile (ma per la maggior parte delle persone, anche pedonale) è possibile solo dalla Svizzera, dato che per arrivare dalla sede comunale in Italia sarebbe necessario scavalcare a piedi la montagna che incombe sulle sorgenti; la seconda riguarda le sfortunate vicende dello stabilimento, ormai definitivamente chiuso dagli anni Cinquanta dopo un gravissimo incendio e poi dopo la frana che gli fu esiziale, e che ne determina allora l’abbandono e lo status di semplice bagno libero e gratuito.
Bagni di Craveggia è collocata nell’ambito della Valle Onsernone, nel comune di Craveggia in provincia di Verbania-Cusio-Ossola, e confina direttamente col comune svizzero di Comologno, cui è collegato tramite il nuovo ponte trans-frontaliero Spruga-Bagni di Craveggia, che consente l’accesso pedonale ai bagnanti una volta giunti in auto a Spruga.

Storia dello stabilimento termale

La prima testimomianza documentale circa i Bagni di Craveggia risale addirittura al 1298, anno in cui viene menzionato relativamente alla zona un “flumen de aqua calida”. Successivamente, nel 1617, il Podestà della Val Vigezzo diede l’ordine di costruire una vasca coperta per i bagni termali dotata di baita quale ricetto per i degenti che qui venivano a curarsi. E’ al Settecento che risalgono i primi tentativi di sfruttamento organizzato delle acque ipertermali: nel 1770, infatti, i fratelli Rossetti ottengono l’autorizzazione di costruire un piccolo stabile nei pressi della fonte, e nel 1775 il sig. Antoniazzi di Intragna ottiene la concessione allo sfruttamento delle sorgenti termali.
I primi studi scientifici sulle effettive proprietà terapeutiche delle acque di Craveggia avviene nel 1816 ad opera del dottor Mancini, le cui analisi vengono pubblicate nello scritto “Modo di far uso delle acque e dei bagni di Craveggia”.
Il primo stabilimento termale vero e proprio apre nel 1823, con il nome di Albergo Stabilimento dei Bagni di Craveggia, e prevede ben 16 bagni, oltre al diritto per i poveri di fare due bagni al giorno gratuitamente con apposito certificato. Ristrutturato nel 1878 a spese del Comune, l’11 agosto 1881, lo stabilimento viene distrutto nel corso di un incendio. Ricostruito in stile moderno, ed accessibile tramite la carrozzabile Craveggia-Bagni Spruga ultimata nel 1933, lo stabilimento chiude però nuovamente i battenti, questa volta definitivamente, nel 1951, quando una grossa valanga rovina sui bagni lasciandoli gravemente danneggiati e, da allora, inagibili.

Acque e trattamenti termali

Le terme libere di Bagni Craveggia sono alimentate da due sorgenti termali: una principale che scaturisce sulla riva destra del rio dei Bagni, sgorgando in superficie alla temperatura di circa 28 gradi, con una portata di 12 litri al minuto e si caratterizza per la sua consistenza paraffinica e la concentrazione di acido solforico, che la rendono poco gradevole al palato ma tuttavia perfettamente potabile e limpida, ed ottima per i bagni termali e la cura della pelle; l’altra sorgente sgorga ad un centinaio di metri dalla prima, sulla sponda sinistra del rio dei Bagni, e scaturisce ad una temperatura di 20 gradi con una portata ancora minore, pari a 2 litri al minuto, mostrando caratteristiche organolettiche simili alla prima ma meno accentuate.
Considerata la non elevata temperatura delle acque semi-termali, ma la ancora minore temperatura sia del fiume Onsermone che della stessa aria di alta quota di Craveggia, è possibile ed estremamente piacevole alternare bagni nelle pozze di acque minerale, tiepide ma comunque più calde, con quelle del fiume, molto più fredde, ottenendo grandi benefici sul sistema circolatorio ed un effetto di tonificazione sulla pelle corroborato anche dalla alta presenza di zolfo in sospensione.

Informazioni utili per visitare le terme

Indirizzo, telefono, sito ufficiale
Località Bagni di Craveggia, Craveggia (VB)

tel. non disponibile
www.ticino.ch/it/commons/details/Bagni-di-Craveggia/138950.html


Come arrivare
Ci sono solo due modi per raggiungere Bagni di Craveggia: uno semplice ed uno difficile. Il primo, adatto a tutti, prevede di entrare in Svizzera in auto, percorrere l’intera Valle Onsernone e, una volta nel paese di Spruga, lasciare la macchina per fare il breve percorso pedonale che conduce al ponte transfrontaliero sopra il fiume Isorno. Il secondo, adatto solo ad alpinisti esperti, consente di accedere direttamente dall’Italia scavalcando il crinale alpino che incombe sulle sorgenti termali partendo da Taceno o da Craveggia.

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