Il Paraguay (o Paraguai) è uno stato di oltre 6 milioni di persone situato in America Meridionale, confinante a nord con la Bolivia, ad est con il Brasile ed a sud-ovest con l’Argentina.
Il territorio, abitato in origine dagli indios guaranì, vide l’arrivo dei primi coloni europei nel 1524, quando una spedizione portoghese agli ordini dell’espoloratore Aleixo Garcia, sconfinò in territorio paraguaiano intenta a cercare valichi praticabili sulle Ande. Da quel momento in poi gli indigeni lasciarono progressivamente spazio agli spagnoli, che nel 1537 fondarono un piccolo insediamento sul fiume Paraguay chiamato “Nuestra Señora de Asunción”, l’odierna capitale Asunciòn. Fin dalla fine del XVI secolo i gesuiti cominciarono l’opera di evangelizzazione del paese, fondando le prime missioni, la cosiddette “reducciones”, unico riparo per le ultime comunità di indios convertite, totalmente spazzate via insieme alle missioni negli anni seguenti il trattato di Madrid del 1750, quando Ferdinando VI di Spagna cedette al Portogallo parte della regione. L’indipendenza dalla Spagna, avvenuta nel 1811, innescò una terribile lotta intestina per il comando, che ha visto succedersi dittature per quasi due secoli, e che ancora oggi, anche se lo stato ha assunto la definitiva identità governativa con la repubblica presidenziale, genera tensioni ed instabilità.
Superato l’isolamento economico e politico, il Paraguay si sta lentamente lasciando scoprire, facendo trasparire un paese dove natura e storia vanno a braccetto, dove le tradizioni sopravvivono all’interno di un clima di grande fervore culturale.
Il paese è diviso in due macroregioni dal fiume Paraguay, il Paraguay orientale, la parte più densamente popolata e dove si trovano le città più importanti, e i territori occidentali, veri e propri paradisi naturalistici. All’interno del Chaco, che ricopre quasi i tre quinti dello stato, sono salvaguardati numerosi parchi nazionali, come il Tifunque, il Cerro Corà o l’Enciso, le due immense riserve biologiche di Itabo e Tapi Yupì, ed i boschi protetti di Mbaracayù e Macunday, che ospitano qualcosa come 200 specie di mammiferi, 600 di uccelli e decine di rettili e anfibi unici al mondo.
La capitale è Asunciòn, una città di 1.600.000 abitanti fondata bel 1537 sulle colline adiacenti al fiume Paraguay, che presenta svariate attrazioni turistiche tutte concentrate in una porzione del centro compresa tra la riva del fiume, viale Colòn ed i viali Haedo e Luis A. Herrera. Qui sorgono: il palazzo del Governo, o Palacio de los Lòpez, costruito sul modello della reggia di Versailles, che ospita il presidente e dove si prendono la maggior parte delle decisioni politiche del paese; il Panteón Nacional de los Heroes, in Plaza de los Heroes, che a sua volta imita lo stile del “les Invalides” di Parigi, dove riposano, sotto l’imponente cupola rosa, molti eroi nazionali; la Casa Viola, uno dei più antichi e meglio conservati esempi di arte coloniale d’America, recentemente restaurato in occasione del cinquecentesimo compleanno dello sbarco di Cristoforo Colombo nel nuovo continente; la Casa de la Indipendencia, costruita nel 1722 e diventata famosa per le riunioni anti colonialiste segrete che vi si tenevano all’internola; chiesa di La Encarnaciòn e la Cattedrale Metropolitana, risalente al 1687 e caratterizzata da un maestoso altare dorato circondato da oggetti d’arte religiosa. Tra i musei, da non perdere il Museo delle Belle Arti, che contiene dipinti di artisti sudamericani, oltre a svariati documenti storici, ed il Museo di Storia Naturale, dove sono raccolte e sintetizzate fauna e flora della zona.
Altri centri che meritano una visita sono Fortìn Toledo, edificata lungo l’ex fronte della guerra del Chaco, che ospita un’importante riserva naturale oltre alle vecchie fortificazioni abbandonate e ad un cimitero di militari paraguaiani; Nueva Australia, un villaggio di modeste dimensioni fondato alla fine del XIX secolo da emigrati australiani sulla base delle teorie del socialismo utopistico, che si rivelarono ben presto fallimentari, comportando la precoce chiusura del centro nel 1896; Encarnaciòn, all’estremo sud del paese, fondata dai gesuiti nel 1615 e particolarmente accogliente anche per il clima; Ciudad del Este e Villarrica.
Ad animare il paese sono molte feste religiose, che, oltre al Natale ed alla Pasqua celebrate secondo il tradizionale calendario cristiano, raggiungono la massima espressione nel Día de San Blas, la suggestiva celebrazione del santo patrono nazionale che si tiene a febbraio, mentre altri importanti eventi si tengono a giugno per la ricorrenza della Paz de Cacho, e ad agosto, quando la capitale Asunciòn si anima in occasione dell’anniversario della fondazione.
Il clima è subtropicale, raggiunge i picchi di calore nei mesi di dicembre e gennaio, quando da queste parti è piena estate, mentre allenta leggermente la morsa del caldo solo in luglio e agosto, quando si verificano anche giornate fresche e ventilate. Il Chaco e le altre aree del nord sono le zone del paese dove si registrano le temperature più elevate, che possono arrivare a sfiorare i 40 gradi, mentre il clima si fa leggermente più mite e piovoso nell’area di Asunciòn e nelle regioni delle foreste orientali.
Raggiungere il Paraguay in aereo dall’Europa è possibile facendo scalo in Brasile o in Argentina, ed atterrando poi all’Aeroporto Internazionale Silvio Pettirossi Inti di Asunciòn, mentre per spostarsi all’interno è consigliabile prendere gli autobus, ben organizzati secondo linee che collegano tutte le principali città, tendendo a scartare le ipotesi macchina, le strade sono dissestate e pericolose, e treno, inefficiente e piuttosto lento.
Fonte foto, cortesia: Turismo en Paraguay