Avvistamenti alieni: viaggio nel mondo dove incontrare gli extraterrestri
I motivi per viaggiare sono i più disparati, con questo articolo vogliamo darvene uno più singolare del solito: avvistare gli omini verdi (o grigi) dall'Italia fino agli Stati Uniti. E come diceva il poster nell'ufficio dell'Agente Mulder in X-Files: I want to believe!
“Se non ci fossero altre civiltà lassù, sarebbe un inutile spreco di spazio” diceva la protagonista di Contact, il film di Robert Zemeckis del 1997. E tanti la pensano come lei, affascinati dalla vastità del cielo e dalle forme di vita che potrebbero nascondersi in pianeti lontani, molto più evolute di noi o forse, al contrario, sorprendentemente simili. Il desiderio di incontrare gli alieni è forte, così forte da confondere realtà e fantasia, tirare in ballo scienza e effetti speciali: che si tratti di suggestione, goliardia o verità, certo è che di Ufo ne abbiamo sempre parlato.
Ma ci sono stati periodi di particolare fermento, come se la caccia all’Ufo fosse una moda che va e viene, a ondate, scatenando ogni volta una gara a chi vede di più.
La frequenza, poi, non è uguale dappertutto: gli extraterrestri amano apparire in certe zone più di altre, e se proprio sognate di incontrarli vi conviene aspettarli negli Stati Uniti o in Gran Bretagna.
Ecco una mappa dei siti terrestri più gettonati dai visitatori intergalattici.
GLI ALIENI NEGLI STATI UNITI
Quando gli alieni sorvolarono per la prima volta gli Stati Uniti devono essersi trovati bene.
I casi sono due: o gli americani sono suggestionabili, burloni, o così egocentrici da sentirsi i prediletti degli Ufo, o davvero le navi spaziali hanno gradito il Nord America più di ogni altro luogo al mondo. In fondo è sempre stata la terra delle opportunità.
Dalla West Coast verso est, gli USA hanno registrato numerosi avvistamenti:
La California vanta quasi 2.200 avvistamenti dal 2000 ad oggi, aggiudicandosi il primo premio. E non lo dicono i patiti della televisione, o i fanatici di E.T., ma la Mutual UFO Network (MUFON), l’organizzazione investigativa sugli Ufo più importante degli Stati Uniti. Solo a Los Angeles, tra il 1947 e il 2005,gli oggetti volanti non identificati sono stati 1.346: un numero sorprendente di visite, o una quantità sorprendente di bufale.
Anche in Nevada i cacciatori di Ufo se la passano bene, favoriti da una fervida immaginazione che forse, talvolta, fa negare l’evidenza. Nella base militare di Groom Lake si fanno esperimenti aerei e si testano aeromobili, che in effetti risultano “non identificati” dal momento che nessun civile dovrebbe vederli. Eppure c’è chi li vede e continua a parlare di Ufo alieni. Il tratto della Highway 95 che va da Rachel all’Area 51 è la superstrada che ha registrato il maggior numero di avvistamenti d’America, e a Las Vegas, a due ore di macchina, sarebbero comparsi 104 Ufo dal 2000 ad oggi.
L’Arizona attira gli extraterrestri con le sue città, i suoi campi energetici e le sue foreste magiche.
Tra gli indiani della Apache National Forest circola una leggenda sugli “spiriti del male”, che verrebbero dal cielo a rapire periodicamente qualche malcapitato. Nel gergo degli ufologi questo rapimento si chiama abduction, ed è ciò che sarebbe toccato a Travis Walton, presunta vittima di un sequestro alieno. Era il 5 novembre del 1975, stava lavorando alla pulizia del sottobosco quando venne sorpreso, insieme ai colleghi, da un disco volante: mentre gli altri fuggivano lui veniva trattenuto dagli extraterrestri, ed effettivamente fu ritrovato 5 giorni più tardi, sconvolto e denutrito. Il caso sollevò un acceso dibattito: non si arrivò mai a smentire del tutto il racconto dei protagonisti, che ha ispirato il film “Fire in the Sky”.
Ma non finisce qui: nel 1997 a Phoenix c’è stato l’avvistamento di massa ricordato come Phoenix Lights, e pare che gli alieni facciano volentieri visita a Sedona, dove sarebbero attirati dall’energia emessa dal sottosuolo.
In New Mexico c’è la seconda superstrada più battuta dagli alieni, dopo quella dell’Area 51 in Nevada: è la Highway 40 tra Albuquerque e Flagstaff, che come altre zone del paese è stata frequentatissima dagli Ufo a partire dal 1947, quando un disco volante precipitò a Rooswell. Che l’episodio abbia incoraggiato gli extraterrestri a replicare la visita, o semplicemente abbia fatto galoppare la fantasia della gente?
Fatto sta che la fantascienza regna a Dulce: pare vi abbia sede una società segreta sotto l’Archuleta Mesa, in cui uomini e alieni collaborano nella sperimentazione genetica.
Il Colorado sembra più amato dagli alieni che dai turisti umani. Proprio così: lo stato delle Montagne Rocciose vanta la percentuale più elevata di avvistamenti per numero di abitanti negli USA! Garantisce la MUFON, che guarda caso ha sede proprio qui: a Saguache County, nel 2000, si contavano 131 incontri con gli Ufo per 4.620 abitanti, e a Center c’è un’importante UFO Watch Tower.
“Se non ci fossero altre civiltà lassù, sarebbe un inutile spreco di spazio” diceva la protagonista di Contact, il film di Robert Zemeckis del 1997. E tanti la pensano come lei, affascinati dalla vastità del cielo e dalle forme di vita che potrebbero nascondersi in pianeti lontani, molto più evolute di noi o forse, al contrario, sorprendentemente simili. Il desiderio di incontrare gli alieni è forte, così forte da confondere realtà e fantasia, tirare in ballo scienza e effetti speciali: che si tratti di suggestione, goliardia o verità, certo è che di Ufo ne abbiamo sempre parlato.
Ma ci sono stati periodi di particolare fermento, come se la caccia all’Ufo fosse una moda che va e viene, a ondate, scatenando ogni volta una gara a chi vede di più.
La frequenza, poi, non è uguale dappertutto: gli extraterrestri amano apparire in certe zone più di altre, e se proprio sognate di incontrarli vi conviene aspettarli negli Stati Uniti o in Gran Bretagna.
Ecco una mappa dei siti terrestri più gettonati dai visitatori intergalattici.
GLI ALIENI NEGLI STATI UNITI
Quando gli alieni sorvolarono per la prima volta gli Stati Uniti devono essersi trovati bene.
I casi sono due: o gli americani sono suggestionabili, burloni, o così egocentrici da sentirsi i prediletti degli Ufo, o davvero le navi spaziali hanno gradito il Nord America più di ogni altro luogo al mondo. In fondo è sempre stata la terra delle opportunità.
Dalla West Coast verso est, gli USA hanno registrato numerosi avvistamenti:
La California vanta quasi 2.200 avvistamenti dal 2000 ad oggi, aggiudicandosi il primo premio. E non lo dicono i patiti della televisione, o i fanatici di E.T., ma la Mutual UFO Network (MUFON), l’organizzazione investigativa sugli Ufo più importante degli Stati Uniti. Solo a Los Angeles, tra il 1947 e il 2005,gli oggetti volanti non identificati sono stati 1.346: un numero sorprendente di visite, o una quantità sorprendente di bufale.
Anche in Nevada i cacciatori di Ufo se la passano bene, favoriti da una fervida immaginazione che forse, talvolta, fa negare l’evidenza. Nella base militare di Groom Lake si fanno esperimenti aerei e si testano aeromobili, che in effetti risultano “non identificati” dal momento che nessun civile dovrebbe vederli. Eppure c’è chi li vede e continua a parlare di Ufo alieni. Il tratto della Highway 95 che va da Rachel all’Area 51 è la superstrada che ha registrato il maggior numero di avvistamenti d’America, e a Las Vegas, a due ore di macchina, sarebbero comparsi 104 Ufo dal 2000 ad oggi.
L’Arizona attira gli extraterrestri con le sue città, i suoi campi energetici e le sue foreste magiche.
Tra gli indiani della Apache National Forest circola una leggenda sugli “spiriti del male”, che verrebbero dal cielo a rapire periodicamente qualche malcapitato. Nel gergo degli ufologi questo rapimento si chiama abduction, ed è ciò che sarebbe toccato a Travis Walton, presunta vittima di un sequestro alieno. Era il 5 novembre del 1975, stava lavorando alla pulizia del sottobosco quando venne sorpreso, insieme ai colleghi, da un disco volante: mentre gli altri fuggivano lui veniva trattenuto dagli extraterrestri, ed effettivamente fu ritrovato 5 giorni più tardi, sconvolto e denutrito. Il caso sollevò un acceso dibattito: non si arrivò mai a smentire del tutto il racconto dei protagonisti, che ha ispirato il film “Fire in the Sky”.
Ma non finisce qui: nel 1997 a Phoenix c’è stato l’avvistamento di massa ricordato come Phoenix Lights, e pare che gli alieni facciano volentieri visita a Sedona, dove sarebbero attirati dall’energia emessa dal sottosuolo.
In New Mexico c’è la seconda superstrada più battuta dagli alieni, dopo quella dell’Area 51 in Nevada: è la Highway 40 tra Albuquerque e Flagstaff, che come altre zone del paese è stata frequentatissima dagli Ufo a partire dal 1947, quando un disco volante precipitò a Rooswell. Che l’episodio abbia incoraggiato gli extraterrestri a replicare la visita, o semplicemente abbia fatto galoppare la fantasia della gente?
Fatto sta che la fantascienza regna a Dulce: pare vi abbia sede una società segreta sotto l’Archuleta Mesa, in cui uomini e alieni collaborano nella sperimentazione genetica.
Il Colorado sembra più amato dagli alieni che dai turisti umani. Proprio così: lo stato delle Montagne Rocciose vanta la percentuale più elevata di avvistamenti per numero di abitanti negli USA! Garantisce la MUFON, che guarda caso ha sede proprio qui: a Saguache County, nel 2000, si contavano 131 incontri con gli Ufo per 4.620 abitanti, e a Center c’è un’importante UFO Watch Tower.
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Il Texas è un novellino rispetto a certi “resort per alieni” statunitensi, ma ultimamente si sta facendo valere. Non si era visto nulla di strano prima delle famose “Stephenville Lights” del 2008, ma da quel momento la piccola città ha attirato l’attenzione e scatenato la caccia all’Ufo. Peccato che le testimonianze siano state a dir poco confuse: per qualcuno si trattava di luci triangolari, per qualcuno erano dischi volanti, per altri ancora avevano dimensioni enormi. L’Air Force, che ha spiegato l’accaduto come esercitazione notturna degli F-16, non ha placato l’entusiasmo della gente, anzi. Da allora gli avvistamenti si sono moltiplicati e cinque città del Texas compaiono nella lista dei luoghi più visitati al mondo dagli alieni: sono Austin, Houston, Fort Worth, la stessa Stephenville e San Antonio.
Per concludere questa rassegna americana, non possiamo non citare, il sito, seppur puramente cinematografico, dove alieni e umani si incontravano nel film "Incontri ravvicinati del terzo tipo": la Devils Tower in Wyoming.
SUD AMERICA E AUSTRALIA
Il Messico, il Cile e la terra dei canguri non si sono fatti mancare qualche saluto spaziale.
In Messico tutto è iniziato con un’eclissi solare nel luglio del 1991, accompagnata da un gran numero di avvistamenti di Ufo. Sei anni dopo un amatore ha ripreso uno strano oggetto volante, e nel 2005 c’è stato il più grande avvistamento di massa al mondo: migliaia di persone hanno dichiarato di aver visto oltre 100 luci danzare nel cielo sopra Città del Messico.
In Cile c’è un altopiano che sembra fatto apposta per l’atterraggio delle navicelle. Ma soprattutto c’è una strada a San Clemente, 240 km a sud di Santiago, che l’ufficio del turismo locale ha ribattezzata UFO Trail. Il perché non è difficile da immaginare: dal 1995 ci sono stati oltre 100 avvistamenti di Ufo.
Con un salto nel nord dell’Australia si arriva a Wycliffe Well, dove non ci si limita ad avvistare dischi volanti: qui ci si fa rapire dai marziani o, per meglio dire, si è spesso vittime delle abduction. Gli esperti non si stupiscono di tanto fermento alieno perché, dicono, la città si trova lungo una delle “linee energetiche terrestri”. Energia o meno, forse dovremmo ricordarci che a pochi chilometri c’è una base aerea militare…
GLI UFO IN EUROPA
Del Vecchio Continente, gli Ufo preferiscono l’Inghilterra e la Scozia. Con quei cieli gonfi di pioggia, i castelli e i grandi prati verdi si prestano al proliferare di leggende, e sembrano ideali per uno sbarco extraterrestre. Tutti conoscono il fenomeno dei crop circles, i cerchi nel grano che spopolano in Gran Bretagna e testimoniano, a detta di molti, il passaggio di qualche forma di vita aliena, ma c’è chi giura di aver visto anche una navicella o una luce insolita nel cielo. E al di fuori della Gran Bretagna? Nessuno vuole rimanere indietro in quanto a fenomeni paranormali, e i cacciatori di Ufo si sono dati da fare in tutta Europa.
A Warminster (Wiltshire, Inghilterra) i cerchi nel grano sono comparsi così di frequente, negli ultimi quaranta anni, da averle fatto guadagnare una fama internazionale. Anche il numero di avvistamenti Ufo è da record, tra i più alti del Regno Unito: di solito sono dischi lucenti arancioni, che sfrecciano nel cielo notturno a velocità supersonica. Colpa della vicinanza di Stonehenge, assicurano gli esperti, che sarebbe una creazione aliena e verrebbe usato ancora oggi come pista di atterraggio. D’altronde come potrebbe essere una creazione umana? Le pietre sono troppo grosse, e nella preistoria non c’erano tecnologie terrestri sufficienti a innalzarle.
La piccola Bonnybridge, cittadina scozzese, è da molti considerata il regno degli Ufo per eccellenza. Ogni anno vanta centinaia di avvistamenti e negli anni Novanta, a seguito delle innumerevoli segnalazioni, il governo locale aveva chiesto al Primo Ministro una vera e propria indagine investigativa. Ovviamente non arrivò a conclusioni certe, ma stuzzicò ancor di più la fantasia dei residenti e li convinse di quanto fosse speciale il loro villaggio.
Non sarà la patria dei crop circles, ma la Norvegia, in quanto a fascino e atmosfere sinistre, quando vuole non è da meno. A Hessdalen gli oggetti volanti non mancano, e non si tratta di tenui bagliori di cui non esistono prove: le luci di Hessdalen sono un fenomeno famoso e studiatissimo, registrato dai fisici e analizzato con rigore scientifico. Di spiegazioni razionali ne hanno date, ma il mistero delle luci è rimasto tale nella mente dei più fantasiosi. Gli esperti parlano di combustione di nubi di polvere contenenti scandio, ma i patiti degli Ufo vedono solo luci sferiche di vari colori, di solito bianche o rosse, che pulsano in alto nel cielo o a pochi metri dal suolo, guizzando da un punto all’altro a gran velocità. Gli scienziati tirano in ballo i buchi neri, l’attività solare, i raggi cosmici e le fluttuazioni quantistiche del vuoto? Poco importa. Immaginare un viaggiatore interstellare è molto più interessante.
Il 1954 è stato l’anno degli Ufo: apparivano ovunque, da una parte all’altra del mondo, in una frenesia collettiva che alimentava sé stessa. Tra i vari paesi europei, la Francia fu la più colpita: in settembre gli alieni visitarono una decina di località, restando a bordo dei dischi volanti o scendendo a terra a spaventare da vicino qualche malcapitato. In ottobre le segnalazioni giunsero da 28 città diverse, e qualcuno colse la palla al balzo: René Lagarde organizzò uno scherzo in perfetto stile alieno, facendo apparire tre sfere luminose nel cielo sopra Bélesta… i giornali ne parlarono diffusamente, e gli ufologi gli dedicarono pagine e pagine: se René non avesse confessato la burla, forse, si parlerebbe ancora degli Ufo di Bélesta.
Dulcis in fundo un mistero italiano. Per Franco Chiumento, professore di matematica ed esperto di Ufo, ci sarebbe una base aliena nella zona di Pordenone, in Friuli Venezia Giulia. Lo dimostrano varie foto scattate da un giovane della zona, dichiarate autentiche dallo stesso Chiumento: si vedono astronavi, omuncoli grigi, e addirittura un uomo rapito a bordo di un’astronave. L’identità del fotografo non è nota, e l’attendibilità delle foto è incerta… ma nel dubbio è meglio stare attenti se si passeggia soli, di notte, nella campagna di Pordenone! Molti avvistamenti anche a Mortegliano (Udine).
Il Texas è un novellino rispetto a certi “resort per alieni” statunitensi, ma ultimamente si sta facendo valere. Non si era visto nulla di strano prima delle famose “Stephenville Lights” del 2008, ma da quel momento la piccola città ha attirato l’attenzione e scatenato la caccia all’Ufo. Peccato che le testimonianze siano state a dir poco confuse: per qualcuno si trattava di luci triangolari, per qualcuno erano dischi volanti, per altri ancora avevano dimensioni enormi. L’Air Force, che ha spiegato l’accaduto come esercitazione notturna degli F-16, non ha placato l’entusiasmo della gente, anzi. Da allora gli avvistamenti si sono moltiplicati e cinque città del Texas compaiono nella lista dei luoghi più visitati al mondo dagli alieni: sono Austin, Houston, Fort Worth, la stessa Stephenville e San Antonio.
Per concludere questa rassegna americana, non possiamo non citare, il sito, seppur puramente cinematografico, dove alieni e umani si incontravano nel film "Incontri ravvicinati del terzo tipo": la Devils Tower in Wyoming.
SUD AMERICA E AUSTRALIA
Il Messico, il Cile e la terra dei canguri non si sono fatti mancare qualche saluto spaziale.
In Messico tutto è iniziato con un’eclissi solare nel luglio del 1991, accompagnata da un gran numero di avvistamenti di Ufo. Sei anni dopo un amatore ha ripreso uno strano oggetto volante, e nel 2005 c’è stato il più grande avvistamento di massa al mondo: migliaia di persone hanno dichiarato di aver visto oltre 100 luci danzare nel cielo sopra Città del Messico.
In Cile c’è un altopiano che sembra fatto apposta per l’atterraggio delle navicelle. Ma soprattutto c’è una strada a San Clemente, 240 km a sud di Santiago, che l’ufficio del turismo locale ha ribattezzata UFO Trail. Il perché non è difficile da immaginare: dal 1995 ci sono stati oltre 100 avvistamenti di Ufo.
Con un salto nel nord dell’Australia si arriva a Wycliffe Well, dove non ci si limita ad avvistare dischi volanti: qui ci si fa rapire dai marziani o, per meglio dire, si è spesso vittime delle abduction. Gli esperti non si stupiscono di tanto fermento alieno perché, dicono, la città si trova lungo una delle “linee energetiche terrestri”. Energia o meno, forse dovremmo ricordarci che a pochi chilometri c’è una base aerea militare…
GLI UFO IN EUROPA
Del Vecchio Continente, gli Ufo preferiscono l’Inghilterra e la Scozia. Con quei cieli gonfi di pioggia, i castelli e i grandi prati verdi si prestano al proliferare di leggende, e sembrano ideali per uno sbarco extraterrestre. Tutti conoscono il fenomeno dei crop circles, i cerchi nel grano che spopolano in Gran Bretagna e testimoniano, a detta di molti, il passaggio di qualche forma di vita aliena, ma c’è chi giura di aver visto anche una navicella o una luce insolita nel cielo. E al di fuori della Gran Bretagna? Nessuno vuole rimanere indietro in quanto a fenomeni paranormali, e i cacciatori di Ufo si sono dati da fare in tutta Europa.
A Warminster (Wiltshire, Inghilterra) i cerchi nel grano sono comparsi così di frequente, negli ultimi quaranta anni, da averle fatto guadagnare una fama internazionale. Anche il numero di avvistamenti Ufo è da record, tra i più alti del Regno Unito: di solito sono dischi lucenti arancioni, che sfrecciano nel cielo notturno a velocità supersonica. Colpa della vicinanza di Stonehenge, assicurano gli esperti, che sarebbe una creazione aliena e verrebbe usato ancora oggi come pista di atterraggio. D’altronde come potrebbe essere una creazione umana? Le pietre sono troppo grosse, e nella preistoria non c’erano tecnologie terrestri sufficienti a innalzarle.
La piccola Bonnybridge, cittadina scozzese, è da molti considerata il regno degli Ufo per eccellenza. Ogni anno vanta centinaia di avvistamenti e negli anni Novanta, a seguito delle innumerevoli segnalazioni, il governo locale aveva chiesto al Primo Ministro una vera e propria indagine investigativa. Ovviamente non arrivò a conclusioni certe, ma stuzzicò ancor di più la fantasia dei residenti e li convinse di quanto fosse speciale il loro villaggio.
Non sarà la patria dei crop circles, ma la Norvegia, in quanto a fascino e atmosfere sinistre, quando vuole non è da meno. A Hessdalen gli oggetti volanti non mancano, e non si tratta di tenui bagliori di cui non esistono prove: le luci di Hessdalen sono un fenomeno famoso e studiatissimo, registrato dai fisici e analizzato con rigore scientifico. Di spiegazioni razionali ne hanno date, ma il mistero delle luci è rimasto tale nella mente dei più fantasiosi. Gli esperti parlano di combustione di nubi di polvere contenenti scandio, ma i patiti degli Ufo vedono solo luci sferiche di vari colori, di solito bianche o rosse, che pulsano in alto nel cielo o a pochi metri dal suolo, guizzando da un punto all’altro a gran velocità. Gli scienziati tirano in ballo i buchi neri, l’attività solare, i raggi cosmici e le fluttuazioni quantistiche del vuoto? Poco importa. Immaginare un viaggiatore interstellare è molto più interessante.
Il 1954 è stato l’anno degli Ufo: apparivano ovunque, da una parte all’altra del mondo, in una frenesia collettiva che alimentava sé stessa. Tra i vari paesi europei, la Francia fu la più colpita: in settembre gli alieni visitarono una decina di località, restando a bordo dei dischi volanti o scendendo a terra a spaventare da vicino qualche malcapitato. In ottobre le segnalazioni giunsero da 28 città diverse, e qualcuno colse la palla al balzo: René Lagarde organizzò uno scherzo in perfetto stile alieno, facendo apparire tre sfere luminose nel cielo sopra Bélesta… i giornali ne parlarono diffusamente, e gli ufologi gli dedicarono pagine e pagine: se René non avesse confessato la burla, forse, si parlerebbe ancora degli Ufo di Bélesta.
Dulcis in fundo un mistero italiano. Per Franco Chiumento, professore di matematica ed esperto di Ufo, ci sarebbe una base aliena nella zona di Pordenone, in Friuli Venezia Giulia. Lo dimostrano varie foto scattate da un giovane della zona, dichiarate autentiche dallo stesso Chiumento: si vedono astronavi, omuncoli grigi, e addirittura un uomo rapito a bordo di un’astronave. L’identità del fotografo non è nota, e l’attendibilità delle foto è incerta… ma nel dubbio è meglio stare attenti se si passeggia soli, di notte, nella campagna di Pordenone! Molti avvistamenti anche a Mortegliano (Udine).