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National Museum of African American History and Colture: a Washington dal 2015

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E' una pura coincidenza, ma certo possiede un certo significato il fatto che sia stato il primo Presidente di colore degli Stati Uniti, a presiedere a questa svolta culturale: pochi giorni fa nella Capitale degli Stati Uniti è stata posata alla presenza di Obama, la prima pietra di un nuovo museo, che si chiamerà NMAAHC (National Museum of African American History and Culture), volto a celebrare la storia della comunità di colore afro-americana sul suolo degli Stati Uniti. Se la guerra civile Americana aveva rappresentato nel 19° secolo un momento in cui economia ed ideali si erano venuti a scontrare su qualcosa di assolutamente fondamentale, per la storia dei diritti dell'uomo, ci sono poi voluti ben 150 anni perchè questo alto momento storico venisse trasformato in un museo dedicato all'americano di colore!

In effetti la Guerra di secessione americana, era iniziata a 151 anni prima, e l'anniversario della sua conclusione sarà nel 2015 quando sarà trascorso un secolo e mezzo dalla vittoria dei “nordisti” che sanarono la divisione del sud, e sancirono l'abolizione della schiavitù in tutta al confederazione, come aveva voluto Abram Lincoln. Sembra incredibile, ma da allora questo fondamentale momento della storia americana, che ha visto la fine della schiavitù. non è mai stato celebrato con un museo tematico nazionale.

Sono generazioni che i discendenti degli ex schiavi invocano un tributo ai loro antenati, e vari tentativi erano stati adoperati negli Stati Uniti cercando di proporre un progetto di legge che stabilisse un Museo Nazionale sulla Storia e Cultura Afro-Americana (NMAAHC). Poi nel 2003 è arrivato il via libero del Congresso Americano. Quest'anno a febbraio la svolta finale, con la cerimonia della posa della prima pietra che ha avuto luogo a Washington DC, presieduta dalla ex first lady Laura Bush e dal primo presidente nero, Obama. Una coincidenza, la presenza di Obama, nel 2003 nessuno immaginava l'elezione di un Presidente USA di colore, ma comunque un cammeo in più per celebrare questo momento così importante.

Il museo da 500 milioni di dollari era stato infatti approvato nel 2003 dal Congresso degli Stati Uniti, che aveva sancito la sua participazione al 50% dei costi. In questi anni quindi è scattata la ricerca ai fondi, coinvolgendo investitori privati che anche altre istituzioni pubbliche. In effetti altri 100 milioni di dollari sono stati già raccolti, e i fondi necessari al completamento del museo verranno recuperati nei prossimi due anni, per riuscire ad aprire in tempo per il 2015, l'anno stabilito per l'inaugurazione del museo.

L'esposizione si concentrerà su 200 anni di vita della comunità di colore in america, e verranno mostrati reperti ed elementi di interesse collezionati da ogni angolo del paese. Si stima che il museo metterà in mostra circa 35.000 artefatti, di cui 20.000 circa sono in teoria già pronti per essere esposti. Tra i vari oggetti si potranno vedere indumenti utilizzati dagli schiavi nel 19 ° secolo, un esempio di “slave cabin” gli scomodi alloggi in cui erano confinati gli schiavi, come anche le catene e i collari con i quali erano legati e costretti al lavoro. Molti degli oggetti appartenevano a Harriet Tubman ricordata come “Il Mosè della gente nera” anche se si trattava di una donna. Tra i suoi oggetti un libro di inni. E uno scialle di pizzo che le era stato donato da Sua Maestà la Regina Vittoria.
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The National Museum of African American History and Culture, aprirà i battenti nel 2015 e si troverà presso The National Mall di Washington. Verrà a trovarsi appena ad ovest dell'esistente National Museum of American History, nella zona del Monumento a Washington, il celebre obelisco.

Sito ufficiale del Museo: nmaahc.si.edu


Fonte: Tourism Review - Copyright Orbinet.cz
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 Pubblicato da il 07/03/2012 - - ® Riproduzione vietata

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