Nanny in the Clouds, arriva la babysitter sui voli di linea
Chi viaggia in aereo, specie in voli intercontinentali lo sa bene: non c'è niente di peggio di un volo passato a fianco di una famiglia, se incapace di gestire i propri figli! Dodici ore di capricci, pianti, urla e fastidi di ogni tipo, possono minare alle fondamenta anche l'autocontrollo delle persone più pazienti di questo mondo. A questo incubo, che parrebbe non avere soluzione, è arrivata una risposta dall'america: si tratta di “Nanny in the Clouds”, un servizio ideato da un imprenditore californiano che ha deciso di applicare il classico concetto di babysitter, ma applicarlo al mondo dei voli. E la nuova attività viene fornita potenzialmente in tutto il mondo, offrendo i propri servigi dall'ingresso all'aeroporto fino all'arrivo a destinazione.
L'idea è piuttosto semplice: mettere in contatto chi ama i bambini e ha già esperienze in tal senso, e che si trovano già sull'aereo per altri motivi, con i genitori che viaggiano con i bambini, e che per qualsiasi motivo non sono in grado di tenere sotto controllo le loro piccole pesti. Il momento del volo, si sa, genera ansia e tensione psicologica su molte persone, ed alcun genitori perdono la capacità di controllo dei propri figli, perchè stressati dalla situazione. E per non parlare dei genitori separati che viaggiano, con i mariti in genere con esperienza pari a poco più di zero! E chi ha più di un figlio a volte non riesce a tenere sotto controllo l'intera prole, con problemi e confusione in volo, a discapito della tranquillità di molti.
La famiglia “a rischio” può richiedere il servizio, e con una cifra modesta, di 10 dollari, sarà messa in contatto con la baby sitter, lasciando alle due parti poi la cura dei dettagli, il prezzo complessivo per l'aiuto, e la suddivisione dei compiti, compresa anche la distribuzione dei posti a sedere. Per le famiglie che volano molto c'è una sorta di abbonamento a 50 dollari l'anno, in modo che per ogni volo avranno la possibilità di trovare un'assistenza da parte di una babysitter. Sarà una idea di successo?
Tutti i dettagli li trovate qui:www.nannyintheclouds.com/
L'idea è piuttosto semplice: mettere in contatto chi ama i bambini e ha già esperienze in tal senso, e che si trovano già sull'aereo per altri motivi, con i genitori che viaggiano con i bambini, e che per qualsiasi motivo non sono in grado di tenere sotto controllo le loro piccole pesti. Il momento del volo, si sa, genera ansia e tensione psicologica su molte persone, ed alcun genitori perdono la capacità di controllo dei propri figli, perchè stressati dalla situazione. E per non parlare dei genitori separati che viaggiano, con i mariti in genere con esperienza pari a poco più di zero! E chi ha più di un figlio a volte non riesce a tenere sotto controllo l'intera prole, con problemi e confusione in volo, a discapito della tranquillità di molti.
La famiglia “a rischio” può richiedere il servizio, e con una cifra modesta, di 10 dollari, sarà messa in contatto con la baby sitter, lasciando alle due parti poi la cura dei dettagli, il prezzo complessivo per l'aiuto, e la suddivisione dei compiti, compresa anche la distribuzione dei posti a sedere. Per le famiglie che volano molto c'è una sorta di abbonamento a 50 dollari l'anno, in modo che per ogni volo avranno la possibilità di trovare un'assistenza da parte di una babysitter. Sarà una idea di successo?
Tutti i dettagli li trovate qui:www.nannyintheclouds.com/
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Esistono in realtà già molti servizi che offrono assistenza alle famiglie che viaggiano, anche se non in volo, ed anche le stesse compagnie aeree hanno ormai una lunga esperienza su come trattare i bambini in aeroplano, con pasti speciali, qualche giocattolo e gadget che li distragga, e magari con una bella escursione alla cabina di guida, anche se quest'ultima attività ha subito le regolamentazioni rigide delle nuove politiche di sicurezza in volo.
Quindi in teoria il servizio di Nanny in the Clouds appare un poco superfluo. Ma per esperienza di chi scrive, e che ha volato molto, in un paio di lunghi voli oltre oceano, trascorsi nell'incubo notturno di un bambino allo sbando completo, una tale opportunità sarebbe stata pagata molto volentieri, anche al posto dei genitori!
Inoltre per le ragazzi alla pari e gli studenti, questa potrebbe essere una buona occasione di arrotondare la propria busta paga, e rendere produttivo un momento del viaggio, spesso trascorso a guardare in modo annoiato un qualche film o videogioco in volo.
Esistono in realtà già molti servizi che offrono assistenza alle famiglie che viaggiano, anche se non in volo, ed anche le stesse compagnie aeree hanno ormai una lunga esperienza su come trattare i bambini in aeroplano, con pasti speciali, qualche giocattolo e gadget che li distragga, e magari con una bella escursione alla cabina di guida, anche se quest'ultima attività ha subito le regolamentazioni rigide delle nuove politiche di sicurezza in volo.
Quindi in teoria il servizio di Nanny in the Clouds appare un poco superfluo. Ma per esperienza di chi scrive, e che ha volato molto, in un paio di lunghi voli oltre oceano, trascorsi nell'incubo notturno di un bambino allo sbando completo, una tale opportunità sarebbe stata pagata molto volentieri, anche al posto dei genitori!
Inoltre per le ragazzi alla pari e gli studenti, questa potrebbe essere una buona occasione di arrotondare la propria busta paga, e rendere produttivo un momento del viaggio, spesso trascorso a guardare in modo annoiato un qualche film o videogioco in volo.