Lamentele e Ryanair: tasse illegali, zecche ed aerei senza carburante
La compagnia irlandese, la low cost per eccellenza, che la primavera scorsa celebrato un numero di passeggeri in Italia superiore alla stessa Alitalia, poi smentito, sta vivendo in questi giorni una serie di polemiche, serie e non, che ne stanno comunque minando l'immagine. Di per sé Ryanair è una compagnia aggressiva, amata ed odiata, contemporaneamente da tantissimi utenti: apprezzata per le sue offerte accattivanti, e vista con sospetto per le modalità, anche poco eleganti, con cui cerca di recuperare soldi dai propri clienti.
Negli ultimi mesi però Ryanair è andata incontro ad alcune “cadute” di stile che hanno avuto forse l'effetto contrario rispetto a quanto si prefiggeva la compagnia. Tralasciando le recenti notizie di punture di zecche in un aereo in arrivo a Roma, che però potrebbero essere dovute a fattori esterni, tutti sanno ad esempio, e purtroppo, che Ryanair utilizza la carta più costosa al mondo: se avete acquistato un volo, e non stampate a casa la vostra carta d'imbarco, una stampa in aeroporto vi verrà a costare ben 60 euro!
E non parliamo delle carte di credito: secondo l'autorevole giornale britannico The Telegraph, i passeggeri che hanno volato, nel mese di luglio, con la compagnia aerea irlandese e con destinazione uno dei vari scali della Spagna, sono stati colpiti con una tassa retroattiva fino a 7,20 sterline a persona (11 euro circa), anche se avevano prenotato i loro voli nel mese di giugno o in precedenza. Questo perchè il governo spagnolo dal 1° luglio aveva aumentato le tasse aeroportuali: la maggior parte delle compagnie aeree tra cui anche British Airways ed Easyjet, avevano assorbito internamente gli aumenti, mentre Ryanair ha addebitato le carte di credito dei passeggeri, anche dopo il loro ritorno a casa.
Sempre in tema di carte di credito, sono tantissimi gli utenti che si lamentano per il sovrapprezzo che Ryanair aggiunge al costo del biglietto, al termine dell'iter di prenotazione on line, per poter pagare con la propria carta di credito. Il sovrapprezzo, pari a 6 euro per tratta, può essere evitato solamente utilizzando la Ryanair Cash Passport, la carta di credito prepagata (a caro prezzo) della compagnia low cost. Si tratta di una costrizione illegale, giù sanzionata dall'autority ma che ancora viene applicata. Attendiamo con ansia il 2014 quando ogni forma di extra costi e di commissioni su carte di credito verranno spazzati via dalla comunità europea. Ricordatevi, comunque, che la carta prepagata Ryanair, vi addebita una cifra di circa 3 euro se non l'utilizzate almeno una volta ogni 6 mesi.
Ma i tentativi di risparmiare denaro di Ryanair non si fermano qui. Evitiamo però di parlare delle lamentele per il doloroso tema dei bagagli, e dei costi di chi sfora nel peso, annosi argomenti di chi viaggia con il vettore low cost: le polemiche di questi giorni si concentrano su di una inchiesta, aperta dalla Irish Aviation Authority, che vede Ryanair accusata di far volare i propri aerei con livello carburante al minimo possibile. Caricando meno carburante, l'aereo pesa di meno, quindi consuma anche di meno. Però in caso di imprevisti, di code in cielo per atterrare all'aeroporto, o per diversioni di rotta dovute al maltempo, il rischio è quello di...rimanere a secco. E nell'ultimo mese si sono verificati simili problemi su alcuni voli Ryanair, diretti in Spagna, che hanno dovuto eseguire degli atterraggi “forzati”, dichiarando addirittura il "Mayday" per aver raggiunto il livello minimo di carburante, ed essere entrati in “riserva"!
Aggressivi si, però la cura dei propri clienti dovrebbe essere al primo posto di ogni compagnia, anche per tutte le famigerate Low Cost.
Negli ultimi mesi però Ryanair è andata incontro ad alcune “cadute” di stile che hanno avuto forse l'effetto contrario rispetto a quanto si prefiggeva la compagnia. Tralasciando le recenti notizie di punture di zecche in un aereo in arrivo a Roma, che però potrebbero essere dovute a fattori esterni, tutti sanno ad esempio, e purtroppo, che Ryanair utilizza la carta più costosa al mondo: se avete acquistato un volo, e non stampate a casa la vostra carta d'imbarco, una stampa in aeroporto vi verrà a costare ben 60 euro!
E non parliamo delle carte di credito: secondo l'autorevole giornale britannico The Telegraph, i passeggeri che hanno volato, nel mese di luglio, con la compagnia aerea irlandese e con destinazione uno dei vari scali della Spagna, sono stati colpiti con una tassa retroattiva fino a 7,20 sterline a persona (11 euro circa), anche se avevano prenotato i loro voli nel mese di giugno o in precedenza. Questo perchè il governo spagnolo dal 1° luglio aveva aumentato le tasse aeroportuali: la maggior parte delle compagnie aeree tra cui anche British Airways ed Easyjet, avevano assorbito internamente gli aumenti, mentre Ryanair ha addebitato le carte di credito dei passeggeri, anche dopo il loro ritorno a casa.
Sempre in tema di carte di credito, sono tantissimi gli utenti che si lamentano per il sovrapprezzo che Ryanair aggiunge al costo del biglietto, al termine dell'iter di prenotazione on line, per poter pagare con la propria carta di credito. Il sovrapprezzo, pari a 6 euro per tratta, può essere evitato solamente utilizzando la Ryanair Cash Passport, la carta di credito prepagata (a caro prezzo) della compagnia low cost. Si tratta di una costrizione illegale, giù sanzionata dall'autority ma che ancora viene applicata. Attendiamo con ansia il 2014 quando ogni forma di extra costi e di commissioni su carte di credito verranno spazzati via dalla comunità europea. Ricordatevi, comunque, che la carta prepagata Ryanair, vi addebita una cifra di circa 3 euro se non l'utilizzate almeno una volta ogni 6 mesi.
Ma i tentativi di risparmiare denaro di Ryanair non si fermano qui. Evitiamo però di parlare delle lamentele per il doloroso tema dei bagagli, e dei costi di chi sfora nel peso, annosi argomenti di chi viaggia con il vettore low cost: le polemiche di questi giorni si concentrano su di una inchiesta, aperta dalla Irish Aviation Authority, che vede Ryanair accusata di far volare i propri aerei con livello carburante al minimo possibile. Caricando meno carburante, l'aereo pesa di meno, quindi consuma anche di meno. Però in caso di imprevisti, di code in cielo per atterrare all'aeroporto, o per diversioni di rotta dovute al maltempo, il rischio è quello di...rimanere a secco. E nell'ultimo mese si sono verificati simili problemi su alcuni voli Ryanair, diretti in Spagna, che hanno dovuto eseguire degli atterraggi “forzati”, dichiarando addirittura il "Mayday" per aver raggiunto il livello minimo di carburante, ed essere entrati in “riserva"!
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