Pechino Express 2012, viaggio tra le tappe indiane del reality tv
Un nuovo programma, che parla di destinazioni di viaggio è sempre un buon motivo per dare un'occhiata alla televisione, anche se i veri viaggiatori oramai cercano sulla rete tutte le informazioni per organizzare le proprie vacanze. Ma a volte bastono poche scene, delle inquadrature particolari a far scaturire la scintilla di una nuova meta, di una nuova idea per la nostra prossima avventura. A questo scopo potrebbe rivelarsi utile l'idea di seguire il nuovo reality Pechino Express, in onda in prima serata su Rai 2 il giovedì.
Dichiarato come un reality d'avventura, questo format sembra in realtà più adatto a dei viaggiatori, dato che molte delle situazioni che i concorrenti incontrano, si possono verificare in un normale viaggio “fai da te”. Inoltre le location di Pechino Express, tutte dense del tipico fascino orientale, toccano luoghi poco conosciuti dai turisti “tradizionali” e offrono quindi interessanti idee per viaggi in queste culture e territori affascinanti.
Pechino Express si sta muovendo in tre diverse nazioni, percorrendo un itinerario di circa 10.000 km: partiti dall'India, e da un luogo simbolico come le sorgenti del fiume Gange, a Haridwar, i concorrenti si sono mossi dapprima tra i territori legati alla tradizione induista, per poi passare oltre confine e muoversi tra le Valli del Nepal, prima dello sconfinamento, nelle prossime puntate, negli sterminati territori della Cina, fino alla capitale Pechino.
Noi de ilTurista.info abbiamo deciso di ripercorrere i luoghi della nazione indiana che sono stati visitati dai concorrenti del reality!
La prima tappa è partita da Haridwar, Uttar Pradesh nel nord dell'India, una località interessante dal punto di vista religioso, come anche da quello turistico. Questa regione, situata nell'alta valle del Gange, è anche considerata un vero paradiso per gli amanti della natura. Quella che una volta era conosciuta con il nome di Gangadwara rimane a poco più di 250 km dalle sorgenti del sacro fiume. Proprio per la sua posizione divenne una città famosa per i bagni rituali nel grande fiume, al punto di essere considerata una delle 7 città sacre per gli Indù. Har ki Pauri è uno di questi luoghi sacri, e cioè il Ghat più importante, ovvero la principale scalinata che dà accesso al fiume. Fu costruito nel primo secolo avanti Cristo e qui si trova, secondo la tradizione, l'orma di Vishnu, lasciata in modo inspiegabile su di una pietra. Ricordiamo ai viaggiatori che però Haridwar risente del monsone, quindi in estate ed inizio autunno qui piove intensamente.
Il tour di Pechino Express ha poi proseguito verso sud-est, toccando la zona di Haldaur, nello stato dell'Uttar Pradesh, fino ad arrivare, dopo ben 333 chilometri di strada, a Delhi la grande metropoli di almeno 13 milioni di abitanti, una delle città più antiche del mondo, e che si specchia sulle acque del grande fiume Yamuna. Nuova Delhi, la capitale è in pratica il distretto più moderno di questa enorme città cosmopolita. Di Delhi i viaggiatori non devono perdersi il Qutb Minar, la tomba di Humayun, il Chandni Chowk ( il Forte Rosso) e Jama Masjid, la più grande moschea di tutta l'India, ma sarà sicuramente l'incontro con la variopinta umanità indiana a lasciare il segno nel cuore dei viaggiatori.
Dichiarato come un reality d'avventura, questo format sembra in realtà più adatto a dei viaggiatori, dato che molte delle situazioni che i concorrenti incontrano, si possono verificare in un normale viaggio “fai da te”. Inoltre le location di Pechino Express, tutte dense del tipico fascino orientale, toccano luoghi poco conosciuti dai turisti “tradizionali” e offrono quindi interessanti idee per viaggi in queste culture e territori affascinanti.
Pechino Express si sta muovendo in tre diverse nazioni, percorrendo un itinerario di circa 10.000 km: partiti dall'India, e da un luogo simbolico come le sorgenti del fiume Gange, a Haridwar, i concorrenti si sono mossi dapprima tra i territori legati alla tradizione induista, per poi passare oltre confine e muoversi tra le Valli del Nepal, prima dello sconfinamento, nelle prossime puntate, negli sterminati territori della Cina, fino alla capitale Pechino.
Noi de ilTurista.info abbiamo deciso di ripercorrere i luoghi della nazione indiana che sono stati visitati dai concorrenti del reality!
La prima tappa è partita da Haridwar, Uttar Pradesh nel nord dell'India, una località interessante dal punto di vista religioso, come anche da quello turistico. Questa regione, situata nell'alta valle del Gange, è anche considerata un vero paradiso per gli amanti della natura. Quella che una volta era conosciuta con il nome di Gangadwara rimane a poco più di 250 km dalle sorgenti del sacro fiume. Proprio per la sua posizione divenne una città famosa per i bagni rituali nel grande fiume, al punto di essere considerata una delle 7 città sacre per gli Indù. Har ki Pauri è uno di questi luoghi sacri, e cioè il Ghat più importante, ovvero la principale scalinata che dà accesso al fiume. Fu costruito nel primo secolo avanti Cristo e qui si trova, secondo la tradizione, l'orma di Vishnu, lasciata in modo inspiegabile su di una pietra. Ricordiamo ai viaggiatori che però Haridwar risente del monsone, quindi in estate ed inizio autunno qui piove intensamente.
Il tour di Pechino Express ha poi proseguito verso sud-est, toccando la zona di Haldaur, nello stato dell'Uttar Pradesh, fino ad arrivare, dopo ben 333 chilometri di strada, a Delhi la grande metropoli di almeno 13 milioni di abitanti, una delle città più antiche del mondo, e che si specchia sulle acque del grande fiume Yamuna. Nuova Delhi, la capitale è in pratica il distretto più moderno di questa enorme città cosmopolita. Di Delhi i viaggiatori non devono perdersi il Qutb Minar, la tomba di Humayun, il Chandni Chowk ( il Forte Rosso) e Jama Masjid, la più grande moschea di tutta l'India, ma sarà sicuramente l'incontro con la variopinta umanità indiana a lasciare il segno nel cuore dei viaggiatori.
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Il percorso della seconda tappa si è mosso da Dehli verso Agra, ma uno dei luoghi magici della tappa è stato sicuramente Jaipur, ovvero la mitica Città Rosa, chiamata così per il colore di gran parte delle sue case. Pur non essendo antichissima (è datata 1728) Jaipur ha molti spunti interessanti, specialmente per chi è appassionato di fotografia: il particolare palazzo Hawa Mahal, meglio conosciuto come il Palazzo dei Venti, l'osservatorio astronomico di Jantar Mantar, la fortezza di Amber ed il sito del Manar Fort da dove si gode di una splendida vista sulla Città Rosa.
Le bellezze di Jaipur sono però state solo l'aperitivo di ciò che i concorrenti hanno gustato ad Agra: qui infatti si trovano due pietre miliari del turismo in India, il mausoleo di Taj Mahal ed il Forte rosso di Agra, ambedue patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO. Il Taj Mahal da solo vale un viaggio in India, dato che è considerato una delle sette meraviglie del mondo moderno. Si tratta di un monumento musulmano, una delle massime espressioni della architettura Moghul.
Agra, nonostante il fascino estremo dei suoi monumenti, è stata solamente una semplice sosta del lungo percorso verso Pechino. Lasciato le atmosfere da mille e una notte del Taj Mahal, obiettivo successivo del tour è stata la città di Gwalior, nello stato del Madhya Pradesh. Qui si trova il Gwalior Qila, cioè il Forte di Gwalior, che contiene una serie di magnifici edifici in arenaria rossa. Una delle particolarità di questo luogo è il fatto che fu qui, forse per la prima volta nella storia, venne utilizzato il concetto di numero zero, una vera rivoluzione nel mondo della matematica. Partendo da Gwalior il percorso ha poi toccato la città di Orchha, che si affaccia con i suoi tesori artistici sul fiume Betwa, più precisamente su di un'isola fortificata creata da un ansa del fiume. Da non perdere i palazzi della cittadella, e cioè il Raja Mahal ed il Jahangir Mahal, ed i templi di Ram Raja e di Chaturbhuj.
Sempre nello stato del Madhya Pradesh il percorso prevedeva l'arrivo nella cosiddetta città del Kamasutra e cioè a Khajuraho l'ennesima città Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, del nord dell'India. Qui i viaggiatori possono deliziarsi di un gran numero di templi antichi, sia induisti che giainisti, molti dei quali uniti dal comune denominatore della presenza di numerose sculture erotiche, che si posso vedere all'esterno di alcuni templi. Da non perdere quellii di Lakshmana, Dulhadeo, Devi Jagadambi Temple ed il più grande di tutti, quello di Kandariya Mahadeva.
L'arte ed i paesaggi toccati dal programma fino adesso sarebbero già stati sufficienti per almeno due viaggi in India, ma appena superata la magica Khajuraho, i concorrenti si sono poi ritrovati a Varanasi, ritornando nello stato dell'Uttar Pradesh, nuovamente sulle rive del sacro fiume Gange. Si tratta della capitale culturale dell'India, una delle città abitate da più lungo tempo del mondo: sono circa 4.000 anni che qui, senza soluzione di continuità, abitano dei popoli. Ci troviamo di fronte alla città sacra degli induisti, e qui ogni indù deve venire almeno una volta nella sua vita, e bagnarsi come minimo in 5 Ghats, cioè utilizzare almeno cinque scalinate di discesa al Gange, per poi purificarsi nelle sue acque. Le rive del fiume con la presenza dei numerosissimi pellegrini, e delle architetture dei Ghats, rendono il luogo di un fascino estremo. Da qui Pekino Express è ripartito con questa volta direzione verso la catena dell'Himalaya, con obiettivo il Nepal, raggiunto dopo aver superato la città di Gorakhpur, situata a circa 230 Km a nord di Varanasi, così chiamata in onore di uno dei fondatori della disciplina dell'Hata Yoga.
Il percorso della seconda tappa si è mosso da Dehli verso Agra, ma uno dei luoghi magici della tappa è stato sicuramente Jaipur, ovvero la mitica Città Rosa, chiamata così per il colore di gran parte delle sue case. Pur non essendo antichissima (è datata 1728) Jaipur ha molti spunti interessanti, specialmente per chi è appassionato di fotografia: il particolare palazzo Hawa Mahal, meglio conosciuto come il Palazzo dei Venti, l'osservatorio astronomico di Jantar Mantar, la fortezza di Amber ed il sito del Manar Fort da dove si gode di una splendida vista sulla Città Rosa.
Le bellezze di Jaipur sono però state solo l'aperitivo di ciò che i concorrenti hanno gustato ad Agra: qui infatti si trovano due pietre miliari del turismo in India, il mausoleo di Taj Mahal ed il Forte rosso di Agra, ambedue patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO. Il Taj Mahal da solo vale un viaggio in India, dato che è considerato una delle sette meraviglie del mondo moderno. Si tratta di un monumento musulmano, una delle massime espressioni della architettura Moghul.
Agra, nonostante il fascino estremo dei suoi monumenti, è stata solamente una semplice sosta del lungo percorso verso Pechino. Lasciato le atmosfere da mille e una notte del Taj Mahal, obiettivo successivo del tour è stata la città di Gwalior, nello stato del Madhya Pradesh. Qui si trova il Gwalior Qila, cioè il Forte di Gwalior, che contiene una serie di magnifici edifici in arenaria rossa. Una delle particolarità di questo luogo è il fatto che fu qui, forse per la prima volta nella storia, venne utilizzato il concetto di numero zero, una vera rivoluzione nel mondo della matematica. Partendo da Gwalior il percorso ha poi toccato la città di Orchha, che si affaccia con i suoi tesori artistici sul fiume Betwa, più precisamente su di un'isola fortificata creata da un ansa del fiume. Da non perdere i palazzi della cittadella, e cioè il Raja Mahal ed il Jahangir Mahal, ed i templi di Ram Raja e di Chaturbhuj.
Sempre nello stato del Madhya Pradesh il percorso prevedeva l'arrivo nella cosiddetta città del Kamasutra e cioè a Khajuraho l'ennesima città Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, del nord dell'India. Qui i viaggiatori possono deliziarsi di un gran numero di templi antichi, sia induisti che giainisti, molti dei quali uniti dal comune denominatore della presenza di numerose sculture erotiche, che si posso vedere all'esterno di alcuni templi. Da non perdere quellii di Lakshmana, Dulhadeo, Devi Jagadambi Temple ed il più grande di tutti, quello di Kandariya Mahadeva.
L'arte ed i paesaggi toccati dal programma fino adesso sarebbero già stati sufficienti per almeno due viaggi in India, ma appena superata la magica Khajuraho, i concorrenti si sono poi ritrovati a Varanasi, ritornando nello stato dell'Uttar Pradesh, nuovamente sulle rive del sacro fiume Gange. Si tratta della capitale culturale dell'India, una delle città abitate da più lungo tempo del mondo: sono circa 4.000 anni che qui, senza soluzione di continuità, abitano dei popoli. Ci troviamo di fronte alla città sacra degli induisti, e qui ogni indù deve venire almeno una volta nella sua vita, e bagnarsi come minimo in 5 Ghats, cioè utilizzare almeno cinque scalinate di discesa al Gange, per poi purificarsi nelle sue acque. Le rive del fiume con la presenza dei numerosissimi pellegrini, e delle architetture dei Ghats, rendono il luogo di un fascino estremo. Da qui Pekino Express è ripartito con questa volta direzione verso la catena dell'Himalaya, con obiettivo il Nepal, raggiunto dopo aver superato la città di Gorakhpur, situata a circa 230 Km a nord di Varanasi, così chiamata in onore di uno dei fondatori della disciplina dell'Hata Yoga.