I migliori siti di immersioni subacquee nel mondo, la classifica
Immergersi per scoprire ciò che sarà sempre uno spettacolo esclusivo. Solo gli appassionati di diving possono ammirare le testimonianze che mari e oceani custodiscono gelosamente nelle loro profondità. E sono tante le occasioni per provare emozioni inedite. Alcune occasioni ve le segnaliamo noi, per offrire a chi sa come indossare la muta e scivolare verso il centro della terra, un viaggio a tappe decisamente esclusivo.
L'Atlantide d'Oriente: la città perduta di Shicheng, in Cina
Praticamente intatta, a 40 metri di profondità e dopo quasi 60 anni dalla sua immersione. Parliamo della città cinese di Shicheng, allagata nel 1959 per costruire una centrale idroelettrica. L'area in cui sorge è stata trasformata in un lago artificiale, il Qiandao Lake, nella provincia di Zhejiang, a sud di Shanghai. L'architettura della città, costruita nel periodo della Cina Imperiale, risale alle dinastie Ming e Qing che hanno governato nel periodo compreso fra il 1368 ed il 1912. La lontananza da sole, dai cambiamenti climatici e dalla forza erosiva del vento, hanno permesso al complesso di resistere al passare del tempo e di rivelarsi oggi nel suo magnifico e suggestivo splendore. Shicheng, che in mandarino significa "città del leone", è considerata per questo l'Atlantide, cara a Plauto, della Cina. A riscoprirne i preziosi reperti, è stato il governo cinese che, nel 2001, ha organizzato una spedizione con l'obiettivo di verificare cosa fosse rimasto di quella metropoli perduta. Il risultato che è apparso agli occhi di chi per primo ha sfidato le profondità è stato sbalorditivo. La città era ancora lì, con le sue cinque porte di accesso, le centinaia di archi che contornano le strade, le statue di leoni e draghi, le iscrizioni alcune risalenti al 1777, e le mura originarie del 16° secolo. Per consentire a tutti di poterne ammirare il fascino vengono organizzate fra aprile e novembre delle immersioni regolari. Le immersioni vengono considerate tutt'ora esplorative dal momento che la città non è ancora stata completamente mappata.
Relitto del SS Yongala
I relitti delle imbarcazioni rappresentano uno degli incontri subacquei più frequenti. La SS Yongala era una nave passeggeri che terminò il suo viaggio contro una roccia invisibile nel 1911 a sud di Townsville. Quello che ancora oggi viene considerato uno dei più gravi incidenti navali della flotta australiana e che causò la morte di tutti i 120 passeggeri imbarcati, fu provocato da un uragano che ne deviò la rotta fino allo schianto. La nave improvvisamente scomparve, a parte qualche resto che riuscì a raggiungere la riva. Questo particolare fece proliferare storie legate ad un relitto fantasma che alcuni dissero di aver visto navigare con le insegne della SS Yongala nel tratto compreso fra Bowen e Townsville. Il relitto della SS Yongala è stato rinvenuto soltanto nel 1958 al largo delle coste australiane, in modo causale, grazie ad un dragamine che, nel corso del suo intervento aveva rilevato un ostacolo. Quella che sembrava una ostruzione era in realtà il relitto della nave che ora rappresenta una delle più gettonate mete per il turismo di immersione. Ogni anno le presenze realizzate sono circa 10.000 attirate anche dalla presenza di diverse specie marine all'interno dei resti.
Barracuda Point
Per ammirare ciò che il Barracuda Point può offrire occorre spostarsi in Malesia, nell'isola di Sipadan. Un vero e proprio paradiso, ricco di tartarughe e soprattutto di pesci barracuda che danno il nome al sito localizzato nella zona Nord-Est dell'isola. Classificato fra i cinque migliori punti di immersione al mondo, il Barracuda Point offre la possibilità di ammirare branchi di barracuda muoversi in formazione circolare, simile al flusso concentrico di un tornado. Uno spettacolo davvero inusuale e assolutamente imperdibile. L'immersione inizia con la discesa nelle profondità delle acque, lungo la parete a picco, fino a raggiungere i 22 metri.
Nord Horn
Torniamo nelle Queensland, nel dominio della Grande Barriera Corallina. Il sito di Nord Horn si trova nella punta settentrionale dell'Osprey Reef. Raggiungerlo non è semplicissimo. Per farlo occorre affittare una nave d'appoggio dove trascorrere la notte. Gli appassionati della fauna marina possono davvero trovare ciò che cercano. Nord Horn si configura come una sorta di anfiteatro sottomarino. Imbattersi in branchi di squali pinna d'argento, squali grigi di barriera e anche qualche squalo martello è una condizione all'ordine del giorno. Che aiuta anche a mantenere l'attenzione sempre e continuamente viva.
Cod Hole
Procedendo lungo la Grande Barriera Corallina si trova il sito di Cod Hole, situato a 200 chilometri a nord di Cairns. Il punto è divenuto famoso per i Patato Cod o Groper, enormi pescioni in grado di pesare fino a 100 kg ma estremamente pacifici e versatili al punto da essersi adeguati a posare per le telecamere subacquee. Basta metterli in posa ed il gioco è fatto. Poco lontano dal punto, procedendo verso sud, si trova la "The Reefs Ribbon", una serie di 10 formazioni coralline dalla forma piatta e a pinnacolo isolato che danno ospitalità ad una serie infinita di specie ittiche, dai pesci tropicali alle murene, da vongole giganti a tartarughe verdi, da squali di barriera a giganteschi pesci Napoleone.
L'Atlantide d'Oriente: la città perduta di Shicheng, in Cina
Praticamente intatta, a 40 metri di profondità e dopo quasi 60 anni dalla sua immersione. Parliamo della città cinese di Shicheng, allagata nel 1959 per costruire una centrale idroelettrica. L'area in cui sorge è stata trasformata in un lago artificiale, il Qiandao Lake, nella provincia di Zhejiang, a sud di Shanghai. L'architettura della città, costruita nel periodo della Cina Imperiale, risale alle dinastie Ming e Qing che hanno governato nel periodo compreso fra il 1368 ed il 1912. La lontananza da sole, dai cambiamenti climatici e dalla forza erosiva del vento, hanno permesso al complesso di resistere al passare del tempo e di rivelarsi oggi nel suo magnifico e suggestivo splendore. Shicheng, che in mandarino significa "città del leone", è considerata per questo l'Atlantide, cara a Plauto, della Cina. A riscoprirne i preziosi reperti, è stato il governo cinese che, nel 2001, ha organizzato una spedizione con l'obiettivo di verificare cosa fosse rimasto di quella metropoli perduta. Il risultato che è apparso agli occhi di chi per primo ha sfidato le profondità è stato sbalorditivo. La città era ancora lì, con le sue cinque porte di accesso, le centinaia di archi che contornano le strade, le statue di leoni e draghi, le iscrizioni alcune risalenti al 1777, e le mura originarie del 16° secolo. Per consentire a tutti di poterne ammirare il fascino vengono organizzate fra aprile e novembre delle immersioni regolari. Le immersioni vengono considerate tutt'ora esplorative dal momento che la città non è ancora stata completamente mappata.
Relitto del SS Yongala
I relitti delle imbarcazioni rappresentano uno degli incontri subacquei più frequenti. La SS Yongala era una nave passeggeri che terminò il suo viaggio contro una roccia invisibile nel 1911 a sud di Townsville. Quello che ancora oggi viene considerato uno dei più gravi incidenti navali della flotta australiana e che causò la morte di tutti i 120 passeggeri imbarcati, fu provocato da un uragano che ne deviò la rotta fino allo schianto. La nave improvvisamente scomparve, a parte qualche resto che riuscì a raggiungere la riva. Questo particolare fece proliferare storie legate ad un relitto fantasma che alcuni dissero di aver visto navigare con le insegne della SS Yongala nel tratto compreso fra Bowen e Townsville. Il relitto della SS Yongala è stato rinvenuto soltanto nel 1958 al largo delle coste australiane, in modo causale, grazie ad un dragamine che, nel corso del suo intervento aveva rilevato un ostacolo. Quella che sembrava una ostruzione era in realtà il relitto della nave che ora rappresenta una delle più gettonate mete per il turismo di immersione. Ogni anno le presenze realizzate sono circa 10.000 attirate anche dalla presenza di diverse specie marine all'interno dei resti.
Barracuda Point
Per ammirare ciò che il Barracuda Point può offrire occorre spostarsi in Malesia, nell'isola di Sipadan. Un vero e proprio paradiso, ricco di tartarughe e soprattutto di pesci barracuda che danno il nome al sito localizzato nella zona Nord-Est dell'isola. Classificato fra i cinque migliori punti di immersione al mondo, il Barracuda Point offre la possibilità di ammirare branchi di barracuda muoversi in formazione circolare, simile al flusso concentrico di un tornado. Uno spettacolo davvero inusuale e assolutamente imperdibile. L'immersione inizia con la discesa nelle profondità delle acque, lungo la parete a picco, fino a raggiungere i 22 metri.
Nord Horn
Torniamo nelle Queensland, nel dominio della Grande Barriera Corallina. Il sito di Nord Horn si trova nella punta settentrionale dell'Osprey Reef. Raggiungerlo non è semplicissimo. Per farlo occorre affittare una nave d'appoggio dove trascorrere la notte. Gli appassionati della fauna marina possono davvero trovare ciò che cercano. Nord Horn si configura come una sorta di anfiteatro sottomarino. Imbattersi in branchi di squali pinna d'argento, squali grigi di barriera e anche qualche squalo martello è una condizione all'ordine del giorno. Che aiuta anche a mantenere l'attenzione sempre e continuamente viva.
Cod Hole
Procedendo lungo la Grande Barriera Corallina si trova il sito di Cod Hole, situato a 200 chilometri a nord di Cairns. Il punto è divenuto famoso per i Patato Cod o Groper, enormi pescioni in grado di pesare fino a 100 kg ma estremamente pacifici e versatili al punto da essersi adeguati a posare per le telecamere subacquee. Basta metterli in posa ed il gioco è fatto. Poco lontano dal punto, procedendo verso sud, si trova la "The Reefs Ribbon", una serie di 10 formazioni coralline dalla forma piatta e a pinnacolo isolato che danno ospitalità ad una serie infinita di specie ittiche, dai pesci tropicali alle murene, da vongole giganti a tartarughe verdi, da squali di barriera a giganteschi pesci Napoleone.
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Richelieu Rock
E' il sito per immersioni più noto e famoso della Thailandia. Parliamo di Richelieu Rock, parte del Surin National Marine Park, situato a circa 18 chilometri ad est delle isole stesse e a 200 chilometri a nordovest di Phuket. Il nome pare sia scelto per onorare Andreas du Plessis de Richelieu, ufficiale navale danese. Altri sono convinti che sia stato Jacques.Yves Cousteau, scopritore della barriera corallina a ferro di cavallo che caratterizza la zona, dopo aver notato il rosso del corallo e averlo paragonato alle vesti del famoso cardinale francese. Richelieu Rock è fra i posti migliori per incontrare lo squalo balena gigante ed il Gambero Arlecchino ed una concentrazione incredibile di biodiversità.
Relitto della USS Liberty
Molti la conoscono come USS Liberty. In realtà il nome esatto è USAT Liberty. La nave cargo, operativa al servizio dell'esercito degli Stati Uniti, è stata silurata da un sommergibile giapponese nel gennaio del 1942. Dopo l'attacco si è arenata sull'isola di Bali riuscendo a salvare il carico. Vent'anni più tardi, le scosse causate dalla violenta eruzione vulcanica del Monte Agung l'hanno fatta scivolare in mare aperto ed ora si trova su un pendio di sabbia ad una profondità compresa fra i 24 ed i 100 piedi. L'immersione consente di esplorarne i resti in compagnia di migliaia di pesci e anche di tante anguille.
Exmouth Navy Pier
Un acquario senza vetri. E' questo il modo più adeguato per descrivere Navy Pier, sito per immersioni, situato sotto ad un molo della marina militare australiana ad Exmouth nel Western Australia. Scendere nelle sue profondità significa ammirare squali wobbegong, squali a pinna bianca, merluzzi e cernie giganti, pesci leone, pesci pescatore, pesci pietra, pesci scorpione, pesci rana, murene, polpi e grandi banchi di carangidi e barracuda, e molto altro ancora. La profondità massima è di circa 14 metri. Il molo è ancora utilizzato come base militare statunitense, per cui il livello dei controlli è ancora piuttosto alto. Per accedere al sito occorre presentare i documenti ed aver praticato immersioni almeno negli ultimi sei mesi. Diversamente è richiesta la frequentazione di un corso di aggiornamento.
Crystal Bay
Situata al largo di Nusa Lembongan, Crystal Bay, vicino a Nusa Lembongan a Bali, è una meta popolare tra i subacquei. Ad attirarne l'attenzione lo spettacolo offerto dalle mangrovie subacquee e dai mola-mola, noti anche come pesce luna. L'area fa parte del Triangolo dei Coralli, considerato come uno dei più ricchi ambienti subacquei del mondo caratterizzato anche da forti correnti che spingono verso il basso. Per questo il sito è consigliato a subacquei esperti.
Batu Bolong
"Batu" significa roccia e "bolong" significa buco. Insieme formano il Batu Bolong, uno dei siti per immersione più famosi del Komodo National Park dell'isola di Komodo, al centro delle correnti che corrono da nord a sud fra gli oceani Pacifico e Indiano. Immergersi è possibile dal lato orientale dell'isola, dove all'interno delle fessure scavate nelle pareti di roccia di nascondono cernie, murene, il lionfish indiano e a volte anche tartarughe. Sul lato nord, un enorme muro scende fino ai 35 metri di profondità con una serie di speroni disseminati da coralli.
Elephant Head Rock
Elephant Head Rock, Hin Pusa nella lingua thailandese, si trova ad 1,5 km a sud di Similan Island in Thailandia. Tre grandi massi emergono dall'acqua, a formare una sagoma che ricorda quella della testa di un elefante. Da qui il nome e l'origine della sua popolarità. I massi creano un labirinto fatto di pareti a strapiombo, archi, caverne, gole, tunnel, tutti luoghi ideali per il proliferare della vita marina e per consentire ai subacquei di scoprirla. Il sito è circondato da sabbia ad una profondità massima di 35-40 metri. La sua esposizione offre un'eccellente visibilità per ammirare al meglio grandi barracuda, pesci angelo e tanti altre specie.
Richelieu Rock
E' il sito per immersioni più noto e famoso della Thailandia. Parliamo di Richelieu Rock, parte del Surin National Marine Park, situato a circa 18 chilometri ad est delle isole stesse e a 200 chilometri a nordovest di Phuket. Il nome pare sia scelto per onorare Andreas du Plessis de Richelieu, ufficiale navale danese. Altri sono convinti che sia stato Jacques.Yves Cousteau, scopritore della barriera corallina a ferro di cavallo che caratterizza la zona, dopo aver notato il rosso del corallo e averlo paragonato alle vesti del famoso cardinale francese. Richelieu Rock è fra i posti migliori per incontrare lo squalo balena gigante ed il Gambero Arlecchino ed una concentrazione incredibile di biodiversità.
Relitto della USS Liberty
Molti la conoscono come USS Liberty. In realtà il nome esatto è USAT Liberty. La nave cargo, operativa al servizio dell'esercito degli Stati Uniti, è stata silurata da un sommergibile giapponese nel gennaio del 1942. Dopo l'attacco si è arenata sull'isola di Bali riuscendo a salvare il carico. Vent'anni più tardi, le scosse causate dalla violenta eruzione vulcanica del Monte Agung l'hanno fatta scivolare in mare aperto ed ora si trova su un pendio di sabbia ad una profondità compresa fra i 24 ed i 100 piedi. L'immersione consente di esplorarne i resti in compagnia di migliaia di pesci e anche di tante anguille.
Exmouth Navy Pier
Un acquario senza vetri. E' questo il modo più adeguato per descrivere Navy Pier, sito per immersioni, situato sotto ad un molo della marina militare australiana ad Exmouth nel Western Australia. Scendere nelle sue profondità significa ammirare squali wobbegong, squali a pinna bianca, merluzzi e cernie giganti, pesci leone, pesci pescatore, pesci pietra, pesci scorpione, pesci rana, murene, polpi e grandi banchi di carangidi e barracuda, e molto altro ancora. La profondità massima è di circa 14 metri. Il molo è ancora utilizzato come base militare statunitense, per cui il livello dei controlli è ancora piuttosto alto. Per accedere al sito occorre presentare i documenti ed aver praticato immersioni almeno negli ultimi sei mesi. Diversamente è richiesta la frequentazione di un corso di aggiornamento.
Crystal Bay
Situata al largo di Nusa Lembongan, Crystal Bay, vicino a Nusa Lembongan a Bali, è una meta popolare tra i subacquei. Ad attirarne l'attenzione lo spettacolo offerto dalle mangrovie subacquee e dai mola-mola, noti anche come pesce luna. L'area fa parte del Triangolo dei Coralli, considerato come uno dei più ricchi ambienti subacquei del mondo caratterizzato anche da forti correnti che spingono verso il basso. Per questo il sito è consigliato a subacquei esperti.
Batu Bolong
"Batu" significa roccia e "bolong" significa buco. Insieme formano il Batu Bolong, uno dei siti per immersione più famosi del Komodo National Park dell'isola di Komodo, al centro delle correnti che corrono da nord a sud fra gli oceani Pacifico e Indiano. Immergersi è possibile dal lato orientale dell'isola, dove all'interno delle fessure scavate nelle pareti di roccia di nascondono cernie, murene, il lionfish indiano e a volte anche tartarughe. Sul lato nord, un enorme muro scende fino ai 35 metri di profondità con una serie di speroni disseminati da coralli.
Elephant Head Rock
Elephant Head Rock, Hin Pusa nella lingua thailandese, si trova ad 1,5 km a sud di Similan Island in Thailandia. Tre grandi massi emergono dall'acqua, a formare una sagoma che ricorda quella della testa di un elefante. Da qui il nome e l'origine della sua popolarità. I massi creano un labirinto fatto di pareti a strapiombo, archi, caverne, gole, tunnel, tutti luoghi ideali per il proliferare della vita marina e per consentire ai subacquei di scoprirla. Il sito è circondato da sabbia ad una profondità massima di 35-40 metri. La sua esposizione offre un'eccellente visibilità per ammirare al meglio grandi barracuda, pesci angelo e tanti altre specie.