Turismo religioso tra i borghi della Val di Comino, provincia di Frosinone
Chi è sempre alla ricerca di idee nuove per il weekend sa come il turismo a sfondo religioso sia una ricchezza anche a livello artistico grazie all'immenso patrimonio architettonico italiano, il quale vanta un immenso ventaglio di chiese e conventi, anche semi sconosciuti, che si trovano sparsi nei territori delle province del nostro paese.
Non tutti, probabilmente, conoscono i tesori celati nella provincia di Frosinone, in particolare della Valle di Comino, ricca di storia e spunti interessanti e anche facilmente raggiungibile sia dal versante tirrenico che da quello adriatico.
La Val Comino è servita infatti da tre principali vie di accesso: la prima (nonché più diretta) è quella per chi proviene da Roma (via Sora e Frosinone); la seconda è per chi arriva da Napoli, via Montecassino; mentre la terza via conduce dall’autostrada adriatica attraverso San Vincenzo del Volturno, che fu uno dei più grandi monasteri del Medioevo, che oggi ospita una comunità di suore benedettine.
La Basilica di Montecassino, che domina tutta la Valle del Liri, è stata completamente ricostruita dopo la distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui è possibile visitare la cella di S. Benedetto incastonata nella montagna sotto il monastero.
Ci sono importanti testimonianze riguardo a come Dante abbia basato la sua Divina Commedia sulla “Visione” di Fra' Alberico dei Settefrati, che nacque in Val Comino e visse per molti anni a Montecassino, dove può essere ancora ammirato il suo manoscritto originale. Per tale ragione Montecassino è il luogo ideale per inizare a esplorare la Val Comino in un'ottica di turismo religioso.
Da queste parti la religione ha radici davvero profonde: la località di Atina cela una cristianità antichissima.
Il suo primo vescovo, Marco di Atina, fu un discepolo dell'apostolo San Pietro e molte chiese della valle furono costruite intorno all’anno Mille (alcune anche prima) su precedenti luoghi di culto noti già al tempo dei Romani.
Del Santuario della Madonna di Canneto si hanno documenti certi già dal XIII secolo ed è riconosciuto come una delle mete più antiche dei pellegrinaggi di Nostra Signora in Europa.
Ci sono in effetti documenti (ma di dubbia veridicità) che farebbero risalire la chiesa addirittura all'VIII secolo. In ogni caso, il santuario attrae ancora migliaia di pellegrini, specialmente durante le celebrazioni del mese di maggio e nei giorni di festa del 21 e 22 agosto.
L'editore John Murray citò il santuario nella sua guida all’Italia Meridionale nel 1855.
Un'altra chiesa nota per i pellegrinaggi medievali è quella di San Gerardo in Gallinaro, località conosciuta anche per la devozione dei suoi abitanti verso il Gesù Bambino, grazie a una statua ritenuta miracolosa. L'ultima domenica di giugno Gallinaro celebra la festa della prima apparizione del Bambin Gesù.
Ancora un borgo interessante dal punto di vista religioso: questa volta è San Donato Val di Comino, con il suo santuario intitolato al martire vescovo d'Arezzo, che dà il nome all'intera cittadina.
Molti dei paesi della valle celebrano feste religiose durante tutto l’anno con entusiasmo, spesso anche con piatti legati alla tradizione cattolica.
Nel periodo dell'Avvento e del Natale molti borghi hanno la tradizione di organizzare il presepe vivente, dove la natività è rappresentata in pubblico dalla gente del luogo vestita con costumi tradizionali della Val Comino.
Sono famose le decorazioni floerali che vengono create nelle strade di Picinisco e nelle vicine località prima della processione del Corpus Domini, la festa che segue di pochi giorni la Pentecoste. Rimanendo a Picinisco segnaliamo anche la chiesa del patrono cittadino - la Collegiata di San Lorenzo di Picinisco - sorta all'inzio del XIV secolo e rimaneggiata in epoca barocca.
Eppure, non c'è solo la religione ad affascinare i turisti nella Valle di Comino: dalle pendici settentrionali del Monte Cairo fino allo spartiacque appenninico le montagne punteggiate di borghi e castelli offrono scenari naturali mozzafiato. Tra questi, appena sopra Picinisco, da non perdere uno dei passi più importanti e spettacolari dell’Appenino meridionale, chiamato “Passo dei Tre Monaci”, che si trova nel Parco Nazionale d’Abruzzo, considerato uno dei parchi più belli d’Europa.
Ti piace viaggiare? Visita il nostro canale dedicato ai pellegrinaggi in Italia.
Non tutti, probabilmente, conoscono i tesori celati nella provincia di Frosinone, in particolare della Valle di Comino, ricca di storia e spunti interessanti e anche facilmente raggiungibile sia dal versante tirrenico che da quello adriatico.
La Val Comino è servita infatti da tre principali vie di accesso: la prima (nonché più diretta) è quella per chi proviene da Roma (via Sora e Frosinone); la seconda è per chi arriva da Napoli, via Montecassino; mentre la terza via conduce dall’autostrada adriatica attraverso San Vincenzo del Volturno, che fu uno dei più grandi monasteri del Medioevo, che oggi ospita una comunità di suore benedettine.
Chiese e santuari della Val Comino
Per chi arriva da sud, una delle porte d'ingresso alla Valle di Comino è Cassino che, seppur fuori da territorio della valle, rappresenta una tappa importante per il turismo religioso nel Lazio.La Basilica di Montecassino, che domina tutta la Valle del Liri, è stata completamente ricostruita dopo la distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui è possibile visitare la cella di S. Benedetto incastonata nella montagna sotto il monastero.
Ci sono importanti testimonianze riguardo a come Dante abbia basato la sua Divina Commedia sulla “Visione” di Fra' Alberico dei Settefrati, che nacque in Val Comino e visse per molti anni a Montecassino, dove può essere ancora ammirato il suo manoscritto originale. Per tale ragione Montecassino è il luogo ideale per inizare a esplorare la Val Comino in un'ottica di turismo religioso.
Da queste parti la religione ha radici davvero profonde: la località di Atina cela una cristianità antichissima.
Il suo primo vescovo, Marco di Atina, fu un discepolo dell'apostolo San Pietro e molte chiese della valle furono costruite intorno all’anno Mille (alcune anche prima) su precedenti luoghi di culto noti già al tempo dei Romani.
Del Santuario della Madonna di Canneto si hanno documenti certi già dal XIII secolo ed è riconosciuto come una delle mete più antiche dei pellegrinaggi di Nostra Signora in Europa.
Ci sono in effetti documenti (ma di dubbia veridicità) che farebbero risalire la chiesa addirittura all'VIII secolo. In ogni caso, il santuario attrae ancora migliaia di pellegrini, specialmente durante le celebrazioni del mese di maggio e nei giorni di festa del 21 e 22 agosto.
L'editore John Murray citò il santuario nella sua guida all’Italia Meridionale nel 1855.
Un'altra chiesa nota per i pellegrinaggi medievali è quella di San Gerardo in Gallinaro, località conosciuta anche per la devozione dei suoi abitanti verso il Gesù Bambino, grazie a una statua ritenuta miracolosa. L'ultima domenica di giugno Gallinaro celebra la festa della prima apparizione del Bambin Gesù.
Ancora un borgo interessante dal punto di vista religioso: questa volta è San Donato Val di Comino, con il suo santuario intitolato al martire vescovo d'Arezzo, che dà il nome all'intera cittadina.
Molti dei paesi della valle celebrano feste religiose durante tutto l’anno con entusiasmo, spesso anche con piatti legati alla tradizione cattolica.
Nel periodo dell'Avvento e del Natale molti borghi hanno la tradizione di organizzare il presepe vivente, dove la natività è rappresentata in pubblico dalla gente del luogo vestita con costumi tradizionali della Val Comino.
Sono famose le decorazioni floerali che vengono create nelle strade di Picinisco e nelle vicine località prima della processione del Corpus Domini, la festa che segue di pochi giorni la Pentecoste. Rimanendo a Picinisco segnaliamo anche la chiesa del patrono cittadino - la Collegiata di San Lorenzo di Picinisco - sorta all'inzio del XIV secolo e rimaneggiata in epoca barocca.
Eppure, non c'è solo la religione ad affascinare i turisti nella Valle di Comino: dalle pendici settentrionali del Monte Cairo fino allo spartiacque appenninico le montagne punteggiate di borghi e castelli offrono scenari naturali mozzafiato. Tra questi, appena sopra Picinisco, da non perdere uno dei passi più importanti e spettacolari dell’Appenino meridionale, chiamato “Passo dei Tre Monaci”, che si trova nel Parco Nazionale d’Abruzzo, considerato uno dei parchi più belli d’Europa.
Ti piace viaggiare? Visita il nostro canale dedicato ai pellegrinaggi in Italia.