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Una città nascosta, collegata ad Angkor, scoperta nella giungla della Cambogia

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Angkor, solo chi ci è stato può capire bene il perchè tutti usino aggettivi superlativi per descrivere questo luogo. che sembra uscire intatto dai meandri della storia! La Cambogia deve molto, infatti, al complesso di templi di Angkor, che sono divenuti obiettivo di tantissimi viaggiatori attirati dal questi magnifiche costruzioni, che ricordiamo furono strappate, alla fine del 19° secolo, alla custodia delle foreste tropicali in cui erano cadute dopo secoli d'abbandono.

Ed ora abbiamo saputo che esiste veramente una specie di seconda Angkor, ancora da svelare dentro ad una fitta coltre di vegetazione impenetrabile! Grazie ad una nuova tecnologia laser (Lidar - Air Borne Laser, o laser aviotrasportato) nata per uso militare ma che sembra avere grandi applicazioni in campo archeologico, è stata recentemente individuata una rete nascosta di strade e canali, legati ad una antica città che si collegava al vivace complesso dei famosi templi di Angkor Wat, distante circa una quarantina di km.

La scoperta è stata annunciata questa settimana dalla rivista Proceedings of National Academy of Sciences. La scansione laser dagli elicotteri ha rivelato un paesaggio urbano precedentemente sconosciuto: perforando la coltre vegetativa, i raggi laser hanno prodotto una mappa dettagliata di un esteso paesaggio urbano, che comprende sia strade che templi di cui fino a ieri se ne ignorava l'esistenza. Questa complicato tessuto urbano rimane nascosto nascosto sotto una fitta vegetazione in cima al monte Phnom Kulen, nella provincia di Siem Reap e si tratta probabilmente della città perduta di Mahendraparvata, che manca all'appello da oltre 1200 anni!

La tecnologia laser, conosciuta anche con il nome di Lidar, funziona sparando impulsi laser da un aeromobile a terra e misurando in questo modo le altezze topografiche, creando una dettagliata, mappa tridimensionale della superficie del terreno. E 'uno strumento utile per gli archeologi perché i laser possono penetrare la fitta vegetazione e coprire aree del terreno molto più velocemente di quanto potrebbero fare gli archeologici, in un rilievo a terra.
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Ricordiamo che il Lidar era già stato utilizzato per esplorare altri siti archeologici, come ad esempio Stonehenge. In questo caso, nel mese di aprile 2012, dei ricercatori australiani avevano caricato l'apparecchio su un elicottero, che ha trascorso vari giorni volando sulle le fitte foreste della Cambogia a circa 800 metri dal suolo. Il team ha poi confermato i risultati del laser con una spedizione a piedi attraverso la giungla. Dai primi rilievi sembra che la città sia stata fondata circa 350 anni prima di Angkor, e fosse la capitale di montagna dell'Impero Khmer. Sono anche stati scoperti numerosi tumuli, la cui funzione rimae ancora un mistero.

Riusciremo un giorno a vedere risorgere la città di Mahendraparvata? Ora che la sua localizzazione è stata finalmente provata, c'è da aspettarsi che saranno diverse le università che vorranno condurre degli studi sull'area, e gradualmente potranno iniziare degli scavi localizzati. Difficilmente però prima di una decina d'anni i turisti avranno la possibilità di poter ammirarei primi risultati di questo lungo e faticoso processo di recupero della città dell'impero Khmer. non è detto però, e dipenderà dal valore delle prossime scoperte che avverranno sul campo. Ma fortunatamente abbiamo sempre Angkor, in grado di consolaci adeguatamente!

Fonte: Telegraph

 Pubblicato da il 19/06/2013 - - ® Riproduzione vietata

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