Les Luminessences di Avignone: la vita del Palazzo dei Papi raccontata in 3D
Un tuffo dentro la storia di uno dei monumenti più rappresentativi di Francia, il Palazzo dei Papi di Avignone, uno dei più grandi e importanti edifici di architettura gotico-medievale in Europa, dal 1995 eletto dall'UNESCO a patrimonio mondiale dell’umanità. La sua storia profondamente legata all’evoluzione del potere pontificio inizia nel 1335, anni in cui prende avvio la sua edificazione.
Avignone era già stata eletta sede papale trent’anni prima, con la fuga di Clemente V da Roma. Il palazzo venne completato nel giro di 20 anni e durante un secolo ospitò sette papi e 2 antipapi, i pontefici eletti nel periodo del grande scisma della Chiesa Cattolica che lacerò il mondo cristiano negli anni fra il 1378 ed il 1417 attraverso la presenza di due sedi papali a Roma e Avignone e la conseguente nomina di due distinti pontefici.
Gli episodi storici ed i personaggi che ne hanno distinto la storia saranno rievocati attraverso un monumentale spettacolo tridimensionale che sarà offerto al pubblico dal 15 agosto al 28 settembre, all’interno della sua corte d’onore. Proiettato sulle quattro facciate interiori, il mix di immagini ad alta definizione, suoni diffusi, luci e voci dal titolo “Le luminessences d’Avignon” racconta la vita del palazzo e la storia della cristianità attraverso i secoli. Autore dello spettacolo è Bruno Seillier, autore di altre opere del genere come « la Nuit aux Invalides », scenografia monumentale a Notre Dame di Parigi o « 200 ans de gloire au château de Versailles ». Il viaggio è accompagnato dalle interpretazioni degli attori Francis Huste, la voce dei visitatori, di Claude Giraud, la voce del palazzo e Céline Duhamel, la voce delle Muse.
La produzione appartiene alla società Amaclio unitamente ad Avignone turismo, che riunisce le principali infrastrutture turistiche della città. Il racconto attraverso la tecnica definita “moeniamenie” – neologismo che potrebbe riassumersi nella capacità di dare parola attraverso le nuove applicazioni tecnologiche ai muri e alle pietre - evoca i fatti salienti della storia del palazzo e della cristianità in genere, dal primo papa, Pietro, alla successione dei nove pontefici che hanno eletto il Palazzo a residenza, quindi Clemente V, Giovanni XXII, Benedetto XII, Clemente VI, Innocenzo VI, Urbano V, Gregorio XI, gli antipapi Clemente VII e Benedetto XIII attraverso la ricostruzione dell’ambiente storico, sociale e culturale dell’epoca. Ampio spazio viene quindi offerto ai simboli dei vari papi, al grande Scisma di Occidente e alla successiva creazione dell’altra “Roma”, alla nascita dell’ordine dei Templari, alle turbolenze che hanno caratterizzato la fin del Medio Evo durante il XIV secolo, ai fasti di Avignone eletta a capitale d’Europa e alla successiva creazione dello Stato Pontificio. Altre sequenze riguardano aspetti più legati al fiorire delle correnti artistiche europee, alle opere di Dante e Petrarca, ai riferimenti architettonici peculiari del monumento oltre al fiorire della Libreria Magna, classificata all’epoca di Clemente V come la più grande del mondo.
Il tutto viene raccontato, illustrato e vissuto in trentacinque minuti. Le proiezioni sono duplici dal 15 al 31 agosto e nei venerdì e sabato del mese di settembre, alle ore 21 e 15 e 22 e 15 e uniche alle 21 e 15 dalla domenica al giovedì dal 1° al 28 settembre. Il costo per poterle visionare prevede tariffe di 8 (per chi è già in possesso del biglietto di visita al Palazzo) e 10 euro. Le porte aprono alle 20,30 e l’ingresso fino agli 8 anni è gratuito.
Per prenotare occorre visitare il sito: www.lesluminessences-avignon.com. Il Palazzo dei Papi afferma il suo ruolo di protagonista della stagione culturale avignonese anche durante l’intero anno.
Dal 5 al 26 luglio ad esempio si svolgerà come ogni anno – e questa sarà la 67° edizione – il Festival teatrale di Avignone, durante il quale la corte d’onore del palazzo viene trasformata in un palcoscenico a cielo aperto in cui vengono rappresentate opere del repertorio universale oltre ad altre di respiro contemporaneo. Dopo aver ospitato mostre dal richiamo internazionale dal 1947, alla nascita del Festival quando venne organizzata una settimana espositiva dedicata alle opere dei pittori e scultori contemporanei, da Picasso a Matisse, da Klee a Miro, seguita poi da altri eventi di portata mondiale a partire dal 1970, il Palazzo offre dal 9 giugno all’11 novembre, “Les Paesses”, selezione dello opere di cinque artiste identificate come le interpreti principali dell’arte contemporanea: Camille Claudel, Louise Bourgeois, Kiki Smith, Jana Sterbak et Berlinde de Bruyckere. I loro lavori sono esposti nella grande cappella del Palazzo dei Papi e presso la collezione Lambert ad Avignone.
Articolo di: Monia Savioli
Avignone era già stata eletta sede papale trent’anni prima, con la fuga di Clemente V da Roma. Il palazzo venne completato nel giro di 20 anni e durante un secolo ospitò sette papi e 2 antipapi, i pontefici eletti nel periodo del grande scisma della Chiesa Cattolica che lacerò il mondo cristiano negli anni fra il 1378 ed il 1417 attraverso la presenza di due sedi papali a Roma e Avignone e la conseguente nomina di due distinti pontefici.
Gli episodi storici ed i personaggi che ne hanno distinto la storia saranno rievocati attraverso un monumentale spettacolo tridimensionale che sarà offerto al pubblico dal 15 agosto al 28 settembre, all’interno della sua corte d’onore. Proiettato sulle quattro facciate interiori, il mix di immagini ad alta definizione, suoni diffusi, luci e voci dal titolo “Le luminessences d’Avignon” racconta la vita del palazzo e la storia della cristianità attraverso i secoli. Autore dello spettacolo è Bruno Seillier, autore di altre opere del genere come « la Nuit aux Invalides », scenografia monumentale a Notre Dame di Parigi o « 200 ans de gloire au château de Versailles ». Il viaggio è accompagnato dalle interpretazioni degli attori Francis Huste, la voce dei visitatori, di Claude Giraud, la voce del palazzo e Céline Duhamel, la voce delle Muse.
La produzione appartiene alla società Amaclio unitamente ad Avignone turismo, che riunisce le principali infrastrutture turistiche della città. Il racconto attraverso la tecnica definita “moeniamenie” – neologismo che potrebbe riassumersi nella capacità di dare parola attraverso le nuove applicazioni tecnologiche ai muri e alle pietre - evoca i fatti salienti della storia del palazzo e della cristianità in genere, dal primo papa, Pietro, alla successione dei nove pontefici che hanno eletto il Palazzo a residenza, quindi Clemente V, Giovanni XXII, Benedetto XII, Clemente VI, Innocenzo VI, Urbano V, Gregorio XI, gli antipapi Clemente VII e Benedetto XIII attraverso la ricostruzione dell’ambiente storico, sociale e culturale dell’epoca. Ampio spazio viene quindi offerto ai simboli dei vari papi, al grande Scisma di Occidente e alla successiva creazione dell’altra “Roma”, alla nascita dell’ordine dei Templari, alle turbolenze che hanno caratterizzato la fin del Medio Evo durante il XIV secolo, ai fasti di Avignone eletta a capitale d’Europa e alla successiva creazione dello Stato Pontificio. Altre sequenze riguardano aspetti più legati al fiorire delle correnti artistiche europee, alle opere di Dante e Petrarca, ai riferimenti architettonici peculiari del monumento oltre al fiorire della Libreria Magna, classificata all’epoca di Clemente V come la più grande del mondo.
Il tutto viene raccontato, illustrato e vissuto in trentacinque minuti. Le proiezioni sono duplici dal 15 al 31 agosto e nei venerdì e sabato del mese di settembre, alle ore 21 e 15 e 22 e 15 e uniche alle 21 e 15 dalla domenica al giovedì dal 1° al 28 settembre. Il costo per poterle visionare prevede tariffe di 8 (per chi è già in possesso del biglietto di visita al Palazzo) e 10 euro. Le porte aprono alle 20,30 e l’ingresso fino agli 8 anni è gratuito.
Per prenotare occorre visitare il sito: www.lesluminessences-avignon.com. Il Palazzo dei Papi afferma il suo ruolo di protagonista della stagione culturale avignonese anche durante l’intero anno.
Dal 5 al 26 luglio ad esempio si svolgerà come ogni anno – e questa sarà la 67° edizione – il Festival teatrale di Avignone, durante il quale la corte d’onore del palazzo viene trasformata in un palcoscenico a cielo aperto in cui vengono rappresentate opere del repertorio universale oltre ad altre di respiro contemporaneo. Dopo aver ospitato mostre dal richiamo internazionale dal 1947, alla nascita del Festival quando venne organizzata una settimana espositiva dedicata alle opere dei pittori e scultori contemporanei, da Picasso a Matisse, da Klee a Miro, seguita poi da altri eventi di portata mondiale a partire dal 1970, il Palazzo offre dal 9 giugno all’11 novembre, “Les Paesses”, selezione dello opere di cinque artiste identificate come le interpreti principali dell’arte contemporanea: Camille Claudel, Louise Bourgeois, Kiki Smith, Jana Sterbak et Berlinde de Bruyckere. I loro lavori sono esposti nella grande cappella del Palazzo dei Papi e presso la collezione Lambert ad Avignone.
Articolo di: Monia Savioli
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