Les passages di Parigi: le gallerie e i passaggi coperti della Ville Lumiere
Le gallerie o, per dirla alla francese, “les passages” che si trovano praticamente ovunque a Parigi hanno un'origine relativamente antica e possono essere considerate a tutti gli effetti come antesignane degli odierni centri commerciali; costruite principalmente nell'Ottocento, in pieno boom economico ed industriale francese, rappresentarono un'innovazione concettuale per ciò che concerne gli acquisti o – come diremmo ora – lo shopping.
Circa una ventina degli oltre centocinquanta passaggi coperti che costellavano Parigi nel XIX secolo, sono sopravvissuti all'incedere del tempo, riuscendo a rinnovarsi e a mantenersi al passo con la vita che scorreva all'esterno; le gallerie hanno sempre rappresentato un simbolo della vita di città, sostenuti anche da architetture accattivanti con tetti in vetro, mosaici sul pavimento, arcate ed altre soluzioni ricche di stile.
A ben vedere, i passaggi e le gallerie coperte sono un tema ricorrente in molte civiltà mondiali, basti pensare, ad esempio, ai souk del mondo arabo o ai bazar asiatici, ma anche – rimanendo in Francia - ai passaggi dedicati prettamente al transito pedonale, come i caratteristici “traboules” di Lione.
Nel caso parigino, le gallerie coperte ebbero la triplice funzione di luoghi dedicati al commercio, dove sorgevano negozi, caffè e ristoranti, ma anche di protezione contro le intemperie per gli avventori nonché quella di essere un luogo privilegiato rispetto alle strade all'esterno, frequentemente invase da sporcizia e cattivi odori.
Le “galeries de bois du Palais-Royal” furono probabilmente il primo esempio di passaggi di questo genere; furono realizzate nel 1786, tre anni prima della Rivoluzione Francese, ed in breve tempo divennero un modello da imitare non solo nella capitale, ma anche nelle altre città, come ad esempio Bordeaux.
Tra quelle presenti ancora oggi la maggior parte si trova nel 2° arrondissement, nella zona a nord della Senna, sopravvissute ad un declino iniziato con la comparsa dei grandi magazzini nel XX secolo. Fu soltanto a partire dagli anni Ottanta che iniziò una riscoperta delle gallerie con il tetto di vetro e le arcate, cogliendo i gusti di quel periodo. Tra le più famose a cavalcare l'onda del revival vi furono la Galerie Vivienne ed il Passage Jouffroy.
Oggi è possibile trascorrere giornate intere percorrendo itinerari appositi tra i diversi passages couverts, siano essi con tour organizzati o per conto proprio, muniti solo di una buona cartina e di voglia di camminare.
Circa una ventina degli oltre centocinquanta passaggi coperti che costellavano Parigi nel XIX secolo, sono sopravvissuti all'incedere del tempo, riuscendo a rinnovarsi e a mantenersi al passo con la vita che scorreva all'esterno; le gallerie hanno sempre rappresentato un simbolo della vita di città, sostenuti anche da architetture accattivanti con tetti in vetro, mosaici sul pavimento, arcate ed altre soluzioni ricche di stile.
A ben vedere, i passaggi e le gallerie coperte sono un tema ricorrente in molte civiltà mondiali, basti pensare, ad esempio, ai souk del mondo arabo o ai bazar asiatici, ma anche – rimanendo in Francia - ai passaggi dedicati prettamente al transito pedonale, come i caratteristici “traboules” di Lione.
Nel caso parigino, le gallerie coperte ebbero la triplice funzione di luoghi dedicati al commercio, dove sorgevano negozi, caffè e ristoranti, ma anche di protezione contro le intemperie per gli avventori nonché quella di essere un luogo privilegiato rispetto alle strade all'esterno, frequentemente invase da sporcizia e cattivi odori.
Le “galeries de bois du Palais-Royal” furono probabilmente il primo esempio di passaggi di questo genere; furono realizzate nel 1786, tre anni prima della Rivoluzione Francese, ed in breve tempo divennero un modello da imitare non solo nella capitale, ma anche nelle altre città, come ad esempio Bordeaux.
Tra quelle presenti ancora oggi la maggior parte si trova nel 2° arrondissement, nella zona a nord della Senna, sopravvissute ad un declino iniziato con la comparsa dei grandi magazzini nel XX secolo. Fu soltanto a partire dagli anni Ottanta che iniziò una riscoperta delle gallerie con il tetto di vetro e le arcate, cogliendo i gusti di quel periodo. Tra le più famose a cavalcare l'onda del revival vi furono la Galerie Vivienne ed il Passage Jouffroy.
Oggi è possibile trascorrere giornate intere percorrendo itinerari appositi tra i diversi passages couverts, siano essi con tour organizzati o per conto proprio, muniti solo di una buona cartina e di voglia di camminare.
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In rue de Faubourg Montmartre, ad esempio, il Passage Verdeau, risalente alla metà del XIX secolo, rappresenta un luogo ideale per iniziare la propria scoperta; nelle immediate vicinanze si trova infatti anche il Passage Jouffroy (a fianco del Museo delle cere Grévin), anch'esso risalente allo stesso periodo. Data l'alta concentrazione di gallerie in questa zona che si apre sulla riva destra del fiume fino ai Grands Boulevards, è assolutamente normale dover percorrere solo pochi passi all'esterno prima di immergersi in una nuova galleria; è così che una volta lasciato il passage Verdeau in un attimo si giunge al Passage des Panoramas, inaugurato nel 1800 e che congiunge i Grands Boulevards alla Grange Batelière.
La lista con i percorsi ed i collegamenti tra le gallerie è disponibile sul sito ufficiale francese (1) dedicato a queste particolari opere urbanistiche, ma per conoscere qualche curiosità storica può essere interessante sapere che il più antico passaggio coperto ancora esistente è il Passage du Caire, intitolato alla capitale egiziana de Il Cairo poiché costruito tra il 1798 ed il 1799, nel periodo in cui Napoleone impegnò il proprio esercito nella campagna d'Egitto.
La Galerie Colbert presenta invece una spettacolare cupola di vetro che sovrasta un elegante porticato; vicinissima si trova anche la Galerie Vivienne, il cui ambiente è impreziosito da mosaici, lampade in ottone ed un antico orologio, che conferiscono alla galleria quell'atmosfera di lusso propria di questa zona di Parigi.
Chi fosse alla ricerca di un tocco orientale, soprattutto per ciò che riguarda la cucina asiatica, potrebbe infine visitare il Passage Brady nel 10° arrondissement, senza dimenticare comunque che ogni galleria presenta le proprie peculiarità che la rendono unica nel proprio genere. Tra gli altri passaggi – forse meno famosi, ma non per questo meno interessanti – ricordiamo inoltre l'Arcade des Champs-Elysées (nell'8°arrondissement), il Passage des Princes, il Passage du Grand-Cerf/St.Anne o il Passage Choiseul, quest'ultimo costruito nel 1829 e praticamente rimasto uguale da allora.
(1) L'Association Passages et Galeries si occupa della promozione dei passaggi e delle gallerie parigine e vi organizza eventi e visite guidate. Per maggiori informazioni si può consultare il sito (in francese):
www.passagesetgaleries.org/
La lista con i percorsi ed i collegamenti tra le gallerie è disponibile sul sito ufficiale francese (1) dedicato a queste particolari opere urbanistiche, ma per conoscere qualche curiosità storica può essere interessante sapere che il più antico passaggio coperto ancora esistente è il Passage du Caire, intitolato alla capitale egiziana de Il Cairo poiché costruito tra il 1798 ed il 1799, nel periodo in cui Napoleone impegnò il proprio esercito nella campagna d'Egitto.
La Galerie Colbert presenta invece una spettacolare cupola di vetro che sovrasta un elegante porticato; vicinissima si trova anche la Galerie Vivienne, il cui ambiente è impreziosito da mosaici, lampade in ottone ed un antico orologio, che conferiscono alla galleria quell'atmosfera di lusso propria di questa zona di Parigi.
Chi fosse alla ricerca di un tocco orientale, soprattutto per ciò che riguarda la cucina asiatica, potrebbe infine visitare il Passage Brady nel 10° arrondissement, senza dimenticare comunque che ogni galleria presenta le proprie peculiarità che la rendono unica nel proprio genere. Tra gli altri passaggi – forse meno famosi, ma non per questo meno interessanti – ricordiamo inoltre l'Arcade des Champs-Elysées (nell'8°arrondissement), il Passage des Princes, il Passage du Grand-Cerf/St.Anne o il Passage Choiseul, quest'ultimo costruito nel 1829 e praticamente rimasto uguale da allora.
(1) L'Association Passages et Galeries si occupa della promozione dei passaggi e delle gallerie parigine e vi organizza eventi e visite guidate. Per maggiori informazioni si può consultare il sito (in francese):
www.passagesetgaleries.org/
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