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Sulle spiagge della baia di Samaną per osservare le balene

Se avete deciso di anticipare l’estate e regalarvi un viaggio tra febbraio e marzo, sappiate che è il momento ideale per ammirare uno spettacolo tra i più emozionanti del pianeta. Proprio in questo periodo, infatti, nel nord-est della Repubblica Dominicana centinaia di balene fanno il loro passaggio stagionale al largo della penisola di Samaná, mostrandosi agli occhi increduli di migliaia di turisti.
Sono le “ballenas jorobadas”, le cosiddette “megattere con la gobba”, maestosi mammiferi caratterizzati da un corpo massiccio, lunghe pinne pettorali (circa un terzo del corpo) e la gobba che ospita la piccola pinna dorsale.

Vedere le balene nella Baia di Samaná

Dalle spiagge di Samaná sarete testimoni di un rituale commovente, ancora in parte misterioso per l’uomo: i cetacei, di lunghezza variabile tra i 12 e i 16 metri, si accoppiano e si riproducono nelle acque calde della zona, lanciano in aria i loro spruzzi d’acqua alti anche 3 metri e cantano, non si sa perché, talvolta per 10 o 20 minuti di seguito. Sono amanti focose e con le loro capriole, i colpi di coda e di pinne agitano il mare: lo sciabordio delle onde si può udire a chilometri di distanza.

Ogni anno le megattere percorrono migliaia di chilometri nelle immensità oceaniche per trascorrere l’estate in acque fredde e l’inverno in zone tropicali. La Baia di Samaná è stata proclamata Santuario dei Mammiferi Marini dal governo dominicano e non esiste etichetta migliore per raccontare questo miracolo naturale che ci ricorda quanto siamo piccoli.
Le balene vengono studiate dal Ministero del Turismo, dal Ministero dell’Ambiente e delle risorse naturali, dalla Marina, dal Comune di Samanà e dall’Ente di protezione della baia (CEBSE), e tutti gli esemplari vengono a poco a poco identificati e classificati con metodi elettronici non invasivi, che non disturbano la loro attività.

Cosa vedere a Samaná: spiagge, villaggi e natura

Le ballenas jorobadas non sono l’unica meraviglia di Samaná: villaggi, spiagge paradisiache, parchi nazionali e foreste selvagge corredano l’offerta della Repubblica Dominicana e soddisfano i desideri di tutti, che siate amanti del relax o instancabili escursionisti. Playa Rincòn è tra le spiagge più belle, situata nell’omonima baia e ancora piuttosto selvaggia, con sabbia candida, palme da cocco e il torrente limpido e fresco Caño Frio, da percorrere in canoa tra gallerie naturali e nodose mangrovie. Non sono da meno Punta Popy, Playa Cosón, Playa Bonita e Playa Las Ballenas: per raggiungerle partite dal pittoresco villaggio di Las Terrenas, con le sue case colorate e la sua tradizione peschereccia.

Vi sentirete un po’ Indiana Jones nella foresta di mangrovie di Caño Hondo, oppure nella provincia di Monte Plata, dove potrete raggiungere le cascate Saltos de La Sabana.
Da vedere anche il Salto del Limón, una cascata d’alta quota raggiungibile a piedi o a cavallo. Qua e là lungo il percorso fate una sosta presso le haciendas produttrici di caffè e di cacao, visitate le tenute, assaggiate qualche delizia e fate due chiacchiere con la gente del posto. Infine a sud della Provincia di Samaná visitate il Parco Naturale de Los Haitises, regno incontaminato di uccelli tropicali variopinti, fregate e pellicani. La gita si fa in barca, lungo la costa frastagliata e costellata di isolotti, tra mangrovie intricate e caverne con incisioni rupestri precolombiane.

Per maggiori informazioni:
Ente del Turismo della Repubblica Dominicana
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 Pubblicato da il 01/02/2021 - - ® Riproduzione vietata

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