Tour a Roma, tra musei e gallerie d'arte moderna e contemporanea
Che la città di Roma sia ricca di tesori storici ed artistici è un dato incontestabile. Siamo però abituati a considerare l’Urbe come uno scrigno contenente principalmente, se non unicamente, monumenti ed edifici di epoca romana, rinascimentale e barocca. Ma così non è. Se l’arte moderna e contemporanea è la vostra passione, Roma saprà offrire anche in questo luoghi ideali e di altissimo livello che certamente meritano una visita.
Iniziamo quindi dalla GNAM, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, che custodisce la più grande collezione di arte moderna italiana: ben oltre 4.400 opere di pittura e scultura e circa 13.000 disegni e stampe di artisti, prevalentemente italiani, dell'Ottocento e del Novecento. La galleria nasce nel 1883, pochi anni dopo la costituzione del giovane stato unitario italiano (Roma era diventata capitale d’Italia nel 1871), poiché si sentiva la necessità di un museo dedicato agli artisti contemporanei viventi o scomparsi da poco. La prima sede della Galleria fu il Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale ma, ben presto, l’edificio si rilevò insufficiente ad accogliere quadri e sculture che nel tempo erano aumentati di numero. All’interno si potranno ammirare opere del Canova e Hayez, insieme alle tele impressioniste di Monet, Van Gogh, Cèzanne e De Nittis; così come le sculture di Rodin e “Le tre età della donna” di Klimt.
Vi è poi la Galleria d’Arte Moderna, comunale, nata nel 1925 all’interno dell’antico monastero di clausura delle Carmelitane Scalze in via Francesco Crispi, con un compito ben preciso: documentare l’ambiente artistico romano, allora contemporaneo, nei suoi molteplici aspetti. Nel corso degli anni ’30, la collezione si ampliò, con acquisizioni di opere dalle rassegne romane dell’epoca. Sono questi infatti anni di straordinario fervore creativo, ed entrano così a far parte della Collezione opere di Giorgio de Chirico, Mario Mafai, Scipione, Gino Severini, Giorgio Morandi, Giuseppe Capogrossi, Afro, Alberto Savinio, Carlo Carrà, Mario Sironi e, tra gli scultori, Arturo Martini, Marino Marini, Giacomo Manzù. L’allestimento attuale rende la galleria un ottimo esempio di museo moderno in cui è possibile ammirare un’accurata selezione di opere tra le tremila presenti nella Collezione: un percorso privilegiato tra le tendenze dell’arte italiana post risorgimentale e del Novecento.
Merita un particolare menzione il MACRO (Museo di Arte Contemporanea di Roma) nato dal riassetto delle strutture capitoline deputate alla promozione dell’arte contemporanea e dotato di due differenti sedi: l’ex stabilimento industriale Peroni, progettato all’inizio del ‘900 da Gustavo Giovannoni, ospita la sede principale in Via Nizza, mentre la secondaria si trova all’interno dell’ex mattatoio di Testaccio, fungendo da vivace area per manifestazioni culturali ed eventi artistici. La sede principale rappresenta invece il centro ideale di un progetto sperimentale che ospita tutte le figure che partecipano attivamente alla creazione e alla produzione artistica e culturale contemporanea, dando vita a un programma articolato ed eterogeneo che vede l’artista sempre impegnato in prima linea.
Iniziamo quindi dalla GNAM, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, che custodisce la più grande collezione di arte moderna italiana: ben oltre 4.400 opere di pittura e scultura e circa 13.000 disegni e stampe di artisti, prevalentemente italiani, dell'Ottocento e del Novecento. La galleria nasce nel 1883, pochi anni dopo la costituzione del giovane stato unitario italiano (Roma era diventata capitale d’Italia nel 1871), poiché si sentiva la necessità di un museo dedicato agli artisti contemporanei viventi o scomparsi da poco. La prima sede della Galleria fu il Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale ma, ben presto, l’edificio si rilevò insufficiente ad accogliere quadri e sculture che nel tempo erano aumentati di numero. All’interno si potranno ammirare opere del Canova e Hayez, insieme alle tele impressioniste di Monet, Van Gogh, Cèzanne e De Nittis; così come le sculture di Rodin e “Le tre età della donna” di Klimt.
Vi è poi la Galleria d’Arte Moderna, comunale, nata nel 1925 all’interno dell’antico monastero di clausura delle Carmelitane Scalze in via Francesco Crispi, con un compito ben preciso: documentare l’ambiente artistico romano, allora contemporaneo, nei suoi molteplici aspetti. Nel corso degli anni ’30, la collezione si ampliò, con acquisizioni di opere dalle rassegne romane dell’epoca. Sono questi infatti anni di straordinario fervore creativo, ed entrano così a far parte della Collezione opere di Giorgio de Chirico, Mario Mafai, Scipione, Gino Severini, Giorgio Morandi, Giuseppe Capogrossi, Afro, Alberto Savinio, Carlo Carrà, Mario Sironi e, tra gli scultori, Arturo Martini, Marino Marini, Giacomo Manzù. L’allestimento attuale rende la galleria un ottimo esempio di museo moderno in cui è possibile ammirare un’accurata selezione di opere tra le tremila presenti nella Collezione: un percorso privilegiato tra le tendenze dell’arte italiana post risorgimentale e del Novecento.
Merita un particolare menzione il MACRO (Museo di Arte Contemporanea di Roma) nato dal riassetto delle strutture capitoline deputate alla promozione dell’arte contemporanea e dotato di due differenti sedi: l’ex stabilimento industriale Peroni, progettato all’inizio del ‘900 da Gustavo Giovannoni, ospita la sede principale in Via Nizza, mentre la secondaria si trova all’interno dell’ex mattatoio di Testaccio, fungendo da vivace area per manifestazioni culturali ed eventi artistici. La sede principale rappresenta invece il centro ideale di un progetto sperimentale che ospita tutte le figure che partecipano attivamente alla creazione e alla produzione artistica e culturale contemporanea, dando vita a un programma articolato ed eterogeneo che vede l’artista sempre impegnato in prima linea.
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L’ultima attrattiva che certamente merita una visita è il MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. Il progetto dell’edificio, dedicato al nuovo polo nazionale espositivo per l’arte e l’architettura contemporanee, è stato selezionato in seguito a un concorso internazionale, vinto dell’architetto anglo-irachena Zaha Hadid, il cui progetto è stato scelto perché supera l’idea comune e generale dell’edificio-museo. La complessità dei volumi, le pareti curvilinee, il variare e l’intrecciarsi delle quote determinano una trama spaziale e funzionale molto articolata che i visitatori possono attraversare seguendo percorsi sempre diversi e inaspettati.
Le collezioni d’arte del MAXXI sono costituite da oltre 300 opere che testimoniano la produzione artistica internazionale, con una particolare attenzione alle esperienze italiane e a quegli artisti stranieri la cui ricerca è legata al contesto italiano. Pittura, installazioni, video-arte, scultura, net-art e fotografia formano un nucleo di opere in cui le ricerche degli artisti emergenti dialogano con quelle prodotte, tra gli anni ‘60 e il 2000, da alcuni tra i più significativi artisti italiani e stranieri, come Alighiero Boetti, Francesco Clemente, William Kentridge, Mario Merz e Gerhard Richter.
Le collezioni del MAXXI Architettura invece, comprendono tutti quei prodotti e documenti che, in forme diverse, rappresentano la complessità materiale e concettuale dell’architettura attraverso i suoi processi evolutivi: dalla produzione ideativa, alla realizzazione fisica, all’uso e al suo inserimento nel contesto fisico e culturale. Come potete vedere, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Buona visita a tutti quindi nella Roma Moderna e Contemporanea!
Autore: L’Asino d’Oro Associazione Culturale (www.lasinodoro.it)
L’ultima attrattiva che certamente merita una visita è il MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. Il progetto dell’edificio, dedicato al nuovo polo nazionale espositivo per l’arte e l’architettura contemporanee, è stato selezionato in seguito a un concorso internazionale, vinto dell’architetto anglo-irachena Zaha Hadid, il cui progetto è stato scelto perché supera l’idea comune e generale dell’edificio-museo. La complessità dei volumi, le pareti curvilinee, il variare e l’intrecciarsi delle quote determinano una trama spaziale e funzionale molto articolata che i visitatori possono attraversare seguendo percorsi sempre diversi e inaspettati.
Le collezioni d’arte del MAXXI sono costituite da oltre 300 opere che testimoniano la produzione artistica internazionale, con una particolare attenzione alle esperienze italiane e a quegli artisti stranieri la cui ricerca è legata al contesto italiano. Pittura, installazioni, video-arte, scultura, net-art e fotografia formano un nucleo di opere in cui le ricerche degli artisti emergenti dialogano con quelle prodotte, tra gli anni ‘60 e il 2000, da alcuni tra i più significativi artisti italiani e stranieri, come Alighiero Boetti, Francesco Clemente, William Kentridge, Mario Merz e Gerhard Richter.
Le collezioni del MAXXI Architettura invece, comprendono tutti quei prodotti e documenti che, in forme diverse, rappresentano la complessità materiale e concettuale dell’architettura attraverso i suoi processi evolutivi: dalla produzione ideativa, alla realizzazione fisica, all’uso e al suo inserimento nel contesto fisico e culturale. Come potete vedere, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Buona visita a tutti quindi nella Roma Moderna e Contemporanea!
Autore: L’Asino d’Oro Associazione Culturale (www.lasinodoro.it)