Riapre il Museo Picasso a Parigi, dopo 5 anni di restauri e polemiche
Riapre il Museo di Picasso di Parigi dopo cinque anni, ma le polemiche stentano a placarsi. Al centro della questione una vicenda che vede protagonisti Anne Baldassari, Claude, direttrice del museo, il figlio di Picasso e il governo francese per il licenziamento della donna e il costo del progetto giudicato eccessivo rispetto al preventivo.
È situato nel quartiere di Marais l'elegante edificio del 17° secolo che ospita la più grande collezione al mondo di uno dei più famosi pittori del '900. Si tratta delle opere del grande Pablo Picasso, rimaste precluse al pubblico per ben 5 anni. Il museo è stato riaperto solo il 25 ottobre, ma tutta la vicenda inerente le opere di restauro e la riapertura al pubblico del museo hanno suscitato diverse polemiche che sembrano non trovare fine, nonostante la presenza pacata del presidente francese Francois Hollande durante la cerimonia di inaugurazione. Il presidente ha dichiarato che il museo è uno dei più belli al mondo perché espone le straordinarie opere di quello che è senza dubbio l'artista più conosciuto del XX secolo.
Le polemiche sono scaturite per alcune controversie insorte tra l'ex direttrice del museo e il governo francese per l'esubero delle spese di restauro rispetto al preventivo iniziale.
Infatti, il progetto è costato 52 milioni di euro, ben 22 milioni in più rispetto a quanto, secondo le prime stime, sarebbe stato necessario. Le motivazioni addotte da Anne Baldassarri, grande studiosa dell'artista, oltre che direttrice del museo, per giustificare questa cifra sono che, in corso d'opera, sono stati decisi ulteriori lavori rispetto a quelli che erano stati inclusi nel progetto ufficiale. Ma la situazione è ben più complessa di quanto possa sembrare.
Il museo ospita nella galleria aperta dal 1985 una delle più importanti e vaste collezioni esistenti al mondo delle opere di Pablo Picasso. Si tratta di 5000 dipinti, ceramiche, fotografie, sculture, disegni e di una serie di documenti che appartenevano all'artista spagnolo. Questi, infatti, aveva trascorso una buona parte della sua vita proprio a Parigi, città che amava profondamente. La maggior parte delle sue opere era quindi stata lasciata dal figlio Claude allo stato francese dopo la sua morte avvenuta nel 1973.
Nonostante il governo avesse approvato il nuovo preventivo, le accuse che sono state indirizzate verso la Baldassarri sono pesantissime. Stampa e colleghi hanno accusato l'ex direttrice di cattiva gestione e sperpero di denaro pubblico. I colleghi hanno rincarato la dose accusandola di autoritarismo. Anne Baldassarri, che collaborava da 20 anni col museo e che da 9 era alla sua guida, a maggio è stata licenziata senza preavviso dall'allora ministro della Cultura Aurelie Filippetti.
La polemica aumenta quando rientra in scena il figlio di Picasso, Claue, che prende le difese della Baldassarri e accusa lo Stato francese di non tenere abbastanza in considerazione l'opera del padre. Da qui il tentativo di rinviare l'apertura del museo motivando la decisione col fatto che qualsiasi altro sostituto della direttrice non sarebbe stato altro che un "impostore".
È situato nel quartiere di Marais l'elegante edificio del 17° secolo che ospita la più grande collezione al mondo di uno dei più famosi pittori del '900. Si tratta delle opere del grande Pablo Picasso, rimaste precluse al pubblico per ben 5 anni. Il museo è stato riaperto solo il 25 ottobre, ma tutta la vicenda inerente le opere di restauro e la riapertura al pubblico del museo hanno suscitato diverse polemiche che sembrano non trovare fine, nonostante la presenza pacata del presidente francese Francois Hollande durante la cerimonia di inaugurazione. Il presidente ha dichiarato che il museo è uno dei più belli al mondo perché espone le straordinarie opere di quello che è senza dubbio l'artista più conosciuto del XX secolo.
Le polemiche sono scaturite per alcune controversie insorte tra l'ex direttrice del museo e il governo francese per l'esubero delle spese di restauro rispetto al preventivo iniziale.
Infatti, il progetto è costato 52 milioni di euro, ben 22 milioni in più rispetto a quanto, secondo le prime stime, sarebbe stato necessario. Le motivazioni addotte da Anne Baldassarri, grande studiosa dell'artista, oltre che direttrice del museo, per giustificare questa cifra sono che, in corso d'opera, sono stati decisi ulteriori lavori rispetto a quelli che erano stati inclusi nel progetto ufficiale. Ma la situazione è ben più complessa di quanto possa sembrare.
Il museo ospita nella galleria aperta dal 1985 una delle più importanti e vaste collezioni esistenti al mondo delle opere di Pablo Picasso. Si tratta di 5000 dipinti, ceramiche, fotografie, sculture, disegni e di una serie di documenti che appartenevano all'artista spagnolo. Questi, infatti, aveva trascorso una buona parte della sua vita proprio a Parigi, città che amava profondamente. La maggior parte delle sue opere era quindi stata lasciata dal figlio Claude allo stato francese dopo la sua morte avvenuta nel 1973.
Nonostante il governo avesse approvato il nuovo preventivo, le accuse che sono state indirizzate verso la Baldassarri sono pesantissime. Stampa e colleghi hanno accusato l'ex direttrice di cattiva gestione e sperpero di denaro pubblico. I colleghi hanno rincarato la dose accusandola di autoritarismo. Anne Baldassarri, che collaborava da 20 anni col museo e che da 9 era alla sua guida, a maggio è stata licenziata senza preavviso dall'allora ministro della Cultura Aurelie Filippetti.
La polemica aumenta quando rientra in scena il figlio di Picasso, Claue, che prende le difese della Baldassarri e accusa lo Stato francese di non tenere abbastanza in considerazione l'opera del padre. Da qui il tentativo di rinviare l'apertura del museo motivando la decisione col fatto che qualsiasi altro sostituto della direttrice non sarebbe stato altro che un "impostore".
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Una scia di veleni che lascia l'amaro in bocca anche al nuovo direttore in carica, Laurent le Bon. Questi, dopo aver ammesso che i nuovi spazi realizzati grazie ai lavori di ristrutturazione avrebbero consentito di ospitare all'interno della galleria un numero maggiore di opere di questa già ricca collezione, ha aggiunto un commento di dubbia interpretazione e cioè che col restauro tutto era cambiato, ma nulla era cambiato.
Nonostante il grande polverone sollevato da queste aspre polemiche, il museo è stato riaperto al pubblico il 25 del mese di ottobre.
Dopo l'intervento di rifacimento curato dall'architetto francese Jean-François Bodin, il museo ha praticamente raddoppiato lo spazio e l'esposizione delle opere appare più coerente: sono più di 400 opere che risagono al 1895 distribuite su 5 piani. L'esposizione è in ordine cronologico.
Il costo del biglietto per la sola visita della galleria che ospita la collezione di Picasso è di 15 euro per ragazzi fino ai 26 anni e di 30 per gli adulti. Il pass dura un anno dal momento in cui viene rilasciato e consente l'acceso libero al museo e alle esposizioni temporanee.
Il Museo si trova nel quartiere Le Marais, all'interno del palazzo Salé in rue de Thorigny, 5.
Sito ufficiale
Una scia di veleni che lascia l'amaro in bocca anche al nuovo direttore in carica, Laurent le Bon. Questi, dopo aver ammesso che i nuovi spazi realizzati grazie ai lavori di ristrutturazione avrebbero consentito di ospitare all'interno della galleria un numero maggiore di opere di questa già ricca collezione, ha aggiunto un commento di dubbia interpretazione e cioè che col restauro tutto era cambiato, ma nulla era cambiato.
Nonostante il grande polverone sollevato da queste aspre polemiche, il museo è stato riaperto al pubblico il 25 del mese di ottobre.
Dopo l'intervento di rifacimento curato dall'architetto francese Jean-François Bodin, il museo ha praticamente raddoppiato lo spazio e l'esposizione delle opere appare più coerente: sono più di 400 opere che risagono al 1895 distribuite su 5 piani. L'esposizione è in ordine cronologico.
Il costo del biglietto per la sola visita della galleria che ospita la collezione di Picasso è di 15 euro per ragazzi fino ai 26 anni e di 30 per gli adulti. Il pass dura un anno dal momento in cui viene rilasciato e consente l'acceso libero al museo e alle esposizioni temporanee.
Il Museo si trova nel quartiere Le Marais, all'interno del palazzo Salé in rue de Thorigny, 5.
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