Fukushima, visite turistiche guidate nella cittą fantasma
Avevamo parlato in passato di viaggi in luoghi pericolosi, che non fareste nemmeno pagati. Ecco se ne aggiunge un altro. Pensare a Fukushima come nuova attrazione turistica del Giappone potrebbe sembrare un po' bizzarro e azzardato, eppure sono iniziati i primi tour guidati alla scoperta di ciò che resta della Prefettura sconvolta dallo tsunami nel 2011.
Fukushima è ancora una città deserta, interamente evacuata a seguito dell'incidente che ha interessato la sua centrale nucleare nel 2011. Come ricorderete, ci fu un terremoto di magnitudo 9.0 sulla scala Richter, al quale fece seguito una grande onda di maremoto: lo tsunami supero le barriere di protezione, e travolse la centrale nucleare, causando un blackout nel sistema di raffreddamento e danni ed esplosioni a 3 dei 6 reattori presenti. Le emissioni radioattive constrinsero le autorità a evacuare tutti gli abitanti. Da allora, a Fukushima non restano che macerie e oggetti abbandonati.
A distanza di poco più di 3 anni da allora, Yusuke Kato ha pensato di organizzare dei tour guidati per mostrare ciò che resta della Prefettura di Fukushima. Le guide locali scortano gli autobus turistici e mostrano i segni del terremoto e dello tsunami. L'area non può essere abitata, dal momento che acqua e suolo sono ancora contaminati, ma sono possibili delle visite lampo, nel corso delle quali guardare con i propri occhi lo spettacolo surreale della città abbandonata di Fukushima. I livelli di radioattività attuali sono infatti bassi e non c'è alcun rischio per chi visita la zona rispettando le norme di sicurezza raccomandate.
I lavori per la messa in sicurezza e per la bonifica della regione sono iniziati subito dopo lo tsunami, ma non si ha ancora una data certa per il ritorno alla normalità e il ripopolamento della città. I residenti esprimono un po' di preoccupazione e di scetticismo sulla possibilità di tornare a vivere nella loro Fukushima e solo il 20% di loro vorrebbe tornare a vivere in città, secondo quanto è emerso in un recente sondaggio. Secondo alcune stime, i lavori di bonifica delle aree contaminate e della centrale richiederanno almeno 40 anni e costeranno svariati miliardi di euro.
La scelta dei giapponesi di organizzare delle visite turistiche guidate in ciò che resta di Fukushima non ha a che fare con il voyerismo e non vuole sfruttare la curiosità delle persone, quanto piuttosto mostrare loro la realtà attuale e raccontargli le tappe principali della storia della città. In questo modo, sensibilizzando i giapponesi e i turisti che decidono di intraprendere questo viaggio, si spera di poter velocizzare le attività di ricostruzione di Fukushima e di farla tornare a vivere molto presto.
Fukushima è ancora una città deserta, interamente evacuata a seguito dell'incidente che ha interessato la sua centrale nucleare nel 2011. Come ricorderete, ci fu un terremoto di magnitudo 9.0 sulla scala Richter, al quale fece seguito una grande onda di maremoto: lo tsunami supero le barriere di protezione, e travolse la centrale nucleare, causando un blackout nel sistema di raffreddamento e danni ed esplosioni a 3 dei 6 reattori presenti. Le emissioni radioattive constrinsero le autorità a evacuare tutti gli abitanti. Da allora, a Fukushima non restano che macerie e oggetti abbandonati.
A distanza di poco più di 3 anni da allora, Yusuke Kato ha pensato di organizzare dei tour guidati per mostrare ciò che resta della Prefettura di Fukushima. Le guide locali scortano gli autobus turistici e mostrano i segni del terremoto e dello tsunami. L'area non può essere abitata, dal momento che acqua e suolo sono ancora contaminati, ma sono possibili delle visite lampo, nel corso delle quali guardare con i propri occhi lo spettacolo surreale della città abbandonata di Fukushima. I livelli di radioattività attuali sono infatti bassi e non c'è alcun rischio per chi visita la zona rispettando le norme di sicurezza raccomandate.
I lavori per la messa in sicurezza e per la bonifica della regione sono iniziati subito dopo lo tsunami, ma non si ha ancora una data certa per il ritorno alla normalità e il ripopolamento della città. I residenti esprimono un po' di preoccupazione e di scetticismo sulla possibilità di tornare a vivere nella loro Fukushima e solo il 20% di loro vorrebbe tornare a vivere in città, secondo quanto è emerso in un recente sondaggio. Secondo alcune stime, i lavori di bonifica delle aree contaminate e della centrale richiederanno almeno 40 anni e costeranno svariati miliardi di euro.
La scelta dei giapponesi di organizzare delle visite turistiche guidate in ciò che resta di Fukushima non ha a che fare con il voyerismo e non vuole sfruttare la curiosità delle persone, quanto piuttosto mostrare loro la realtà attuale e raccontargli le tappe principali della storia della città. In questo modo, sensibilizzando i giapponesi e i turisti che decidono di intraprendere questo viaggio, si spera di poter velocizzare le attività di ricostruzione di Fukushima e di farla tornare a vivere molto presto.
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