Carnevale sulla neve: gli eventi nelle località sciistiche italiane
Ambrosiano o romano. Di martedì, di giovedì o di sabato. L’importante è che il carnevale sia “grasso” e gioioso.
Così dopo Big snow, in montagna coriandoli e stelle filanti coloreranno anche la neve dove fioccano le opportunità di sfoggiare il proprio costume e di sciare “in maschera”.
Valle d'Aosta
Partendo dalla valle d’Aosta, a Pila l’appuntamento è per il 19 febbraio, giovedì grasso con la fiaccolata sulla neve che dalle 17 accederà un “ballo in maschera” dalla baita Hermitage fino al campo scuola di Gorraz (www.pila,it). Nella valle del Gran San Bernardo si ricorda invece il passaggio dei 40mila soldati di Napoleone. Oggi i militari hanno lasciato posto ai “landzette”, che fanno il verso alle milizie dell’Imperatore. Adorni di fiocchi e ricami preziosi, i costumi hanno anche degli specchietti che riflettono la luce, scacciando il maligno. Gignod, Etroubles, Saint Rhemy en Bosses: i vari villaggi di questa “coumba freida”, la conca “fredda” sopra ad Aosta, riscaldano i cuori con diverse sfilate che si svolgono per tutta la settimana dal 14 febbraio al 17 febbraio. (www.lovevda.it).
A Courmayeur il carnevale si chiama “Le Carmetran” e si allunga per una settimana dal 14 al 21 febbraio, grazie al Festival degli artisti e a “Le Beuffons”, la maschera di Courmayeur che, con nastrini e campanelli, ricorda le antiche divise militari, rilette in chiave gioiosa. Questo costume tipico è nato agli inizi del Novecento a Dolonne, frazione del paese ed è protagonista delle sfilate che si ripeteranno nella settimana, grazie al festival degli artisti e a Ludomania, un programma di giochi e animazioni quotidiani per bambini fino a 12 anni. Due le feste aperte a tutti: il Carnevale dei bambini, domenica 15 febbraio, e il gran ballo in maschera nei locali della ludoteca del paese, sabato 21 febbraio. Domenica da Piazza Brocherel scatta il corteo in maschera per i più piccoli, seguito da merenda e “fluo party” curato da Club Haus’80s.(www.courmayeurmontblanc.it).
Anche a Torgnon il carnevale si fa in due con feste sia per il rito romano sia per quello ambrosiano: l’appuntamento per i più piccoli è sui gommoni e sulle attrazioni dello snow magic fun sabato 14 e 21 febbraio allo Winter Park di Chantorné. La Festa di Carnevale per tutti, anche per i “pulcinella” più cresciuti è martedì 17 febbraio. Polenta, carne e formaggi saranno gli ingredienti del party. Venerdì 20 febbraio invece il Carnevale si fa didattico: all’agriturismo Boule de Neige scatta il dopo sci con “Facciamo il Formaggio”, un laboratorio in cui si ripercorrono le fasi di trasformazione del formaggio attraverso attività manuali, creative e sensoriali. In maschera e non. (www.torgnon.net). Sul Monte Rosa la regia del carnevale è affidata alle Winx.
Dal 13 al 22 Febbraio, a Stafal, nella Valle di Gressoney, piccoli e grandi sciatori potranno sciare “en rose” su una pista colorato di neve rosa. Gli skipass del Monterosa Ski saranno personalizzati Winx Club, e sulle piste sarà possibile incontrare proprio loro, le magiche fatine. Bloom, Stella, Tecna, Flora, Musa e Aisha indosseranno la tuta invernale e calzeranno gli sci per dare lezione di neve e magia. Sabato 21 febbraio è il gran giorno: i piccoli sciatori potranno prendere lezioni di sci dalle vere Winx, trasformandosi loro volta in fatine indossando ali colorate. Musica, balli e giochi animeranno dalla mattina il Baby Snow Park. (www.monterosaski.com).
Lombardia
Arlecchino e Pantalone, Pulcinella e Pierrot: non importa come vi sentiate: a Ponte di Legno c’è spazio per tutti nella grande sfilata di carnevale che infiamma il dopo sci camuno. Lunedì 16 febbraio l’appuntamento, rigorosamente, scarponi ai piedi, è alla partenza della telecabina dove dalle 20.30 musica e animazione, cioccolata, frittelle e vin brulé, infiammeranno i cuori in attesa della fiaccolata dei maestri di sci. Chi arrivasse senza maschera, può stare tranquillo: truccatori e giocolieri sono pronti a “conciarvi” per le feste. Martedì 17 “Ponte” concede il bis: in piazza XXVII settembre dalle 14 via alla parata in maschera, con spettacolo circense, musica e frittelle.
Se Aprica e Madesimo organizzano animazione e feste in maschera nel “dopo sci” dei giorni clou di carnevale, rispettando sia il rito romano, sia quello ambrosiano, in modo da allungare la festa per 7 giorni (www.valtellina.it), a Bormio il carnevale è una cosa “da matti”, anzi “di mat”. Nella “magnifica terra”, il carnevale è una vera “liturgia”: domenica 15 febbraio si parte al mattino con lo spodestamento del sindaco da parte del Podestà di Mat, che verrà contemporaneamente incoronato a re della giornata di carnevale, con la lettura del tradizionale giuramento carnevalizio. Alle 13 sarà la volta dello Sciòlver di Mat con polentata dei poveri e leccornie gratis per tutti. Si prosegue alle 14 con l’appuntamento per i più piccoli, tutti in maschera e in corteo lungo via Roma e il centro storico di Bormio con la Compagnia dei Mat. A seguire in piazza del Kuerc intrattenimenti, giochi e premiazione delle maschere più belle ed originali. Solo in serata, pare, il sindaco tornerà ad avere pieni poteri sulla città. www.bormio.info.
Trentino
In Trentino il carnevale ricorda le vacanze della bellissima principessa Sissi e di Francesco Giuseppe. La loro carrozza arrivava puntuale a fine ‘800 a Madonna Di Campiglio. Così sarà anche quest’anno, nonostante alcuni problemi di budget, dovuti alla crisi. Del resto al carnevale asburgico proprio non si poteva rinunciare. Così Madonna di Campiglio avrà la sua Sissi e dal 14 al 20 febbraio la magia della corte viennese ottocentesca tornerà a “svernare” ai piedi del Grosté e delle dolomiti del Brenta con l’evento clou del gran ballo dell’Imperatore. Fra le valli di Fiemme e Fassa, invece, il carnevale è più “pop”: meno blasone più folklore. In val di Fassa, in particolare, si celebra l’identità ladina con bufòns, marascons e lachè, maschere lignee realizzate a mano dagli artigiani della valle.
Così dopo Big snow, in montagna coriandoli e stelle filanti coloreranno anche la neve dove fioccano le opportunità di sfoggiare il proprio costume e di sciare “in maschera”.
Valle d'Aosta
Partendo dalla valle d’Aosta, a Pila l’appuntamento è per il 19 febbraio, giovedì grasso con la fiaccolata sulla neve che dalle 17 accederà un “ballo in maschera” dalla baita Hermitage fino al campo scuola di Gorraz (www.pila,it). Nella valle del Gran San Bernardo si ricorda invece il passaggio dei 40mila soldati di Napoleone. Oggi i militari hanno lasciato posto ai “landzette”, che fanno il verso alle milizie dell’Imperatore. Adorni di fiocchi e ricami preziosi, i costumi hanno anche degli specchietti che riflettono la luce, scacciando il maligno. Gignod, Etroubles, Saint Rhemy en Bosses: i vari villaggi di questa “coumba freida”, la conca “fredda” sopra ad Aosta, riscaldano i cuori con diverse sfilate che si svolgono per tutta la settimana dal 14 febbraio al 17 febbraio. (www.lovevda.it).
A Courmayeur il carnevale si chiama “Le Carmetran” e si allunga per una settimana dal 14 al 21 febbraio, grazie al Festival degli artisti e a “Le Beuffons”, la maschera di Courmayeur che, con nastrini e campanelli, ricorda le antiche divise militari, rilette in chiave gioiosa. Questo costume tipico è nato agli inizi del Novecento a Dolonne, frazione del paese ed è protagonista delle sfilate che si ripeteranno nella settimana, grazie al festival degli artisti e a Ludomania, un programma di giochi e animazioni quotidiani per bambini fino a 12 anni. Due le feste aperte a tutti: il Carnevale dei bambini, domenica 15 febbraio, e il gran ballo in maschera nei locali della ludoteca del paese, sabato 21 febbraio. Domenica da Piazza Brocherel scatta il corteo in maschera per i più piccoli, seguito da merenda e “fluo party” curato da Club Haus’80s.(www.courmayeurmontblanc.it).
Anche a Torgnon il carnevale si fa in due con feste sia per il rito romano sia per quello ambrosiano: l’appuntamento per i più piccoli è sui gommoni e sulle attrazioni dello snow magic fun sabato 14 e 21 febbraio allo Winter Park di Chantorné. La Festa di Carnevale per tutti, anche per i “pulcinella” più cresciuti è martedì 17 febbraio. Polenta, carne e formaggi saranno gli ingredienti del party. Venerdì 20 febbraio invece il Carnevale si fa didattico: all’agriturismo Boule de Neige scatta il dopo sci con “Facciamo il Formaggio”, un laboratorio in cui si ripercorrono le fasi di trasformazione del formaggio attraverso attività manuali, creative e sensoriali. In maschera e non. (www.torgnon.net). Sul Monte Rosa la regia del carnevale è affidata alle Winx.
Dal 13 al 22 Febbraio, a Stafal, nella Valle di Gressoney, piccoli e grandi sciatori potranno sciare “en rose” su una pista colorato di neve rosa. Gli skipass del Monterosa Ski saranno personalizzati Winx Club, e sulle piste sarà possibile incontrare proprio loro, le magiche fatine. Bloom, Stella, Tecna, Flora, Musa e Aisha indosseranno la tuta invernale e calzeranno gli sci per dare lezione di neve e magia. Sabato 21 febbraio è il gran giorno: i piccoli sciatori potranno prendere lezioni di sci dalle vere Winx, trasformandosi loro volta in fatine indossando ali colorate. Musica, balli e giochi animeranno dalla mattina il Baby Snow Park. (www.monterosaski.com).
Lombardia
Arlecchino e Pantalone, Pulcinella e Pierrot: non importa come vi sentiate: a Ponte di Legno c’è spazio per tutti nella grande sfilata di carnevale che infiamma il dopo sci camuno. Lunedì 16 febbraio l’appuntamento, rigorosamente, scarponi ai piedi, è alla partenza della telecabina dove dalle 20.30 musica e animazione, cioccolata, frittelle e vin brulé, infiammeranno i cuori in attesa della fiaccolata dei maestri di sci. Chi arrivasse senza maschera, può stare tranquillo: truccatori e giocolieri sono pronti a “conciarvi” per le feste. Martedì 17 “Ponte” concede il bis: in piazza XXVII settembre dalle 14 via alla parata in maschera, con spettacolo circense, musica e frittelle.
Se Aprica e Madesimo organizzano animazione e feste in maschera nel “dopo sci” dei giorni clou di carnevale, rispettando sia il rito romano, sia quello ambrosiano, in modo da allungare la festa per 7 giorni (www.valtellina.it), a Bormio il carnevale è una cosa “da matti”, anzi “di mat”. Nella “magnifica terra”, il carnevale è una vera “liturgia”: domenica 15 febbraio si parte al mattino con lo spodestamento del sindaco da parte del Podestà di Mat, che verrà contemporaneamente incoronato a re della giornata di carnevale, con la lettura del tradizionale giuramento carnevalizio. Alle 13 sarà la volta dello Sciòlver di Mat con polentata dei poveri e leccornie gratis per tutti. Si prosegue alle 14 con l’appuntamento per i più piccoli, tutti in maschera e in corteo lungo via Roma e il centro storico di Bormio con la Compagnia dei Mat. A seguire in piazza del Kuerc intrattenimenti, giochi e premiazione delle maschere più belle ed originali. Solo in serata, pare, il sindaco tornerà ad avere pieni poteri sulla città. www.bormio.info.
Trentino
In Trentino il carnevale ricorda le vacanze della bellissima principessa Sissi e di Francesco Giuseppe. La loro carrozza arrivava puntuale a fine ‘800 a Madonna Di Campiglio. Così sarà anche quest’anno, nonostante alcuni problemi di budget, dovuti alla crisi. Del resto al carnevale asburgico proprio non si poteva rinunciare. Così Madonna di Campiglio avrà la sua Sissi e dal 14 al 20 febbraio la magia della corte viennese ottocentesca tornerà a “svernare” ai piedi del Grosté e delle dolomiti del Brenta con l’evento clou del gran ballo dell’Imperatore. Fra le valli di Fiemme e Fassa, invece, il carnevale è più “pop”: meno blasone più folklore. In val di Fassa, in particolare, si celebra l’identità ladina con bufòns, marascons e lachè, maschere lignee realizzate a mano dagli artigiani della valle.
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L’appuntamento è di martedì, con la sfilata del 17 febbraio mentre in val di Fiemme sono i “matòci” a far compagnia agli sciatori: il nome non lascia spazio ad interpretazioni. Il loro ghigno è un inno al buonumore. Addobbati di fiocchi e coccarde sgargiante, il loro compito è attraversare la valle attraverso una serie di botta e risposta satirici che ricordano la difficoltà di passare in rassegna i vari caselli daziari di un tempo. La loro tradizione si celebra con una sfilata il 14 febbraio ed ha sempre un lieto fine. Una volta a casa, infatti, i “matòci” possono contare sull’accoglienza degli “arlecchini” che danno il via alla festa fra danze e vin brulé. (www.visittrentino.com).
Alto Adige
Pestano i piedi e si fanno sentire perché il loro compito è quello di scacciare via il maligno e il freddo dell’inverno. Sono tradizionali personaggi del carnevale in Alto Adige che vivono e sono festeggiati ancora oggi. Anni fa l'inverno era molto duro per la popolazione altoatesina: oltre al gelo, talvolta mancava il cibo e nel buio della notte la gente vedeva spiriti maligni e demoni. Per farsi forza e andare contro il “generale inverno” gli abitanti dei paesi, un po’ in ogni valle, hanno organizzato dei cortei di carnevale. Si sono mascherati con “mise” fantastiche per scacciare il freddo, la fame e il buio. Ancora oggi la vecchia usanza carnevalesca è viva, per esempio con la corsa degli "Zussl" a Prato allo Stelvio in Val Venosta o la sfilata "Egetmann"a Termeno. Qui, 28km a sud di Bolzano, non lontano dalle piste da sci di val di Fiemme e Fassa, per scacciare il freddo ed inneggiare alla primavera non si è trovato nulla di meglio che celebrare delle nozze. Tutto secondo programma. Peccato che alla sfilata, che si svolge solo negli anni dispari - quest’anno sarà il 17 febbraio – possano partecipare solo uomini. E che quindi la sposa sia una donna. “Eggetmannhansl”, è un pupazzo di paglia, il fortunato sposo che se ne sta issato sul carro. Accanto a lui la sposa, pardon, l’uomo vestito da sposa. Segue la parata con diverse figure tradizionali, come per esempio i leggendari “Schnappviecher”: mostri altissimi con enormi teste pelose, che, chiudendo la propria bocca, spaventano la gente con un frastuono pazzesco. Con uno shock di questo tipo, l’inverno è poca cosa da dimenticare.
A Corvara in Alta val Badia, invece, l’antico incontra il moderno: l’appuntamento è per il 17 febbraio dalle 14, con un dopo sci che oltre alle maschere prevede anche uno show di parapendio e tanta animazione curata dalla scuola di Sci Corvara lungo la Posta che da col Alto scende in paese.(www.alta-badia.org).
Veneto
Cortina non delude mai. Il suo carnevale è ricchissimo e comincia già giovedì 12 febbraio con una serie di appuntamenti pensati per i più piccoli. Nella conca ampezzana arriveranno anche i personaggi di Walt Disney, come si addice al blasone dei luoghi. Dalle 15 tutti in maschera alla Baby Area della Conchiglia, in piazza Angelo Dibona, dove ci saranno attrazioni e Face painting, grazie ad una truccatrice per gli ultimi ritocchi. Alle 17 Fiaccolata del Carnevale con partenza dallo Stadio del Ghiaccio, a cura dell'associazione “Cortina for us”, in collaborazione con le scuole Sci e altre associazioni.
Venerdì 13 febbraio, una seconda Festa di Carnevale alla Palestra Revis sarà “l’aperitivo” dell’ iniziativa “M'illumino di meno”, aperitivo a lume di candela nei locali del centro. Sabato 14 febbraio, dalle 15.30, Baby disco show in Piazza Angelo Dibona per i più piccoli, mentre dalle 18 Carnevale in musica presso diversi locali del centro. Domenica 15 febbraio, scatta la tradizione con lo storico Palio dei Sestieri a Fiames: giù la maschera, e non scordate la sciolina. Il palio si disputa con gli sci sottili del fondo ed è una staffetta sugli sci, in rigoroso costume tradizionale, fra i sei “Sestieri”, in cui è suddiviso il territorio di Cortina. Martedì 17 febbraio, ecco il concorso, aperto ai bimbi under 12 che si presentino mascherati presso lo Stadio del Ghiaccio. Gadget e premi per le migliori maschere con la partecipazione del Crazy Clown Polpetta. Zucchero filato per tutti. Dalle 15.30 alle 17.30, ingresso gratuito allo Stadio per la Festa in maschera sui pattini. (www.cortina.dolomiti.org).
L’appuntamento è di martedì, con la sfilata del 17 febbraio mentre in val di Fiemme sono i “matòci” a far compagnia agli sciatori: il nome non lascia spazio ad interpretazioni. Il loro ghigno è un inno al buonumore. Addobbati di fiocchi e coccarde sgargiante, il loro compito è attraversare la valle attraverso una serie di botta e risposta satirici che ricordano la difficoltà di passare in rassegna i vari caselli daziari di un tempo. La loro tradizione si celebra con una sfilata il 14 febbraio ed ha sempre un lieto fine. Una volta a casa, infatti, i “matòci” possono contare sull’accoglienza degli “arlecchini” che danno il via alla festa fra danze e vin brulé. (www.visittrentino.com).
Alto Adige
Pestano i piedi e si fanno sentire perché il loro compito è quello di scacciare via il maligno e il freddo dell’inverno. Sono tradizionali personaggi del carnevale in Alto Adige che vivono e sono festeggiati ancora oggi. Anni fa l'inverno era molto duro per la popolazione altoatesina: oltre al gelo, talvolta mancava il cibo e nel buio della notte la gente vedeva spiriti maligni e demoni. Per farsi forza e andare contro il “generale inverno” gli abitanti dei paesi, un po’ in ogni valle, hanno organizzato dei cortei di carnevale. Si sono mascherati con “mise” fantastiche per scacciare il freddo, la fame e il buio. Ancora oggi la vecchia usanza carnevalesca è viva, per esempio con la corsa degli "Zussl" a Prato allo Stelvio in Val Venosta o la sfilata "Egetmann"a Termeno. Qui, 28km a sud di Bolzano, non lontano dalle piste da sci di val di Fiemme e Fassa, per scacciare il freddo ed inneggiare alla primavera non si è trovato nulla di meglio che celebrare delle nozze. Tutto secondo programma. Peccato che alla sfilata, che si svolge solo negli anni dispari - quest’anno sarà il 17 febbraio – possano partecipare solo uomini. E che quindi la sposa sia una donna. “Eggetmannhansl”, è un pupazzo di paglia, il fortunato sposo che se ne sta issato sul carro. Accanto a lui la sposa, pardon, l’uomo vestito da sposa. Segue la parata con diverse figure tradizionali, come per esempio i leggendari “Schnappviecher”: mostri altissimi con enormi teste pelose, che, chiudendo la propria bocca, spaventano la gente con un frastuono pazzesco. Con uno shock di questo tipo, l’inverno è poca cosa da dimenticare.
A Corvara in Alta val Badia, invece, l’antico incontra il moderno: l’appuntamento è per il 17 febbraio dalle 14, con un dopo sci che oltre alle maschere prevede anche uno show di parapendio e tanta animazione curata dalla scuola di Sci Corvara lungo la Posta che da col Alto scende in paese.(www.alta-badia.org).
Veneto
Cortina non delude mai. Il suo carnevale è ricchissimo e comincia già giovedì 12 febbraio con una serie di appuntamenti pensati per i più piccoli. Nella conca ampezzana arriveranno anche i personaggi di Walt Disney, come si addice al blasone dei luoghi. Dalle 15 tutti in maschera alla Baby Area della Conchiglia, in piazza Angelo Dibona, dove ci saranno attrazioni e Face painting, grazie ad una truccatrice per gli ultimi ritocchi. Alle 17 Fiaccolata del Carnevale con partenza dallo Stadio del Ghiaccio, a cura dell'associazione “Cortina for us”, in collaborazione con le scuole Sci e altre associazioni.
Venerdì 13 febbraio, una seconda Festa di Carnevale alla Palestra Revis sarà “l’aperitivo” dell’ iniziativa “M'illumino di meno”, aperitivo a lume di candela nei locali del centro. Sabato 14 febbraio, dalle 15.30, Baby disco show in Piazza Angelo Dibona per i più piccoli, mentre dalle 18 Carnevale in musica presso diversi locali del centro. Domenica 15 febbraio, scatta la tradizione con lo storico Palio dei Sestieri a Fiames: giù la maschera, e non scordate la sciolina. Il palio si disputa con gli sci sottili del fondo ed è una staffetta sugli sci, in rigoroso costume tradizionale, fra i sei “Sestieri”, in cui è suddiviso il territorio di Cortina. Martedì 17 febbraio, ecco il concorso, aperto ai bimbi under 12 che si presentino mascherati presso lo Stadio del Ghiaccio. Gadget e premi per le migliori maschere con la partecipazione del Crazy Clown Polpetta. Zucchero filato per tutti. Dalle 15.30 alle 17.30, ingresso gratuito allo Stadio per la Festa in maschera sui pattini. (www.cortina.dolomiti.org).
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