I viaggi di Vico Magistretti in mostra a Milano
«Ho dovuto e ho voluto viaggiare… insomma ho girato il mondo abbastanza bene. Mi è servito enormemente, ma mi è servito enormemente soprattutto un viaggio che ho fatto quando ero ancora giovane…»
La mostra "...ho girato il mondo" Magistretti Viaggi Progetti, disponibile fino al 29 dicembre 2015, racconta il viaggio di Vico (perché di viaggio si può parlare piuttosto che di viaggi, un mai interrotto amore che lo ha sempre spinto a ripartire) su un doppio binario:
il primo segue il suo sguardo di turista, fissato nelle fotografie in bianco e nero scattate dal 1947 al 1960, uno sguardo già attento a particolari che in seguito riprenderà e rielaborerà nei suoi progetti di design e di architettura, spesso ironico, sempre acuto.
L’altro binario è quello che passa attraverso l’attività di architetto, con la selezione di tre progetti che affrontano altrettante tipologie edilizie, un albergo (per la Techint a Campana, in Argentina), un negozio (il Centro Styling Cerruti 1881 a Parigi), un’abitazione privata (la casa Tanimoto a Tokyo), in decenni - Cinquanta, Sessanta, Ottanta - in cui Magistretti si confronta con e interpreta importanti cambiamenti nella cultura del progetto e dell’abitare.
Schizzi, planimetrie, relazioni di progetto, anche un piccolo modello, ci portano dentro a tre luoghi ma soprattutto dentro a tre modi di Magistretti di confrontarsi con il contesto.
La mostra presenta anche, in un montaggio video, la selezione di circa 200 immagini tratte dagli album di famiglia in cui erano stati raccolti i provini degli scatti (oltre 700) in cui Vico racconta ed è raccontato nei suoi viaggi dal primo dopoguerra alla fine degli anni Cinquanta: sono immagini di vacanze, in Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, («Londra è la più bella città del mondo», amava ripetere), Svizzera, Argentina; ritratti della moglie e con la moglie; a volte sono particolari non ricollegabili a luoghi riconoscibili (un pavimento a motivi geometrici, una sedia contadina in legno, l’ingresso a un edificio), che sembrano costituire una sorta di archivio di possibili spunti creativi a cui attingere.
Infine, su uno dei pannelli di legno con cui Magistretti aveva ricoperto le pareti dello studio e sui quali fissava immagini, schizzi, promemoria, sono state appuntate le copie di una selezione di fotografie raccolte sotto il titolo Look at usual things with unusual eyes: come diceva Vico, dietro alle cose quotidiane, normali c’è sempre qualcosa, basta guardarle con un occhio non normale.
Mostra a cura di Rosanna Pavoni
Per conoscere le attività della Fondazione visitare il sito www.vicomagistretti.it
Copyrighyt delle foto: © Archivio Studio Magistretti - Fondazione Vico Magistretti
Dove: Fondazione studio museo Vico Magistretti
via Conservatorio 20, Milano
Entrata da via Vincenzo Bellini 1
+39 02 76002964
Email
Orari di apertura al pubblico (dal 26 marzo 2015):
visite guidate ogni ora - biglietto 5 €
martedì 10/18 (ultima visita guidata h 17)
giovedì 14/20 (ultima visita guidata h 19)
sabato 11/15 (ultima visita guidata h 14)
Le visite guidate per gruppi sono organizzate su prenotazione in orari diversi da quelli di apertura al pubblico
Durante ogni edizione del Salone del Mobile la Fondazione è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 20, ingresso gratuito.
Case Museo in Italia nasce per valorizzare e far conoscere le Case Museo, un patrimonio diffuso in tutte le regioni italiane.
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La mostra "...ho girato il mondo" Magistretti Viaggi Progetti, disponibile fino al 29 dicembre 2015, racconta il viaggio di Vico (perché di viaggio si può parlare piuttosto che di viaggi, un mai interrotto amore che lo ha sempre spinto a ripartire) su un doppio binario:
il primo segue il suo sguardo di turista, fissato nelle fotografie in bianco e nero scattate dal 1947 al 1960, uno sguardo già attento a particolari che in seguito riprenderà e rielaborerà nei suoi progetti di design e di architettura, spesso ironico, sempre acuto.
L’altro binario è quello che passa attraverso l’attività di architetto, con la selezione di tre progetti che affrontano altrettante tipologie edilizie, un albergo (per la Techint a Campana, in Argentina), un negozio (il Centro Styling Cerruti 1881 a Parigi), un’abitazione privata (la casa Tanimoto a Tokyo), in decenni - Cinquanta, Sessanta, Ottanta - in cui Magistretti si confronta con e interpreta importanti cambiamenti nella cultura del progetto e dell’abitare.
Schizzi, planimetrie, relazioni di progetto, anche un piccolo modello, ci portano dentro a tre luoghi ma soprattutto dentro a tre modi di Magistretti di confrontarsi con il contesto.
La mostra presenta anche, in un montaggio video, la selezione di circa 200 immagini tratte dagli album di famiglia in cui erano stati raccolti i provini degli scatti (oltre 700) in cui Vico racconta ed è raccontato nei suoi viaggi dal primo dopoguerra alla fine degli anni Cinquanta: sono immagini di vacanze, in Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, («Londra è la più bella città del mondo», amava ripetere), Svizzera, Argentina; ritratti della moglie e con la moglie; a volte sono particolari non ricollegabili a luoghi riconoscibili (un pavimento a motivi geometrici, una sedia contadina in legno, l’ingresso a un edificio), che sembrano costituire una sorta di archivio di possibili spunti creativi a cui attingere.
Infine, su uno dei pannelli di legno con cui Magistretti aveva ricoperto le pareti dello studio e sui quali fissava immagini, schizzi, promemoria, sono state appuntate le copie di una selezione di fotografie raccolte sotto il titolo Look at usual things with unusual eyes: come diceva Vico, dietro alle cose quotidiane, normali c’è sempre qualcosa, basta guardarle con un occhio non normale.
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Dove: Fondazione studio museo Vico Magistretti
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Orari di apertura al pubblico (dal 26 marzo 2015):
visite guidate ogni ora - biglietto 5 €
martedì 10/18 (ultima visita guidata h 17)
giovedì 14/20 (ultima visita guidata h 19)
sabato 11/15 (ultima visita guidata h 14)
Le visite guidate per gruppi sono organizzate su prenotazione in orari diversi da quelli di apertura al pubblico
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