La mostra di Gian Lorenzo Bernini a Roma a Palazzo Barberini
A una delle personalità più dominanti del Barocco come l'architetto, lo scultore, il pittore e lo scenografo Gian Lorenzo Bernini, di esposizioni nel corso del tempo gliene sono state dedicate moltissime. Nonostante questo, l'audacia culturale di Roma è risaputa e proprio per rinforzare la sua reputazione artistica ha proposto una mostra inedita, dove tutti gli appassionati di Storia dell'Arte e non, potranno ammirare un Bernini più intimo, nelle vesti di disegnatore.
Con circa 120 opere che sono esposte nelle significative sale dedicate all'Arte Antica, presso Palazzo Barberini, la mostra ha avuto inizio l'11 marzo e resterà visitabile fino al 24 maggio 2015. Sicuramente una delle mostre 2015 da non perdere.
Bernini è stato il principale interprete del fasto della Chiesa e dell'aristocrazia romana. I pontefici si giovarono di lui fin dalle coreografie richieste per cerimonie e feste. Un geniale contributo portò al teatro scrivendo canovacci di commedie, disegnando costumi, costruendo artificiose macchine sceniche. Aiutato dalle sue amicizie influenti, da un temperamento impetuoso e anche da un'astuta invadenza, Bernini divenne il regista di un'intera epoca e la sua fama, in Europa, si sparse tanto che nel 1664 lo stesso Luigi XIV lo chiamò presso di sé a Parigi, al fine di averne consiglio per il rinnovamento del palazzo reale del Louvre.
Formatosi a Roma sommando il virtuosismo tardo-manieristico appreso nella bottega del padre Pietro, allo studio della scultura ellennistica e dei grandi maestri del Cinquecento, egli raggiunse fra il 1620 e il 1623 una piena originalità con celebri gruppi di soggetto mitologico, creando il linguaggio della scultura barocca.
Nella sua produzione successiva, sebbene non manchino pezzi a sé stanti come i ritratti vibranti di vita dell'amata Costanza Bonarelli o quelli potentemente costruiti per il cardinale Scipione Borghese, il Bernini tese a valorizzare sempre di più le risorse pittoriche della scultura in vasti complessi ornamentali dove architettura, decorazione e scenografia venivano straordinariamente intrecciate.
Il percorso espositivo in corso a Palazzo Barberini denominato "Il laboratorio del genio - Bernini disegnatore" intende far (ri)vivere tutta l'arte grafica primordiale del Bernini, attraverso schizzi approssimativi ma anche bozzetti più definitivi. Le idee dell'artista saranno sfogliabili in un ampio ventaglio che racchiude moltissimi soggetti. Per la precisione, si tratta di 15 disegni provenienti da Vienna, 18 da Windsor, 50 circa da Lipsia, più diversi da British, Galleria Borghese, Musei Vaticani, Uffizi di Firenze etc. Una chiave del tutto inedita quella che sarà visitabile all'interno di questa mostra così particolare, dove non ci saranno le opere del Bernini finite bensì una ricchezza ancora più importante, quella dei suoi pensieri tradotti su carta che dopotutto si sà, Scripta Manent.
Il fatto che vi sia una mole importante di disegni provenienti da Lipsia non è un caso: qui non solo da poco si è conclusa la recente esposizione "Erfinder des barocken Rom" ma l'antiquario romano e priore Francesco Antonio Renzi, donò alla città il più ampio fondo dei disegni di Bernini, acquistandoli nel 1713 dalla collezione della regina Cristina di Svezia. Per questi motivi la cura della mostra attuale dedicata a Bernini presso Palazzo Barberini è stata affidata ad illustri personaggi del panorama artistico, tra cui alla direttrice del Museum der Bildenden Künste di Lipsia, l'abile Jeannette Stoschek.
Dove: la mostra "Il laboratorio del genio - Bernini disegnatore" sarà esposta a Roma presso Palazzo Barberini.
Quando: Dall'11 marzo al 24 maggio 2015.
Orario: tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 19:00 escluso il lunedì, giorno di chiusura.
Prezzo: biglietto intero per la singola mostra 8 euro, biglietto integrato con mostra e visita al museo, 13 euro. Si ricorda che la prima domenica del mese l'ingresso al museo è gratuito.
Sito ufficiale: Galleria Barberini
Fonte foto, cortesia: www.artifexarte.it
Con circa 120 opere che sono esposte nelle significative sale dedicate all'Arte Antica, presso Palazzo Barberini, la mostra ha avuto inizio l'11 marzo e resterà visitabile fino al 24 maggio 2015. Sicuramente una delle mostre 2015 da non perdere.
Bernini è stato il principale interprete del fasto della Chiesa e dell'aristocrazia romana. I pontefici si giovarono di lui fin dalle coreografie richieste per cerimonie e feste. Un geniale contributo portò al teatro scrivendo canovacci di commedie, disegnando costumi, costruendo artificiose macchine sceniche. Aiutato dalle sue amicizie influenti, da un temperamento impetuoso e anche da un'astuta invadenza, Bernini divenne il regista di un'intera epoca e la sua fama, in Europa, si sparse tanto che nel 1664 lo stesso Luigi XIV lo chiamò presso di sé a Parigi, al fine di averne consiglio per il rinnovamento del palazzo reale del Louvre.
Formatosi a Roma sommando il virtuosismo tardo-manieristico appreso nella bottega del padre Pietro, allo studio della scultura ellennistica e dei grandi maestri del Cinquecento, egli raggiunse fra il 1620 e il 1623 una piena originalità con celebri gruppi di soggetto mitologico, creando il linguaggio della scultura barocca.
Nella sua produzione successiva, sebbene non manchino pezzi a sé stanti come i ritratti vibranti di vita dell'amata Costanza Bonarelli o quelli potentemente costruiti per il cardinale Scipione Borghese, il Bernini tese a valorizzare sempre di più le risorse pittoriche della scultura in vasti complessi ornamentali dove architettura, decorazione e scenografia venivano straordinariamente intrecciate.
Il percorso espositivo in corso a Palazzo Barberini denominato "Il laboratorio del genio - Bernini disegnatore" intende far (ri)vivere tutta l'arte grafica primordiale del Bernini, attraverso schizzi approssimativi ma anche bozzetti più definitivi. Le idee dell'artista saranno sfogliabili in un ampio ventaglio che racchiude moltissimi soggetti. Per la precisione, si tratta di 15 disegni provenienti da Vienna, 18 da Windsor, 50 circa da Lipsia, più diversi da British, Galleria Borghese, Musei Vaticani, Uffizi di Firenze etc. Una chiave del tutto inedita quella che sarà visitabile all'interno di questa mostra così particolare, dove non ci saranno le opere del Bernini finite bensì una ricchezza ancora più importante, quella dei suoi pensieri tradotti su carta che dopotutto si sà, Scripta Manent.
Il fatto che vi sia una mole importante di disegni provenienti da Lipsia non è un caso: qui non solo da poco si è conclusa la recente esposizione "Erfinder des barocken Rom" ma l'antiquario romano e priore Francesco Antonio Renzi, donò alla città il più ampio fondo dei disegni di Bernini, acquistandoli nel 1713 dalla collezione della regina Cristina di Svezia. Per questi motivi la cura della mostra attuale dedicata a Bernini presso Palazzo Barberini è stata affidata ad illustri personaggi del panorama artistico, tra cui alla direttrice del Museum der Bildenden Künste di Lipsia, l'abile Jeannette Stoschek.
Dove: la mostra "Il laboratorio del genio - Bernini disegnatore" sarà esposta a Roma presso Palazzo Barberini.
Quando: Dall'11 marzo al 24 maggio 2015.
Orario: tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 19:00 escluso il lunedì, giorno di chiusura.
Prezzo: biglietto intero per la singola mostra 8 euro, biglietto integrato con mostra e visita al museo, 13 euro. Si ricorda che la prima domenica del mese l'ingresso al museo è gratuito.
Sito ufficiale: Galleria Barberini
Fonte foto, cortesia: www.artifexarte.it