Gion Matsuri: a Kyoto il festival estivo pił bello del Giappone
Siamo a Kyoto, una delle città giapponesi più importanti e più ricche di storia, cultura e tradizione millenaria. Nella città nota anche come città dei templi - tra l'altro recentemente inserita anche nella lista dei siti protetti dell'UNESCO - si tiene un festa religiosa di rilevanza internazionale, il Gion Matsuri.
La manifestazione prende il nome proprio da quartiere Gion - la zona antica di Kyoto nota anche ai turisti come quartiere delle geiko (le geishe locali) e delle sale da tè - ed è un appuntamento fisso al quale i giapponesi e i turisti non possono proprio rinunciare.
Si tratta di una festività religiosa molto importante in questa zona del Giappone, durante la quale i fedeli invocano il dio Takehaya Susanoo-no-Mikoto, noto come il dio delle tempeste e degli uragani.
La festa prende vita presso il santuario Yasaka, punto di importanza nevralgica per Kyoto. Si tratta di un santuario shintoista magnificente che oltre al significato religioso, rappresenta una vera e propria testimonianza anche architettonica di antiche origini. Infatti fu costruito nel 656, ed è dall'869 - cioè da quando il mikoshi (santuario portatile, portantina) del santuario di Gion fu portato attraverso le vie di Kyoto per scongiurare un'epidemia - che si festeggia il Gion Matsuri.
Le celebrazioni si svolgono puntualmente dall'1 al 31 luglio, ma il clou è a metà luglio (una prima parte tra il 14 e il 17 luglio, e poi dal 21 al 24 luglio). Parteciparvi significa entrare in contatto con la cultura giapponese in modo profondo nei suoi vari aspetti religiosi, folkloristici, storici e persino gastronomici. Le strade del quartiere, infatti, si riempiono di bancarelle che vendono spiedini di pollo alla griglia, dolci e altre prelibatezze tipiche giapponesi.
Nella serata finale si può assistere a una sfilata di carri allegorici (Yamaboko). Ben trenta carri alti 25 metri e pesanti fino a dodici tonnellate procedono verso il santuario di Yasaka. Ogni carro è sormontato da una lunga asta a forma di lancia e ornati con artigianato di fine manifattura, tessuti pregiati, sculture. Ogni carro è un'opera d'arte. Proprio questa immensa parata, probabilmente, ha reso il festival famoso a livello mondiale, come dimostrano i tanti turisti che vi partecipano ogni anno.
Durante il corteo bambini vestiti con il celebre e antico costume della festa, salgono sul carro e siedono sul piano principale; i musicisti suonando flauti, percussioni, tamburi e campane, siedono sul secondo livello. La sfilata ha lo scopo di tenere buona la divinità Takehaya Susanoo-no-Mikoto e placare la sua ira che potrebbe scatenare tempeste. Con una buona dose di anticipo si può prenotare un posto a pagamento sul carro.
Nei giorni del festival si possono acquistare i Chimaki, ovvero piccoli portafortuna realizzati con erba di bambù per allontanare il male e gli spiriti maligni.
Kyoto brulica di vita, di musica, di profumi, saperi e sapori durante i giorni di festa: non si assiste infatti solo alla sfilata dei carri allegorici, ma anche a tanti altri eventi, come ad esempio la cosiddetta "processione di mikoshi", nella quale si parte dal santuario di Yasaka con un santuario portatile (il mikoshi) portato in spalla da alcuni devoti, per areivare a Otabisho.
Sin dalle origini è stata mantenuta la tradizione di selezionare un giovane del posto affinché rappresenti un messaggero divino: per questo motivo, la secolare tradizione vuole che costui non metta piede a terra dall'inizio fino alla fine dei festeggiamenti.
Nelle serate che precedono la sfilata, molte case giapponesi aprono le porte al pubblico esponendo oggetti di famiglia, anche di valore, collezioni private. Per i turisti è una bellissima esperienza perchè permette di conoscere le usanze private e familiari ma, per rispetto all'altissimo senso del pudore giapponese, bisogna ricordarsi di assistere all'usanza locale osservando le regole.
Dove: Kyoto (Giappone).
Date: dall'1 al 31 luglio 2024 (clou il 17 e il 24 luglio).
Biglietto: ingresso gratuito.
Tipologia: festa popolare.
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La manifestazione prende il nome proprio da quartiere Gion - la zona antica di Kyoto nota anche ai turisti come quartiere delle geiko (le geishe locali) e delle sale da tè - ed è un appuntamento fisso al quale i giapponesi e i turisti non possono proprio rinunciare.
Si tratta di una festività religiosa molto importante in questa zona del Giappone, durante la quale i fedeli invocano il dio Takehaya Susanoo-no-Mikoto, noto come il dio delle tempeste e degli uragani.
La festa prende vita presso il santuario Yasaka, punto di importanza nevralgica per Kyoto. Si tratta di un santuario shintoista magnificente che oltre al significato religioso, rappresenta una vera e propria testimonianza anche architettonica di antiche origini. Infatti fu costruito nel 656, ed è dall'869 - cioè da quando il mikoshi (santuario portatile, portantina) del santuario di Gion fu portato attraverso le vie di Kyoto per scongiurare un'epidemia - che si festeggia il Gion Matsuri.
Le celebrazioni si svolgono puntualmente dall'1 al 31 luglio, ma il clou è a metà luglio (una prima parte tra il 14 e il 17 luglio, e poi dal 21 al 24 luglio). Parteciparvi significa entrare in contatto con la cultura giapponese in modo profondo nei suoi vari aspetti religiosi, folkloristici, storici e persino gastronomici. Le strade del quartiere, infatti, si riempiono di bancarelle che vendono spiedini di pollo alla griglia, dolci e altre prelibatezze tipiche giapponesi.
Nella serata finale si può assistere a una sfilata di carri allegorici (Yamaboko). Ben trenta carri alti 25 metri e pesanti fino a dodici tonnellate procedono verso il santuario di Yasaka. Ogni carro è sormontato da una lunga asta a forma di lancia e ornati con artigianato di fine manifattura, tessuti pregiati, sculture. Ogni carro è un'opera d'arte. Proprio questa immensa parata, probabilmente, ha reso il festival famoso a livello mondiale, come dimostrano i tanti turisti che vi partecipano ogni anno.
Durante il corteo bambini vestiti con il celebre e antico costume della festa, salgono sul carro e siedono sul piano principale; i musicisti suonando flauti, percussioni, tamburi e campane, siedono sul secondo livello. La sfilata ha lo scopo di tenere buona la divinità Takehaya Susanoo-no-Mikoto e placare la sua ira che potrebbe scatenare tempeste. Con una buona dose di anticipo si può prenotare un posto a pagamento sul carro.
Nei giorni del festival si possono acquistare i Chimaki, ovvero piccoli portafortuna realizzati con erba di bambù per allontanare il male e gli spiriti maligni.
Kyoto brulica di vita, di musica, di profumi, saperi e sapori durante i giorni di festa: non si assiste infatti solo alla sfilata dei carri allegorici, ma anche a tanti altri eventi, come ad esempio la cosiddetta "processione di mikoshi", nella quale si parte dal santuario di Yasaka con un santuario portatile (il mikoshi) portato in spalla da alcuni devoti, per areivare a Otabisho.
Sin dalle origini è stata mantenuta la tradizione di selezionare un giovane del posto affinché rappresenti un messaggero divino: per questo motivo, la secolare tradizione vuole che costui non metta piede a terra dall'inizio fino alla fine dei festeggiamenti.
Nelle serate che precedono la sfilata, molte case giapponesi aprono le porte al pubblico esponendo oggetti di famiglia, anche di valore, collezioni private. Per i turisti è una bellissima esperienza perchè permette di conoscere le usanze private e familiari ma, per rispetto all'altissimo senso del pudore giapponese, bisogna ricordarsi di assistere all'usanza locale osservando le regole.
Informazioni utili per partecipare al festival
Nome: Gion MatsuriDove: Kyoto (Giappone).
Date: dall'1 al 31 luglio 2024 (clou il 17 e il 24 luglio).
Biglietto: ingresso gratuito.
Tipologia: festa popolare.
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