Lille3000 RENAISSANCE, il grande evento della cittą di Lille
Attenzione, evento concluso!
Se verrà riproposto aggiorneremo le date!
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Meno di un’ora da Parigi, poco di più per Bruxelles e meno di due ore da Londra. Già queste coordinate basterebbero per fare di Lille un piccolo grande ombelico di quel mondo che sono le Fiandre francesi e i paesi del nord della Francia e del Pas de Calais (www.tourisme-nordpasdecalais.fr). E invece qui c’è pure in corso un Rinascimento tutto nuovo e moderno. Pardon: chiamiamolo Renaissance (www.renaissance-lille.com), la manifestazione che, fino al 17 gennaio 2016, fa della città e del suo distretto Eurometropole una vera “Lille lumiere”.
Profumo di Fiandre
Non se ne abbia male Parigi, ma qui, fra colline dolci mai aspre, che preludono alla calma (piatta) di Belgio e Paesi bassi, fra boschi fitti che ti parlano di frontiera con un grande nord, non manca davvero nulla. Ci sono pure le golose “moules et frites” (www.brasserieducateau.fr), le irresistibili cozze con patate fritte, si pasteggia a birre che profumano un poco di abbazia, come le più celebri cugine belghe (www.echappee-biere.com). E per dessert non può mancare – e ne basta davvero una – una “gaufre” ripiena di limone o vaniglia, purché sia firmata dall’antica pasticceria meert (www.meert.fr).
La voce del nord
Se pensi che, poco oltre, fra Roubaix e Villeneuve d’Ascq, puoi anche provare l’emozione di dare del tu al pavé del ciclismo internazionale, beh allora si capisce perché un nuovo rinascimento si sia “reincarnato” qui. La nouvelle vague abbraccia anche il 2016 quando la città ospiterà gli Europei di calcio ma affonda le sue radici nel 2004 quando la città viene scelta come capitale europea della cultura. Da allora si è guardato sempre avanti, decidendo di replicare ogni 3 anni un grande evento tutto “made in Lille”, con un denso programma culturale che celebri le arti, la musica, il cinema e il teatro, facendo vivere molti luoghi della città nei lunghi mesi autunnali. Nel 2006 è stata la volta di Bombaysers – “quelli di Bombay”, che ha portato dritto dritto nelle Fiandre un tocco di India. Tre anni dopo, ricordando i 20 anni della caduta del muro, ecco Europe XXL, per parlare dell’allargamento ad est del vecchio continente. Il 2013 è stato Fantastic, con un programma culturale che ha richiamato 2 milioni di visitatori.
La Renaissance
Ora per la quarta edizione, ecco la Renaissance, intesa come celebrazione della vitalità di territori che proprio come Lille (www.lilletourism.com), hanno saputo riconvertirsi e aprirsi al futuro. E, come assicurano qui, si andrà avanti almeno fino all’anno 3000, al punto che tutto il corpus della kermesse va sotto il nome (e l’#) di Lille 3000 (www.lille3000.eu). Un budget di 7 milioni, un comitato che lavora di tre anni in tre anni e migliaia di persone entusiaste. Così Lille si è lasciata alle spalle il suo passato industriale fatto di tessile e meccanico e proprio in molti spazi riconvertiti - da fabbriche a vecchie stazioni, dalle poste ai nuovi musei - parte il rinascimento che in questi mesi travolge la città.
Da De Gaulle a Aubry
Rendendo ancora più gradevole una visita alla città natale del generale Charles de Gaulle (foto) che sicuramente apprezzerebbe tanta voglia di futuro. Oggi a far da “generale” a questo rinascimento è il sindaco Martine Aubry, già Ministro del Lavoro ai tempi di Lionel Jospin. Primo cittadino qui dal 2001, lei riassume tutto in una massima: “La cultura da felicità alle persone”. Semplice, chiaro. E la rinascita di Lille si basa innanzitutto sul confronto: sono cinque le città protagoniste degli eventi, unite dal paragone di chi ce l’ha fatta e ha abbracciato la sfida del futuro e del cambiamento.
Cinque Sorelle
Oltre a Lille, ecco Rio De Janeiro, Detroit, Eindhoven, Seoul e Phnom Penh. Che cos’hanno in comune queste città di Brasile, America, Olanda, Corea e Cambogia? Semplice: la voglia di farcela. Oggi qualcuno la chiamerebbe resilienza, ma qui nelle Fiandre francesi tutto si stempera in un melange che porta in città oltre 800 avvenimenti e 35 esposizioni. Una grande parata con oltre 2mila artisti ha dato il via alla renaissance a fine settembre. Trio electrico, samba, acrobati e artisti di strada, insieme a grandi gonfiabili, marionette giganti e suggestive coreografie hanno animato un “carnevale” d’autunno sfilando lungo Rue Faidherbe e Nationale, Quai du Wault e all’Esplanade dove i fuochi d’artificio hanno acceso la notte. Il dress code per gli spettatori era chiaro: à poils, à plumes et à paillettes. Pois, piume e paillettes. E così sotto a travestimenti improvvisati o ricercati, piume di boa e décolleté luccicanti, l’impressione era quella di assistere all’alba di un nuovo giorno. In cui la città si riscopre più bella. Ora restano tanti eventi e soprattutto tanti luoghi restituiti al paese con un sapiente maquillage post industriale
Metamorfosi Urbane
Che qui preferiscono chiamare “Metamorfosi”, come la serie di installazioni urbane che, già solo passeggiando per le vie del borgo storico, danno il benvenuto a questa rinascenza. In Rue Faidherbe ci sono i giganti di Fabio Ricardo, 12 totem che ricordano le vestigia e l’allegria del carnevale di Rio. Alla stazione di Lille Flandres, quella storica, di acciaio e mattoni e proprio come la gare d’Orsay di Parigi, ecco le “Nuages”, le nuvole sospese di Lucy e Jorge Orta. Un bouquet di tulipani coloratissimi fa capolino all’Esplanade del quartiere moderno EuraLille. L’ha pensata Yakoi Kusama. Gli artisti vengono dalle 5 città “sorelle” in questo rinascimento. Così anche le grandi mostre, sono 35 fra città e sobborghi, si dividono i temi.
Profumo di Fiandre
Non se ne abbia male Parigi, ma qui, fra colline dolci mai aspre, che preludono alla calma (piatta) di Belgio e Paesi bassi, fra boschi fitti che ti parlano di frontiera con un grande nord, non manca davvero nulla. Ci sono pure le golose “moules et frites” (www.brasserieducateau.fr), le irresistibili cozze con patate fritte, si pasteggia a birre che profumano un poco di abbazia, come le più celebri cugine belghe (www.echappee-biere.com). E per dessert non può mancare – e ne basta davvero una – una “gaufre” ripiena di limone o vaniglia, purché sia firmata dall’antica pasticceria meert (www.meert.fr).
La voce del nord
Se pensi che, poco oltre, fra Roubaix e Villeneuve d’Ascq, puoi anche provare l’emozione di dare del tu al pavé del ciclismo internazionale, beh allora si capisce perché un nuovo rinascimento si sia “reincarnato” qui. La nouvelle vague abbraccia anche il 2016 quando la città ospiterà gli Europei di calcio ma affonda le sue radici nel 2004 quando la città viene scelta come capitale europea della cultura. Da allora si è guardato sempre avanti, decidendo di replicare ogni 3 anni un grande evento tutto “made in Lille”, con un denso programma culturale che celebri le arti, la musica, il cinema e il teatro, facendo vivere molti luoghi della città nei lunghi mesi autunnali. Nel 2006 è stata la volta di Bombaysers – “quelli di Bombay”, che ha portato dritto dritto nelle Fiandre un tocco di India. Tre anni dopo, ricordando i 20 anni della caduta del muro, ecco Europe XXL, per parlare dell’allargamento ad est del vecchio continente. Il 2013 è stato Fantastic, con un programma culturale che ha richiamato 2 milioni di visitatori.
La Renaissance
Ora per la quarta edizione, ecco la Renaissance, intesa come celebrazione della vitalità di territori che proprio come Lille (www.lilletourism.com), hanno saputo riconvertirsi e aprirsi al futuro. E, come assicurano qui, si andrà avanti almeno fino all’anno 3000, al punto che tutto il corpus della kermesse va sotto il nome (e l’#) di Lille 3000 (www.lille3000.eu). Un budget di 7 milioni, un comitato che lavora di tre anni in tre anni e migliaia di persone entusiaste. Così Lille si è lasciata alle spalle il suo passato industriale fatto di tessile e meccanico e proprio in molti spazi riconvertiti - da fabbriche a vecchie stazioni, dalle poste ai nuovi musei - parte il rinascimento che in questi mesi travolge la città.
Da De Gaulle a Aubry
Rendendo ancora più gradevole una visita alla città natale del generale Charles de Gaulle (foto) che sicuramente apprezzerebbe tanta voglia di futuro. Oggi a far da “generale” a questo rinascimento è il sindaco Martine Aubry, già Ministro del Lavoro ai tempi di Lionel Jospin. Primo cittadino qui dal 2001, lei riassume tutto in una massima: “La cultura da felicità alle persone”. Semplice, chiaro. E la rinascita di Lille si basa innanzitutto sul confronto: sono cinque le città protagoniste degli eventi, unite dal paragone di chi ce l’ha fatta e ha abbracciato la sfida del futuro e del cambiamento.
Cinque Sorelle
Oltre a Lille, ecco Rio De Janeiro, Detroit, Eindhoven, Seoul e Phnom Penh. Che cos’hanno in comune queste città di Brasile, America, Olanda, Corea e Cambogia? Semplice: la voglia di farcela. Oggi qualcuno la chiamerebbe resilienza, ma qui nelle Fiandre francesi tutto si stempera in un melange che porta in città oltre 800 avvenimenti e 35 esposizioni. Una grande parata con oltre 2mila artisti ha dato il via alla renaissance a fine settembre. Trio electrico, samba, acrobati e artisti di strada, insieme a grandi gonfiabili, marionette giganti e suggestive coreografie hanno animato un “carnevale” d’autunno sfilando lungo Rue Faidherbe e Nationale, Quai du Wault e all’Esplanade dove i fuochi d’artificio hanno acceso la notte. Il dress code per gli spettatori era chiaro: à poils, à plumes et à paillettes. Pois, piume e paillettes. E così sotto a travestimenti improvvisati o ricercati, piume di boa e décolleté luccicanti, l’impressione era quella di assistere all’alba di un nuovo giorno. In cui la città si riscopre più bella. Ora restano tanti eventi e soprattutto tanti luoghi restituiti al paese con un sapiente maquillage post industriale
Metamorfosi Urbane
Che qui preferiscono chiamare “Metamorfosi”, come la serie di installazioni urbane che, già solo passeggiando per le vie del borgo storico, danno il benvenuto a questa rinascenza. In Rue Faidherbe ci sono i giganti di Fabio Ricardo, 12 totem che ricordano le vestigia e l’allegria del carnevale di Rio. Alla stazione di Lille Flandres, quella storica, di acciaio e mattoni e proprio come la gare d’Orsay di Parigi, ecco le “Nuages”, le nuvole sospese di Lucy e Jorge Orta. Un bouquet di tulipani coloratissimi fa capolino all’Esplanade del quartiere moderno EuraLille. L’ha pensata Yakoi Kusama. Gli artisti vengono dalle 5 città “sorelle” in questo rinascimento. Così anche le grandi mostre, sono 35 fra città e sobborghi, si dividono i temi.
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L'Arte arriva per posta
Prendi il Tripostal (www.lille.fr) di avenue Willy Brandt: questa vecchia sede degli uffici postali è oggi un raffinato centro espositivo ed ospita due mostre. La prima ha per titolo “Seoul, vite, vite” che riprende un detto frequente fra i coreani: “bbali, bbali”, “Andare veloci, veloci!”. E allora ecco la “vitesse”, il dinamismo e l’ipermodernità di questa metropoli che a Lille ha portato alcune delle sue più originali riletture dei tempi moderni, fra quadri, video ed installazioni. C’è anche un uomo ragno intrappolato e quasi sotto vuoto nella seconda mostra all’ex ufficio postale: “Tu dois changer ta vie!” esplora i diversi progressi della scienza, della filosofia e delle nuove tecnologie.
Alla stazione di Detroit
Detroit, invece, è protagonista in uno dei luoghi più magici e amati, soprattutto dalla gioventù di Lille, che è un polo universitario di rilievo, fra facoltà economiche e di giornalismo. Andare a “Sau” in città ha un unico significato e lo si capisce dietro ai giardini di Baptiste Lebas dove sorge la vecchia stazione di San Sauveur (www.lille300.eu), Saverio, per gli amici “Sau”, appunto. Due grandi hangar dove scorrono ancora i binari. Bar, birrerie, un grande cortile, una discoteca e soprattutto tanti binari d’artista, come si conviene ad una “gare”. Se a Parigi anche gli Impressionisti son finiti in stazione al Museo D’Orsay, da “Sau” gli spazi parlano americano. Grandi nomi come Scott Hocking, John Dunivant e Steve Faigenbaum presentano le loro visioni della vecchia “motor city” che, in meno di un secolo, è passata dalla gloria e dall’opulenza ai conflitti razziali e alla crisi.
La "Contessa" di Cambogia
Il dramma dell’invasione del 1975 ad opera dei Khmer rossi, la distruzione della città e la strage dei suoi abitanti fanno degli spazi dedicati alla Cambogia i più amati dalla “renaissance” di Lille. La rinascita, quasi 20 anni dopo, di Phnom Penh è protagonista all’Hospice Comtesse in rue de la Monnaie nel pieno centro antico della città. Una ventina di artisti cambogiani presentano la loro idea di ritorno al futuro fra video, street art, sculture e installazioni.
Eindhoven a la carte
Eindhoven porta invece in mostra la sua capacità di reagire alla crisi strutturale delle sue eccellenze industriali. Un nuovo corso basato sul design e sulle nuove tecnologie è illustrato alla maison Folie Moulins (www.mfmoulins-lille.fr) fra pop up store, show room, atelier ed anche un ristorante gourmand.
Samba delle Fiandre
L’ultima delle città di questo rinascimento è Rio De Janeiro e il suo ritmo pervade la città, a partire dagli spazi dedicati all’arte nelle sale della maison Folie Wazemmes dove sbarca “Cariocas!” un collettivo colorato di artisti in grado di raccontare la grande varietà di questa metropoli, fra collina e spiagge, favelas e saudade.
Oltre Lille
Il calendario degli eventi di Lille Renaissance è ricchissimo e va scoperto di giorno in giorno. Ogni week end è dedicato a rotazione ad una delle cinque città protagoniste. Fra le chicche più originali c’è anche il primo museo d’arte contemporanea itinerante dedicato ai bambini. Si chiama Mumo ed è in tournée fino a dicembre per le vie di Lille. La “renaissance” di Lille si estende anche fuori città invadendo con i colori e l’emozione dell’arte, molti dei sobborghi della città, da Villa cavrois (www.villa-cavrois.fr), al Museo Lam (www.musee-lam.fr), fino a Roubaix (www.roubaixtourisme.com) con gli eventi in calendario alla “piscine” (www.roubaix-lapiscine.com).
Come andare
www.airfrance.it
www.rendezvousenfrance.com
Dove dormire
Suite Novotel www.accorhotel.com
Hotel Clarance www.clarancehotel.com
Dove cenare
Le barbue d’Anvers lebarbuedanvers.fr
Cortesia foto: www.lille3000.eu
L'Arte arriva per posta
Prendi il Tripostal (www.lille.fr) di avenue Willy Brandt: questa vecchia sede degli uffici postali è oggi un raffinato centro espositivo ed ospita due mostre. La prima ha per titolo “Seoul, vite, vite” che riprende un detto frequente fra i coreani: “bbali, bbali”, “Andare veloci, veloci!”. E allora ecco la “vitesse”, il dinamismo e l’ipermodernità di questa metropoli che a Lille ha portato alcune delle sue più originali riletture dei tempi moderni, fra quadri, video ed installazioni. C’è anche un uomo ragno intrappolato e quasi sotto vuoto nella seconda mostra all’ex ufficio postale: “Tu dois changer ta vie!” esplora i diversi progressi della scienza, della filosofia e delle nuove tecnologie.
Alla stazione di Detroit
Detroit, invece, è protagonista in uno dei luoghi più magici e amati, soprattutto dalla gioventù di Lille, che è un polo universitario di rilievo, fra facoltà economiche e di giornalismo. Andare a “Sau” in città ha un unico significato e lo si capisce dietro ai giardini di Baptiste Lebas dove sorge la vecchia stazione di San Sauveur (www.lille300.eu), Saverio, per gli amici “Sau”, appunto. Due grandi hangar dove scorrono ancora i binari. Bar, birrerie, un grande cortile, una discoteca e soprattutto tanti binari d’artista, come si conviene ad una “gare”. Se a Parigi anche gli Impressionisti son finiti in stazione al Museo D’Orsay, da “Sau” gli spazi parlano americano. Grandi nomi come Scott Hocking, John Dunivant e Steve Faigenbaum presentano le loro visioni della vecchia “motor city” che, in meno di un secolo, è passata dalla gloria e dall’opulenza ai conflitti razziali e alla crisi.
La "Contessa" di Cambogia
Il dramma dell’invasione del 1975 ad opera dei Khmer rossi, la distruzione della città e la strage dei suoi abitanti fanno degli spazi dedicati alla Cambogia i più amati dalla “renaissance” di Lille. La rinascita, quasi 20 anni dopo, di Phnom Penh è protagonista all’Hospice Comtesse in rue de la Monnaie nel pieno centro antico della città. Una ventina di artisti cambogiani presentano la loro idea di ritorno al futuro fra video, street art, sculture e installazioni.
Eindhoven a la carte
Eindhoven porta invece in mostra la sua capacità di reagire alla crisi strutturale delle sue eccellenze industriali. Un nuovo corso basato sul design e sulle nuove tecnologie è illustrato alla maison Folie Moulins (www.mfmoulins-lille.fr) fra pop up store, show room, atelier ed anche un ristorante gourmand.
Samba delle Fiandre
L’ultima delle città di questo rinascimento è Rio De Janeiro e il suo ritmo pervade la città, a partire dagli spazi dedicati all’arte nelle sale della maison Folie Wazemmes dove sbarca “Cariocas!” un collettivo colorato di artisti in grado di raccontare la grande varietà di questa metropoli, fra collina e spiagge, favelas e saudade.
Oltre Lille
Il calendario degli eventi di Lille Renaissance è ricchissimo e va scoperto di giorno in giorno. Ogni week end è dedicato a rotazione ad una delle cinque città protagoniste. Fra le chicche più originali c’è anche il primo museo d’arte contemporanea itinerante dedicato ai bambini. Si chiama Mumo ed è in tournée fino a dicembre per le vie di Lille. La “renaissance” di Lille si estende anche fuori città invadendo con i colori e l’emozione dell’arte, molti dei sobborghi della città, da Villa cavrois (www.villa-cavrois.fr), al Museo Lam (www.musee-lam.fr), fino a Roubaix (www.roubaixtourisme.com) con gli eventi in calendario alla “piscine” (www.roubaix-lapiscine.com).
Come andare
www.airfrance.it
www.rendezvousenfrance.com
Dove dormire
Suite Novotel www.accorhotel.com
Hotel Clarance www.clarancehotel.com
Dove cenare
Le barbue d’Anvers lebarbuedanvers.fr
Cortesia foto: www.lille3000.eu
Calendario delle aperture
Attenzione: evento terminato!
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Diniego di responsabilità: la Redazione cerca di mantenere sempre aggiornate le date di apertura, ma consigliamo di visionare i siti ufficiali prima di organizzare una visita.